lunedì 11 dicembre 2017



Recensione: Legio M Ultima-Sfida all’Impero




 Autore: i Demiurghi
Genere: Epic fantasy, storico, mitologico
Editore: Astro 
Pagine: 303
Prezzo di copertina: € 13,90 cartaceo



Si apre come una partita a scacchi, anzi all’antico gioco romano dei latrunculi, questo primo capitolo della saga dedicata alla Legio M Ultima.
Due uomini si ritrovano ai lati opposti di una scacchiera a determinare le sorti dell’impero, in una partita decennale. Tra mosse scorrette e pedine sacrificabili, l’indomabile Azia Medea e il condottiero Elios, unico sopravvissuto di Atlantide, sfideranno imperi, magister e creature mitologiche, instaurando alleanze con uomini e dei.
Il tutto sotto l’egida di Diocleziano, che trova in loro i degni guerrieri della Specula, un corpo militare speciale di cui la Legio M Ultima è il braccio armato.


Le prime pagine di questo libro mi hanno catturata subito e proiettata in un mondo fantastico-storico  coinvolgente e originale: siamo all’epoca di Diocleziano, III sec d.C.
 La vicenda di Azia Medea Rubinia Antinea è dolorosa e appassionante: il personaggio principale viene da subito delineato alla perfezione come controverso e ambiguo, e non mancano i colpi di scena già dall’inizio del libro.
La donna, figlioccia di Diocleziano, viene reclutata nella Specula, corpo militare segreto che ha lo scopo di combattere le minacce all’Impero più oscure e misteriose ; il suo ruolo è quello di Sapiente, ma ha anche una spada moooolto particolare…
 Insieme a lei ci sono Gautighot il violens, il druido Pendaran, poi Eliogabalo, Elettra la guerriera dacia, e Domiziano: ognuno di loro ha una abilità particolare. Il gruppo parte per una prima missione, il recupero di un oggetto misterioso. Scopriamo così nella prima parte del romanzo le caratteristiche e le  personalità di questa piccola Coorte, grazie a brillanti dialoghi e scene d’azione: sono delineati a pennello.
Nella seconda missione , ad Augusta Taurinorum, subentrerà un nuovo membro, Minea, che rimarrà con loro anche nelle missioni successive.

Quello che ho apprezzato di più in questo romanzo sono stati personaggi e ambientazione.
 Lo stile è ricco e scorrevole, vengono sapientemente usati molti termini latini (per i meno pratici c’è un ottimo glossario finale), e si evince una buona conoscenza del periodo storico in questione, anche se qualche discrepanza c’è: a volte vengono usati termini gergali che ho trovato un po’ dialettali, come ad esempio “ecchecchazzo” o “cazzo mi frega”. Ma non perché i Romani non dicessero parolacce, anzi! C’è la famosa “mentula”… ! Solo mi sono sembrate troppo contemporanee.  Oppure ci sono  termini in uso in epoche successive, come l’alchimia o il grimorio , o anche un errore temporale: il tessuto di batista è iniziato a esistere solo nel XII secolo. A parte questi dettagli, la conoscenza storica è davvero ammirevole, anche  perché so bene quanto sa complesso scrivere un romanzo ambientato nell'era antica e quanto studio sia necessario. Tanto più che è un racconto di genere fantasy, non propriamente storico!
Quello che invece mi ha lasciato perplessa è che il romanzo è formato da  episodi a sé stanti, uniti in pratica solo dalla partita a Latruncoli di due misteriosi soggetti.  Ho sentito la mancanza di una trama orizzontale forte che intrecciasse le vicende. Inoltre, ho trovato stridente la breve parte dopo il primo episodio: c’è un capitolo narrato al presente, mentre tutto il resto del romanzo è narrato al passato. In generale il tempo presente si utilizza quando il narratore vuol far vivere al lettore passo passo le vicende dei personaggi, facendogliele scoprire mentre succedono, e a me non dispiace; ma in questo caso l’ho trovato, ripeto, dissonante col resto del libro.
Presumo che  questo tipo di narrazione, ricca di battaglie e con struttura a episodi, sia derivata dal fatto che gli autori, i Demiurghi, sono esperti creatori di giochi di ruolo: di certo  il loro background avrà influito.

La conoscenza degli autori riguardo la storia, le usanze e la mitologia non si limita a quella romana, ma, come vediamo nell’ultimo “racconto”, il mio preferito delle quattro avventure, anche di quelle norrena e celtica, ma non dico di più per non spoilerare!

Riguardo l’edizione, è curata ma qualche refuso ahimè salta sempre fuori… pochi in verità.
 Ottimo il glossario finale, preciso e completo.
La copertina dell’ottimo Fabio Porfidia? Bella, bellissima, eccezionale, ma… è generica! Ritrae infatti un soldato romano con dietro l’esercito, ma non riesco a collegarlo a nessuno dei personaggi. Credo che ci abbiano pensato anche gli editori, in quanto il secondo volume , “L’impero reagisce”, ha in copertina una bellissima guerriera: sarà Azia?

Chiediamolo direttamente agli interessati, ovvero i Demiurghi, alias Azia Medea Rubinia Antinea ed Elios Tigrane. Yes, nomi d’arte!


1)      Ciao Azia e Elios, parlateci un po’ dei Demiurghi. Chi  siete, che fate, cosa avete pubblicato…

 Siamo due amici di vecchia data, ci siamo conosciuti ai tempi Delle superiori nel lontano '93. Per un lungo periodo ci siamo anche persi di vista, abbiamo imboccato strade diverse e ci siamo inciampati addosso di nuovo nel 2009. Da lì è ricominciato tutto come se nulla fosse: parlare, ridere, giocare e anche scrivere.
Siamo entrambi famiglia muniti, entrambi con un lavoro che assorbe troppa parte delle nostre giornate e fatichiamo a incontrarci, tuttavia sfruttiamo appieno la tecnologia per tenerci in contatto e sviluppare nuove trame e nuovi personaggi.
Se vogliamo andare nello specifico, io sono un'analista informatico di alto profilo, Elios invece è titolare di un'azienda sua di manutenzione e riparazione caldaie. Finora abbiamo pubblicato per lo più self, poi un giorno mi squilla il cellulare, un numero sconosciuto, e dall'altra parte la sua voce: ciao, sono Francesca, ho aperto una mia CE e voglio Latrunculi. Dammi il tuo indirizzo che ti mando il contratto.
Al momento la mia faccia è apparsa a mio marito qualcosa di simile a questa:   :-O

Posso assicurarti che Elios l'ha fatta davvero quando gliel'ho detto. Già, Latrunculi, la famosa partita, non è altro che la genesi dei due volumi di Legio M Ultima attualmente pubblicati con Astro Edizioni. Prima erano una serie di racconti sparsi e scollegati, troppo brevi per essere pubblicati e troppo lunghi per il blog. Poi Francesca ci ha dato l'idea: metteteli insieme a mo' di serie TV, con una trama orizzontale che li colleghi tutti. Pare che il risultato finale sia piaciuto... Nel complesso prima di questo abbiamo pubblicato solo in selfpublishing, per diversi motivi, abbiamo all'attivo due racconti, Requiem e Un morto che cammina, il terzo Domine et Serva è stato ritirato dal mercato per darlo in pasto a un editor che faccia un lavoro come Dio comanda; prima o poi lo rimetteremo sullo store, rinnovato.



2)      Che ne pensate della mia recensione? Volete aggiungere qualcosa?

Ci piace e la troviamo molto pertinente e puntuale, di certo non ci aspettavamo qualcuno capace di cogliere quelle piccole imperfezioni che hai colto tu. Vorremmo quindi dare un paio di spiegazioni, perché non tutti sanno che:
L'alchimia sì deriva dall'arabo al-khīmiyya, ma la parola araba si riprende la più antica parola greca khymeia, "fondere, unire". Ma, soprattutto, noi ci rifacciamo alla storia e alla mitologia e quale popolo più degli Egizi era considerato un popolo di maghi? Alchimia potrebbe derivare infatti anche da Al Kemi, l'arte egizia da Khem, l'antico nome di Egitto in egiziano antico.
Stessa cosa si potrebbe dire per grimorio, la cui etimologia è certamente incerta, per quanto si sia a risalire al massimo al medioevo con il Francese antico griomoire, tuttavia c'è da aggiungere anche una questione pratica.
Molto spesso, soprattutto per alchimia e grimorio siamo partiti dalla base di gioco. L'alchimista è una classe magica di AD&D e l'alchimista e i maghi di D&D hanno i grimori.
Il problema è stato per noi decidere se tenere o meno quelle parole, al pari delle espressioni più contemporanee che già citi. Il problema era molto semplice: non sapevamo come altro rendere l'idea al più vasto pubblico possibile. E se per una parolaccia si poteva passarci sopra, per le altre era più difficoltoso farlo. E allora via di studio di etimologia, storia dei tessuti, ecc. Da qui, vedi, abbiamo capito che si poteva tenere alchimia, la radice greca ce lo permetteva.
Per grimorio, invece, non ci sono origini certe, tuttavia è un tipo di libro molto più completo di un libro di magia e meno pedante di un manuale. In nessun caso rendeva l'idea e alla fine abbiamo deciso di tenere lo stesso il termine. "Tanto, chi vuoi che se ne accorga? E di quelli che se ne accorgeranno, quanti tireranno fuori la cosa?". Ecco, appunto.

La nostra consulente storica per i costumi ha dato il placet per usare batista, perché i romani sapevano filare la seta e le tuniche di lino Delle nobili erano descritte così "leggere e impalpabili" da capire che, effettivamente, tessevano della vera e propria batista, il punto è che non davano un nome specifico ai tessuto, e quindi non aveva senso cercarne uno di diverso. L'importante era rendere l'idea del vestiario, in fin dei conti.
Insomma, non sto a dire di aver fatto giusto o sbagliato, ma di certo anche se ho cannato (la batista), era comunque sempre una scelta consapevole. Figurati che nel secondo volume faccio rispondere ad Azia con una locuzione latina un bel po' fuori luogo: vox populi. Leggermente anacronistico, no? Eppure rende appieno l'idea di quello di cui si sta parlando.

3)      La vostra passione  per i giochi di ruolo influisce sul vostro stile di scrittura?

Più che altro influisce sullo sviluppo delle trame e, soprattutto, sui personaggi visto che li costruiamo tutti con le schede del buon vecchio AD&D! 

4)      Com’è scrivere un libro a quattro mani? Come vi siete suddivisi il lavoro?

               É difficilissimo. In primo luogo perché serve un grossissimo affiatamento, idee chiare, scalette precise (sennò come fai a mandare a pallino i progetti con cose ancora migliori? ) e tanta, ma tanta pazienza. Accompagnata da una buona dose di coltelli da lancio, perché quando litighiamo mica andiamo tanto per il sottile, eh!
L'organizzazione è fondamentale per portare avanti un lavoro a quattro mani è, tutto sommato, noi due siamo anche fortunati perché se uno, Elios, è più portato per le descrizioni, l'altro, io, è più portata a dialoghi e introspezioni psicologiche ed emotive.
Nel complesso, comunque, dipende sempre da quello che andiamo a sviluppare. In alcuni casi uno dei due traccia il solco principale, poi passa l'altro a consolidare o modificare il tracciato. In pratica è un lavoro di autoediting prima di dare lo scritto in pasto a un editor vero e proprio.

5)      E’ da poco uscito il secondo romanzo della serie Legio M Ultima. Avrà la stessa struttura a episodi o ci dobbiamo aspettare qualcosa di diverso? Torneranno i personaggi già conosciuti, magari insieme ad altri nuovi? Chi è la bella guerriera in copertina?

L'impero reagisce ha la stessa struttura di Sfida all'impero, proprio perché nasce da un corpo unico originale che era latrunculi. Difatti è stata Francesca a suggerire di spezzarlo in due, cosa che stranamente abbiamo accolto di buon grado e per questo ci siamo dati da fare a renderli entrambi autoconclusivi. Purtroppo non tutti hanno capito che il primo libro si chiude davvero così, ma pensa a come possono finire le partite a scacchi e capirai cosa intendo, così non spoilero nulla.
Il secondo romanzo si colloca temporalmente dopo sfida all'Impero, pur partendo in contemporanea con il suo finale; coinvolge vecchie conoscenze e introduce nuovi personaggi che vi ritroverete tra i piedi in futuro, stanne certa: abbiamo un sacco di storie da raccontare! Molte delle quali citate proprio nel secondo libro!

Infine, chi è la bella guerriera della cover? Davvero devo rispondere?

Se nel primo era raffigurato Elios, ecco che nel secondo ritroviamo Azia. Alla fine abbiamo dato un volto ai nostri personaggi preferiti, i nostri avatar, e l'abbiamo fatto in grande stile e con il beneplacito dell'editore (ok, lo ammettiamo, anche questa è stata una sua idea... Figa però, no?)

6)      Prima di salutarci potete lasciare la sinossi del nuovo romanzo? Grazie di essere stati con noi e alla prossima!

         Si apre una nuova partita a latrunculi, l'antesignano degli scacchi dei romani. La partita di Zarich con il riformista riprende, cruda e spietata. Azia Medea e la sua coorte VI percorreranno strade mai calcate e ne pagheranno lo scotto; Gautighot e compagni, sempre pronti, risponderanno all'appello finale per porre fine alla guerra civile, alla rivolta dei riformisti che nel frattempo è scoppiata, anche a costo della vita. Le avventure della Legio M Ultima, in difesa dell'ultimo baluardo di civiltà rappresentato da Roma e Diocleziano, saranno ancora una volta le contromosse di un giocatore astuto che troverà in Azia Medea, la sapiente più fredda della Specula, un'alleata preziosa.

 Link : Astro


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