lunedì 18 novembre 2019



RECENSIONE: ROMOLO IL PRIMO RE DI FRANCO FORTE E GUIDO ANSELMI




La leggenda della fondazione di Roma in un nuovo appassionante romanzo storico

Genere: storico, miti e leggende
Editore: Mondadori
Pagine: 360
Uscita: 19 gennaio 2019
Prezzo di copertina: € 19
               Ebook € 9,90
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Questo è il terzo libro che ho letto ultimamente sulla leggenda di Romolo; ciò che mi ha colpito in generale riguardo queste opere (le altre erano Rex di Daphne Amati e Romolo di Mario Sconcerti, recensiti in un unico post) è come una storia così nota e stra-nota sia in grado di non annoiare mai, di riservare sempre sorprese, senz’altro grazie anche alla capacità degli autori, ma  il mito è talmente potente da intrigare a ogni lettura, avvincere come se non lo si conoscesse.

La sinossi ufficiale recita:

In una terra selvaggia e primordiale, ammantata di storia e superstizione, un vomere traccia il solco di una città: nessuno immagina che è appena nata Roma, la Città Eterna. La storia dietro quell'attimo fatale è però molto diversa dalla leggenda che tutti conosciamo, perché avviene in un tempo di fame, freddo e carestie, dove la sopravvivenza è spesso sinonimo di sopraffazione. E la lupa non è affatto quella che i miti ci hanno tramandato. Perché la fondazione di Roma è un'avventura cruda e disperata, un'epopea di resilienza, un solco di sangue tracciato nel nostro passato che racconta la sfida primordiale fra due gemelli consacrati dagli dèi, e il suo doloroso esito, che ne ha proclamato il vincitore: Romolo, il bambino sopravvissuto alla morte, il ragazzo che ha combattuto nel fango e nel dolore, l'uomo che per realizzare il suo sogno ha piegato un mondo ostile, brutale e dominato dalla violenza, dando così inizio alla più gloriosa potenza antica che la storia ricordi. Romolo, il primo re.

Forte e Anselmi si basano sulle fonti “ufficiali” della fondazione dell’Urbe, tramandateci soprattutto da Tito Livio e Cassio Dione, ma ci mettono anche del  loro, arricchendo la vicenda di avvenimenti, modificandone qualcuno e rivedendo anche qualche personaggio, come Tarpeia per esempio.

Lo stile è molto scorrevole e avvincente; magistrali le descrizioni delle battaglie e dei combattimenti,  che a me in genere non piacciono perché mi intendo poco di strategie militari: gli autori sono riusciti a descrivere battaglie e assedi, intersecandoli anche con altri avvenimenti, senza annoiarmi mai.

I personaggi sono vividi, così come le descrizioni: sembra davvero di trovarsi  nel Latium Vetus, nei pressi del Cermalo e delle paludi tiberine, VIII secoli avanti Cristo.

Circa l’edizione, la Mondadori è un genio del marketing, e ha fatto uscire il libro in contemporanea al film Il primo re (da noi recensito), utilizzandolo anche per la cover; in realtà il romanzo non c’entra molto con il film, l’unica cosa che hanno in comune è , oltre al tema, la volontà di narrare la storia senza inserire avvenimenti divini o soprannaturali, quindi fuori dalla mitologia. Tra l’altro il film si ferma alla fondazione della città, qui invece va molto oltre: c’è il cosiddetto ratto delle Sabine, ci sono le prime guerre contro le città vicine, c’è anche Tito Tazio, insomma tanta roba!

Questo ottimo  libro dovrebbe essere  letto alle scuole superiori, per rendere la Storia più viva e interessante e approfondire sulle origini della città Eterna.
Consigliaterrimo!

Vi rimandiamo all'intervista agli autori in occasione dell'uscita del libro da noi pubblicata.





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