martedì 31 gennaio 2017

Cinerecensione: Split 




Finalmente, dopo diversi flop, Shyamalan torna alla grande con un bel filmone, non scevro da cazzatine sparse qui e là ma di gran soddisfazione, soprattutto con finale a sorpresa che mi ha lasciato a bocca aperta, così: :-O

Tre ragazzine vengono rapite da un tipo dalle personalità multiple, interpretato da un eccezionale McAvoy (io gli darei l’Oscar, altro che La La Land…) (La La land in realtà ancora non l’ho visto, ma si fa per dire), che le rinchiude in uno stanzino, e qui c’è già una delle cose che reputo poco credibili: troppo facile il rapimento delle pischelle, che per quanto terrorizzate non hanno mica dieci anni, qualcosa potevano inventarsi, ma vabbè, dettagli. Il quibus è ben altro!
Le varie personalità di Kevin (ne ha ben 23) vengono ben utilizzate dal regista per cambiare spesso tono al film, che spazia tra  horror e  thriller psicologico; non è certo la prima volta che si utilizza la malattia mentale in un film , e il riferimento più scontato è a Psycho, ma qui se ne farà un uso diverso.  I flashback della co-protagonista, la ragazzina rapita, fanno presagire un certo finale e offrono qualcosa in più alla trama. Attraverso la psicanalista Fletcher scopriamo che gli schizofrenici hanno capacità particolari, per esempio è possibile che una delle personalità sia cieca e le altre no : sono in grado di modificare il proprio corpo, e questo viene visto come un dono. La dottoressa si accorge che il suo assistito ha qualcosa che non va, e che alcune delle sue personalità più estreme e integraliste covano qualcosa riguardo un certo mostro…
L’altra cosa poco verosimile è poco prima del duello finale, ma non posso rivelarla per non spoilerare. Lo spoiler è in arrivo, ma è dedicato al finalissimo!
Un plauso generale a tutto il cast e alla crew (fotografia, costumi, montaggio).
Arriviamo al famoso finale che fa vedere il film in un’ottica del tutto diversa: c’è un cameo e ci sono le premesse di un sequel…
Non leggete oltre se dovete ancora vedere il film! Anzi, correte a vederlo!

ATTENZIONE!
INIZIO SPOILER!

Innanzitutto, direi che più che a Psycho, il regista si può essere ispirato a Legione, mutante Marvel tra i più interessanti e di cui presto vedremo le gesta in una serie tv in onda su Fox dal 13 febbraio; perché?...
Eh eh eh eh!...
Non so quanti di quelli che hanno visto il film abbiano ben compreso la scena finale; quelli che erano nella sala cinematografica con me non credo, viste le facce perplesse o indifferenti più che stupite, ma i veri credenti hanno capito subito… Nel finalissimo  infatti compare nientepopodimeno che…Bruce Willis/David Dunn , il protagonista del film del 2000 , sempre di Shyamalan, Unbrekable!!! E compare in una tavola calda, mentre alcuni avventori commentano l’arresto dello psicopatico Kevin: costui  si era infatti trasformato in un mostro vero, e una tipa  ricorda la vicenda di 17 anni fa dell’uomo di vetro,  l’antagonista del supereroico e invulnerabile Dunn nel suddetto film.
Quindi alla fine  il tutto si trasformerà in una trilogia supereroistica shyamalaniana: lo spirito nerd in me sta ancora hypeggiando!


FINE SPOILER!



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