venerdì 25 gennaio 2019



RECENSIONE: MEDITERRANEA  di  AA.VV.






Genere: fantasy, miti e leggende, storico, avventura
Editore: Italian Sword & Sorcery
Pagine: 300
Uscita: maggio 2018
Prezzo e-book: € 5,30



Finalmente un’altra antologia in cui il fantastico fa riferimento all’area mediterranea e ai miti e leggende nostrani rispetto alle ambientazioni classiche medievaleggianti del Nord Europa: un bel lavoro di dieci autori, Donato Altomare, Alessandro Forlani, Enzo Conti, Adriano Monti Buzzetti, Alberto Henriet, Mauro Longo, Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini, Andrea Berneschi, Francesco Brandoli e Riccardo Brunelli. Sono presenti anche due apparati critici di saggisti del calibro di: Enrico Santodirocco (autore di Conan La leggenda) e Marco Maculotti (fondatore di AXIS mundi). L’introduzione e la cura è stata affidata a Francesco La Manno, mentre la copertina è stata realizzata da Andrea Piparo.
La Manno introduce il mondo del fantasy mediterraneo, citando le sue caratteristiche peculiari e un elenco di opere già presenti sul mercato; passa poi in rassegna i racconti contenuti in questa antologia.
Il primo racconto, “Il ponte della morte” di Donato Altomare, è una storia adrenalinica, ambientata in un passato lontanissimo e non meglio definito, così come il luogo : un villaggio è stato attaccato e una strega, la Vieja Bruja, accorre con le sue arti magiche. Molta azione, molta magia e un pizzico di horror rendono il racconto molto d’effetto.
Il secondo racconto, “Il figlio di Asterione” di Andrea Berneschi, è uno dei miei preferiti. Unisce al fantasy un po’ di distopia, abbiamo infatti i Romani con particolari … armi (non faccio spoiler!) e una nobildonna cartaginese che fugge insieme a tre compagni a Creta dove si scontrerà con la progenie del Minotauro. Mi è piaciuta questa  ambientazione in un mediterraneo immaginario. Il racconto  ha un bel colpo di scena finale : viene voglia di saperne di più sul prosieguo della storia!
Il terzo racconto, “Una ballata di fuoco e di mare” di Francesco Brandoli, mi ha ricordato in qualche modo GOT; ci sono due città rivali, Venias e Ankon, maghi misteriosi, meduse giganti e un esercito di nonmorti, e, finalmente, un’eroina. Racconto lungo e ricco di avvenimenti , stile scorrevole, mi è piaciuto.
Segue “Shardana”, di Riccardo Brunelli . In questo racconto gli Shardana , ovvero la popolazione sarda, è alle prese con gli invasori punici e il protagonista Dannu dovrà vedersela con il loro dio Baal (Hammon!) e i sacrifici umani a lui dedicati dal popolo invasore. Un racconto affascinante e suggestivo, scorrevole e avvincente, mi è piaciuto.
Il racconto successivo, "Il Banchetto", è del dinamico duo Gualchierotti-Camerini, ed è ambientato all’epoca dell’imperatore Giustiniano, quindi  VI sec. d.C., un periodo di passaggio tra l’epoca tardo antica e il medioevo, ricca di suggestioni e descritta con cura; emerge lo studio alle spalle e la conoscenza del periodo. Basilio e Venanzio vivono un’avventura marittima contro i pirati vandali per poi finire in un misterioso luogo siciliano. Avvincente e coinvolgente, non mancano neppure qui sfumature horror. Ottima scrittura, ottima idea, uno dei miei racconti preferiti in assoluto.
Ho molto apprezzato anche "Più tenace della morte" di Enzo Conti, una rivisitazione del mito di Alcesti e Admeto raccontato da un punto di vista... molto particolare. Anche qui grandi suggestioni e qualche sfumatura horror nel corso dell’avventura in cui i due dovranno vedersela con una lamia.
"Arabrab di Anubi" di Alessandro Forlani è un’avventura della protagonista del suo romanzo omonimo. Chissà perché ha scelto un nome che se letto al contrario è Barbara?... Lo stile è molto ricercato, classico, a tratti aulico, e la storia è  avvincente. Suggestioni egizie.
"La spada di Aeskylos" di Alberto Harriet ci porta invece in Grecia nel 490 a. C.: il protagonista dopo la battaglia di Maratona diviene un trastullo in mani divine e vive avventure immaginifiche. Grandissima fantasia dell’autore che rendono piacevole un racconto con poco intreccio narrativo.
"L’artiglio della Fenice Nera" di Mauro Longo ha come protagonista Sheban Due facce che con l’affascinante Kellah e il compare Zanklios compiono un lungo viaggio per seguire una profezia e scontrarsi contro un accolito del dio Moloch. Molti combattimenti, bei dialoghi e  suggestiva ambientazione di fantasia che richiama le terre del Vicino Oriente.  Finale a sorpresa, un racconto che ho gradito molto.
Ultimo racconto prima dei due saggi , "Gli occhi di Angizia" di Adriano Monti Buzzetti Colella. Anche questo è uno dei miei racconti preferiti, e non solo perché ci sono i miei amati Romani. Lo stile è scorrevole e molto accattivante, il racconto è ricco di riferimenti storici e si nota lo studio e l’approfondimento preliminare, anche a livello linguistico, alla stesura di questa storia, che mi ha permesso di conoscere anche usi e costumi di una delle popolazioni italiche, i Marsi. I personaggi sono molto ben delineati, le ambientazioni vivide, la trama appassionante, davvero un racconto eccellente.
Concludono due saggi: uno, “Il servizio divino dei greci” di Marco Maculotti,  interessante e complesso, con linguaggio accademico, forse un po’ fuori registro; l’altro, “La fantasia eroica mediterranea nei fumetti” di Enrico Santodirocco, senz’altro più scorrevole, che affronta un argomento molto ampio: di fumetti interessantissimi genere fantasy mediterraneo ce ne sono tantissimi, e anche di personaggi ispirati alle leggende greco-latine, quindi non può essere certo esaustivo anche perché avrebbe dovuto scrivere un intero libro a riguardo! Anzi, dovrebbe veramente, visto il materiale a disposizione. Alcuni fumetti e personaggi li conoscevo, specie i Marvel (oltre a quelli  citati nel saggio, la Casa delle Idee ha proposto numerosi personaggi estratti direttamente dai miti mediterranei: Ercole e  Ares in persona, per esempio), altri meno, altri per nulla, quindi ho arricchito senz’altro le mie conoscenze.
Circa l’edizione, la cover sul verde con Perseo e la Medusa  è generica ma molto ben realizzata, anche la grafica del titolo è a tema e vengono citati tutti gli autori, cosa che non sempre si fa nelle antologie. L’editing è più accurato su alcuni racconti che su altri, che potevano essere migliorati riguardo la punteggiatura (forse nella conversione ebook c'è stato qualche problema coi files) e gli avverbi di modo, ma niente di rilevante.
Nel complesso, un’antologia ottima il cui unico vero difetto è che… non ha neppure un racconto scritto da una autrice! Mi domando come mai non vi sia neppure una donna tra gli autori, sigh! A questo punto auspico un Mediterranea 2  scritto solo da girls, anzi mi candido volentieri!
Consiglio vivamente questa antologia a tutti gli amanti del fantasy che vogliano tuffarsi nel fascino dei mondi mediterranei, diverso dall’usuale epic mutuato dalla mitologia anglo-sassone, e anche a coloro che già ne sono stati catturati, magari dopo aver letto il mio “Oracoli”! ;-) 











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