Libri, film, fumetti, cartoni animati, serie tv, ma anche il passato e la Storia: sono infiniti gli Universi in cui navigare e perdersi, mondi di fantasia oppure realtà che si confonde col mito e la leggenda.
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giovedì 28 maggio 2020
SEGNALAZIONE: ALONE DI GREG EGAN Il racconto finalista al premio Hugo nel 2007 finalmente in Italia edito da Delos digital
Carissimi, ecco la sinossi del racconto fantascientifico Alone di Greg Egan, pubblicato di recente da Delos Digital nella collana Robotica.
Ci sono due tipi di specie nella Galassia: i Cercatori e gli Spargitori. Le prime sono quelle che indagano, studiano, approfondiscono la conoscenza. Le seconde sono quelle che la usano per espandersi, diffondere la loro presenza ovunque possibile.
I Niah erano una specie di Cercatori. Nei tre milioni di anni la loro civiltà aveva approfondito in modo straordinario la conoscenza della matematica; poi erano scomparsi. Sul loro mondo ora prosperava una specie di Spargitori, i Noudah. Due studiose terrestri, Joan e Anne, vanno sul pianeta per cercare di salvare i resti di quell'antica civiltà. Ma riusciranno a superare la diffidenza dei Noudah?
Un grande racconto finalista al Premio Hugo dal più apprezzato autore di hard science fiction.
L'autore, Greg Egan, è uno dei più autorevoli scrittori di fantascienza hard, cioè basata su
una vena speculativa fortemente basata su idee scientifiche d'avanguardia. Nato
a Perth, in Australia, nel 1961, laureato in matematica, ha vinto il Premio
Hugo e il Premio Locus con il romanzo breve Oceanic (Delos Books) e il John Campbell Memorial con Permutation City. Diversi altri
suoi racconti sono arrivati in finale al premio Hugo, incluso Alone (Glory, 2007), non ha mai
partecipato a una premiazione o a una convention, però: anzi, non esistono sue
fotografie note. Tra i suoi romanzi più famosi oltre al già citato Permutation City (Shake) La terra moltiplicata (Nord), Diaspora (Urania), Distress (Urania), La scala di Schild (Urania).
Notevoli anche le antologie Axiomatic e Luminous, entrambe uscite su Urania.
NUOVA USCITA: APPARENZE DI TANIA DEJOANNON Esce oggi il nuovo romanzo distopico di Tania Dejoannon
Cari lettori, oggi vi presentiamo il nuovo romanzo di Tania Dejoannon, Apparenze, edito da IDEA. Uno strano fenomeno colpisce l’Italia, la
popolazione inizia ad avere strani sintomi. Cosa accade? Da un momento
all’altro la situazione precipita e, tramite la storia di personaggi dislocati
nel mondo, ci troveremo a collegare dei dettagli che all’apparenza sembrano
irrilevanti ma diventeranno fondamentali per comprende la fitta trama dietro
una banale epidemia. Leggiamo la sinossi:
Nulla nella vita è come sembra.
Vediamo sempre la facciata delle cose, contemplandone
l’aspetto e l’utilità. Per ottenere un risultato ben preciso bisogna lavorare
molto, mettendo radici sporche e intricate proprio lì, dove non guarda
nessuno.
Tramite la vita di molti personaggi, percorreremo le tappe
di un presente apocalittico, di un mondo che ha abbandonato se stesso, di
un’umanità che di umano non ha quasi più nulla.
Come
inizierà la fine? Dalle Apparenze. Intrigante e molto attuale, vero?...
Per conoscere l'autrice, che è anche nostra guest blogger, è possibile leggere l'articolo che le abbiamo dedicato. Scheda del romanzo:
SEGNALAZIONE: ESSI VENNERO DI RAFFAELE FIORILLO Un romanzo di fantascienza ambientato nell'Italia del 2042
Bentrovati amici, oggi vi parliamo di un romanzo fantascientifico interamente ambientato in Italia, Essi vennero di Raffaele Fiorillo, pubblicato in self. Siamo soli nell'Universo? Una tiepida mattina di inizio Maggio del 2042 questa grande domanda riceve finalmente la sua risposta: la razza extraterrestre dei "Grigi" atterra in diversi angoli di un pianeta Terra già martoriato dalla sovrappopolazione e dall'eccessivo inquinamento, portando distruzione e violenza oltre ogni limite immaginabile. Cadono i governi, la razza umana viene decimata e i pochi esseri umani superstiti sopravvivono qui e lì nascondendosi sottoterra, bollendo acqua piovana e trafugando il cibo dove possibile. Giulia, poco più che ventenne, è l'unica persona conosciuta ad essere scappata dalla prigionia aliena e quando incontrerà Giovanni e il suo gruppo di sopravvissuti in una Napoli orribilmente lacerata penserà di aver trovato la salvezza, ma un grosso segreto è ben celato dentro di lei. Leggiamo l'incipit “Corri Giulia, corri!” Erano quelle le uniche parole che la ragazza riusciva a dirsi nella sua testa. Incessante, come un martello che batte sulla testa di un chiodo che a fatica entra nel legno. Correva a piedi nudi tra i calcinacci e i rottami di ferro attraverso una città deserta che aveva su di sé l'odore della morte. Ogni singolo muscolo del suo corpo le faceva un male tremendo mentre un vento freddo, proveniente da nord, sgusciava attraverso vicoli e palazzi vecchi di secoli fino a soffiare sulla sua testa rasata, priva della folta chioma di un tempo, facendole provare una sensazione unica. La giovane donna si fermò un attimo a riprender fiato, appoggiandosi su alcuni rottami di una vecchia Fiat Panda arrugginita che aveva sicuramente visto momenti migliori. Inspirò violentemente dal naso e non riconobbe neanche uno degli odori attorno a se. Dopo qualche secondo Giulia sollevò lo sguardo per osservare il cielo sopra la sua testa, completamente grigio e coperto da nuvole con strane forme mai viste prima. Tutt’intorno una città disabitata, rasa al suolo, dove cemento e ferro arrugginito erano i principali protagonisti di quel quadro dell’orrore: carcasse di automobili ed altri mezzi pesanti ingombravano gran parte della strada e qualunque edificio riuscisse a vedere sembrava distrutto ed inagibile. Napoli non era mai stata così silenziosa e guardando quello scenario apocalittico la ragazza sentì una fitta allo stomaco. Si impose di rialzarsi, non poteva permettersi di rimanere allo scoperto e cominciò a vagare stancamente attraverso quel paesaggio desolato, avvolta solamente in una strana tunica bianca fatta di un materiale simile alla plastica. Scelse una direzione casuale, non riuscendo ancora bene ad orientarsi e sperando di poter presto trovare un posto sicuro dove poter rifiatare. Nonostante gli sforzi, i suoi ricordi erano annebbiati come se fosse stata appena svegliata bruscamente da un
profondo sonno e non aveva che poche immagini nella testa relative a ciò che era successo nei mesi addietro. Sapeva solo che erano trascorsi molti mesi da quando degli extraterrestri erano sbarcati sul pianeta Terra per la prima volta nella Storia dell'uomo: i notiziari avevano parlato incessantemente di molteplici astronavi, enormi e di colore nero, che atterravano con prepotenza in diverse nazioni del mondo. Tutto sembrava surreale ma poi l'opinione comune mutò di colpo quando una delle navi aliene atterrò al centro della città di Napoli, con un boato così grande da scuotere le fondamenta stesse del capoluogo partenopeo. Nella testa della ragazza si affollavano solo alcuni flash, immagini sbiadite di lei e la sua famiglia in strada che cercavano di allontanarsi dalla folla e dall'esercito che nel frattempo si era riversato in strada. Il suono dei cingolati corazzati e le esplosioni si mescolavano alle grida disperate di aiuto e riecheggiavano nel suo cervello come aghi sotto pelle. Quei ricordi confusi la perseguitavano sin da quando aveva iniziato a correre senza meta, col solo obiettivo di allontanarsi dall’esplosione che l’aveva liberata dalla sua prigionia: mesi e mesi in un edificio simile ad un laboratorio, sotto l'effetto di sostanze sconosciute, nel ruolo di cavia per quegli enormi esseri che tutti definivano “Grigi”. Nella testa della giovane donna erano esseri dalle sembianze umane quasi umane, alti circa tre metri e con le braccia sproporzionatamente più lunghe rispetto al resto del corpo. La loro pelle era di colore grigio e avevano occhi neri e profondi, privi di pupille, che non trasudavano alcuna emozione umana esattamente come i loro visi perennemente privi di espressione. Giulia rallentò il passo e si appoggiò ad alcuni bidoni della spazzatura, estremamente provata sia nel fisico che nella mente, ma continuò comunque a camminare per diversi minuti: le strade erano letteralmente invase dai detriti, come se multiple esplosioni avessero lacerato quel posto con violenza spropositata. Tutt’intorno, nel silenzio più irreale, nessuna traccia di altri esseri umani. Neanche l'ombra di un cadavere. Si chiese dove fossero sua madre e suo padre, si chiese se c'era la minima possibilità che li avrebbe rivisti e se avrebbe mai rivisto qualcun altro sei suoi cari. Dov'erano finiti tutti? Erano davvero tutti morti? La temperatura iniziò a calare bruscamente e Giulia cominciò a cercare un luogo dove potersi nascondersi, cercando di non farsi assalire da quei pensieri disperati. Coperta solo da quella strana tunica bianca dai riflessi argentei, iniziò a tremare mentre una leggera pioggia veniva giù. Entrò nel primo edificio che le sembrava abbastanza sicuro, una piccola bottega che ad un primo sguardo sembrava essere un mini market. Fece appello alle ultime briciole di energia che le restavano e spostò a fatica, con la forza della disperazione, alcuni grossi detriti dalla porta di ingresso ed entrò in quel vecchio negozio senza badare al rumore o alla polvere che la investiva. Giulia strapazzò al suolo esausta. Chiuse gli occhi e pianse silenziosamente per diversi minuti appoggiata ad un vecchio frigorifero. All'interno di quella vecchia bottega, dove sembrava esser passato un uragano, scaffali e frigoriferi erano stati sbalzati via e tutt'intorno era pieno di vetri rotti, prodotti alimentari marciti e qualche vecchio abito sgualcito. La ragazza trovò a qualche centimetro da lei una vecchia felpa col cappuccio e la indossò sperando di proteggersi da quel freddo improvviso e pungente che, misto alla sensazione di solitudine, prese improvvisamente il sopravvento su il lei. Si raggomitolò sul pavimento, con gli occhi umidi e le braccia conserte, scivolando pian piano in un sonno agitato. “Fa' che tutto questo sia solo un brutto incubo, ti prego” si disse poco prima di addormentarsi “Fa' che domani mi svegli a casa mia”. Conosciamo l'autore, Raffaele Fiorillo
Aspirante scrittore classe 1989, nato e cresciuto in provincia di Napoli all'ombra del Vesuvio dove attualmente risiedo. Vorace lettore, appassionato di libri, fumetti, cinema, teatro, videogiochi. Mi nutro ogni giorno di pizza e caffè espresso. Ho sempre scritto per me stesso, negli anni poi ho seminato qualche racconto breve su riviste online e in altri luoghi dell'Internet fino a decidere di voler provare a scrivere un libro per farmi leggere anche da altre persone. "Essi vennero" è il mio romanzo d'esordio e non ho assolutamente intenzione di fermarmi. Link social FB: facebook.com/raffaelefiorilloautore
RECENSIONE- KURNUGIA di PAOLO CAPPONI Un romanzo horror di ambientazione italiana
Cari amanti del brivido, Tania Dejoannon ha letto questo avvincente romanzo horror di ambientazione italiana, Kurnugia. Sinossi: Cosimo si trasferisce a Bologna, nell'appartamento di un bellissimo palazzo antico, perché i suoi genitori vogliono che segua un master per entrare nell'azienda di famiglia. Ma già dalla prima notte qualcuno disturba la pace del nuovo inquilino, proiettandolo in un turbine di orrore. Tutto pare avere origine da una strana porta nera, già teatro, quarant'anni prima, di eventi terribili sui quali Angelica, studentessa fuori sede, aveva indagato, tentando di mettere fine al terrore. Il male, però, ha radici profonde e ha ancora molta fame... *Recensione a cura di Tania Dejoannon*
Kurnugia è un libro di 160 pagine
che si legge tutto d'un fiato e che vi terrà letteralmente attaccati alle
pagine.
Kurnugia parla di una porta nera che nella nostra mente assumerà mille
forme e mi sento di consigliarvi di leggerlo di giorno se avete paura di avere
degli incubi.
Quattro filoni narrativi si intrecciano tra loro tra presente e
passato, attraverso la vita di personaggi variegati, di cui ho apprezzato
debolezze o temperamento.
“La guardò. La Porta guardò lei.
Angelica la sentì ridere. In un altro momento avrebbe pensato a un rumore delle
tubature o all'assestamento delle mura antiche del palazzo. Ma non era quello
il caso. Quel gorgoglio era una risata, era la risata atroce e spaventosa della
Porta.”
Paolo Capponi ha la grande capacità di
creare suspense e di suscitare paura nel lettore, che, spesso, è proprio ciò
che cerca. Non mancano alcuni messaggi che lo scrittore ha voluto inserire tra
le righe, come, ad esempio, quello che riguarda il pregiudizio che la società
ha nei confronti delle minoranze di genere.
Il
nuovo adattamento televisivo di “La bussola d’oro” di Philip Pullman convince e
lascia ben sperare per il prosieguo della serie
Dopo
il flop, a mio avviso ingiustificato, del filmLa bussola d’oro con Nicole Kidman del 2007, HBO e BBC hanno provato ad
adattare il romanzo His Dark Materials di P.Pullman per il piccolo schermo con
questa prima stagione da 8 puntate.
L’adattamento
per il grande schermo pare non convinse perché troppo “blando” rispetto agli
argomenti trattati nel romanzo, che non ho letto ancora: come non mi stancherò mai di dire, il fantasy è
pieno di metafore, simboli e fornisce sempre una doppia chiave di lettura, e in
questo caso scavando (manco troppo) si va a scovare temi forti come la
religione, il controllo che questa desidera avere sulle nostre vite eil concetto di anima. Pur non avendo letto il
libro e quindi non autorizzata a fare paragoni, a me sembra che il tema sia ben
sviscerato sia nel film- flop sia nella serie, che invece è andata molto bene,
già è stata ordinata la 2° stagione.
In
un mondo parallelo al nostro, tutti hanno un’anima esterna, un daimon, che
segue ognuno fino alla morte; il daimon è un animale e finché si è bambini questo
muta aspetto di continuo, stabilizzandosi solo con l’età adulta.L’orfana Lyra Belaqua cresce al Jordan
College, in mano al Magisterium, ed è nipote di Lord Arsiel, un esploratore che
fa esperimenti sulla misteriosa “polvere”, la cui esistenza è negata dal
Magisterium. La ragazza viene in possesso di un aletiometro (aletheia= verità
in greco) , finisce a casa dell’ambigua Ms. Coulter, poi fuggirà per cercare il
suo amichetto rapito da una misteriosa organizzazione. Questo la porterà a
mille avventure, mille scoperte e tanti colpi di scena.
Di
cose ne succedono parecchie, ma la serie è impostata con molte spiegazioni,
quindi si segue facilmente e si viene da subito catturati da questo mondo
parallelo davvero fantasioso e ricco di significati, come dicevo sopra.
Dafne Keen
Il
cast è all’altezza , molto brava la ragazzina protagonista Dafne Keen, già
vista in Logan, così come l’onnipresente McAvoy e la Ruth Wilson, anche se
Nicole Kidman per questo ruolo è inarrivabile.
Ruth Wilson
James McAvoy
Ottimi
anche i numerosi effetti speciali, bene tutto il comparto tecnico-artistico.
Da
vedere senz’altro!
Recap
Titolo:
His dark materials
Stagioni:
1- segue
Puntate:
8
Anno:
2019-20
Produzione:
HBO e BBC
Rete
di trasmissione italiana: Sky Atlantic
Cast:
Dafne Keen, Ruth Wilson, James McAvoy
Le immagini utilizzate sono segnalate come di libero utilizzo
venerdì 15 maggio 2020
NOVITA' EBOOK
La leggenda di
Eracle - Volume II - Il Regno della Sfingedi Gilbert
Gallo
Fantasy - Romanzo
breve
La seconda
avventura di Eracle, a Tebe, la città delle Sette Porte, tra dèe e mostri,
guerrieri-draghi, grifoni, arimaspi e la terribile, magicae seducente Sfinge.
Cari lettori, oggi parliamo del seguito de La leggenda diEracle - fuga verso Delfi di Gilbert Gallo, qui precedentemente recensito, Il regno della Sfinge.
Il secondo
episodio della leggenda di Eracle, reinventata e scritta da Gilbert Gallo, porta
l'eroe alla sua città natale, Tebe, la città delle Sette Porte, governata dagli
Sparti, i guerrieri nati dalla Terra e dai denti del Drago ucciso dall'antico
eroe Cadmo. Ma ora la città è minacciata da un mostro invincibile, contro cui
persino i persino i guerrieri-draghi sono impotenti: la Sfinge.
Con l'aiuto del
giovane principe di Corinto, Edipo, con cui ha stretto amicizia durante il
viaggio, Eracle trionfa anche dell'affascinante e letale Sfinge. È a un passo
dal conquistare il trono della sua città natale, ma, consapevole del suo
doloroso destino, vi rinuncia a favore dell'amico, ignorando che anche su
questo incombe la tragedia.
Infatti Hera, la
regina degli Dei, trama ancora la sua rovina e suscita contro di lui e quanti
gli sono cari un'altra terribile nemica, Echidna, la dea-madre dei mostri.
L'autore
Gilbert Gallo è uno scrittore
con una grande passione per lo storytelling ed il worldbuilding. Si dedica da
svariati anni alla scrittura di manuali, settings e avventure per giochi di
ruolo. Al momento collabora con numerosi editori Italiani ed Esteri come
freelance e sia nell'ambito dei giochi di ruolo che in quello dei giochi da
tavolo e della speculative fiction.
Nell'ambito dei
giochi di ruolo è autore di più di 20 titoli pubblicati in varie lingue
(Italiano, Inglese, Polacco).
Le sue
produzioni spaziano anche nell'ambito dei racconti, dei romanzi, dei fumetti e
dei videogames.
RECENSIONE: ZOMBIE DOC di LUCA PENNATI Un'antologia di racconti horror con ambientazione italiana
Cari horror-maniaci, oggi torniamo a parlare di zombie recensendo un' italianissima antologia a tema, Zombie DOC di Luca Pennati. Zombie DOC è un’antologia di testimonianze di un evento epidemico, un approfondimento sul prima, durante e dopo l’apocalisse zombie in Italia. Una raccolta di racconti, nata grazie alla partecipazione pluriennale dell’autore al collettivo di scrittori emergenti “Razione Ilz”. Lo stile è quasi sempre autobiografico, trascina il lettore nelle varie storie, tuffandolo in medias res, in una lotta per la sopravvivenza cruenta e senza fine, in un mondo selvaggio, privo di leggi, se non quella del più forte, che sarà forse l’unico a resistere. Chi è il più forte? È sempre colui che ha una dose di malvagità e una spregiudicatezza superiori alla massa. È l’uomo migliore, colui che aspira a non morire grazie alla sua determinazione. Il problema è che anche lo zombie è risoluto, brutale, cinico. Chi vincerà, l’uomo razionale o lo zombie macchina per uccidere? *Recensione a cura di Tania Dejoannon*
Zombie
DOC è una raccolta di racconti incentrata sulla figura dello zombie, scritta da
Luca Pennati in collaborazione con il collettivo Razione Ilz e pubblicato con Streetlib.
Ho
trovato molto originale l’approccio moderno e il fatto che la forma dei
racconti sia molto varia: diario, intervista, saggio; anche i generi dei
racconti sono più d’uno, alcuni sono più fantascientifici, altri dalle tinte
più horror e così via.
“In
effetti, sarei interessato ad un preventivo per un alloggio sicuro”.
Pistolazzi
non gli diede neanche il tempo di finire la frase. Partì a raffica a sciorinare
la lezione: “Certamente, sono qui per questo. Allora, le nostre proposte
immobiliari sono imbattibili in fatto di sicurezza. Le possiamo garantire, in
caso di apocalisse, il massimo comfort per lei e i suoi cari; in questo
periodo, poi, siamo in promozione con la formula “all inclusive” che vi
consentirà di sopportare l’emergenza per ben 5 anni senza necessità di uscire
all’esterno.”
L’estratto
proviene dal mio racconto preferito, “AAA posto sicuro vendesi”, uno dei più
geniali, secondo me. Al secondo posto piazzo “Chimica o atomica”. Si vede che
l’autore ha studiato per creare racconti coerenti, unica pecca: un bel po’ di
refusi e qualche errore grammaticale, forse il testo avrebbe bisogno di una
correzione bozze. Tuttavia non ho trovato i difetti invalidanti.
Una
serie tv ambientata nell’antica Roma nel periodo di fine Repubblica
Mi sto
ancora chiedendo come mai solo ora ho visto questa serie storica ambientata nell'antica Roma in due
stagioni andata in onda ta il 2005 e il 2007. Forseall’epoca mi sono lasciata abbindolare dalla critica negativa, ma per
fortuna è stata riproposta da Sky Atlantic di recente, così ho potuto
colmare la lacuna.
Non è
certo una sere perfetta a livello storico, anzi ci sono diversi errori/orrori,
ma ci sono anche molti punti a favore: bei personaggi, ottima ambientazione,
trama avvincente, colpi di scena…a
confronto di molte serie degli ultimi tempi sta diverse spanne sopra.
I
protagonisti sono due legionari, Lucio Voreno e Tito Pullo.
I due
non sono personaggi immaginari, in quanto ne parla Giulio Cesare nel De bello
Gallico, V, 44:
Erant in ea legione fortissimi viri,
centuriones, qui primis ordinibus appropinquarent, Titus Pullo et Lucius
Vorenus. Hi perpetuas inter se controversias habebant, quinam anteferretur,
omnibusque annis de locis summis simultatibus contendebant. Ex his Pullo, cum
acerrime ad munitiones pugnaretur, "Quid dubitas," inquit, "
Vorene? aut quem locum tuae probandae virtutis exspectas ? hic dies de nostris
controversiis iudicabit." Haec cum dixisset, procedit extra munitiones
quaque pars hostium confertissma est visa irrumpit. Ne Vorenus quidem tum sese
vallo continet, sed omnium veritus existi mationem subsequitur. Mediocri spatio
relicto Pullo pilum in hostes immittit atque unum ex multitudine procurrentem
traicit; quo percusso et exanimato hunc scutis protegunt, in hostem tela
universi coniciunt neque dant regrediendi facultatem. Transfigitur scutum
Pulloni et verutum in balteo defigitur. Avertit hic casus vaginam et gladium
educere conanti dextram moratur manum, impeditumque hostes circumsistunt.
Succurrit inimicus illi Vorenus et laboranti subvenit. Ad hunc se confestim a
Pullone omnis multitudo convertit: illum veruto arbitrantur occisum. Gladio
comminus rem gerit Vorenus atque uno interfecto reliquos paulum propellit; dum
cupidius instat, in locum deiectus inferiorem concidit. Huic rursus circumvento
fert subsidium Pullo, atque ambo incolumes compluribus interfectis summa cum
laude sese intra munitiones recipiunt. Sic fortuna in contentione et certamine
utrumque versavit, ut alter alteri inimicus auxilio salutique esset, neque
diiudicari posset, uter utri virtute anteferendus videretur.
In quella
legione militavano due centurioni di grande valore, T. Pullone e L. Voreno, che
stavano raggiungendo i gradi più alti. I due erano in costante antagonismo su
chi doveva esser anteposto all'altro e ogni anno gareggiavano per la
promozione, con rivalità accanita. Mentre si combatteva aspramente nei pressi
delle nostre difese, Pullone disse: "Esiti, Voreno? Che grado ti aspetti a
ricompensa del tuo valore? Ecco il giorno che deciderà le nostre
controversie!" Ciò detto, scavalca le difese e si getta contro lo
schieramento nemico dove sembrava più fitto. Neppure Voreno, allora, resta
entro il vallo, ma, temendo il giudizio di tutti, segue Pullone. A poca
distanza dai nemici, questi scaglia il giavellotto contro di loro e ne colpisce
uno, che correva in testa a tutti; i compagni lo soccorrono, caduto e morente,
proteggendolo con gli scudi, mentre tutti insieme lanciano dardi contro Pullone,
impedendogli di avanzare. Anzi, il suo scudo viene passato da parte a parte e
un veruto gli si pianta nel balteo, spostandogli il fodero della spada: così,
mentre cerca di sguainarla con la destra, perde tempo e, nell'intralcio in cui
si trova, viene circondato. Subito il suo rivale Voreno si precipita e lo
soccorre in quel difficile frangente. Su di lui convergono subito tutti i
nemici, trascurando Pullone: lo credono trafitto dal veruto. Voreno combatte
con la spada, corpo a corpo, uccide un avversario e costringe gli altri a
retrocedere leggermente, ma, trasportato dalla foga, cade a capofitto in un
fosso. Viene circondato a sua volta e trova sostegno in Pullone: tutti e due,
incolumi, si riparano entro le nostre difese, dopo aver ucciso molti nemici ed
essersi procurati grande onore. Così la Fortuna, in questa loro sfida e
contesa, dispose di essi in modo che ognuno recasse all'antagonista aiuto e
salvezza e che non fosse possibile giudicare a quale dei due, per valore,
toccasse il premio per il valore.
Dunque,
non personaggi di fantasia ma presi da un documento storico vero e proprio. Le
vicende dei due si dipanano in un periodo che va dalla battaglia di Alesia e
l’ascesa di Ottaviano Augusto. La loro amicizia e la loro vita passano da
innumerevoli vicissitudini e avventure, tra alti e bassi, e si intersecano con
quelle dei personaggi storici più famosi: Giulio Cesare, Bruto, Cassio, Marco
Antonio, Cicerone , Cleopatra e molti altri.
L’uno, Lucio Voreno, è freddo,
lungimirante, riflessivo; l’altro, Tito Pullo, è focoso, iracondo, violento e
ama scherzare e divertirsi. Due personaggi dunque agli antipodi, che si
completano l’un l’altro, anche se naturalmente avranno molti scontri. I due hanno avuto dagli
autori un bello sviluppo come personaggi, a differenza di altre serie successive e
di maggior fortuna dove i personaggi compiono scelte incongruenti o restano
piatti.
Sicuramente
la serie ha avuto problemi in Italia in quanto essendo una serie HBO è un po’
hard , violenta e parolacciara,e la Rai
non era certo la sua “casa” ideale, inoltre gli ammericans non l’hanno
apprezzata, così la seconda stagione ha dovuto riassumere gli avvenimenti di
tre stagioni: erano stati infatti preventivate 5 serie in tutto.
Le
scenografie, costruite a Cinecittà, esistono tuttora anche se parzialmente (in
parte hanno preso fuoco, sigh) e sono state utilizzate per altre opere, tipo
una puntata di Doctor Who ambientata a Pompei; i costumi sono molto belli e
accurati;c’è un certo impegno per le usanze e i rituali
dell’epoca, si vede lo studio alle spalle.
Mancano però completamente le
Vestali e i Libri Sibillini, peccato! Gli àuguri invece sono presenti, almeno
loro.
Il
cast l'ho trovato veramente ottimo, tutti pienamente nel ruolo; i primi episodi tra l’altro
sono stati diretti dal noto regista Michael Apted!
Come
dicevamo, ci sono vari errori storici, alcuni sulle date (tragico quello in cui
Ottavia legge ad Ottaviano l’Eneide, scritta molti anni dopo! Anche le pesche
che si vedono in un certo episodio arrivarono a Roma un secolo dopo), altri su
personaggi e avvenimenti omessi, oppure personaggi che si trovavano in un posto
diverso durante certi fatti, poi ci sono degli svarioni a mio avviso più
grossi: le figure femminili in primis. Azia non è mai stata descritta come la
perfida manipolatrice della serie, e sua figlia Ottavia non era una mezza
sbandata, ma entrambe erano serie matrone. Ottavia poi non divorziò mai da suo
marito, e sposò Antonio solo dopo la sua morte; Antonio tra l’altro era a sua
volta spostao con Flavia, ed entrambi avevano dei figli. Non risulta quindi
neppure la love story tre Antonio e Azia. I Cesaricidi inoltre si suicidano,
mentre qui no.
Invece
moti altri episodi sono congrui e appassionanti, come la morte di Cesare e
quella di Cleopatra e Marco Antonio ad esempio.
Probabilmente
i personaggi femminili sono stati completamente travisati per aggiungere pepe
alla storia, altrimenti le donne sarebbero state quasi assenti; altri legami invece presumo siano stati ignorati
per non incasinare la trama: a volte la realtà supera ogni fantasia!
Una nota
di merito per la bellissima sigla, immagini molto carine ed evocative con un’animazione
particolare.
Quindi sono rimasta molto favorevolmente colpita da questa seriecoinvolgente ed appassionante, una delle
poche esistenti ambientate nell’antica Roma. La consiglio, ma non saltate sulla
sedia per gli svarioni storici: ripetete come un mantra: “Non è un documentario…non
è un documentario…” e accogliete tutto il buono che offre.
Riassumendo:
Titolo:
Roma
Genere:
Storico, drama, azione
Stagioni:
2
Puntate:
22
Data
di uscita: 2005-2007
Produzione:
Usa (HBO), UK, Italia (RAI)
Cast:
Kevin McKidd, Ray Stevenson, Polly Walker, James Purefoy, Ciaràn Hinds
Rete
di trasmissione italiana: Rai 2, Rai 4, Sky Atlantic
Trailer, in English
N.B. non è stato possibile inserire immagini della serie tv per non violare leggi sul copyright.
venerdì 8 maggio 2020
BLOG POST: LA LEGGE SUL COPYRIGHT L'impatto sui blog della legge sul copyright
Cari amici blogger e lettori, di questi tempi la questione legge sul copyright è passata assolutamente in secondo piano, e fino a pochi giorni fa non ci sono stati problemi per il caricamento delle immagini relative a film o serie tv sul blog. Invece, a partire dal mese di aprile le immagini che ho caricato per illustrare gli articoli relativi alle serie tv sono state quasi tutte rimosse da Google, proprietario di Blogspot a cui si appoggiano migliaia di piccoli blog come questo. Perché? Molto probabilmente Google ha incrementato, da questo mese, il ContentID per stanare ed eliminare i contenuti coperti da copyright, in ottemperanza alla famigerata Direttiva UE 2019/790, la cosiddetta "legge bavaglio" contro la quale si sono scagliati Wikipedia, il governo italiano, i piccoli editori e anche i colossi web, specie per quel che riguarda gli artt. 11 e 13.
Già, perché questa direttiva, peraltro ancora non recepita dal nostro paese, non tutela veramente gli autori, famosi o meno, i cui libri continuano a essere piratati da siti vari e da gruppi Telegram; non tutela i fruitori del web, perché il loro diritto d'informazione viene limitato; non favorisce neppure i grandi editori che tanto l'hanno voluta, perché i loro scritti saranno condivisi sempre di meno, probabilmente per nulla, e quindi meno visibili. Tutta la pubblicità gratis in pratica scompare, e si troveranno con meno contatti e visualizzazioni e meno introiti in generale, sia pubblicitari che di vendita. Cosa cambia in concreto per i blogger con la legge sul copyright? La legge è anche poco chiara, perché nell'ultima versione ammette la condivisione di un "breve estratto", senza quantificare la brevità del medesimo; quindi non si sa quanta sinossi ufficiale del libro o quanti brani si potranno riportare senza violare il copyright! Per ciò che concerne le immagini, per non vedersele rimosse bisognerà attuare qualche accorgimento.
1) Cercare l'immagine desiderata su Google, andare su "Strumenti", cliccare su "diritti di utilizzo" e qui scegliere "contrassegnate per essere riutilizzate". Appariranno immagini di libero utilizzo. 2) Se non trovate nulla di decente, fotografate il libro oppure la televisione con un fermo immagine di film o serie tv. Al cinema, potrete fotografare la locandina. 3) Se non è possibile, l'ultima soluzione è cercare un'immagine generica su Pixabay free CC0. Tutti questi metodi sono da testare, perché si tratta di una novità assoluta e anche la sottoscritta va a tentoni. Per quanto riguarda i piccoli editori, non dovrebbe esserci comunque problema nel caricare cover, brevi estratti e sinossi, visto che per loro è pubblicità gratuita. Ma cosa si rischia se si caricano immagini coperte da copyright? Il blogger non rischia niente, perché la responsabilità è stata scaricata dalla legge sui grandi gestori (Google, Facebook, Twitter), verrà solo rimossa l'immagine; ma nulla dicono su se e come il gestore potrà rivalersi sul blogger. E se decidessero di cancellare tutto il blog?! 😱 (panicopanicopanico) E' necessario modificare e cancellare tutti i contenuti del blog? No, la legge non è retroattiva ed è stata approvata definitivamente a maggio 2019; io per scrupolo ho rimosso moltissime immagini, ma non tutte, da maggio 2019 ad oggi. Aggiornerò in futuro sull'argomento, quando avrò maggiori informazioni pratiche a seguito delle prove che sto attuando e attuerò. !Hasta la vista! Il testo della legge:
RECENSIONE: REVENHUNT di BELLARD RICHMONT Un dark fantasy a tinte forti, in stile americano
*Recensione a cura di Tania Dejoannon* Cari lettori,
precedentemente pubblicato in self,
RevenHunt è uscito da poco con la casa editrice IDEA, che non ha fatto altro
che migliorarlo e io l’ho riletto volentieri. Bellard, autore anche di altri
romanzi e racconti (molti gratuiti, vi basterà contattarlo), è uno scrittore
che ha talento e uno stile tutto suo.
RevenHunt è un urban fantasy con una
buona componente horror che parla di un uomo alle prese con il fantasma di se
stesso e insieme a lui dovrà vendicarsi per un torto subito.
La sinossi:
Una città, due mondi. Un corpo, due anime. Una vendetta consumata sul filo che divide il thriller dall'horror. «Ora ti faccio una domanda, ragazzo. Ma tu che cazzo ci fai qui? Tu non sei come i figli di puttana che mi stringono la mano ogni sera. Sei uno che aveva una vita normale.» Cos'è cambiato in Devon? «Qui la gente si vende, si compra e muore.» Uno urban fantasy che parla dell'amore oltre l'odio e di una vendetta covata per anni. «I morti devono stare con i morti, ragazzo. Hai già visto quel che succede dall'altra parte, giusto?»
Questo l'incipit.
“Crossroad oggi è tranquilla.
Il cielo è coperto, come molto
spesso accade in questa zona del Paese, con il sole che si cela timido dietro
le nuvole. Le giornate luminose sulla grande metropoli sono rare, tutto sembra
sempre coperto da una patina grigia. Grigia, proprio come gli accumuli di acqua
semi-gassosa nella volta celeste, non azzurra come quelle che si vedono nelle
cartoline dei paesi sul Mediterraneo.
Grigia.”
Quella che ci racconta Bellard è
una storia di vendetta, di amore, di violenza e di malavita.
Ammetto che, in un
paio di occasioni, mi sono trovata ad aver paura durante la lettura, proprio
come con Stephen King, e infatti lo stile di questo autore è molto
“all’americana”, elemento che apprezzo, soprattutto perché è quel tipo di
scrittura che agguanta il lettore e lo trascina fino alla fine senza che se ne
accorga. L’ambientazione urbana odora di fumo e spazzatura ed è curata nei
minimi dettagli.
Come sempre, le cover di IDEA sono
tremendamente belle.