martedì 28 maggio 2019



RECENSIONe  -  FUOCO   E  SANGUE

DI  george  r  r  martin





Genere: fantasy
Editore: Mondadori (20 novembre 2018)
Collana: Omnibus
N . di pagine: 711
Prezzo di copertina: € 27,00
Link:   Amazon




Sinossi ufficiale:

L’emozionante storia dei Targaryen prende vita in questa opera magistrale dall’autore de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, che ha ispirato la serie HBO “Game of Thrones”. Secoli prima degli eventi de Il Trono di Spade, Casa Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi a sopravvivere al Disastro di Valyria – si stabilì a Roccia del Drago. Con Fuoco e Sangue ha così inizio la loro storia sotto il leggendario Aegon il Conquistatore, creatore del Trono di Spade, per proseguire narrando le generazioni di Targaryen che hanno combattuto per difendere quell’iconico scranno, fino alla guerra civile che quasi dilaniò per sempre la loro dinastia. In questo avvincente primo volume della loro storia, narrata dalla penna d’un antico maestro della Cittadella, finalmente i frammenti e gli accenni che riecheggiavano nel ciclo epico Il Trono di Spade sono svelati in tutta l’ampiezza d’un portentoso affresco: com’è stato forgiato il Trono di Spade? Perché era così micidiale visitare Valyria dopo il Disastro? Quali sono stati i peggiori crimini di Maegor il Crudele? Cosa scoprì Alysanne la Buona recandosi alla Barriera? Che cosa è veramente successo durante la Danza dei Draghi? Sono solo alcune delle domande cui viene data risposta in questa cronaca fondamentale del continente occidentale. Finalmente anche il grande mondo fantasy di George R.R. Martin ha il suo legendarium, un compendio inesauribile di episodi e dettagli che riecheggia Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien e Storia della decadenza e caduta dell’Impero Romano di Gibbon, un banchetto fastoso per tutti gli appassionati e un potente specchio delle grandezze e miserie della natura umana, nei bassifondi della carestia o assisa su un trono, nel fango d’una battaglia o sul dorso d’un drago.


Cari followers, ebbene sì, ho letto un tomo di 711 pagine, molto di più del mio solito, ma ci ho anche impiegato diversi mesi…

Dopo aver letto, apprezzato e ammirato il bellissimo libro illustrato del 2014, Il mondo del ghiaccio e del fuoco, ero davvero curiosa di saperne di più sui Targaryen e non solo, ma temevo anche un mattonazzo storiografico e pesante.


In effetti all’inizio mi sono spaventata perché il romanzo di zio George (o chi per lui… non sono convinta che sia tutta farina del suo sacco, visto che ha il blocco dello scrittore da anni) è effettivamente un elenco di nomi, avvenimenti, gesta avvenuti trecento anni prima di ciò che è stato narrato nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco, ma dopo una cinquantina di pagine praticamente senza dialoghi in cui mi sembrava di leggere un trattato storico ho iniziato ad appassionarmi.
Un vero esempio di come sia possibile scrivere un romanzo raccontato, non mostrato come “prescrive” la regola n. 1 della narrazione , show don’t tell.

Come si recensice un libro simile? C’è poco da dire a riguardo.
 Lo stile storiografico è il medesimo in tutto il libro; ci si appassiona a sottotrame e personaggi minori molto affascinanti, colpi di scena ce ne sono ma avendo letto già Il mondo del ghiaccio e del fuoco non mi sono sorpresa più di tanto.
Questo è solo il primo di due libri, narra la storia dei Targaryen dalla conquista di Aegon I fino a Aegon III lo Sventurato, quindi siamo praticamente a metà dinastia.
Difficilissimo seguire tutti i rapporti di parentela tra i personaggi della dinastia e i loro affiliati a vario titolo, anche perché hanno nomi spesso uguali o simili, per fortuna alla fine c’è un albero genealogico indispensabile, ma secondo me si poteva fare un po’ meglio. C’è anche l’elenco dei re Targaryen.
Manca completamente la mappa dei Sette regni e di Essos, per raccapezzarmi ho dovuto usare le mappe dei romanzi precedenti.

Navigando ho scoperto che nell’edizione originale c’erano 75 illustrazioni di Dough Whealtey, che nell’edizione italiana mancano del tutto, e non capisco perché. Sarà una becera operazione commerciale per vendere tra un po’ una seconda edizione a prezzo ancora più elevato? …

Veniamo all’edizione. Qualche refuso c’è, ma in un tomo così lungo mi parrebbe improbabile il contrario. Bellissima la sovraccoperta, con lo stemma dei Targaryen argentato e in rilievo, circondato dal fuoco, in campo nero, un’illustrazione magnifica.

Consiglio il libro solo agli appassionati del trono   di   spade     e de   le
cronache del ghiaccio e del fuoco,  gli altri è meglio che non inizino da questo libro se vogliono avvicinarsi all’opera.






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