venerdì 30 novembre 2018


SEGNALAZIONE FUMETTO - GRAPHIC NOVEL: FISH EYE 
DI M.ROSI  E   S.CARDOSELLI





Editore: Delos digital; Weird comics (USA)
Genere: horror, Fantascienza, Supereroi
Pagine: 102
Data di uscita: 20 novembre 2018
Prezzo ebook: € 3,49
             cartaceo: € 19
Link: cartaceo: Amazon 
              ebook: Amazon 
                      Delos 



La Delos digital esordisce nel mondo dei fumetti con una nuova collana dedicata, la Delos Comics, che vedrà un titolo ogni due tre settimane: si tratta di opere edite in cartaceo dalla Weird comics. La graphic novel di esordio per la collana è questa, Fish Eye .

Leggiamo di che si tratta:


Travis è un poliziotto che vive con la sua famiglia in un piccolo villaggio di montagna americano, dove conduce una monotona esistenza. Eppure Travis è anche la star inconsapevole di un reality in perfetto stile Truman Show: manipolatorio, fittizio, corrotto. La sua vita cambierà radicalmente quando gli ascolti cominceranno a calare e il regista e la produzione dovranno prendere una decisione importante per salvare il programma. Le ultime quattro puntate, così, si trasformeranno nel calvario di Travis, un countdown verso il suo ultimo giorno, verso l’eterno successo. Perché si sa che al mondo niente fa audience come la morte.

Conosciamo gli autori:


Massimo Rosi (testi) è nato a Livorno nel 1987. Dopo aver studiato alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze e Reggio Emilia come allievo di Paul Karasik, Onofrio Catacchio, Matteo Casali, Riccardo Burchielli e Alberto Pagliaro, Massimo crea la sua casa editrice, la BookMaker Comics, tramutata poi negli anni in Leviathan Labs. Dopo aver vissuto a Toronto, nel 2012 pubblica il suo primo titolo negli Stati Uniti con la Titanium Comics, Death Raye, e Necromantical con Ardden Entertainment, titolo che fece sold out in soli due giorni in tutto il mondo. Rosi lavora in America con Scout Comics (Fish EyeNecromantical Bumped EditionGraveland), Caliber Comics (Morning StarWrath of GodDark Frontier), in Inghilterra con Markosia Enterprises (VoivodDakness Within); in Italia per Shockdom (Long DistanceGaijin Salamander) ed infine in Francia per Wetta e Yil Editions. È presidente del collettivo Leviathan Labs e collabora attivamente nel direttivo dell’editrice Weird Book di Luigi Boccia.
Stefano Cardoselli (disegni) vive in Toscana, e fin dagli esordi, nel 1999, collabora con realtà indie del fumetto americano pubblicando stabilmente su Heavy Metal Magazine. Negli anni collabora con 2000 AD, a case editrici quali: Simon and Shuster, Antartic Press, Dark Slingers Comics, Bluewater Comics, Arden Ent e Atlas Comics. Nel 2015 ottiene la nomination come miglior disegnatore italiano al Treviso Comic Book Festival. È il primo italiano a far parte dell’antologia fantasy Tales of Teelguuth (con l’introduzione di Alan Moore). Sempre nel 2015 realizza la cover per la biografia a fumetti di Ozzy Osbourne per la Storm Front. È presente su “Rolling Stone” e “Time Magazine”. Ha disegnato sketch e storybaords nel film In viaggio con Adele. Inoltre, sta lavorando con la Troma Entertainment per la trasposizione del film Rose & Viktor – No mercy…

Credo proprio che se ne vedranno delle belle in questa collana! ;-)

martedì 27 novembre 2018


SEGNALAZIONE: AZHERAN-LE CORNACHE DEGLI EJYN  VOL. I , di MARIA LUISA CONFORTI








Genere: fantasy
Casa editrice: GDS edizioni
Pagine: 187
Data di uscita: 2 marzo 2018
Prezzo: : cartaceo € 14,00/ ebook € 2,99
Link acquisto:


Scopriamo questo romanzo:

Sinossi: 
Quando la Primordiale Esplosione spezzò il Grande Spazio Cosmico, vennero generati molteplici Universi che continuano tutt’ora a coesistere. Tra questi è presente il Mondo di Azheran, abitato dai Dieci Popoli degli Azharyn, ognuno in grado di manipolare una parte della realtà stessa. Nelle Mahnès Ejyn-Lha, le Isole dei Signori dello Spazio, il re Nokha governa dispoticamente e l’esercito è ormai a lui fedele. Il regno, tuttavia, è tenuto all’oscuro dell’effettiva situazione e ad opporsi al tiranno restano soltanto i suoi quattro figli. Eppure un terribile destino sembra incombere su di loro.
“La morte sarà solamente l’inizio di una nuova vita…”

Leggiamo un estratto:


Dal prologo

“Le fiamme di un oscuro inferno mi stavano avvolgendo, il mio stesso cuore si era lacerato. Solamente adesso ero consapevole di ciò che accadde, di ciò che avevo visto. E inerme non avevo potuto fare niente...
Nonostante odiassi tutti loro e covassi un'immensa vendetta nella mia anima, mai avrei potuto, anche soltanto immaginare, una tremenda punizione come quella di cui fui silenziosa spettatrice.
E il fuoco continua a bruciare sulle mie mani, sul mio viso e sui volti di tutte quelle persone, ammassate come bestie nella sala del trono: erano uomini e donne colpevoli di essere soltanto fedeli a un unico uomo. Eppure quell'unico uomo macchiò la sua anima con il sangue dei suoi stessi figli: provo forse pietà per un barbaro e un assassino? Cos'è questa sensazione che parte dalle viscere del mio corpo?
Non è clemenza!
Anch'io ero in quel luogo per ucciderlo...”

Conosciamo anche l'autrice: 


Maria Luisa Conforti nasce a Termoli (CB) nel 1997. Vive a Lesina, un piccolo paese della provincia di Foggia. Ha frequentato il Liceo scientifico tradizionale, attualmente è iscritta al Corso di Laurea in Beni Culturali al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, continuando con i suoi studi la passione per la storia antica e l’archeologia. Affascinata fin da piccola dalla letteratura, influenzata soprattutto da libri sulla mitologia e dai fantasy, ha sviluppato un mondo a metà strada tra i due: Azheran è il suo primo romanzo.




Nota: la GDS è ora considerata CE "a doppio binario". IUF disapprova questo comportamento e si schiera sempre contro ogni forma di editoria a pagamento, totale o parziale, sebbene in Italia sia lecita e perfettamente legale. L'autrice in questo caso non ha pagato, quindi è stata concessa la presente segnalazione.  



giovedì 22 novembre 2018



RECENSIONE: EURIDICE di ROMINA BRAMANTI




Genere: miti e leggende
Editore: Bakemono lab
Illustrazioni: Laura Bazzechi
Pagine: 35x2 (versione italiano/inglese)
Prezzo di copertina: € 14
Link: Amazon
          Bakemono Lab


Succede alle storie che trattano argomenti il cui significato è leggibile su più livelli. Il mito, in particolare, non è una favola ma qualcosa di più potente, pervaso da un linguaggio simbolico che aiuta a incanalare le intuizioni insite nell’essere umano con l’obiettivo di trasformarle in conoscenza di qualcosa di più profondo di quel che la realtà mostra. Con estrema sensibilità Romina Bramanti riscrive questa piccola, eterna storia, la reinterpreta e ne ricolloca tutto il senso dal punto di vista di Euridice, facendo una profonda analisi dell’animo umano, servendosi di un linguaggio poetico che fa vibrare le emozioni nascoste fra le righe semplici.


Proprio come emerge dalla sinossi ufficiale, il libro di Romina Bramanti e Laura Bazzechi è una originale rivisitazione del mito di Orfeo e Euridice. Già Monica Serra, nella sua brillante e completa introduzione, elenca quante e quali opere di ogni tipo (letterarie, poetiche, opere musicali, fumetti, anime, film…) abbia ispirato questo mito così struggente e affascinante, sottolineando la peculiare visione dell’autrice: una personale interpretazione del punto di vista di Euridice, offrendoci un’idea innovativa su questo mito. Euridice è una donna che non ha perso l’amore,  ha perso sé stessa per l’amore e la morte  potrebbe restituirle ciò che aveva lasciato andare per Orfeo: le sue passioni, il suo tempo, la sua essenza. Bellissima la figura di Persefone, prima appare una divinità crudele ma poi si rivela dispensatrice di doni, di vita nella morte in un ciclo di trasformazione continua, quindi non più dea dell’Oltretomba ma della trasformazione.
Il linguaggio è immediato e poetico nello stesso tempo, e le illustrazioni arricchiscono l’opera; alcune di esse rappresentano uno spartito, ma  non ho capito se è una musica di qualche opera esistente o meno! :-D

L’edizione di Bakemono è curatissima e originale; il volume è double face con seconda parte in inglese.

Intervistiamo l’autrice, Romina Bramanti, per saperne di più. 


1)    Ciao Romina, benvenuta su Infiniti universi Fantastici. Ci parli un po’ di te e della tua passione per la scrittura? Cosa hai pubblicato finora?

Ciao a tutti, ciao Alessandra. La passione per la scrittura mi ha accompagnata fin da bambina. Sicuramente la poesia è stata lo spunto iniziale. Amore a prima vista. Un linguaggio che mi ha permesso di esprimermi completamente, e che continua a darmi soddisfazioni. Grazie soprattutto alla scrittura, sono entrata a far parte dell’Associazione culturale Nati per Scrivere. Ho avuto la possibilità di conoscere moltissimi scrittori con i quali condivido questa bellissima passione.
Il primo libro che ho pubblicato è stato ‘A cuore vivo’ (2013, Giovane Holden Edizioni) una raccolta di poesie scritte nell’arco di svariati anni. A seguire ‘Il Custode dei Cuori’ (2014, Giovane Holden Edizioni) un romanzo onirico. Poi la curiosità per altri generi, mi ha spinta a scrivere alcuni racconti brevi (‘Lui’ – psicologico - , ‘Interessante’ – erotico - ) che sono presenti sull’antologia ‘Brevi Autori vol.4’ (2017, Bravi Autori.it) e il racconto breve ‘Pecora’ presente sull’antologia ‘Tutta colpa dello zodiaco’ (2017, NPS Edizioni). Per poi tornare al mio grande amore: la poesia, con ‘Metamorfosi del cuore’ (2018, auto pubblicato), e naturalmente ‘Euridice’ (2018, Bakemono Lab) che richiama molto anche la forma poetica.




2)    Sei d’accordo con la mia recensione? Vuoi aggiungere qualcosa?

Recensione perfetta. Assolutamente niente da aggiungere.


3)    Cosa ti ha ispirato nel mito di Orfeo ed Euridice questa tua particolare visione?

L’ispirazione primaria è stata la possibilità di scrivere la visione di Euridice, di sviscerare la sua visione e non più quella di Orfeo. Sembrerà una banalità a molti, ma poter raccontare un nuovo punto di vista è stato particolarmente entusiasmante. Finalmente Euridice poteva dire la sua. Naturalmente ho cercato di documentarmi quanto più possibile non solo cercando il testo, ma anche altre forme d’arte: musica, quadri, statue. Ogni volta ho trovato qualcosa di curioso, interessante che ha ulteriormente ispirato sia la figura di Euridice, che quella di Persefone (personaggio che ho contrapposto alla protagonista).
Resta il fatto che il fulcro principale che mi ha spinto a scrivere è stata la percezione dell’amore e del sacrificio, sì di Orfeo, ma soprattutto di Euridice.

4)    Il tema della metamorfosi ti è particolarmente caro?

Assolutamente sì. È un percorso interessante ed importante che ho affrontato non solo con ‘Euridice’ ma anche con ‘Metamorfosi del cuore’ (una silloge poetica autoprodotta che racchiude 25 poesie e 25 illustrazioni della bravissima Chiara Chiozzi). Il tema del cambiamento mi ha accompagnato per molto tempo. Trovo interessante come si possa modificare il pensiero, l’animo, il cuore di ogni singolo individuo. Il cambiamento, la metamorfosi che ci matura col tempo, ci arricchisce in modo ampio, a completamento di chi siamo e chi vorremmo essere.

5)    Come avete collaborato tu e l’illustratrice?

Ci siamo riunite a Firenze per parlare del progetto e abbiamo tirato giù tante idee. Poi ci siamo tenute in contatto in modo da continuare a scambiarci opinioni. Una volta concluso il testo ho passato il materiale a Laura che ha potuto lavorare alle immagini, ispirandosi alle mie parole.

6)    L’illustrazione con lo spartito: che musica è? …

Lo spartito musicale è di Monteverdi che musicò l’Orfeo. La scelta di includere degli stralci della sua opera, è un modo per suggerire lo stato d’animo dei personaggi. ‘Euridice’ si legge, si guarda, si ascolta. Si prova sulla propria pelle, assaporando diverse forme d’arte.

7)    Cosa stai scrivendo in questo periodo?

Ho ripreso i diritti dei miei primi libri. Grazie alla collaborazione con l’agenzia Tracce d’Inchiostro (Stefano Mancini, Valerio la Martire) sto editando il romanzo onirico ‘Il Custode dei Cuori’ per dargli nuova vita e per integrarlo al meglio col seguito che da un anno è chiuso in un cassetto che aspetta il suo giusto momento!


Grazie per essere stata con noi, alla prossima!

 Grazie  a tutti voi, e ricordate: leggere non è reato e permette di fare voli di fantasia!



lunedì 19 novembre 2018


SEGNALAZIONE: BYZANTIUM
 di ANDREA GUALCHIEROTTI e
LORENZO CAMERINI





Genere: fantasy storico, avventura, antologia
Editore: Italian Sword & sorcery
Pagine: 164
Uscita: 1/11/2018
Prezzo ebook: e 4,99
Link: Amazon 


Sono sempre molto felice di segnalare libri di genere fantasy storico mediterraneo; questo di Gualchierotti e Camerini è uscito da pochi giorni. 

Leggiamo la sinossi:

Byzantium è un compendio di racconti in sei parti.
L’opera, a cavallo tra novella storica di cappa e spada e avventura sword and sorcery, rivisita in chiave fantastica gli scenari dell’impero bizantino, a partire dai fasti di Costantinopoli fino alle metropoli del vicino Oriente, e unisce ad essi l’accuratezza della ricostruzione storica assieme al gusto per l’esotismo.
Protagonista di queste avventure è Costante, una guardia imperiale caduta in disgrazia a causa di un intrigo architettato da astuti rivali; ramingo per le varie province dell’impero, ha come unici compagni il desiderio di vendetta e il silenzioso unno Taluk, che lo segue nella via dell’esilio. Lungo la via del suo sanguinoso riscatto, Costante incapperà più volte nel meraviglioso e nel terribile: affronterà una stirpe mostruosa che dorme sotto le dolci colline di Efeso, scoprirà i segreti della Menorah ebraica, e assisterà al ritorno dal passato di divinità dimenticate. E la sua vicenda, che si conclude alle soglie della guerra greco-gotica che investirà l’Italia di lì a poco, rimane aperta, quasi a prefigurare un ritorno del personaggio.
All'interno, i saggi di Adriano Monti Buzzetti e Francesco La Manno.


Conosciamo meglio gli autori: 



Lorenzo Camerini ha 39 anni. Amante della storia e della letteratura fantastica fin dalla più tenera età, sogna e cresce con le grandi saghe della letteratura medievale. Lettore appassionato e vorace, dopo svariate esperienze lavorative in Italia presso l’editore Carocci e nella comunicazione su Internet, si è trasferito dalla natia Roma in Canada, nella città di Vancouver, dove opera come insegnante di lingua italiana.
Andrea Gualchierotti, quarantenne, e vive e lavora in provincia di Roma. Dopo gli studi classici e la laurea in Sociologia, si specializza in marketing e comincia ad operare come collaboratore editoriale per diverse testate, senza però tralasciare la passione di sempre per l'archeologia e per le sue scoperte. Quando non scrive si dedica alla numismatica, ai viaggi e al mai dimenticato amore per i romanzi d'avventura.
Entrambi cultori dei grandi autori fantastici del ‘900 come R.E. Howard, Jack Vance e H.P. Lovecraft, amano introdurre nei loro lavori spunti tratti dalle tematiche dell’archeologia misteriosa  e dalle leggende del mondo antico, inserendoli negli sgargianti scenari tipici dello Sword&Sorcery.
Il loro esordio avviene nel 2015 con il romanzo d’avventura "Gli Eredi di Atlantide", pubblicato dalle Edizioni Il Ciliegio, nel quale viene narrata la drammatica vicenda del continente sommerso descritto da Platone e le peripezie che porteranno i sopravvissuti alla catastrofe a dare vita ad una nuova, grande civiltà. Nel 2017 pubblicano il seguito della  saga, intitolato "Le guerre delle Piramidi".
Collaborano con Ailus EditriceWatson Edizioni e Italian Sword&Sorcery Books per la realizzazione di varie antologie a tema fantastico. Loro contributi appaiono anche sulla rivista Dimensione Cosmica, edita da  Solfanelli, e sull'Intellettuale Dissidente.



Un periodo storico molto affascinante vero?... 



venerdì 16 novembre 2018


SEGNALAZIONE: LA TESSITRICE DI SOGNI 
di ISABEL GIUSTINIANI






Genere: fantasy/fantascienza
Serie: Lullabies for darkness #2
Editore: Self
Pagine: 272
Uscita: 16 ottobre 2018
Prezzo cartaceo: € 10,99
            ebook: 2,99
Link: Amazon


Ecco la sinossi di questo romanzo uscito da pochissimo:

Sogni e incubi sono fatti della stessa materia, separati da un velo d’illusione.
Dhalia vive perseguitata dalla morte di Nimel, il suo promesso sposo ucciso nel giorno del loro matrimonio, sogno ricorrente nel quale compare anche uno straniero dagli strani abiti argentati. Solo quando un Demone dell’Incubo, sfuggito alla Strega delle Nebbie, irrompe nella sua vita, la ragazza scopre di avere la capacità di entrare nei sogni ma si espone così al Cacciatore, un sadico sulle tracce di chi possiede quel potere.
Mentre la guerra travolge le terre di Nemberia e il suo governatore si affida agli alchimisti che hanno creato una potente droga psicotropa che racchiude la promessa di potenziare l’esercito in battaglia, Dhalia si trova divisa tra il ricordo di Nimel, l’attrazione per il conte di Snakestone e l’amore del giovane Jason.
Contesa da chi vede in lei solo una possibile fonte di guadagno e braccata dal Cacciatore per i suoi più terribili e oscuri progetti, la ragazza si getterà in una guerra fatta di inganni umani e letali creature oniriche nel disperato tentativo di cambiare le sorti di una visione di morte che ha il sapore della profezia e scoprire il segreto dell’uomo vestito d’argento.



Leggiamone un estratto:
ivata finalmente al piccolo tavolo, mi lascio cadere sulla sedia e appoggio la schiena alla parete. Chiudo gli occhi. La mano ferita pulsa più forte che mai e il fazzoletto di seta con lo stemma degli Snakestone è intriso di sangue rappreso.
Rumore, confusione, risate grossolane attorno a me. Odore di fumo, cibo e altri afrori pungenti.
Ho voglia di lasciarmi andare.
Desidero che la stanchezza raggiunga il cuore e lo fermi, che blocchi questo stupido battito che si ostina a esistere quando tutto quello che merita di portare il nome di vita è cessato da tempo.
Hai il potere della Madre che ti scorre dentro.
Un sussurro mi attraversa la mente. Stringo i denti e i pugni. Il dolore alla mano aumenta. Sono le parole della vecchia del Lago delle Nebbie, nel sogno. Perché mi tormentano? Tutto ciò che avverto, e di cui sento il peso sulle spalle, è solo la maledizione di un’esistenza priva di significato.
Le lacrime tornano ad affiorarmi dall’anima dopo tanto tempo e le sento sgorgare come dolore liquido.
«Povera bambina, sei davvero pallida.»
Una voce gentile si materializza davanti a me e riapro gli occhi di scatto, passandomi il dorso della mano sana sulle guance per togliere le tracce del pianto. Una donna sulla quarantina, bionda e dagli occhi slavati, mi sta guardando con un sorriso compassionevole e un’aria materna. Accanto a lei si erge Ludov, le mani appoggiate sui robusti fianchi e un’espressione di attesa che ricorda un pastore che avesse portato uno speziale a dare un’occhiata a una capra azzoppata. Immagino che la donna sia Selina, l’amica di cui mi ha parlato.
«Deve avere la febbre» commenta lo zio. «Puoi fare qualcosa per rimetterla in piedi?»
Selina allunga una mano grassoccia e mi tasta la fronte, ritraendola subito.
«Scotti parecchio, bambina» esclama. «Hai bisogno di riposare. Però sei molto debole e devi prima prendere qualcosa di caldo: ti porterò del brodo dalla cucina e, mentre ti scalderai, ti preparerò un giaciglio nella mia stanza. C’è molta gente ad Akçakel e la locanda non ha più posti liberi ma, in ogni caso, con me starai meglio.»
«E io?» protesta Ludov, girandosi verso di lei, contrariato. «Non vorrai lasciare me in mezzo alla strada! Non c’è neppure bisogno che prepari un altro letto, oltre al tuo…»
«Tu sta zitto» lo rimbrotta Selina, allontanando con uno schiaffo la mano che lui le aveva assestato sul fondoschiena. «Bisogna pensare a tua nipote, in questo momento. Non vedi com’è ridotta?»
Lo zio sbuffa e va a crollare sulla sedia all’altro lato del tavolo. «Porta anche dell’arrosto e qualcosa di buono per me: io sto bene e sto morendo di fame, altro che brodo!»
«Qui è tutto buono!» ribatte la donna, fingendosi piccata, poi mi strizza l’occhio e si allontana verso le cucine. Non ho fatto in tempo a ringraziarla.
Mi stringo nello scialle, rabbrividendo, ed evito lo sguardo accusatorio di Ludov, volgendolo verso lo spettacolo al centro della sala. La musica si è fatta più frenetica e il tizio calvo con l’orecchino sta ballando a saltelli, le mani strette sulle natiche della donna dai capelli rossi. La gente ride alle sue prodezze. Sono tentata di voltarmi per cercare Jason, ma resisto all’impulso.
«Gentili signore e signori, un minuto della vostra attenzione, prego!»
L’uomo calvo interrompe la danza per richiamare a gran voce l’attenzione, battendo le mani. Il menestrello lascia vibrare ancora qualche nota nell’aria e poi s’interrompe.
«Devo ringraziarvi per questa magnifica serata» riprende, biascicando le parole, ubriaco. «La compagnia di persone come voi, che sanno apprezzare le vere gioie della vita, è senza dubbio molto più divertente di quella dei nobili bacchettoni!» Un coro di ovazione con fischi e applausi si leva dall’improvvisato pubblico. «Per tale ragione, miei signori, ho deciso di donare a tutti voi un viaggio nei supremi piaceri!» Ancora grida di giubilo anche se, questa volta, da parte di meno persone. Molti, infatti, si stanno scambiando sguardi perplessi. L’uomo ritorna al bancone ed estrae da una bisaccia un cofanetto di legno. Il suo compare cerca di fermarlo, visibilmente preoccupato, ma l’uomo lo allontana dall’oggetto con uno spintone. «Amici miei, ecco a voi le Pillole della Felicità: la strada maestra per il piacere!» Con quest’annuncio, apre il coperchio del cofanetto e si avvia tra i tavoli, appoggiando di fronte a ogni avventore qualcosa del suo contenuto.
«E cosa sarebbe questa roba?» brontola, con la bocca impastata, un uomo con una ragazza dal corpetto slacciato seduta sulle sue ginocchia.
«Sì, che cos’è?» gli fa eco un vecchio poco distante, allontanando da sé la pillola sulla superficie del tavolo. «Non vorrai mica avvelenarci tutti. Siamo ubriachi, ringraziando il Sacro Fondatore, ma mica stupidi!»
Un coro di risate e mugugni si solleva, ma l’uomo con l’orecchino continua con tranquillità ad avanzare tra i tavoli e a distribuire piccole perle rosse.
«Questa “roba”, signori miei» prosegue, «è un miracolo che trasformerà i vostri desideri in realtà. Vi farà vivere un sogno. Anzi, il sogno della vostra vita, facendovi diventare, finché dura il suo effetto, ciò che vorrete!»
Si ferma al mio tavolo e poggia una pasticca davanti a Ludov, indugiando poi su di me e guardandomi con sufficienza.
«Tu hai proprio l’aria di averne bisogno, piccola stracciona» commenta con una smorfia a metà tra il disprezzo e la pietà. Infila quindi una mano nel cofanetto ed estrae una pasticca che depone davanti a me, piegandosi all’altezza del mio viso. «Non ti piacerebbe veder realizzato il tuo pezzente sogno?»
L’uomo si allontana sghignazzando, proseguendo la distribuzione e rispondendo con calma alle domande di tutti, ma io non lo sto più ascoltando. Tra le dita stringo una piccola perla del colore del fuoco che sembra baluginare il suo richiamo.

Conosciamo  l'autrice, Isabel Giustiniani
Blogger e autrice indipendente, selezionata su extraverginedautore.it. Nata in Italia, vissuta in Portogallo, residente in Australia. Appassionata di Storia, soprattutto di quella millenaria di Bisanzio, gestisce il blog Storie di Storia. Ha scritto una serie di racconti e romanzi che spaziano dal genere fantasy allo storico ambientato nell'antico Egitto e nel Medio Oriente in epoca medievale.





mercoledì 14 novembre 2018





“L’abbaglio delle tenebre”, nuova uscita della Starlight





Titolo: L’abbaglio delle tenebre
Autore: Alessandra Toti
Editore: collana Starlight (Pubme)
Genere: urban fantasy romance
Pagine: 168
Formato: Ebook e cartaceo
Data di uscita: 14 novembre 2018
Prezzo ebook: € 1,99
Link : Amazon  


Oggi esce un nuovo romanzo della Collana Starlight! 



Trama

È l’anima che fa di noi ciò che siamo realmente. Tu, Nyx, hai un’anima oscura, ma non come le acque fangose di un fiume in piena. La tua è più come una notte d’estate: un cielo nero, sfumato di rosa e blu. Sei fredda solo all’apparenza, in realtà in te arde calore umano.”
Un’anima oscura, come ha sempre sentito di avere Nyx. Persino il suo nome riflette il suo modo di essere. In sintonia con la pioggia e il grigiore perenne di Hecate’s City, ama l’oscurità, si veste di nero ed è diffidente e schiva per natura, tranne che con la sua migliore amica giapponese, Kayako. È proprio lei, estroversa e curiosa come non mai, a incitarla a fidarsi di Axel, un ragazzo apparso quasi per caso sul suo cammino.
Non sa che la sua scelta la spingerà tra le braccia della Morte.
Axel è affascinante, troppo. Le tenebre lo circondano e fanno parte della sua vita dal giorno in cui un incidente spazzò via tutto ciò che restava della sua famiglia: ormai non c’è più nulla di quel ragazzo. Da allora un compito importante grava sulle sue spalle e lo conduce dritto da Nyx, ignara di chi sia realmente quel giovane con il volto nascosto da un cappuccio che una sera interviene per proteggerla da un bullo di quartiere.
Lui la salva anche quando avrebbe dovuto ucciderla.
Il desiderio di avvicinarsi a Nyx è inarrestabile, non può starle lontano neanche volendo, ma le ombre che lo inseguono non danno pace a quel rapporto appena nato. Prima o poi dovrà scegliere: combattere o perdere tutto.
Può sfuggire al suo ruolo per un po’, ma non può farlo per sempre.
Il destino di Nyx dipende da lui e solo l’Amore può salvarla...





Amami finché possiamo, prima che il tempo ci venga rubato.”


Biografia 


Alessandra Toti nasce a Sarnico in provincia di Bergamo il 26 giugno 1988. Già alle scuole elementari le piaceva svolgere i temi assegnati alla classe, e durante la prima adolescenza si dilettava a scrivere racconti con protagonisti personaggi di cartoni animati e fumetti. Ma, appassionata di lettura fantasy, ha deciso di dedicare il suo tempo a nutrire questa passione, scrivendo lei stessa piccole collane ispirate al genere, mettendovi anche un tocco di realtà. Ha già pubblicato due trilogie, un romanzo rosa ed altri racconti sono in fase di pubblicazione con altri editori. Ma il suo lavoro di scrittrice non è finito qui: una saga di quattro libri attende di venire alla luce ed altri autoconclusivi sono ancora in fase di stesura.


lunedì 12 novembre 2018


REPORTAGE: IL PISA BOOK FESTIVAL 2018








Dopo aver partecipato come autrice a Firenze Libro Aperto il 27 settembre, ecco una nuova bellissima esperienza al Pisa Book Festival, il 10 novembre presso lo stand Dark Zone che ha ospitato anche i libri Nps edizioni (articolo e programma qui).

Come fiera ha visto un minor numero di espositori rispetto a FLA, ma ha contato molti più visitatori, sin dalla giornata di venerdì.
Il sabato c'è stato un notevole afflusso di studenti di tutte le classi, anche i più piccoli, visto il reparto interamente dedicato a loro, al contrario di FLA in cui le scolaresche c'erano ma pochissime.

Non sono riuscita a partecipare a nessuno dei numerosi eventi, presentazioni e panel organizzati perché sono stata molto impegnata a parlare coi lettori allo stand, insieme agli altri autori Nps Luciana Volante, Maria Pia Michelini, il boss Alessio Del Debbio, e l'autrice di Alcheringa edizioni Chiara Rantini, nonché agli autori Dark Zone Giacomo Ferraiuolo, Valerio La Martire, Daniel Di Benedetto, Chiara Boschi e la boss Francesca Pace
La cosa più bella di queste convention è proprio il contatto col lettore, scambiarci due chiacchiere, e confrontarsi con gli altri amici autori!


Autori Nps edizioni !


Per dovere di cronaca, il festival quest'anno era gemellato con la Spagna. Per tutte le attività che si sono svolte, vi rimando pigramente a questo link !

L'organizzazione è stata molto buona, sicuramente migliore rispetto a Firenze Libro Aperto, sia per la logistica che per la pubblicità, assolutamente mancante a Firenze, nonché per quanto riguarda le info ai visitatori. Lo spazio al Palazzo dei congressi è senz'altro angusto, la Fortezza da Basso è di certo più bella e ampia, ma lì c'erano troppi spazi vuoti mentre qui lo spazio è stato usato in ogni centimetro!

L'unica nota di demerito: il bar faceva caffè che erano delle vere ciofeche, sulla ristorazione FLA segna il suo unico punto a favore!

Alla prossima fiera!

Mio articolo very professional  anche su Blasting !

giovedì 8 novembre 2018



RECENSIONE ANIME: MAZINKAISER CONTRO IL GENERALE NERO





Autore: Go Nagai
Produzione: Bandai, D- World, D/Visual
Formato: OAV
Durata: 55’
Uscita: 2003 Giappone, 2006 Dvd Italia, 2017 tv
Trasmissione italiana: Man-Ga (Sky)



Un nuovo (non proprio…è uscito da un po’!) tassello arricchisce l’ormai interminabile Mazinsaga: stavolta il Mazinkaiser pilotato da Koji dovrà vedersela con il Generale Nero, storico avversario del Grande Mazinga.
Uscito dopo la serie Mazinkaiser, non è però collegato a essa in nessun modo; Nagai, come Matsumoto, utilizza a piacimento i suoi personaggi senza crearsi problemi di incongruenze o continuità, e va bene così, lo amiamo per ciò che è!
Koji e Sayaka sono in vacanza a Parigi quando un redivivo Generale Nero manda i Sette generali e il Duca Gorgon a distruggere la base atomica in Giappone, uccidere Koji e, ovviamente, impossessarsi del mondo.
Mentre i due cercano di tornare in Giappone, l’Armata Mazinger (Il Grande Mazinger, Venus Alpha, Million Alpha, Vayon Beta, Dyon Gamma) cerca di frenare l’attacco in tutto il mondo, senza successo e con gravi perdite.
Una volta arrivati in Giappone, verranno aiutati dal Professor Yumi e da Boss Robot, stavolta in maniera sostanziale, e si arriva così allo scontro finale, chi lo vincerà? Che ve lo dico a fa’ ?...

Gran parte del film è incentrato sul tentativo di ritorno da Parigi in Giappone, relegando al combattimento finale ben poco spazio ed epicità; più d’effetto gli scontri dell’Armata Mazinger contro i nemici, con scene anche un po’ cruente assenti negli anime anni ’70. A questa mancanza d’equilibrio tra le parti suppliscono tante scene d’azione e grandissimo ritmo, non ci si annoia di certo anche se tutto è molto prevedibile. Bruttissimi i nuovi robot dell’Armata Mazinger, un mecha design da dimenticare.
Soprassediamo con le trovate del tutto inverosimili, è sempre un cartone robotico/fantastico, quel che manca è appunto l’originalità: assistiamo a un riproporsi di temi visti e rivisti. Meglio vedere il tutto come un omaggio più adulto ai personaggi, o come una preparazione per il film uscito l’anno scorso Mazinga Z: Infinity (qui la recensione).
Mi sono piaciuti anche il restyling in chiave più moderna dei personaggi, buoni e cattivi, ma senza esagerare, magari potevano evitare di vestire Koji e Boss con la divisa del liceo ma vabbè!
 L’animazione è ottima, fluida; mi è piaciuta anche la colonna sonora e ho apprezzato il doppiaggio, che non ha le voci originali ma non si può pretendere troppo.
Ho visto questo OAV trasmesso sul canale Man-ga di Sky, non so se è ancora disponibile il Dvd; qualora decidiate di recuperarlo in qualche modo, non vi aspettate meraviglie.
Da prendere così!




lunedì 5 novembre 2018



RECENSIONE: PICCARDA E CLEMENTINA   di  PAOLA  BIANCHI






Genere: favola
Editore: self published
Pagine: 62
Prezzo di copertina: € 5,20
Link: Amazon



Le favole sono le prime storie che ci vengono raccontate da genitori e nonni amorevoli, per farci addormentare e, da maestre benevole per intrattenerci e insegnarci i valori che accompagneranno la nostra vita da adulto. Sono convinta che se mantenessimo nel nostro sguardo la fantasia e la meraviglia dei nostri primi anni, il mondo sarebbe un posto migliore. Insegniamo ai nostri figli a sognare, impariamo di nuovo da loro come si sogna.



C’era una volta la nostra infanzia in cui le mamme e le nonne si sedevano vicino a noi e ci leggevano tante favole, alcune molto famose, altre meno.
Leggendo questa favola di Paola Bianchi mi è sembrato di tornare indietro a quei giorni lontani e sereni.
La storia narra di due principesse, una bella e una no. Tutti suppongono che a sposarsi col “partito” migliore sarà quella bella; una volta grandi, durante una festa, si scopre che quella bella è arrogante e cattiva,mentre l’altra gentile e compassionevole …
La storia mi ha ricordato una favola di cui non ricordo né il titolo né l’autore (forse una favola russa; se qualche lettore se la dovesse ricordare mi scriva pure, thanks!) in cui c’erano due principesse, una bella e oca e una brutta e intelligente, e al solito party tutti preferivano la compagnia di quella brutta per conversare piacevolmente. Nella favola di Paola invece la discriminante è molto più rilevante della cultura: la bontà d’animo, l’essere compassionevoli è più importante di ogni cosa, questo è il messaggio della favola. Un messaggio considerevole al giorno d’oggi, in cui l’apparire e la cura del corpo eccessiva a discapito del cuore (e della mente, aggiungo) stanno prendendo il sopravvento, a discapito di valori fondamentali come appunto la gentilezza e l’attenzione verso il prossimo.

Lo stile ricorda quello delle favole di una volta, ricco ma semplice, in modo da poter essere compreso dai più piccoli. C’è qualche vocabolo non di uso comune ma almeno i fanciulli apprendono nuovi termini. La fascia d’età più adatta secondo me  è quella tra i 5 e i 10 anni.

L’edizione è curata, senza refusi, e l’autrice ha creato anche la bella copertina del libro.

Rivolgiamole qualche domanda per la consueta intervista post-recensione.

1)      Ciao Paola, bentornata su IUF. Sei d’accordo con questa recensione? Vuoi aggiungere qualcosa?

La tua recensione è perfetta! Hai colto lo spirito della favola e la sua morale.

2)     Com’è nata questa favola?

“Piccarda e Clementina” è la mia prima favola per bambini. L’ispirazione mi è stata data dalla mia nipotina, Eleonora, che adoro, e dal desiderio di dedicarle un testo e lasciarle un ricordo affettuoso. È ancora troppo piccola per apprezzare i racconti perché non ha ancora compiuto i due anni, ma confido di far seguire a questa altre favole, per regalarle una vera e propria collezione, da leggere quando sarà più grande.

3)     Ti sei ispirata a qualche autore in particolare?

A nessun autore in particolare, ma sicuramente le favole che mi raccontavano da bambina e che ascoltavo sfogliando libri dalle figure colorate mi hanno influenzato.

4)    Per quale fascia d’età ritieni sia più adatta?

Come te, penso dai 5 ai 10 anni.

5)    A cosa stai lavorando in questo periodo?

In questo momento alla traduzione di un romanzo dall’italiano all’inglese e ho appena terminato l’editing di un racconto. Appena possibile vorrei riprendere il libro che ho nel cassetto e magari riuscire finalmente a scrivere la parola fine.

Grazie per essere stata con noi, alla prossima!
Grazie a voi per l’ospitalità!