sabato 23 novembre 2019


SEGNALAZIONE: ANELLO D'OMBRA 
DI ALESSANDRO DEL GAUDIO



E' disponibile da pochi giorni il terzo romanzo della trilogia di Alessandro Del Gaudio iniziata nel 2012.

Di che parla la trilogia, e nello specifico "Anello d'ombra"?


Nel primo romanzo – Metallo d'Ombra - abbiamo il giovane Arsian, da tutti conosciuto come Wilbur Thun, che proviene da un mondo posto al centro della Terra conosciuto come L'Anello. Arsian sogna di condurre la tipica vita di un ragazzo di diciotto anni, ma è stato esiliato dal suo mondo e non ha una famiglia, fatta eccezione per Julius, il suo mentore. È innamorato di una donna poco più grande di lui, Betty, che gestisce un locale di periferia, e pochi fedeli amici con i quali desidera vivere un'esistenza normale. Nel mondo da cui proviene la magia è la quotidianità e chi non dispone di poteri magici è considerato un reietto. Arsian, per l'appunto, non ha qualità sovrumane ma la sua intelligenza fuori dal comune gli consente di creare macchine incredibili che, tuttavia, a volte sfuggono al suo controllo. È proprio per via di un incidente che è costato la vita a migliaia di concittadini che ha dovuto lasciare il suo mondo, per approdare in uno dove la presenza dei superumani è nota e tollerata. Ma gli eroi della sua città, Big City, sono ora scomparsi e tocca a Arsian cambiare i suoi progetti, creando un'armatura che, una volta indossata, trasforma un comune essere umano in un paladino invincibile. Arsian diventerà Metallo d'Ombra e il suo nome diventerà leggenda.

 È nel secondo romanzo – Lacrima d'Ombra – che Arsian inizia la sua vera missione di paladino, diventando leader di una squadra di superumani che prenderà il posto di quella che per anni ha protetto la città. Sono passati nove anni dal primo romanzo e il protagonista è un uomo che ha imparato a convivere con il suo ruolo di difensore e la routine che lo vuole compagno di Betty è professore presso l'Università. Ma da un luogo al di fuori del tempo e dello spazio giunge inaspettata una minaccia, e Arsian viene catapultato in una città (Lacrimosa) dove non batte mai la luce del sole, governata da un crudele tiranno, il Doge. Privato della memoria, Arsian rischia di rimanere per sempre imprigionato in questo luogo, ma in suo aiuto arriva Kyra, capo di un manipolo di ribelli che intende sovvertire l'ordine e liberare la città dal dominio del Doge. Ma è davvero lui a controllare Lacrimosa o è il burattino di un'entità antica, nascosta sotto le mentite spoglie di una creatura angelica? Arsian e Kyra ingaggiano con il male una crociata che impegnerà l'intera squadra e che affonda le radici in un lontano passato.

 Anello d'Ombra vede un Arsian quarantenne fare i conti con il difficile ruolo di padre. Lo abbiamo lasciato mentre confessa a Betty la sua identità segreta e lo ritroviamo con due figli, Astrea e Arno, fratelli gemelli eppure profondamente diversi. Ma il passato bussa alla porta del paladino di Big City presentandogli un conto salato: il Re Eterno, sovrno dell'Anello, sarebbe intenzionato a dichiarare guerra al mondo di superficie e a conquistare il pianeta. I fratelli di Arsian, privati dei loro poteri, si sono rifugiati a Big City, e mostruose creature invadono la città seminando la distruzione. Ma è davvero il Re Eterno ad aver scatenato questa rappresaglia oppure il conflitto tra l’Anello e la Terra nasconde una minaccia ben più terribile legata ad un’antica leggenda, che affonda le radici in un passato lontano, ai tempi in cui nacque il mondo stesso? E quale incredibile segreto nasconde l'armatura creata da Arsian vent'anni prima?

 Nuovi personaggi arricchiscono il variegato universo fantasy-distopico di Metallo d'Ombra, in un intreccio disseminato di mistero e rivelazioni che fa da trait d'union tra i tre libri e conduce l'epopea di Arsian verso un imprevedibile finale.




 Leggiamo un lungo estratto di "Anello d'ombra".

L’intera città era come stata colpita dalla maledizione di una strega che, per punirla non si sapeva di quale colpa, l’aveva sprofondata in un perenne autunno.
Da ore mi aggiravo come un ramingo per i vicoli del mio quartiere, senza decidermi a rientrare a casa. Era già sera inoltrata, l’aria era pesante, il buio opprimente a tal punto che la luce dei lampioni sembrava incapace di contrastarlo.
Sapevo che sarebbe successo qualcosa.
Nella mia direzione camminavano due figure avvolte in pesanti giacche e con il volto celato da larghi cappucci. Quando mi passarono vicino fui io a voltarmi, insospettito dalla loro insolita andatura. Camminavano senza rivolgersi la parola, guardando verso il basso.
Si fermarono.
Adesso mi attaccano, pensai, ma non accadde niente. Poi uno dei due si sfilo il cappuccio.
Era Artulian. Dopo il nostro incontro alla festa di compleanno, due settimane prima, avevo perso le sue tracce.
Artulian mi punto addosso occhi acuminati come coltelli,
ma non mi lasciai intimidire. Non ero piu il bambino che tremava di fronte alla sua collera.
Mosse una mano in un gesto che voleva sembrare minaccioso, e d’istinto indossai l’armatura. Prima che potesse fare qualsiasi mossa lo inchiodai contro un muro, stupito da quanto il suo fisico apparisse meno vigoroso che in passato. “Cosa aspetti?”, lo provocai. “Non sei forse l’eroe più  forte dell’Anello? Vuoi provare a stendermi?”
Moderai la forza, perché avevo l’impressione che mio fratello fosse debilitato e incapace di difendersi.
Ritirai l’armatura, ma non mollai la presa.
Dall’ombra sgusciò fuori una sagoma agile e veloce che mi afferrò alle spalle e mi staccò da lui. Mi divincolai con tutta la forza di cui disponevo e riuscii a liberarmi.
“Hai portato con te una guardia del corpo?”, sibilai. “Non sapevo ne avessi bisogno”.
Il cielo fu illuminato da un fulmine e un boato sconquassò il mondo attorno a noi. Notai che i lineamenti del mio assalitore erano quelli di una giovane donna, di carnagione mulatta e dagli occhi di ghiaccio.
“Non è la mia guardia del corpo”, mormorò asciutto Artulian.
“E' Alisea”.
“Dovrei conoscerla?”, risposi.
“E' mia sorella. Tua sorella”, rivelo.
Sgranai gli occhi. “Ho una sola sorella”, gli ricordai, fissando la seconda figura incappucciata che non si era ancora mossa. "Alisea è tua sorella minore. E nata poco dopo che te ne andassi dall’Anello”, gracchiò Artulian.
“Che mi mandassero via”, precisai. Mio fratello non replicò.
“Ma non dirmi? Nostro padre aveva bisogno di consolarsi con un figlio che raccogliesse la sua eredità? Non bastavate già voi per questo?”
Artulian mi si scagliò contro. Se fosse stato in possesso della sua leggendaria forza mi avrebbe rotto tutte le ossa. Invece riuscì a malapena a sferrarmi un pugno in pieno volto, che mi mandò disteso per terra.
“Non osare parlare di lui così! Tu non sai cosa ha passato!”
“So cosa ho passato io, però”, replicai pulendomi un po’ di sangue dal naso.
“Non mi sembra tu abbia incontrato molta difficoltà ad ambientarti nel mondo di superficie”, rispose sarcastico. Mi ci gettai addosso. Rotolammo nel fango e nell’acqua piovana, mentre il cielo scagliava le sue saette. Ci colpimmo a lungo, ripetutamente, come a voler risolvere un conto in sospeso.
Poi restammo distesi uno a fianco dell’altro, ansimando.
“Che diavolo e successo alla tua forza?”, gli domandai.
Fu Aureana a parlare, finalmente. “Non abbiamo più i nostri poteri, Arsian. Li abbiamo persi”.
Mi misi a sedere. “Cosa e successo?”, chiesi cominciando a preoccuparmi.
“Siamo arrivati qui nello stesso modo in cui sei arrivato tu”, mi spiego un avvilito Artulian.
“Il treno di Franz?”
Annuì. “Sapevamo che non c’era un altro sistema. Ma quando abbiamo lasciato l’Anello i nostri poteri sono svaniti”.
“Spiegami bene. Perché siete venuti qui?”
“Perché siamo in pericolo”, intervenne Aureana. “Siamo ricercati. Tutti e quattro. I figli di Argaldian sono considerati dei traditori”.
“Hai dimenticato che io sono stato bandito dall’Anello, e che quindi non rappresento una minaccia per nessuno”.
“Non e come credi. Se ti incontreranno non esiteranno a eliminarti”.
“Chi?”
“I sicari dell’Anello. Gli agenti personali al servizio del Re Eterno”.
“Non so chi siano. Ma in ogni caso non riusciranno mai ad arrivare qui. Non riusciranno a salire su quel treno”.
Calò il silenzio. Capii che c’era qualcos’altro che dovevo sapere. “Hanno davvero trovato un modo”, dedussi. “Un sistema per arrivare in superficie”. Cominciò a piovere forte.





Conosciamo meglio l'autore, Alessandro Del Gaudio.



Alessandro Del Gaudio è nato a Torino nel 1974. Ha pubblicato i romanzi: Il candore dei ciliegi (2001), Lungomare (2002), Le note di Nancy (2009), Aziza (2011), Metallo d’Ombra (2012), Lacrima d’Ombra (2014), Italoamericana (2016), Il tuo nome (2016), Aurora d’Inverno (2018) e Tenebra Lux (2018). È inoltre autore di un’antologia di racconti - Luna all’alba (2004) - e di due saggi: Identità segreta (2008) e Kyoko mon amour. Vent’anni di manga giovanili (2009). Ha curato due antologie di racconti fantastici: nel 2002 Aigam Magia e nel 2013 Tonirica.

Lavora in un importante museo nazionale e collabora con il circolo letterario Letture Corsare di Borgaro Torinese, di cui è giurato nel premio nazionale Racconti Corsari.
 È inoltre bibliotecario presso la Biblioteca Delussu di Torino, nata per iniziativa dell’Associazione SanTourin, che cura progetti di cittadinanza attiva ed educativa di strada nel quartiere Borgo Vittoria.

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L'intera trilogia è disponibile contattando l'autore in offerta a € 30.

Ricapitolando, ecco i dati di Anello d'ombra.

  • Titolo: Anello d'ombra
  • Autore: Alessandro Del Gaudio
  • Genere: fantasy
  • Editore: Il Foglio
  • Pagine: 370
  • Prezzo di copertina: € 15
  • Link: Amazon 





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