RECENSIONE: PICCARDA E
CLEMENTINA di PAOLA
BIANCHI
Genere:
favola
Editore:
self published
Pagine:
62
Prezzo
di copertina: € 5,20
Link:
Amazon
Le favole sono le
prime storie che ci vengono raccontate da genitori e nonni amorevoli, per farci
addormentare e, da maestre benevole per intrattenerci e insegnarci i valori che
accompagneranno la nostra vita da adulto. Sono convinta che se mantenessimo nel
nostro sguardo la fantasia e la meraviglia dei nostri primi anni, il mondo
sarebbe un posto migliore. Insegniamo ai nostri figli a sognare, impariamo di
nuovo da loro come si sogna.
C’era una volta la
nostra infanzia in cui le mamme e le nonne si sedevano vicino a noi e ci
leggevano tante favole, alcune molto famose, altre meno.
Leggendo questa favola
di Paola Bianchi mi è sembrato di tornare indietro a quei giorni lontani e
sereni.
La storia narra di
due principesse, una bella e una no. Tutti suppongono che a sposarsi col
“partito” migliore sarà quella bella; una volta grandi, durante una festa, si
scopre che quella bella è arrogante e cattiva,mentre l’altra gentile e
compassionevole …
La storia mi ha
ricordato una favola di cui non ricordo né il titolo né l’autore (forse una
favola russa; se qualche lettore se la dovesse ricordare mi scriva pure,
thanks!) in cui c’erano due principesse, una bella e oca e una brutta e
intelligente, e al solito party tutti preferivano la compagnia di quella brutta
per conversare piacevolmente. Nella favola di Paola invece la discriminante è
molto più rilevante della cultura: la bontà d’animo, l’essere compassionevoli è
più importante di ogni cosa, questo è il messaggio della favola. Un messaggio considerevole
al giorno d’oggi, in cui l’apparire e la cura del corpo eccessiva a discapito
del cuore (e della mente, aggiungo) stanno prendendo il sopravvento, a
discapito di valori fondamentali come appunto la gentilezza e l’attenzione
verso il prossimo.
Lo stile ricorda
quello delle favole di una volta, ricco ma semplice, in modo da poter essere
compreso dai più piccoli. C’è qualche vocabolo non di uso comune ma almeno i
fanciulli apprendono nuovi termini. La fascia d’età più adatta secondo me è quella tra i 5 e i 10 anni.
L’edizione è curata,
senza refusi, e l’autrice ha creato anche la bella copertina del libro.
Rivolgiamole qualche
domanda per la consueta intervista post-recensione.
La tua recensione è perfetta! Hai colto
lo spirito della favola e la sua morale.
2)
Com’è nata questa
favola?
“Piccarda e Clementina” è la mia prima
favola per bambini. L’ispirazione mi è stata data dalla mia nipotina, Eleonora,
che adoro, e dal desiderio di dedicarle un testo e lasciarle un ricordo
affettuoso. È ancora troppo piccola per apprezzare i racconti perché non ha
ancora compiuto i due anni, ma confido di far seguire a questa altre favole,
per regalarle una vera e propria collezione, da leggere quando sarà più grande.
3)
Ti sei ispirata a
qualche autore in particolare?
A nessun autore in particolare, ma
sicuramente le favole che mi raccontavano da bambina e che ascoltavo sfogliando
libri dalle figure colorate mi hanno influenzato.
4)
Per quale fascia
d’età ritieni sia più adatta?
Come te, penso dai 5 ai 10 anni.
5)
A cosa stai
lavorando in questo periodo?
In questo momento alla traduzione di un
romanzo dall’italiano all’inglese e ho appena terminato l’editing di un
racconto. Appena possibile vorrei riprendere il libro che ho nel cassetto e
magari riuscire finalmente a scrivere la parola fine.
Grazie
per essere stata con noi, alla prossima!
Buonasera Paola,
RispondiEliminaHo acquistato la sua favola sotto consiglio di un'amica..mi è piaciuta moltissimo ed anche la mia piccola ne è entusiasta..vorrei sapere se pensa di scriverne altre. Grazie e complimenti
La ringrazio molto! Sicuramente in futuro ne seguiranno altre.
RispondiElimina