giovedì 3 novembre 2016


Interviste d'autunno - Consigli per scrittori (o aspiranti tali)

                                # 1 : MONICA SERRA




Iniziamo la serie di interviste con Monica Serra, autrice e blogger, che racconta delle sue attività e  fornisce ottimi consigli agli scrittori: grazie Monica, io per prima ne farò tesoro!

1)      Ciao Monica, grazie di aver accettato l’intervista per il mio blog. Ci puoi parlare del primo libro che hai pubblicato, La Canzone del drago, e le vicissitudini correlate?

Ciao Alessandra, grazie a te per l’ospitalità e complimenti per il tuo blog. Sono onorata di inaugurare la serie di interviste e ti ringrazio doppiamente per questa prima domanda, che mi dà modo di parlare di una storia a cui sono molto affezionata e che spero presto possa tornare a farsi conoscere.
La Canzone del Drago nasce in realtà come Cuore di Drago nel 2007. Venivo da un periodo durissimo in campo personale e professionale e avevo bisogno di ritrovare un equilibrio che era andato definitivamente in frantumi con la morte di mia madre: la ricerca della spada in cui è imprigionato il cuore dell’ultimo drago, centro del romanzo, è un po’ la metafora di quella necessità di rimettere ordine nella mia esistenza. Scrissi la storia e la mandai a qualche piccolo editore che pubblicava fantasy, fu selezionata e uscì per una piccola casa editrice del Nord Italia (falcidiata dalla crisi economica un paio di anni dopo). Nel 2013, in una nuova versione più ampia e che vedeva modificate alcune sotto-trame, il romanzo uscì in ebook per un altro editore. Al momento sono tornata in possesso dei diritti di pubblicazione e chissà che non decida di rimettere in circolo questa storia. In fondo sarebbe coerente con la morale del romanzo, secondo la quale nulla finisce veramente.

2)      In seguito hai pubblicato altri romanzi con vari editori. Com’è il tuo rapporto con gli editori? Idilliaco, tormentato, dipende dai casi?...

Un rapporto piuttosto sereno, direi. Sono stata fortunata a incontrare editori piccoli ma seri, curatori che hanno sempre fatto un buon editing sui miei testi, hanno dato alle mie storie delle bellissime cover e distribuito i romanzi (quelli in ebook) su tutti gli store online. Un punto debole della filiera è stata la promozione, almeno finché non ho incontrato Francesca Costantino e il suo dinamico staff. Astro Edizioni, per cui è uscito a giugno Il Duca di ferro, è presente in tutte le fiere di settore e fa una notevole ed efficace attività di marketing direttamente sul campo.

3)      Non hai mai utilizzato il self-publishing, e se non erro neppure siti come Wattpad  o Meetale in cui sono presenti moltissimi racconti gratis. Come mai questa scelta? Che pensi  del self-publishing?

 In realtà anche io ho provato l’ebbrezza del self-publishing, mettendo su Amazon alcuni racconti che non avevano trovato collocazione, ma che ho ritirato perché selezionati in diverse antologie. Il mondo degli autori indipendenti (che non è solo auto-pubblicazione, come dimostra la bella esperienza fatta con Specchio Nero, il collettivo indipendente ideato da Alessandro Fusco attorno alla sua bella saga fantasy) è molto variegato. Ne fanno parte anche nomi affermati che magari si rivolgono al self-publishing per dare voce a quelle opere che non hanno trovato il giusto editore e molti validi esordienti che dedicano ai loro testi una cura profonda perché il lettore li possa gustare al meglio. L’altro lato della medaglia, però, è un mare magnum incontrollato di sedicenti “scrittori” che vanificano molto del lavoro fatto da chi mette passione e impegno per presentare al pubblico opere senza sbavature e che immette sul mercato tanta – troppa – robaccia.

4)       A tuo parere, cosa fa scattare nella mente dell’editore la molla che dice: “Questo romanzo è ottimo, lo pubblico”? Cosa deve (o non deve) scrivere nella mail di presentazione del romanzo uno scrittore  per essere convincente?

Bella domanda. Sicuramente colpisce in modo positivo un lavoro ben presentato: una buona sinossi (tra parentesi, io ODIO scrivere sinossi, è una delle cose più difficili da fare), un incipit accattivante, una storia originale (o anche non particolarmente originale, ma raccontata con uno stile personale e riconoscibile). Importante selezionare gli editori a cui inviare il manoscritto studiando il catalogo delle loro pubblicazioni e presentarsi in modo chiaro e semplice, senza arroganza o pretese: è probabile che si rimedino diverse porte in faccia prima di arrivare alla pubblicazione, ma se si crede nel proprio lavoro non bisogna demordere; restare umili e affidarsi all’esperienza di chi valuta il nostro testo avrà sempre un effetto positivo, se non altro in termini di crescita personale.

5)       Cosa controlli di più nell’ultima stesura di un tuo romanzo, prima di pigiare il fatidico tasto “Invio mail” ?

 Io credo che una storia non sia mai veramente finita e per questo sono quasi ossessionata dalla volontà di portare a compimento ogni traccia narrativa presente nel testo. Potrebbe sembrare strano, visto che l’appunto che mi viene fatto più spesso riguarda la brevità delle mie storie, eppure è così, tanto che ho in stesura un romanzo fantasy da alcuni anni al quale non riesco a dare una conclusione a causa delle molteplici linee narrative seminate durante il racconto che continuano a offrirmi spunti.

6)       Oltre che scrittrice , sei anche blogger, e scrivi recensioni per alcuni siti. Quali sono?  Molti scrittori lamentano scarsa disponibilità da parte dei blogger a leggere e recensire un loro romanzo, pur sapendo che i blogger sono letteralmente sommersi dalle richieste e sono impossibilitati a esaudirle tutte. Con che criterio scegli i libri da recensire?

Collaboro da alcuni anni con i blog www.temperamente.it , www.sognandoleggendo.net , www.art-litteram.it . Ho iniziato recensendo i romanzi fantasy che ho amato di più, poi sono passata ad alcuni “classici”, infine sono arrivate le richieste degli autori, a decine, tanto che a un certo punto ho dovuto prendermi una pausa, altrimenti non avrei più il tempo di scrivere – cosa che faccio, tipo saltimbanco, destreggiandomi tra lavoro, famiglia e altri impegni riguardanti la salute.

7)       Negli ultimi tempi  hai iniziato a correggere bozze per un’agenzia. Quali sono gli errori più frequenti degli scrittori esordienti?  Ci dai qualche consiglio di scrittura?

In realtà non si tratta di correzione di bozze; mi capita - di tanto in tanto - di valutare manoscritti inediti per l’agenzia di Francesca Costantino. Arrivano testi anche di autori che hanno già pubblicato e storie che si leggono con fluidità perché in possesso di una “voce” ben definita, ma se andiamo al sodo gli errori più frequenti sono l’abuso degli avverbi di modo, gli aggettivi disseminati nel testo senza controllo, debolezze strutturali e caratterizzazione opaca dei personaggi. Non ho competenze tecniche specifiche, ma una certa esperienza come lettrice e autrice e questo mi spinge a dare un unico consiglio a chi vuole infilarsi nell’intricato labirinto editoriale italiano: leggere, leggere, leggere. Un autore che non legge non sarà mai in grado di scrivere seriamente, fidatevi.
Un altro suggerimento è quello di confrontarsi in modo umile e positivo con altri autori, magari aderendo ad associazioni che hanno come scopo la promozione e l’interazione fra scrittori; nel 2016, per esempio, mi sono iscritta a EWWA (European Writing Women Association) e ho imparato moltissimo dalle condivisioni di esperienze e workshop, oltre ad aver conosciuto tante bravissime autrici.

8)      Per finire, ci indichi titolo, sinossi e link di acquisto di qualche tuo romanzo?

 Ho scritto e pubblicato moltissimi racconti presenti in antologie di vari editori e qualche romanzo breve: per evitare un noiosissimo elenco invito i lettori di Infiniti Universi Fantastici a fare un giro sulla mia pagina autore www.monicaserra.jimdo.com dove ci sono anche alcuni estratti da leggere. Se ne avete voglia, poi, suggerisco una visita al sito www.alidelfuturo.jimdo.com, dedicato al romanzo Ali del futuro che proprio qualche giorno fa ha ricevuto un premio speciale nell’edizione 2016 del premio letterario Amarganta.

9)       Grazie per aver partecipato!

Sono io a ringraziarti; se permetti lascio ai lettori di IUF una dedica speciale, con le parole di Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.” Diventate immortali: leggete!


E sottolineerei l'ultima parola!...




4 commenti:

  1. Interessante intervista e concordo con molti aspetti sottolineati dall'Autrice, a cui faccio i miei complimenti per il riconoscimento del premio Armaganta e per i futuri progetti letterari! :-D

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