venerdì 1 marzo 2019



DOPPIA RECENSIONE : CLOAK & DAGGER ~ SERIE TV E FUMETTO







Genere: supereroi, fantascienza, fantasy, avventura
Stagioni: 1 - continua
Puntate: 10
Produzione: Marvel
Rete italiana: Amazon Prime video
Cast: Olivia Holt, Aubrey Joseph



Autori: Bill Mantlo, Ed Hannigan, Rick Leonardi (no, non è  mio parente!)
Editore: Marvel /Play Press
Prima uscita italiana: 1989
Prezzo di copertina: £ 8.000
Link: ebay  



Cari fumettofili e teledipendenti, dopo aver visionato la prima stagione di Cloak & Dagger mi sono messa a compiere una epica cerca tra i miei fumetti e ho reperito il vecchio, anzi antico primo numero dell’albo dedicato ai due eroi Marvel, e l’ho riletto a distanza di 30 anni.

Uno shock culturale…

Il volume riprende i quattro numeri della miniserie uscita negli USA nel 1983/84, quindi diversi ani prima dell’uscita italiana, e l’introduzione recita così:

“Lei è bianca, colta, ricca, pura: l’incarnazione della luce. Lui è nero, balbuziente, tenebroso: l’incarnazione del buio. Il loro legame non è una semplice alleanza: è la coabitazione forzata di due perfetti opposti che il fato costringere a vivere insieme. […] Un dualismo puro.”



A distanza di anni il cliché è evidente e anche un pochinino razzista se vogliamo, ma all’epoca si trattava di una storia innovativa, con personaggi originali. I due adolescenti si incontrano per caso a New York: lei, Tandy Bowen, fugge della famiglia e lui, Tyrone Johnson, dalla polizia. Qui vengono rapiti e utilizzati per sperimentare una nuova droga: da qui l’origine dei loro poteri. Lei, Dagger emette lame di luce che feriscono i nemici, oppure aiutano i drogati a liberarsi dalla dipendenza, quindi capacità curative; lui, Cloak, con la sua cappa connessa alla dimensione oscura ha sempre bisogno di luce e a volte la "prende" dalle persone che ingloba al suo interno, ma è anche un teleport.
Le storie sono molto drammatiche, ambientate nei bassifondi di NY, dove i due agiscono come vendicatori fuorilegge, vigilantes mascherati che si rifugiano in una chiesa, venendo però braccati dalla detective O’Reilly, che non ammette i loro comportamenti da giudici-giuria-boia.
Ovviamente le loro avventure sono continuate negli anni, intersecandosi con le vicende degli altri supertipi Marvel, specie con gli X-Men in quanto per lungo tempo si è dibattuto se i due avessero il gene X o meno. (È andata a finire che non ce l’hanno).

I due hanno anche subito un bel restyling nei numeri più recenti.



La sceneggiatura vista con occhi moderni non appare il massimo, specie per quel che riguarda le didascalie onnipresenti e super-spiegone, nei fumetti attuali quasi completamente abbandonate; i volti del disegnatore mio omonimo Leonardi sono molto molto espressivi anche se a volte eccede nelle smorfie; le vignette dettagliate e dinamiche; i colori sono realizzati coi retini. Carina la cover coi due personaggi a tutto campo, lui con la sua cappa nera aspira-luce e risucchia- presone e lei con le sue daghe di luce.

E veniamo alla serie tv.
La prima differenza che salta all’occhio è l’origine dei loro poteri. I due da piccoli vengono investiti dall’esplosione causata dall’industria Roxxon, poi si rincontrano otto anni dopo; inoltre lui è ricco mentre lei no, capovolgendo lo stereotipo del fumetto.
Inoltre siamo a New Orleans invece che a New York. Come mai? Boh! Forse perché NY pullula di supereroi e avrebbero quindi dovuto fare dei crossover?
Ricordiamo  che C&D fa parte del MCU e che nel corso della serie ci sono varie citazioni di altri supereroi.
Pure poteri sono un po’ diversi, anche se ancora nella prima stagione i due non sanno utilizzarli al meglio: ad esempio, lei riesce anche a scoprire i desideri altrui, lui le paure.
Il tono è molto young adult; ci sono lunghe sequenze sottolineate da una buona ma un po’ invadente colonna sonora dove vengono mostrate le loro vite da teenager, sconvolte dai poteri e dalla missione che si sono prefissati: fare tana alla Roxxon, colpevole di tanti crimini ambientali e non. Non manca l’avventura; ci sono molti comprimari, tra cui i parenti dei due e la detective O’Reilly, presente anche nei fumetti.
La serie ingrana nella seconda parte, la prima parte come al solito è dedicata maggiormente alla presentazione dei personaggi e dei loro poteri.

Commento finale: la serie è stata di mio gradimento, ho compreso l'intento di attualizzare i personaggi e renderli appetibili per un pubblico giovane, pienamente riuscito. 

La seconda stagione si preannuncia interessante, e non manca molto: è annunciata per la prossima primavera.
Stay tuned!





1 commento:

  1. Ho visto la serie e mi è piaciuta abbastanza.
    Aspetto la seconda stagione :)

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