Libri, film, fumetti, cartoni animati, serie tv, ma anche il passato e la Storia: sono infiniti gli Universi in cui navigare e perdersi, mondi di fantasia oppure realtà che si confonde col mito e la leggenda.
racconti free
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giovedì 28 marzo 2019
COVER REVEAL: IL SIGILLO DELLE CENTO CHIAVI di DANIELA TRESCONI
E' con vero piacere che Infiniti Universi Fantastici partecipa al cover reveal del nuovo romanzo di Daniela Tresconi, edito da Panesiedizioni! Qui i dati del romanzo:
Titolo: IL SIGILLO DELLE CENTO CHIAVI
Autore: Daniela Tresconi
Editore: Panesi Edizioni - www.panesiedizioni.it
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo: € 2,99 - € 10,00
Isbn: 9788899289867
Genere: narrativa, mistery, storico
Data di uscita: aprile 2019
Ci aggiorniamo ad aprile con un articolo il giorno dell'uscita del cartaceo, prevista per sabato 27, mentre l'ebook sarà disponibile a inizio mese.
Vi aspetto, save the date!
mercoledì 27 marzo 2019
BLOGTOUR BESTIE D'ITALIA VOL. 1
- SECONDA TAPPA
Siamo lietissimi di presentare la seconda tappa del blogtour "Bestied'Italia", dedicato al racconto di Marco Bertoli.
L'antologia “Bestie d’Italia” vol 1 contiene dieci racconti di scrittori italiani, appassionati di fantastico e folclore.
Uscita
ufficiale:
1 aprile 2019 (ebook), 15 aprile 2019 (cartaceo).
Autore cover: Marco Pennacchietti
Disponibile
su tutti gli store di ebook
Disponibile
su tutti gli store di libri, in libreria (distribuzione Libro.co) e sul sito
NPS Edizioni
Quarta
di copertina:
Lupomanaio,
marabbecca, munacielli.
Sono
solo alcune delle creature fantastiche che popolano le regioni d’Italia. Escono
dai grimori, balzano fuori dai ricordi dei nonni, protagoniste di storie e
leggende che per secoli si sono tramandate di bocca in bocca, incrementando la
ricchezza culturale della penisola.
Il
progetto “Bestie d’Italia” parte da qui, dal recupero delle tradizioni
folcloristiche italiane, per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con
occhi diversi il nostro territorio, pregno di storia, misteri e magia.
La prima
tappa di questo viaggio nel folclore d’Italia ci porterà in Liguria, Toscana,
Lazio, Campania, Calabria e Sicilia, sulle tracce di lupi, draghi e mostri
marini.
Ecco l'elenco dei racconti e degli autori.
Lupomanaio,
di Marco Bertoli
Il
pozzo, di Gianluca Malato
Anime
nella bufera, di Alessio Del Debbio
Jackie
Chan contro Dracula, di Mala Spina
Nella
bocca del dragone, di Giuseppe Chiodi
Ambrosia,
di Elena Mandolini
L’illusione
di Morgana, di Giuseppe Gallato
Le
figlie della lupa, di Alessandra Leonardi
Il
mistero di Atlanta, di Daniela Tresconi
La
Mala Grotta, di Monica Serra
E veniamo all'intervista con Marco Bertoli, che ci parla del suo
racconto "Lupomanaio".
1) Come è nato il tuo racconto?
Il
racconto, come la maggior parte delle mie opere, è nato alla fermata
dell’autobus che prendo per recarmi al lavoro. Immaginate una mattina ancora
buia, i lampioni stradali accesi, un passante che ha al fianco un pastore tedesco,
le ombre dell’uomo e del cane che si fondono in una forma mostruosa e il gioco
è fatto. Beh, almeno lo spunto!
2) Di cosa parla?
Di
una maledizione che uno sciamano ha lanciato contro il proprio assassino e i
suoi discendenti.
3) Quali creature fantastiche conosceremo
leggendolo?
Un
lupo mannaro dei più classici non fosse che, oltre all’argento, ha paura delle
altezze.
4)Dove è ambientato il racconto?
Nei
dintorni di Pontremoli, cittadina della Lunigiana, all’epoca dell’assedio posto
da Federico Barbarossa per punire gli abitanti del loro tradimento.
5)Perché questa scelta?
Per
due motivi. Il primo è che le mie radici sono lunigianesi: da parte di madre
discendo, infatti, dai marchesi Malaspina, signori di quelle terre. Il secondo
perché mi piace scrivere racconti storici, sia fedeli alla realtà sia con
modifiche e aggiunte fantastiche.
6) Piccolo estratto.
Nel silenzio percepì sul corpo il fiorire di setole che lo rivestirono
con una folta pelliccia dalle sfumature corvine. L’irrobustirsi in fasci della
muscolatura delle braccia e delle gambe. L’allungarsi in artigli ricurvi delle
unghie delle mani e dei piedi. Il deformarsi dei lineamenti del viso sino ad
assumere le fattezze di un grifo feroce nelle cui orbite scintillavano iridi
gialle. Il crescere in zanne dei canini e dei loro compagni. L’aguzzarsi dei
padiglioni auricolari e l’appiattirsi del naso. Uno schiocco da ramo troncato
di netto pose termine alla metamorfosi subita da Buonfancello.
7) Quale canzone ci suggerisci di
ascoltare in sottofondo alla lettura del tuo racconto?
“Blue
moon” di Bobby Vinton e “Bad moon rising” dei Creedence Clearwater Revival utilizzate
da John Landis per la colonna sonora di “Un lupo mannaro americano a Londra”.
Marco
Bertoli è geologo. Vive a Pisa. Numerosi suoi racconti hanno vinto con-corsi, o
si sono classificati finalisti, e sono stati pubblicati in centocinquanta
antologie e riviste.
Tra
i suoi numerosi romanzi: La Signora che vedeva i morti (Felici Editore),
vincitore del Premio Scrittore Toscano 2012 selezione online e quello della
Giuria al Concorso “Città di parole”, 2013; L’avvoltoio. Delitti all’alba della
scrittura, un giallo storico, e 1886. Quando le Lunatermiti invasero la Terra,
entrambi editi dall’associazione culturale “I doni delle muse”.
Per “Bestie
d’Italia – volume 1” ha scritto il racconto “Lupomanaio”.
Seguite tutte le prossime tappe del Blogtur, la prossima è sul blog Bosco dei sogni fantastici il 29 marzo!
martedì 26 marzo 2019
READ MORE WOMEN #RMW
Promuoviamo anche noi di Infiniti universi fantastici l'iniziativa Read More Women, per dare maggiore visibilità alle scrittrici meritevoli. #RMW
Lei di Monica Serra, Il signore dei racconti di Elena Mandolini,
Una felicità leggera leggera di Loriana Lucciarini, Oracoli di Alessandra Leonardi
Di seguito alcune recensioni e articoli di romanzi scritti da donne pubblicati su IUF, una piccola parte di tutti quelli pubblicati nei quasi tre anni di attività! Lei di Monica Serra (Altrimedia) Il Signore dei racconti di Elena Mandolini (DAE) La linea del destino di Daniela Tresconi (Panesi) Piccarda e Clementina di Paola Bianchi (Self) L'accusa del sangue di Giovanna Barbieri (Self)
lunedì 25 marzo 2019
ARCHEOLOGIA
ETRUSCAPARTE II-
LADIVINAZIONE
Bentrovati archeo-lettori, dopo l’articolo del mese scorso (qui), proseguiamo con un
nuovo appuntamento... etrusco: parleremo delladivinazione, sempre rifacendoci all’intervento del dott. Marco Arizza in
occasione dell’evento Cronache Etrusche.
La
divinazione etrusca è un sistema di credenze che ha lasciato poche tracce, con
materiali peraltro difficili da interpretare.
Le fonti greche e romane, quindi indirette, ci
parlano di una tradizione che vede il dio Tages (Tagete), figlio di Genius e
nipote di Giove, dettare i paradigmi della cosiddetta “Etrusca disciplina” ai
12 popoli della federazione etrusca.
La
disciplina si divide in due macro aree: la lettura dei segni terrestri e quelli celesti.
Gli
operatori di culto addette alle pratiche divinatorie aruspicine, gli Haruspices
appunto, sono noti da numerose fonti iconografiche di cui riportiamo alcuni
esempi.
Si
distinguono per il copricapo a punta, una tunica con mantella probabilmente di
animale sacrificato tenuto da fibule. Appartenevano a ceti di alto rango ma
erano anche di umili condizioni, i cosiddetti Vicani Haruspices cioè aruspici
da villaggio.
Le
loro mansioni prevedevano il sacrificio di un animale e la “lettura” del
fegato.
Uno degli
esempi più noti è il cd. Fegato di Piacenza: un modellino di fegato ovino in
bronzo probabilmente con funzioni didattiche. Vi sono incise le 16 regioni
nelle quali era diviso, secondo la disciplina etrusca, il Cosmo, ognuna delle
quali presidiata da una divinità, come si vede dal “nastro” esterno.
La
suddivisione e le sottopartizioni presenti nel modellino di Piacenza trovano
corrispondenza nella canonica suddivisione della volta celeste descritta dalla
Disciplina.
Fegato di Piacenza
Aule Lecu
Per
quanto concerne i nomi di questi sacerdoti, abbiamo svariate fonti: il
sarcofago apparteneva a Aule Lecu , così come la statuetta in bronzo reca
l’iscrizione incisa Vel Sveitu oppure una iscrizione su un marmo di un sepolcro
( c.d. iscrizione diPesaro) dalla quale si desume il nome del sacerdote: Larth
Cafate.
Iscrizione di Pesaro
L’epatoscopia,
ovvero la lettura del fegato, era una pratica comune anche ai romani che veniva
svolta dagli Augures, ma con modalità differenti: a Roma era la risposta a una
domanda, in Etruria una vera e propria divinazione: ad es. colore scuroindizio nefasto, epatomegaliasegno favorevole.
La
religio etrusca era basata sui Libri Vegoici:
Vegoia
la ninfa Vegoia (Veceuvia) era
l’ispiratrice dei libri fulgurales, dunque si riferivano ai fulmini ma la
tradizione riferisce anche di profezie relative alla pratica della
“limitazione” e cioè della divisione delle terre secondo un ordine cosmico
indicato direttamente dal dio Tinia.
Circa
il ruolo delle donne in Etruria, non vi sono notizie di donne sacerdotesse, ma
forse Tanaquil, moglie di Lucumone (a.k.a. Lucius Tarquinius Priscus) figlio
del corinzio Damarato, era una sacerdotessa che convinse il marito a
trasferirsi a Roma grazie ai suoi vaticini.
In
generale, le donne etrusche godevano di maggior libertà rispetto alle greche e
romane di pari periodo; partecipavano ai banchetti sulle klinai accanto ai
mariti e non avevano accesso alle cariche pubbliche. Era però affidata loro
un’attività sacra, il taglio delle carni.
Il
Santuario federale della Lega etrusca, il Fanum Voltumnae, si trova presso
Orvieto (Volsinii, Velzna) in località Campo della Fiera.
Campo della Fiera, Orvieto
Gli
scavi sono in corso, qui un link per seguirli.
In
questa località si teneva la riunione annuale dei capi della dodecapoli
etrusca, e si svolgevano fiere, mercati, spettacoli ecc.
Il
Santuario era dedicato al dio etrusco Veltune, per i Romani Voltumna o
Vertumnus: il culto venne trasferito a Roma nel 264 a.C. dopo la conquista di
Volsinii.
Un
paio di curiosità.
·Nortia
era una divinità etrusca assimilabile a Salus, a Tyche o alla Fortuna
Primigenia di Preneste, il suo tempio dovrebbe trovarsi nei pressi di Bolsena. Secondo
tradizione nel tempio si conficcavano chiodi ogni anno per scandire il tempo,
quanto mancava quindi alla fine della civiltà etrusca da loro già calcolata e
prevista. (Livio, Ab Urbe condita).
·Il
Lucumone. Sarebbe il re in età arcaica, ma sono stati avanzati dubbi sul
termine: Lauchme era un nome personale riservato ai personaggi di basso
lignaggio.
Lo Zilath era invece ilmagistrato nelle età successive, corrispondente all’incirca al praetor
romano.
Per il momento è tutto, alla prossima volta con altri
argomenti storico-archeologici. Di cosa parleremo?... A sorpresa! ;-)
Immagini prese dal web inserite a scopo illustrativo, gli schemi sono di Rosanna Guerzoni.
giovedì 21 marzo 2019
21 marzo: GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA
Per celebrare l'annuale ricorrenza della Giornata mondiale della poesia, Infiniti Universi Fantastici ha chiesto ad alcuni poeti di offrire un loro componimento, e in molti hanno risposto all'appello con entusiasmo inoltrandoci i loro bellissimi versi, alcuni inediti, altri già editi. Di seguito le poesie, videopoesie e haiku mandati dagli autori, in ordine alfabetico. Semplicemente io! - di Romina Bramanti
Ho vissuto come un
leone
ho cercato di
sopravvivere
ho odiato la mia vita
ho visto un fiore
ho osservato la
cascata
ho guardato un
tramonto
ho sentito una melodia
lontana
ho toccato un filo
d'erba
ho sfiorato un cuore
ho tentato di andare
sulla Luna
ho voluto il mare ho scordato la strada
ho lasciato fuggire
un pensiero
ho ricordato il bambino
che ero
ho pensato ad un cielo
senza nuvole
ho creato un abisso
di colori
(Romina Bramanti- Inedita)
✽
Campo
di grano con volo di corvi - di Alessandra Carnovale
(omaggio a Vincent)
Ali
di corvo su un campo di grano:
Spighe
mature contrastano il nero
Del
volo, mescolato al cielo; piano
Crescono
le ombre col buio severo.
Scia
verde-bruna che porta lontano,
Segni
di aratro a indicare un sentiero;
Ondeggia
un mare color zafferano,
Nessuna
traccia di uomo o straniero.
Lembi
nerastri, nel loro avamposto
Tra
i chiarori del giorno: già si oscura
All’orizzonte,
quel blu; e lingue cupe
Presto
ricoprono il campo scomposto
Dal
vento, prima della mietitura.
Gruppo
di corvi in volo oltre la rupe.
( Alessandra Carnovale- Da "La scorza delle parole"- Eretica edizioni 2018) ✽ Io sono poesia - di Federica Cicchelli
La poesia
mai ho messo via
perché mi scorre addosso,
dentro...
amalgama i pensieri,
i desideri,
umori passeggeri...
Non serve che la sfoggi
con umidi versi d’inchiostro...
È il mio bagliore
il mio sguardo travolto
il fiume sul viso
nascosto...
È quell’arco a volte acuto
a volte muto
a volte teso...
È tutto il mio senso.
È tutto il mio senno.
È tutto.
(Federica Cicchelli- inedita) ✽ Una mattina allo specchio - di Vito Coviello
✽ Tre Haiku- di Fiorenero (alias Antonio Contoli)
Marzo
dipinge
Un
quadro in movimento
Rondini
in volo
❀ Fior
di mimosa
Rispettare
la donna
Tutt’altra
cosa
❀ Cielo
di marzo
È
come se l’inverno
Non
esistesse
(Fiorenero- dal
Calendhaiku 2018, La Ruota editore)
✽
Opale di Alessandra Leonardi
Trafitta
sono
da
raggi d’opale blu
scaturiti
dai tuoi occhi
Suggestioni
d’oltremare
sapori
speziati di terre lontane
e
sabbie coralline
ricami
di ciglia folte e scure
C’è
un velo:
solo
un’ombra di malinconia.
A Salvatore
(Alessandra Leonardi-inedita) ✽
Ci sono giorni di Romina Lombardi
C
i sono
giorni
che si
dilaniano in gocce d’acqua
onde su
terra
fertilizzanti
di malinconia.
Dove gli
anni hanno arato.
E tu sei
lì, dietro una finestra,
a chiederti
se in quei
giorni ci stai dentro
quando
dentro quella pioggia,
anche tu,
ti dilani.
Ci sono
giorni in cui una foto rimanda a te stessa,
sconvolta e
fragile, nuda
in
un’immagine che ti vede al di là, nella sua verità.
Che cosa si
è disposti a perdere in una Vita?
Nella mente
una sola parola non è dilaniata.
Casa.
Ma casa non
c’è.
(Romina Lombardi-Una sera, a Roma.- da ‘Giovani Inversi’, Nps edizioni, 2018)
✽
Bellezza- di Loriana Lucciarini
Bellezza
viaggi
nell'anima
come
vento lieve
colori
di gioia
attimi
di pace.
Ovunque
nel
fiore del giardino
nel
quadro dell'artista
nel
battito del cuore
che
s'innalza a melodia.
Ti
trovo
nel
sorriso di mia figlia
nello
sguardo di chi amo
nel
sapore speziato
che
inebria il palato.
Nel
caffè che ribolle
sveglia
del mattino,
nello
spicchio di luce
danzante
nella nebbia.
Bellezza
il
motore della vita
tintinnio
dell'anima in cammino
attraverso
l'esistenza.
(Loriana Lucciarini- da "Un cielo di poesia", silloge, 2018)
✽
La gioia di scrivere -di Maurizio Mazzurco
La
vendetta di una mano mortale,
quella,
è per i poeti laureati.
Non
ho animali scritti in boschi scritti
prestati
dalla verità. Non so
alcunché.
Il critico a pagamento
disse
che affiora (ahimè) commossa
ingenuità
interna; l’autore
è un
eroe solitario. Alla fine
di un
agitato giorno di lavoro
approdo
finalmente all’usato porto
della
nostra casa, della scrivania.
Cerco
una penna e un foglio
per
un simulacro di condivisione
che
importa a nessuno,
che
al mio prossimo
mi
estrania o mi scava, chissà,
piacere
solitario che attesta
la
mia debolezza.
Cui
prodest? Dove sfugge? È già finito,
è già
dissolto.
(Maurizio Mazzurco- da "Latrando silenzi al vento", Enoteca Letteraria, Roma,
2016)
✽
Torno nel letto di bambina- di Chiara Rantini
Dietro alle fiamme vagammo per le vie,
scrutando il volto della notte
luce bianca e oscurità
tastando ciechi l'aria fredda
sino alla casa aperta
muta nell'abbandono.
Era chiudere gli alberi fuori
e salire sul letto di bambina,
il volto chino offerto ai baci
lasciarsi incantare
da una catena di parole.
Tacevano le visioni,
assenti le paure
c'era solo una mano
da stringere sul cuore
dolce attesa del sonno.
Come una coperta di seta
scendeva su di noi la notte,
i volti rivolti ad oriente
le mani in un nodo d'amore.
(Chiara Rantini- da
“Un paradiso per Icaro”, Ensemble edizioni, 2018)
Non possiamo che ringraziare ancora i poeti che hanno partecipato a questa iniziativa per la giornata mondiale della poesia 2019!
Le immagini sono tratte da web e inserite a solo scopo illustrativo