Un racconto con protagoniste le sirene, "Fuga da Malaperla" di Debora Parisi
Care bestie d'Italia,
oggi intervistiamo Debora Parisi che ci parla del suo racconto Fuga da Malaperla, contenuto nel terzo volume del progetto di Nps edizioni dedicato alla riscoperta del folklore italiano.
Il volume 3 di “Bestie d’Italia” contiene dieci racconti di scrittori italiani, appassionati di fantastico e folclore: “Il sortilegio della Biddrina”, di Giuseppe Gallato; “Assedio notturno”, di Francesca Cappelli; “Bakunin aveva ragione”, di Giuseppe Chiodi; “L’urlo della vita”, di Alessio Del Debbio; “Respiro d’inverno”, di Elena Mandolini; “Il cavallo d’argento”, di Alessandro Ricci; “Il giorno della taranta”, di Alessandra Leonardi; “La natura vince su tutto”, di Maria Pia Michelini; “Fuga da Malaperla”, di Debora Parisi; “Caccia al drago”, di Monica Serra.
Il libro è impreziosito dagli schizzi di Marco Pennacchietti, disegnatore di ambito internazionale e autore anche della copertina.
Di un tentativo di fuga da
parte di un gruppo di criminali da un carcere di massima sicurezza. Tutto
sembra andare bene, fino a quando non scopriranno perché nessuno è mai riuscito
ad evadere.
Le sirene greche, ovvero le
creature dal volto di donna e corpo d’uccello. Le ho sempre trovate troppo
ignorate dai media e le rappresentazioni letterarie, il che mi dispiaceva.
Oltretutto ho scoperto che tali creature hanno diverse incarnazioni in altre
culture, soprattutto quella russa. Una nota interessante è che, mentre la
sirena acquatica è legata alla seduzione sessuale e romantica, quella greca
attira le persone con la promessa della conoscenza, rendendole a mio parere
ancora più pericolose in quanto incarnazioni del Desiderio nel senso più ampio
del termine.
4) Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?
È ambientato in un’Italia
ucronica simile al nostro diciottesimo secolo ma con una tecnologia più
avanzata, dove la nazione è stata unita in un impero che collabora più o meno
apertamente (dipende dalla situazione) con le creature magiche. Fa parte dello
stesso universo anche il racconto precedente, “Il caso del basilisco”, dove i
non morti fungono da corpo speciale contro maghi e creature magiche. In realtà
questo universo faceva parte di un romanzo che però è ancora in fase di
revisione, così ho deciso di usare i racconti come mezzo per espandere tale
mondo. Nel caso di questo racconto, siamo in una prigione di massima sicurezza,
situata nello stretto di Messina, dove vengono spediti i peggiori criminali della
penisola. Volevo creare un racconto più macabro del precedente, con personaggi
ambigui.
5) Lascia pure un estratto del racconto.
“Nessuno
usciva vivo da Malaperla. Era la prima frase che sentivi quando entravi nel
carcere.
Situata poco più a sud dello stretto di Messina,
Malaperla era un’isola insolitamente verdeggiante, anche per l’ambiente siculo.
Lì venivano confinati i criminali più
pericolosi della penisola italica, gente con cui l’Impero non voleva
avere a che fare: membri della malavita, briganti, stupratori, assassini della
peggior specie. Il Governo li spediva lì per morire dimenticati, mentre
osservavano le terre siciliane e calabresi sulle sponde opposte del mare.
Caruso ricordava ancora il giorno in cui lo
trasportarono a Malaperla, legato e imbavagliato. Una cospicua milizia lo
scortava a destinazione, cantando una canzone dedicata a un marinaio innamorato
di una sirena. La cantavano con foga, tanto da sembrare quasi un inno.
Nonostante Malaperla avesse la fama di essere
tra le strutture più sicure al mondo, Massimo Caruso voleva fuggire: era il
capo del crimine a Messina e nessuno, nemmeno una stupida struttura in mezzo al
mare, avrebbe potuto fermarlo.”
6) Quale canzone, o colonna
sonora, abbineresti alla lettura del racconto?
Biografia:
Debora Parisi è una studentessa di giorno e cacciatrice di leggende e mitologie di notte. Nel 2019 ha pubblicato racconti per Historica Edizioni, NPS edizioni, Fanucci e Mezzelane Editrice. Gestisce un blog chiamato El micio racconta, un canale youtube intitolato Antro del Drago, che tratta di diversi argomenti, tra cui recensioni di libri, film e videogiochi. Collabora anche con le riviste Upside Down Magazine e Porto Intergalattico, ha collaborato anche con Sci-Fi Pop Culture e Spazio Penultima Frontiera.
Per “Bestie d’Italia –
volume 3”, ha scritto il racconto “Fuga da Malaperla”.
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