mercoledì 29 settembre 2021

SEGNALAZIONE: MI VENNE IL FREGOLO DI ANTONIO DEL GAUDIO

 Un romanzo storico sulla Resistenza contro i nazi-fascisti



Cari lettori,

oggi parliamo di Mi venne il fregolo, romanzo storico di Antonio Del Gaudio pubblicato da Lupi editore.

"Mi venne il fregolo" è un romanzo storico che narra le vicende dell'eroe della resistenza, il "Capitano" Filippo Maria Beltrami, e di suo figlio, l'ultimo genito, Michele Beltrami che si è visto portare via la vita del padre quando aveva solo 8 mesi.
Michele, il 18 giugno 1973 compie trent’anni e proprio nel giorno del suo compleanno decide di partire per un cammino di tre giorni, attraversando la Val Strona e la Val d’Ossola, per rivivere il luoghi che, tra il 1943 e il 1944, hanno eretto suo padre a glorioso “Capitano”.
Filippo Maria Beltrami, noto architetto di Milano, è costretto ad abbandonare il lavoro e prendere le armi a causa dei bandi di arruolamento forzato del regime fascista. Il giorno dell’armistizio di Cassibile, l’8 settembre, fugge dalla caserma di Baggio dove era stato destinato e si rifugia a Cireggio (frazione di Omegna nel Vco), nella casa di vacanza della famiglia Beltrami, dove già la moglie e i suoi tre figli (tra cui Michele di appena 3 mesi) lo attendevano.
Pochi giorni dopo il suo arrivo, un gruppo di fuggiaschi, rintanati sulle colline del lago d’Orta, conoscendo di fama, lo incontrano e lo convincono a fargli da comandante per aiutarli a battersi contro i nazi-fascisti.
Michele si pone delle domande, mentre ripercorre i luoghi che fecero del padre uno dei comandanti più noti, rispettati e temuti dell’Alto Piemonte, ma che lo portarono anche ad una tragica fine: come può suo padre averlo abbandonato in fasce per un senso alto e strano dell’onore che sentì crescergli dentro? Può un uomo abbandonare la propria amata famiglia per seguire un così forte ideale? Cosa animò quel suo sentimento di rivalsa, di fraternità e di giustizia?




Conosciamo meglio l'autore, Antonio Del Gaudio, che si racconta così:

Raccolgo e racconto storie di vite reali: viaggi, riscoperte, ritorni al passato, rinascite. 
Storie di donne e uomini che ho incontrato, conosciuto, apprezzato, amato. 
Testimonianze di persone che mi hanno aperto il loro cuore liberandosi, non senza difficoltà, dei propri ricordi e che spero di riuscire a trascrivere nei miei romanzi ripagandoli della fiducia affidatami.
Ho scritto molti racconti brevi, premiati in diversi concorsi letterari e inseriti in alcuni spettacoli teatrali e, nel 2019, con la casa editrice “Il Babi Editore”, ho pubblicato il mio romanzo d’esordio: “Traguardi”, una biografia romanzata di un ex ciabattino giramondo.


Recap:

  • Titolo: Mi venne il fregolo
  • Autore: Antonio Del Gaudio
  • Editore: Lupi
  • Genere: Romanzo storico
  • Data di uscita: 30 luglio 2021
  • Pagine: 200
  • Prezzo: € 19
  • Link: Amazon


lunedì 27 settembre 2021

SEGNALAZIONE: OLIMPIADI DI TORONTO 2112 di AAVV

 Un'antologia di racconti di fantascienza e sport


Come sarà lo sport nel futuro? Quali sfide oggi impensabili attenderanno gli atleti olimpici del prossimo secolo? Undici tra i migliori scrittori italiani di fantascienza offrono le loro risposte




Cari lettori sportivi,

i giochi olimpici e paralimpici di Tokyo 2020 ci hanno salutato da di versi giorni e già ne sentiamo la mancanza. Allora perchè non rimediare con questa antologia di fantascienza sportiva, Olimpiadi di Toronto 2112 di AAVV pubblicata da Delos Digital, a cura di Andrea Pelliccia?

No, non c'è un mio racconto se ve lo state chiedendo mi sarebbe piaciuto esserci, questo sì, lo confesso!

Trama:

Una sfida calcistica tra le rappresentative della Terra e di Marte. La drammatica scalata in bici del Mons Olympus, la cima più alta del Sistema Solare.

Francesco Totti protagonista di un videogioco fin troppo realistico. Juventus contro Real Madrid e Milan contro Borussia Dortmund in contesti molto diversi da quello odierno.

Olimpiadi di Toronto 2112 contiene questi e altri appassionanti momenti di sport (individuali e di squadra) ambientati sulla Terra del futuro o, per citare il maestro Battiato, su mondi lontanissimi, come quello sabbioso di Mondo9 in cui saremo spettatori di un’epica gara tra navi.

Undici autrici e autori (proprio come una squadra di calcio!) indossano pantaloncini e scarpette per dare vita al libro più “sudato” della storia della fantascienza!

Recap

  • Titolo: Olimpiadi di Toronto 2112
  • Autori: Aresi, Bassi, Bemcivenga, Del Popolo Riolo, Ferrando, Forlani, Loroni, Magrì, Scaramozzino, Stocco, Tonani
  • Curatore: Andrea Pelliccia
  • Genere: fantascienza, sport
  • Editore: Delos digital
  • N. di pagine: 253
  • Prezzo ebook: € 4,99
  • Link: Delos digital

venerdì 24 settembre 2021

SEGNALAZIONE: DOLOMITES, CUORE DI ROVI DI SARA SIMONI

 Un fantasy storico di ambientazione italiana




Cari amanti del fantasy storico di ambientazione italiana, questo è un romanzo che fa per voi: Dolomites- Cuore di rovi di Sara Simoni, edito da Acheron.


Trama:

515 d.C. Il regnum Italiae è sotto il controllo del goto Teodorico e solo Vaèl, la terra dei salvanes, ancora resiste all’invasore. Quando la spietata Amala riesce a guidare l’esercito gotico oltre le sue porte e a sottomettere la popolazione, il giovane Dola viene incolpato dell’accaduto.Di aspetto umano, ma cresciuto a Vaèl, lui è disposto a tutto pur di dimostrare di essere ancora degno del Nesso, il sacro legame che unisce le anime dei salvanes. Anche a imbarcarsi in un’impresa suicida.La sua occasione arriva grazie a Ilde, l’altezzosa, fragile figlia del Re, che per egoismo ha perso l’unica arma in grado di proteggere il regno e ora deve ritrovarla per diventare la regina di cui i salvanes hanno bisogno. Amala è però sulle loro tracce, e minaccia di sventare il loro piano. Riusciranno i due a lasciarsi alle spalle l’inimicizia che da sempre li separa, per amore della loro patria? Tra alleanze e tradimenti, prende vita un’avventura che intreccia la storia alle antiche leggende delle Dolomiti.

Per conoscere meglio l'autrice, potete trovare info nel suo sito.


Recap


  • Titolo: Dolomites- Cuore di rovi
  • Autrice: Sara Simoni
  • Genere: fantasy storico
  • Editore: Acheron 
  • Data di uscita: 29 luglio 2021
  • N. di pagine: 330
  • Prezzo di copertina: € 15
  • ebook: € 5,99
  • Link: Amazon


mercoledì 22 settembre 2021

RECENSIONE FILM: DUNE


La nuova versione cinematografica del romanzo di Frank Herbert Dune è perfettamente riuscita

 

 


 

Cari fantascientifici,

le vicende del pianeta Arrakis, della Casa Atreides e della Casa Harkonnen tornano a nuova vita con l’ottima trasposizione di Dennis Villeneuve. I classici della fantascienza dovrebbero ormai essere noti agli amanti del genere e mi sembra quasi un surplus accennare alla trama, anyway:

 

Il pianeta sabbioso Arrakis, detto Dune, fornisce una polvere detta Spezia, indispensabile per i viaggi interstellari e non solo, ed è abitato dai misteriosi Fremen, popolazione in grado di vivere nel deserto. L’universo è dominato da un Imperatore, che decide di affidare il controllo del pianeta alla casa Atreides, composta dal Duca Leto, dalla moglie Jessica, una sacerdotessa delle ambigue Bene Gesserit, e soprattutto dal figlio Paul, che ha sogni/visioni, soprattutto su una fanciulla Fremen. La casa Harkonnen, che controllava in precedenza il pianeta e quindi il commercio della spezia, insieme alla Gilda dei commercianti, ha altri piani, che si intersecano con quelli dell’Imperatore, delle Bene Gesserit, di una antica profezia, dei Fremen.

 

Il paragone che mi è venuto più spontaneo è quello con il precedente Dune del 1984 diretto da David Lynch. Impossibile paragonare le nuove tecnologie con quelle degli anni ’80, anche se del sempre ottimo Rambaldi, quindi il nuovo film è molto più gustoso da questo punto di vista; ci sono molte scene praticamente uguali, con le stesse battute, scenografie simili, costumi simili tipo la tuta per camminare nel deserto: sono omaggi che mi hanno proprio fomentato. Visivamente non tutto è uguale, ma quel che mi ha colpito di più è la differenza del metodo di narrazione. Il film del 1984 era molto spiegato, molto raccontato, con voce off, anticipatorio in certi punti (ad esempio sulla presenza di un traditore), mentre in questa versione si nota proprio lo show don’t tell: ciò che avviene lo scopriamo guardando, nessuno ci spiega più del necessario, regalandoci quindi qualche colpo di scena e facendoci appassionare e incuriosire.

Dune 1984


Il protagonista indiscusso è il giovane Paul, mentre nel film del 1984 c’era più coralità, Paul emergeva successivamente. Una scelta azzeccata l’attore che lo interpreta, rende appetibile il film anche per le nuove leve e giovani.

C’è da sottolineare il cambio di sesso di un personaggio, che era uomo nel film del 1984 (e nel romanzo) mentre qui è una donna. Rafforzato anche il ruolo di Jessica, in una più moderna ottica di parità rispetto al film del 1984, molto più maschile.

In Dune c’è molto Star Wars, come ambientazioni, stile, word building, pure il nome di un pianeta ricorda qualcosa… Giedi I, uhm!... Ritroviamo una trama abbastanza classica, col giovane prescelto, il popolo schiavizzato che attende il messia, faide tra famiglie, sacerdotesse ambigue ecc, ma la resa  è veramente emozionante, anche e soprattutto per chi già conosce i romanzi e la trasposizione precedente.

Musica, montaggio, effetti, sceneggiatura, scenografie, tutto perfetto. Cast di gran qualità.

Questo Dune è una parte 1, quindi l’autore si è preso tutto il tempo necessario per i personaggi e per sequenze più lunghe, tanto che il secondo tempo è un po’ lento. 

Spero di poter vedere il 2 al più presto!

 

Per la cronaca, nel 2000 è uscita una discreta serie tv in 6 puntate sempre tratta da Dune, e a fine settembre esce in fumetteria un prequel della vicenda.



Recap

 

  • Titolo: Dune
  • Genere: fantascienza
  • Produzione: USA
  • Regia: Dennis Villeneuve
  • Durata: 155'
  • Uscita in Italia: 16 settembre 2021
  • Main Cast: Timotèe Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Starsgard, Charlotte Rampling, Dave Bautista, Jason Momoa, Javier Bardem

 



lunedì 20 settembre 2021

RECENSIONE SERIE ANIMATA: LOVE, DEATH & ROBOTS VOL.2

La seconda stagione di Love, Death & Robots  si conferma di alto livello 





Cari videopatici,

Love, death & robots vol. 2 ha 8 episodi anziché 18 come il primo, ma tutti di ottima qualità, sia a livello di storie che a livello realizzativo.

La serie è ancora più cupa, dai molti risvolti horror, quasi agghiacciante non solo a livello di scene ma anche e soprattutto per il significato profondo di queste storie, tratte da racconti di autori del fantastico.

Ognuna ha uno stile grafico diverso, la CG la fa da padrona ma non tutti gli episodi sono realizzati con questo metodo.

Nel primo, Automatic Customer service, quello più ironico e buffo, una vecchietta e il suo cagnolino lottano contro un robot domestico impazzito, tra call center assurdi e scene tra il drammatico e l’esilarante. Geniale nella sua semplicità.

In Ghiaccio, un gruppo di adolescenti potenziati pù uno senza poteri vanno a vedere misteriose creature sotto il ghiaccio. Una bella storia sulla diversità e sull’amicizia.

In Pop squad, uno dei miei preferiti, l’umanità raggiunge il sogno dell’eterna giovinezza quindi l’immortalità, ma non c’è più posto per i nuovi nati in quanto le risorse e lo spazio sono scarsi. Un agente deve eliminare figli abusivi e i loro genitori. Ottimo.

Snow nel deserto ha la migliore CG della serie: un albino viene cacciato per la sua immortalità; incontra una donna che nasconde un segreto. Anche qui prevale il tema della diversità.

L’erba alta è un racconto horror: un treno si ferma vicino a un prato, un tizio scende e si perde nell’erba alta ove incontra orribili creature. Inquietante, ma poco originale.

Era la notte prima di Natale sembra ispirato da un mio racconto uscito in un’antologia natalizia edito da Opera indomita, “Accadde a Natale”! In realtà non sono io l’ispiratrice del racconto… Due bimbi aspettano Babbo Natale, ma sarà non proprio come credono. Carino.

La cabina di sopravvivenza narra di due astronauti che precipitano su un pianeta disabitato: anche qui ottima CG, ma storia non particolarmente appassionante.

Il gigante affogato è un altro dei miei episodi preferiti. In riva al mare viene ritrovato un gigante morto. Uno scienziato va ad osservarlo tutti i giorni, ricavandone profonde riflessioni filosofiche sul senso della vita, mentre la gente lo distrugge pian piano depredandolo. Molto bello e profondo.

 

Love, death & robots si conferma un’eccellente serie animata antologica di fantascienza e horror, da non perdere per gli appassionati. Terzo volume confermato.

 

Recap

 

  • Titolo: Love, death & robots
  • Genere: fantascienza, fantasy, horror
  • Stagioni: 2
  • Puntate: 18+8
  • Produzione: Usa
  • Rete di trasmissione italiana: Netflix

 

venerdì 17 settembre 2021

NUOVA USCITA: BLOODSUCKERS 2.5 DI GIUSY MOSCATO

 Un romanzo a tema vampiri e lupi mannari






Cari lettori,  parliamo di Bloodsuckers n.2.5, storia che si inserisce nell'universo narrativo Beauty &  The Wolf di Giusy Moscato, self publisher proveniente dal mondo di Wattpad, in uscita oggi 17 settembre 2021.

Trama:

 Vincent ha ucciso Valerie. L’ha resa come lui, una vampira, poi l’ha abbandonata. È tornato due anni dopo per avere la sua vendetta sul branco di lupi mannari di Duluth. Che cosa ha fatto nel frattempo? Come ha messo in piedi il suo esercito? La storia di Beauty and the Wolf e Beast Inside dal punto di vista dei vampiri. Uno sguardo inedito ai cattivi della serie.


Bloodsuckers, il vero volto del nemico


Conosciamo l'autrice, Giusy Moscato


Giusy Moscato è nata nel 1991 a Cefalù, cittadina turistica siciliana dove vive tuttora. Dopo aver conseguito la laurea in Traduzione per le relazioni internazionali, ha frequentato un Master in Traduzione Audiovisiva presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Pisa. Si è appassionata alla scrittura già ai tempi della scuola elementare e ha proseguito negli anni, dedicandosi alla poesia prima e alla prosa poi. Dopo aver lavorato sul romanzo d’azione con “Kunoichi Sen” ed aver sperimentato i racconti romance con “Se fosse amore?”, torna al suo genere preferito, il fantasy, con la serie “Beauty and the Wolf”, il cui primo volume ha già ottenuto un discreto successo su Wattpad.


Recap:

  • Titolo: Bloodsuckers
  • Serie: Beauty and the Wolf #2.5
  • Autore: Giusy Moscato
  • Genere: Urban Fantasy
  • Editore: self publishing
  • Pagine: 150
  • Uscita: 17 settembre 2021
  • Prezzo: ebook 1,49 euro; cartaceo 9,90 euro
  • Link d’acquisto: https://www.amazon.it/dp/B09FTN78GW

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giovedì 16 settembre 2021

RECENSIONE: AGUA PLOMA DI DAISY FRANCHETTO

 

Un romanzo fantasy basato sui tragici fatti di Ciudad Juarez, in Messico

 

 


 

Questo, cari lettori, è un romanzo decisamente atipico, ma dall’autrice, Daisy Franchetto, non mi aspettavo nulla di meno. Le sue capacità narrative vengono confermate da questo libro particolare.

Agua Ploma, edito da Dark Zone, prende spunto da un tragico fatto: Ciudad Juárez è un luogo da incubo, al confine messicano, dove migliaia di donne, perlopiù operaie, vengono barbaramente uccise e i loro corpi abbandonati nel deserto. Nessuno indaga seriamente, solo alcune associazioni cercano di far luce sulla vicenda, scontrandosi col muro di omertà minacce, corruzione delle autorità locali. Sembra la trama di un horror, ma è tutto vero: le croci rosa nel deserto stanno a testimoniarlo.

 


Daisy Franchetto è riuscita a portare su carta questi tragici fatti, e lo fa nel solo modo che le è possibile: tramite un romanzo fantastico, non certo per rendere la realtà più accettabile o meno cruenta, anzi. Il libro è ricco di simbologia e di metafore, e anche di accadimenti cruenti, dolorosi: leggerlo non è facile, e se cercate un romanzo fantastico per distrarvi, non è in questo libro che dovete cercare.

La protagonista, in un alternarsi di capitoli in terza e in prima persona (i flashback), compie la sua progressiva trasformazione: all’inizio si trova in un non- luogo, una casa misteriosa, con due strani personaggi anche loro molto simbolici (una ha uno spillone nella gola- non parlare!, e un altro cerca qualcosa dove sa di non poterla trovare); non sa chi è, cosa ci fa lì, nulla. Pian piano, grazie anche a un ragazzo che conosce, prende consapevolezza di sé, ricorda pian piano e con molto dolore tutto, e alla fine c’è pure un level-up che le permetterà di vendicarsi ed essere finalmente libera.

Molto ben scritto, il romanzo è molto appassionante, crudo, doloroso, sicuramente da leggere non solo perché porta alla luce i fatti di Ciudad Juárez, ma anche perché i proventi sono destinati ad Amnesty International Italia.

Copertina ed editing perfetti.

 

Rivolgiamo qualche domanda all’autrice, Daisy Franchetto, già ospite di IUF.


1)   Ciao Daisy, sei d’accordo con questa recensione? Vuoi aggiungere qualcosa?

 

Ciao a tutti, non posso che ringraziare per questa recensione e per il tempo dedicato al mio romanzo. È prezioso per me ogni spazio che viene dedicato a questa storia che in pochi conoscono.

 

2)   Come e quando ti è venuto in mente di parlare dei tragici fatti Ciudad Juárez tramite un romanzo fantastico, scelta coraggiosa e non facile?

 

Come hai accennato nella recensione, ho raccontato la storia nell’unico modo che mi era possibile: usando un filtro onirico. L’utilizzo di un mondo parallelo per raccontare storie reali e terribili è un canale atto ad avvolgere il lettore, portarlo a toccare la profondità delle vicende.

 

3)   Perché hai scelto di destinare i proventi ad Amnesty?

 

Devo molto ad Amnesty International, in termini umani e di formazione. È grazie al loro lavoro di documentazione e denuncia che ho conosciuto queste vicende negli anni ’90. Anche grazie ad AI quel che accade in questi luoghi non è caduto nella dimenticanza.

 

 

4)   Progetti futuri?

 

         In autunno usciranno un illustrato molto speciale, di cui ho curato il testo, e un   nuovo romanzo, in cui affronto il tema dell’aborto, dell’insonnia e, ancora una volta, la possibilità di trasformare gli eventi traumatici in percorsi di crescita.

 

5) Grazie per essere stata con noi, alla prossima.

 

Grazie a te, a voi!

 

 

Recap

 

  • Titolo: Agua Ploma
  • Autrice: Daisy Franchetto
  • Genere: fantasy, narrativa, horror
  • Editore: DZ Edizioni
  • N di pagine: 190
  • Prezzo di copertina: 14,90 euro
  • Ebook: 0,99 euro
  • Link: Dark Zone
  •          Amazon
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mercoledì 15 settembre 2021

ANTEPRIMA: ALIEN THRILLER DI AA.VV., A CURA DI VITO INTRONA

 Un'antologia di racconti di genere fantascientifico-thriller di ambientazione italiana





Cari fantathrilleriani,

è in prevendita sul sito dell'editore MEA edizioni Alien Thriller, antologia di racconti fantathriller di ambientazione italiana, a cura di Vito Introna.


Quale assurda anomalia si cela sotto la chiesa madre di Grado?

Chi è il folle sadico che tortura le mandrie di un latifondista abruzzese?

Perché ogni notte qualcuno decanta elegie latine nella campagna barese?

Una strana follia collettiva sta divorando uno spento paesino sull'Appennino toscano?

Chi sono quegli strani giustizieri che combattono il crimine intorno a Bologna?

Cosa fa impazzire gli androidi nella pacifica Venezia del domani?

Chi ha sgozzato un giovane imbelle in una mite colonia spaziale romana?

Da dove arrivano i cupi assassini che imperversano nelle periferie di Roma nord?

Un nuovo governo rigorosamente femminista riuscirà ad azzerare il crimine nel bresciano?

Chi è il folle mangiatore di uomini che terrorizza l'agro toscano?

Nuova Rovigo riuscirà a respingere le insidie di una misteriosa razza autoctona?

Chi sono quei misteriosi giganti che si aggirano salmodiando fra antichi templi nuragici?

L'obbligato ritorno alle misure anti-Covid basterà a scongiurare i reati sessuali nel modenese?

 

Questi scrittori ci regalano una via di fuga perché, per citare un termine e una figura a loro assai cara, sono i druidi di un impulso ancestrale indispensabile per non impazzire, sono coloro i quali attraverso mondi lontani e umanoidi non sempre amichevoli mettono su carta quell’impulso che, tuttavia, rimane terribilmente umano: la necessità di evadere. (Marcello Introna)



Chi sono i fanta- autori dell'antologia? E come s'intitolano i racconti? Ecco svelato l'arcano!


LORENZO DAVIA Il barbiere di Grado

UGO SPEZZA Abduction ZB9

FRANCESCA PANZACCHI e ALESSANDRO NOSEDA L’orco del Reno

FRIEDRICH L. FRIEDE Morte a Venezia

LORIANA LUCCIARINI Crisalide

NICOLA PERA Il brigadiere Paternostro

DANIELA PIRAS La sacerdotessa

MARCO ALFAROLI Il vampiro

ALESSANDRA LEONARDI Non ci sono fiori su Marte

FRANK DETARI Il pozzo delle Tiadi

ROBERTA DE TOMI COVID-219 La rivoluzione di Armonia

FLAVIO FIRMO Mondo femmina

MARCO MILANI Uomini oscuri

Ebbene sì, ci sono anche io, la vostra indomita scrittrice-blogger Alessandra Leonardi! Come si evince dal titolo, il mio racconto è ambientato in una colonia romana su Marte, il protagonista è un discendente della detective Francesca Rinaldi, di cui avete letto le gesta nel racconto inserito nell'antologia "Scritture Aliene-Alien Platinum", GDS edizioni, recensita qui. Curiosità: uno dei personaggi è ispirato a una scrittrice che è anche una mia cara amica, ospite più volte su IUF. Indovinate chi è?... Fatemi sapere nei commenti! ;-) 

Recap:

  • Titolo: Alien Thriller
  • Genere: fantascienza, thriller
  • Autori: AAVV
  • Curatore: Vito Introna
  • N. di pagine: 288
  • Data di uscita: 10 ottobre 2021
  • Prezzo: € 15
  • Link: Sito Edizioni MEA
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lunedì 13 settembre 2021

RECENSIONE FILM: MARVEL'S BLACK WIDOW

 

Il film Marvel sulla Vedova Nera e il suo passato




 Cari cinemarvelfans,

Black Widow è stato sicuramente un film sfigato per via del Covid, finito pure con una denuncia alla Disney da parte di Scarlett Johansson per l’uscita contemporanea nelle poche sale aperte e in streaming online, ma ciò non giustifica che sia uno dei film meno memorabili del MCU.

Non che non sia spettacolare: la scena iniziale è ottima, mi ha ricordato la serie tv The Americans, e altre scene di azione e combattimento sono presenti in tutto il film, più o meno notevoli; il fatto è che a volte sembrano messe lì perché è un film di supereroi e che fai, non ce le metti?...

I temi principali trattati dal film sono importanti, ovvero la famiglia e le violenze sui minori, e di certo la Vedova si meritava un film in cui venissero narrate le sue origini, il suo passato di spia nelle mani della Stanza Rossa e la sua “finta” famiglia di spie. 

Come si ricorderà, Natasha Romanov è morta in Avengers: Endgame per salvare Occhio di Falco e produrre la Gemma dell’anima e salvare il mondo, quindi il film è un gigantesco flashback, ambientato dopo i fatti di Sokovia, in cui la Vedova, con altri supereroi, sono in fuga.

La vera essenza della pellicola è quella di introdurre il personaggio di Yelena Belova, sorella/non sorella di Nat, ossia la prossima Vedova Nera, e un altro personaggio presente nel finalino post titoli di coda, in realtà già apparso nella serie tv The Falcon & the Winter soldier.

I villain di turno sono un po’ scialbi, Taskmaster proprio male sfruttato; il personaggio di Red Guardian sembra buttato lì per fare battute e menar le mani. Grossi colpi di scena non ce ne sono in tutto il film.

Molto apprezzabili i rimandi proprio all’arciere Marvel, Occhio di falco: scopriamo finalmente a cosa si riferivano quando lui e Nat facevano battute sui “fatti di Budapest!”

Bene il reparto fotografia/effetti speciali/montaggio/colona sonora; cast all'altezza, non pienamente sfruttato.

La regia si trova più a suo agio con i dialoghi e le scene familiari che con i combattimenti; Natasha resta addirittura in secondo piano quando entra in scena la sorella.

In conclusione, un film piacevole, ma senza troppe pretese, che nel complesso non entusiasma.

 

 

Recap

 

  • Titolo: Black Widow
  • Genere: supereroi, azione, fantascienza
  • Produzione: Marvel Disney- USA
  • Durata: 133 min.
  • Data di uscita: 9 luglio 2021
  • Regia: Cate Shortland
  • Main cast: Scarlett Johansson, Florence Pugh, David Harbour, William Hurt, Rachel Weisz

 

 


 

giovedì 9 settembre 2021

RECENSIONE FUMETTI: DYLAN DOG N 418-419-420


 Dylan Dog e Vasco Rossi, tre fumetti da collezione

 


 

 Chiamatela operazione commerciale, chiamatela ideona, fatto sta che i tre numeri in cui il nostro indagatore dell’incubo è alle prese con avventure ispirate a tre canzoni del Blasco colpiscono ed emozionano.

 

Le canzoni di Vasco da cui si è deciso di prendere spunto, tre titoli di nomi di donna, sono state sceneggiate da tre donne, tre autrici del panorama letterario-fumettistico italiano:

 

N. 418- Sally, storia sceneggiata da Paola Barbato e disegnata da Corrado Roi

N. 419- Albachiara,  storia sceneggiata da Gabriella Contu e disegnata da Sergio Gerasi

N 420- Jenny, storia sceneggiata da Barbara Baraldi e disegnata da Davide Furnò.

 

Le storie risultano un ottimo connubio tra penne e disegni, i disegnatori hanno interpretato col loro stile unico le sfumature delle avventure narrate.

Sono tre storie differenti ma che hanno un trait d’union: l’emarginazione.

Tutte e tre le protagoniste femminili sono donne che sono, o si sentono, sole, strane, invisibili, depresse, bullizzate. Tutto questo dà vita, essendo storie horror, a qualche mostro da uccidere: come sempre il significato delle storie dylaniate è che i mostri nascono dentro di noi, sono nella nostra testa, e combattere contro i propri demoni è quello che fa Dylan, fanno i personaggi, fa Vasco e facciamo anche noi, ogni giorno.

 

Sally, n. 418, narra le vicende di una donna che va da Dylan perché non ha più emozioni e crede di essere morta. Inizialmente Dylan non le crede, pensa solo a una depressione, ma poi le cose prendono un’altra piega. Storia avventurosa e allo stesso tempo simbolica, la Sally creata dalla Barbato ha pensieri uguali alla Sally vascorossiana, forse in questo un po’ didascalica; Roi, coi suoi tratti tenebrosi e sfumati, i suoi neri totali, le sue bellissime figure femminili, è disegnatore perfetto per questa storia.

 

In Albachiara, n 419, la Contu si stacca maggiormente dalla fanciulla cantata nella celeberrima canzone del Blasco. Abbiamo una ragazza che ama studiare, mangia le mele, tranquilla, con delle amiche all’università; ma ha anche la percezione di essere una nullità, di essere schernita da compagni e insegnanti. Anche qui si inseriscono dei mostri reali, anche se avrei preferito un finale differente: invece che un responsabile concreto mi sarebbe piaciuta una materializzazione delle paure di Alba, o meglio che si restasse nel dubbio, come in una storia dylaniata di altri tempi.

Le matite di Gerasi sono fresche e giovanili, adatte alla storia narrata, anche questa altamente simbolica.

 

Jenny, n 420, è forse la storia che ho amato di più, dove si respirano le vecchie atmosfere dylandoghiane, con una storia particolare come la canzone, a cui è perfettamente aderente. La Baraldi e Furnò interpretano perfettamente la canzone, che parla di una ragazza con disturbi di depressione, una malattia comune eppure tanto stigmatizzata sia oggi sia tantopiù negli anni ’70, quando uscì.

Dylan si risveglia in una stanza senza nulla, vicino a lui c’è un’altra camera con una ragazza, Jenny. Cercano di uscire lottando con vari personaggi (c’è anche uno spiegone di varie vignette, si vede che ora si usa così, il lettore non deve ragionare da solo, vabbè), da qui succedono molte altre cose, ma ciò che conta sono le emozioni, i sentimenti espressi e la rappresentazione di quel vero incubo che è la depressione.

 


In ogni albo c’è un’intervista a Vasco Rossi, corredata da diverse foto, c’è una cover double face dove in una c’è Dylan con Vasco e nell’altra un’illustrazione attinente alla storia, e ci sono anche interviste ad autrici e disegnatori.



Tre lavori veramente completi e di qualità, pur con qualche piccola pecca su esposta, e ne consiglio la lettura sia ai fan di Vasco che a quelli di Dylan.

 

Recap:

 

  • Titoli: Sally-Albachiara-Jenny
  • Serie: Dylan Dog
  • Numeri: 418-419-420
  • Autori: Vasco Rossi, Barbato/Roi, Contu/Gerasi, Baraldi/Furnò
  • Editore: Sergio Bonelli
  • Pagine: 112
  • Prezzo: € 4,40
  • Link: Sergio Bonelli editore

 

lunedì 6 settembre 2021

RECENSIONE: HANDMAID'S TALE 4A STAGIONE

 Handmaid's tale 4, la stagione della riscossa

 

 




 Cari teledipendenti,

la quarta stagione di Handmaid’s tale rappresenta la strada verso la riscossa e verso la libertà dal regime di ispirazione biblica di Gilead.

C’è molto in queste puntate, dalla fuga interminabile all’approdo salvifico, dalle illusioni alle disillusioni; c’è una bravissima Elizabeth Moss, che riesce a interpretare magistralmente tutti i moti d’animo di June Osborne, una June che non potrà più essere la stessa, diversa da come l'abbiamo conosciuta nelle precedenti stagioni. Sopraffazioni, stupri, perdita d’identità possono trasformare profondamente, e per lei (e per tutte quelle che hanno subito tali trattamenti) nulla sarà come prima. Rabbia, vendetta, durezza, determinazione, paura: June ci sembrerà anche pazza o crudele, ma la comprendiamo.

C’è movimento, ci sono colpi di scena; usciamo finalmente da Gilead, ma scopriamo che nel mondo “normale”, cioè il "nostro", il patriarcato, gli accordi sottobanco, le bugie esistono: sono quelle cose che, crescendo e ampliandosi, hanno portato al regime che abbiamo conosciuto nella serie, e sono un monito anche per noi, che ci sentiamo al sicuro con i nostri diritti e le nostre leggi apparentemente intoccabili. Siamo sicuri che è solo fantascienza distopica e che non potrà mai accadere? O pian piano sta già accadendo?

Le puntate scavano anche in altri personaggi: Janine, Serena, Zia Lydia, Fred, Luke, anche se June resta la protagonista indiscussa.




 La regia (in alcune puntate della Moss stessa) è ottima, la colonna sonora impeccabile. Il cast è perfetto.

Difficile dire di più senza spoilerare ulteriormente; possiamo solo dichiararci entusiasti della stagione, che si conclude con una scena agghiacciante ma che lascia dubbi per come proseguirà la storia.

La stagione 5, l’ultima, è stata confermata, e noi non vediamo l'ora di guardarla!

 

Recap

 

  • Titolo: Handmaid’s tale st. 4
  • Genere: distopico, drammatico, fantascienza
  • N. di puntate 4a stagione: 10
  • Produzione: Usa
  • Rete di trasmissione in Italia: Tim Vision
  • Main cast: Elizabeth Moss, Joseph Fiennes, Yvonne Strahowsky, Madeline Brewer, Ann Dowd



giovedì 2 settembre 2021

SEGNALAZIONE: FIABE ORIENTALI DI PAOLO MENCONI

 Un libro illustrato di fiabe ispirate all'Oriente



Cari lettori,

oggi segnaliamo Fiabe orientali di Paolo Menconi.

Fiabe Orientali della Buonanotte è una raccolta di 15 fantastiche storie inedite, brevi e addirittura brevissime, intense, appassionanti, educative e divertenti.
Un libro arricchito da molte illustrazioni da colorare, per favorire un maggiore coinvolgimento dei bambini.

Ogni fiaba alla fine, ha una sua morale e le storie che troverete nel libro hanno la capacità di catturare l’attenzione dei bimbi, trasmettendo i valori importanti della vita e i segreti della millenaria saggezza orientale.

Un' intervista all'autore, Paolo Menconi

1) Dopo la pubblicazione del tuo ultimo libro “La Leggenda della Principessa della Montagna” che ha riscosso un ottimo riscontro di critica e di pubblico, esce una raccolta di fiabe orientali.
Come è nata questa idea?

PM.: La millenaria cultura orientale mi ha sempre affascinato e, sin da ragazzo, ho praticato per lungo tempo arti marziali. Quando mio figlio Jacopo era piccolo, mi piaceva raccontargli le fiabe prima delle nanne. Ho sempre pensato che le fiabe possano aiutare i bambini di oggi a plasmare una realtà migliore per il loro domani, e che leggerle ai propri figli è per noi genitori un’occasione speciale per passare del tempo prezioso con loro. E così, a volte, stanco di raccontare sempre le fiabe classiche, avevo iniziato a inventare alcune storie che, con il tempo, avevo scritto e messo in un cassetto. Poi gli anni sono passati sino a quando ho riaperto il cassetto e le ho raccolte in un libro.

2) Parlaci delle fiabe.
P.M.: Fiabe Orientali della Buonanotte è una raccolta di 15 storie inedite ricche di insegnamenti e di illustrazioni che incanteranno i bambini, portandoli nel magico mondo delle fiabe.
L’idea di raccontare alcune fiabe per bambini che riprendono l’antica saggezza orientale, è nata con lo scopo di avvicinarli a quella cultura così ricca di insegnamenti.
Considero le Fiabe Orientali della Buonanotte come piccoli scrigni preziosi con all’interno la ricchezza di una saggezza millenaria che si svela attraverso una serie di storie molto brevi e che, attraverso le trame, le avventure, il coraggio, le emozioni e la generosità dei protagonisti delle storie, possono diventare interessanti spunti di riflessione, di stimolo e di crescita.
Ogni fiaba ha una morale e regala un piccolo insegnamento, uno spunto di riflessione sui veri valori della vita e sulle cose che davvero contano: un modo per gettare un piccolo seme che mi auguro, possa regalare alcuni momenti di gioia e di serenità a grandi e bambini.

3) Parliamo del futuro: attualmente sei un manager, ma tra i tuoi progetti c’è anche quello di dedicarti interamente alla scrittura?
PM.: In questo momento, professionalmente sto portando avanti due importanti progetti internazionali, che mi auguro possano svilupparsi, nei prossimi due o tre anni.
Nello stesso tempo, la tua domanda mi fa sognare: confesso che mi piacerebbe scrivere a tempo pieno e, a volerla dire tutta, sto già costruendo quella parte del mio futuro dedicata in modo importante alla scrittura. Sto già lavorando su nuove pubblicazioni, alcune di carattere professionale, e altre con alcune fiabe dedicate alla musica, ricche di avventure coinvolgenti e che faranno vivere ai lettori, grandi e piccini, profonde emozioni, credimi! Per tornare al presente e alle Fiabe Orientali, auguro una buona lettura a tutti!


Per informazioni:
Instagram: 
http://instagram.com/paolo.menconi

Recap

  • Titolo: Fiabe orientali
  • Autore: Paolo Menconi
  • Genere: fiabe, favole, miti e leggende, illustrati
  • Editore: self published
  • N. di pagine: 50
  • Data di uscita: luglio 2021
  • Prezzo di copertina: € 9,50
  • Ebook: € 2,70
  • Link: Amazon