giovedì 16 settembre 2021

RECENSIONE: AGUA PLOMA DI DAISY FRANCHETTO

 

Un romanzo fantasy basato sui tragici fatti di Ciudad Juarez, in Messico

 

 


 

Questo, cari lettori, è un romanzo decisamente atipico, ma dall’autrice, Daisy Franchetto, non mi aspettavo nulla di meno. Le sue capacità narrative vengono confermate da questo libro particolare.

Agua Ploma, edito da Dark Zone, prende spunto da un tragico fatto: Ciudad Juárez è un luogo da incubo, al confine messicano, dove migliaia di donne, perlopiù operaie, vengono barbaramente uccise e i loro corpi abbandonati nel deserto. Nessuno indaga seriamente, solo alcune associazioni cercano di far luce sulla vicenda, scontrandosi col muro di omertà minacce, corruzione delle autorità locali. Sembra la trama di un horror, ma è tutto vero: le croci rosa nel deserto stanno a testimoniarlo.

 


Daisy Franchetto è riuscita a portare su carta questi tragici fatti, e lo fa nel solo modo che le è possibile: tramite un romanzo fantastico, non certo per rendere la realtà più accettabile o meno cruenta, anzi. Il libro è ricco di simbologia e di metafore, e anche di accadimenti cruenti, dolorosi: leggerlo non è facile, e se cercate un romanzo fantastico per distrarvi, non è in questo libro che dovete cercare.

La protagonista, in un alternarsi di capitoli in terza e in prima persona (i flashback), compie la sua progressiva trasformazione: all’inizio si trova in un non- luogo, una casa misteriosa, con due strani personaggi anche loro molto simbolici (una ha uno spillone nella gola- non parlare!, e un altro cerca qualcosa dove sa di non poterla trovare); non sa chi è, cosa ci fa lì, nulla. Pian piano, grazie anche a un ragazzo che conosce, prende consapevolezza di sé, ricorda pian piano e con molto dolore tutto, e alla fine c’è pure un level-up che le permetterà di vendicarsi ed essere finalmente libera.

Molto ben scritto, il romanzo è molto appassionante, crudo, doloroso, sicuramente da leggere non solo perché porta alla luce i fatti di Ciudad Juárez, ma anche perché i proventi sono destinati ad Amnesty International Italia.

Copertina ed editing perfetti.

 

Rivolgiamo qualche domanda all’autrice, Daisy Franchetto, già ospite di IUF.


1)   Ciao Daisy, sei d’accordo con questa recensione? Vuoi aggiungere qualcosa?

 

Ciao a tutti, non posso che ringraziare per questa recensione e per il tempo dedicato al mio romanzo. È prezioso per me ogni spazio che viene dedicato a questa storia che in pochi conoscono.

 

2)   Come e quando ti è venuto in mente di parlare dei tragici fatti Ciudad Juárez tramite un romanzo fantastico, scelta coraggiosa e non facile?

 

Come hai accennato nella recensione, ho raccontato la storia nell’unico modo che mi era possibile: usando un filtro onirico. L’utilizzo di un mondo parallelo per raccontare storie reali e terribili è un canale atto ad avvolgere il lettore, portarlo a toccare la profondità delle vicende.

 

3)   Perché hai scelto di destinare i proventi ad Amnesty?

 

Devo molto ad Amnesty International, in termini umani e di formazione. È grazie al loro lavoro di documentazione e denuncia che ho conosciuto queste vicende negli anni ’90. Anche grazie ad AI quel che accade in questi luoghi non è caduto nella dimenticanza.

 

 

4)   Progetti futuri?

 

         In autunno usciranno un illustrato molto speciale, di cui ho curato il testo, e un   nuovo romanzo, in cui affronto il tema dell’aborto, dell’insonnia e, ancora una volta, la possibilità di trasformare gli eventi traumatici in percorsi di crescita.

 

5) Grazie per essere stata con noi, alla prossima.

 

Grazie a te, a voi!

 

 

Recap

 

  • Titolo: Agua Ploma
  • Autrice: Daisy Franchetto
  • Genere: fantasy, narrativa, horror
  • Editore: DZ Edizioni
  • N di pagine: 190
  • Prezzo di copertina: 14,90 euro
  • Ebook: 0,99 euro
  • Link: Dark Zone
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