giovedì 31 maggio 2018




POESIA: COME VENTO SUL MONTE
DI   ALESSANDRA CARNOVALE




Genere: poesia
Editore: Flower- ed
Pagine: 78
Prezzo cartaceo: € 10
                  ebook: € 4,99
Link : Amazon


Le donne, l'arte, gli amori. In questa raccolta di 45 poesie, Alessandra Carnovale mette in scena, con tocco ironico, come in un carosello, storie di relazioni incerte, precarie, in cui il risveglio emotivo risulta sproporzionato rispetto alla reale natura del rapporto, esasperando così l'aspetto paradossale di questi amori moderni, davanti ai quali solo l'arte si rivela capace di condurre oltre il pragmatismo opportunista e di sollevare dal nichilismo. Tuttavia, il cammino delle donne verso la pienezza è ancora lungo e pieno di inciampi, nonostante la guida di maestre del calibro di Atena o Ipazia d'Alessandria, e così la donna continua a pagare "sulla propria carne/ogni intrusione esercitata/con la pretesa/di condizionare la sua vita". Un profondo amore per la tradizione culturale occidentale si evidenzia sin dal titolo e attraversa tutta la raccolta, inchinandosi a omaggiare, tra gli altri, Saffo, Catullo e Shakespeare, in un dialogo intenso che è linfa di vita.

Nella sinossi ufficiale della raccolta poetica  è sintetizzato alla perfezione tutto il contenuto delle 45 poesie di Alessandra Carnovale.
Pubblicare poesia oggi come oggi è molto difficile, si contano sulle dita di una mano le raccolte  pubblicate dagli editori che accettano poesie, pochissimi; quel poco che arriva sul mercato è quindi di grande qualità.
Come ho scritto in altri post, pur scrivendo io stessa poesie non mi sento di recensirle, perché per me la poesia è molto personale, tocca corde diverse a seconda di chi legge, quindi presenterò l’opera e farò qualche considerazione del tutto personale.

Innanzitutto “Come vento sul monte” è una frase  estrapolata da una poesia di Saffo, la famosa “Tramontata è la luna”:

Tramontata è la luna

e le Pleiadi a mezzo della notte ;

anche giovinezza già dilegua ,

e ora nel mio letto resto sola.

Scuote l'anima mia Eros,

come vento sul monte

che irrompe entro le querce;

e scioglie le membra e le agita,

dolce amara indomabile belva.

Ma a me non ape, non miele;

e soffro e desidero.

 Si evince quindi il legame della poetessa con il  mondo classico, legame che tornerà anche in seguito con citazioni di Catullo, Odissea, Ipazia, Medea: un’altra cosa che abbiamo in comune io e Alessandra Carnovale, oltre al nome, al mese e anno di nascita e all’amore per la poesia!

La raccolta è divisa in tre parti, nella prima si parla di amori contemporanei, amori sempre sull’orlo della rottura,  segnati dall’incomunicabilità, dalla distanza, amori fisici dove le anime non si toccano, o si toccano solo per pochi istanti. Versi molto emozionanti, mi sono piaciute tutte. Una menzione alla poesia più ironica e disincantata, “Amore 3.0” che inizia col verso: “ Whatsappami tutta”, che la dice lunga sul resto della poesia.
Segue poi una seconda parte in cui viene sottolineata l’importanza dell’arte in tutte le sue forme, vista dalla poetessa come unico modo per sottrarsi alla pesantezza della vita quotidiana, dei rapporti che non decollano. Sono perfettamente d’accordo.
Nella terza parte si parla di donne e di come il mondo esterno in un modo o nell’altro continui a volersi appropriare del corpo della donna in mille modi. Alcune di queste poesie sono ispirate a donne vere o immaginarie, come le protagoniste delle favole o come Ipazia e Medea. Un paio di queste non ho capito se sono dedicate a personaggi noti o conoscenze dell’autrice, come quella dal titolo “Anna”.
Due di queste poesie sono praticamente uguali, differiscono solo in minima parte, penso che sia una scelta precisa della scrittrice; io ne avrei inserita una sola, ma avrà avuto i suoi motivi. A parte questo dettaglio, anche queste opere che compongono la terza parte della raccolta hanno versi che sanno toccare nel profondo.

Consiglio assolutamente “Come vento sul monte” a tutti gli amanti della Poesia.

E ora rivolgiamo qualche domanda ad Alessandra Carnovale, già intervistata qui su IUF nell’articolo sul Circolo Letterario Bel Ami di Roma. 

1)                  Ciao Alessandra e bentornata su Infiniti universi fantastici. Ricordiamo brevemente qualcosa su di te .
Ciao Alessandra, grazie per lo spazio dedicatomi sul tuo blog.
Di me posso raccontare che ho ripreso a scrivere poesie circa 8 anni fa, dopo la fase iniziale dell’adolescenza e dopo circa 10 anni dediti alla ceramica.  Al circolo Bel Ami sono “approdata” quasi subito, mentre cercavo contesti e persone con cui condividere  questa passione.  Il circolo è stato il mio primo contatto con l’ambiente poetico e culturale romano.
2)                  Avevi in mente da tempo di pubblicare una raccolta poetica o è stata un’idea recente?
La pubblicazione di  questo libro è stato il premio di un concorso letterario indetto dalla casa editrice flower-ed, e da me vinto l’anno scorso, il premio Parole Magiche per poesia e narrativa.
A dirla tutta, questa sarebbe la mia seconda silloge; prima di “Come vento sul monte” avevo collezionato un’altra raccolta di poesie e contattato alcuni editori, che si erano mostrati interessati a pubblicarla; poi, per una serie di vicissitudini, non se ne era fatto niente. Questa prima-seconda opera è uscita da pochissimo,

 s'intitola "La scorza delle parole", Eretica edizioni. (Qui link)  

Tornando a “Come vento sul monte”, le poesie che ne fanno parte sono piuttosto recenti, essendo state scritte tra la fine del 2016 e l’inizio 2017.
3)                  Desideri aggiungere qualcosa  sulle tue poesie oltre a quello che ho scritto? Che messaggio vuoi comunicare con questa raccolta?
Posso aggiungere solo che, durante la scelta del materiale da inviare all’editrice, Michela Alessandroni, mi sono resa conto che le poesie individuate afferivano a tre grandi nuclei tematici (erotico/amoroso, il rapporto con l’arte, le donne); e questi sono diventati i tre momenti del libro.
Nell’ambito della prima sezione, infine, molte poesie sono state abbinate con l’intento di costituire un “botta e risposta” tra una situazione e un commento o condizione emotiva. L'accoppiamento è segnalato dai numeri romani I e II che si trovano immediatamente sotto il titolo delle poesie stesse.
In questa raccolta mi interessava delineare un percorso di emancipazione, raccontare il bisogno di cui sono portatori questi personaggi di sentirsi vivi e vitali, passando attraverso amori deludenti, il rapporto con l’arte, fino alle scelte personali, quali, ad esempio, quella di dedicarsi alla scienza, come Ipazia, o di sottrarsi a un destino preordinato, come Medea.
La strada tuttavia mi sembra ancora lunga  e piena di ostacoli...
4)                  Hai avuto difficoltà nel trovare un editore?
In questo caso, come ricordavo sopra, la pubblicazione è stata conseguente alla selezione in un premio letterario; la raccolta è stata realizzata quindi dopo il contatto con la casa editrice.
5)                  Come mai hai inserito due poesie quasi uguali?  “Anna” a chi è dedicata?
In “Come vento sul monte” ci sono due coppie di “variazioni sul tema”: “Amore esotico” nella prima sezione e poi, nella terza, due poesie sulla menopausa;  credo tu ti riferisca a queste ultime...
Direi che, non solo si tratta di un momento di transizione che, per ragioni anagrafiche, sento vicino, ma mi sta anche a cuore la questione del rapporto natura/cultura nella definizione di quello che siamo (avrei perfino una laurea in Scienze Biologiche...). Ogni tanto, leggendo gli inserti salute di alcuni giornali, sono portata a chiedermi se questo fenomeno, con la conseguente conclusione di una fase della vita, sia davvero la catastrofe fisiologica, psicologica e persino relazionale che talvolta viene descritta o se invece non sia il retaggio di fattori storici e culturali che può portare le donne a vivere male suddetto cambiamento. Quale ruolo ha la biologia in tutto questo e quale, invece, la cultura?
          Anna, invece, è un personaggio immaginario, la condizione di una donna scissa,
e paralizzata da un suo conflitto interno. In termini generali, la mia è una riflessione  sul disagio. Allo stesso tempo, Anna (un nome palindromo!) potrebbe essere chiunque di noi, quando restiamo bloccate/i da un contrasto tra due spinte o bisogni di forza uguale e contraria o quando, per non disturbare, per un malinteso senso di educazione, evitiamo di chiedere aiuto e ci diamo scacco da sole (o soli).
6)                  Hai in mente altre pubblicazioni?
A breve dovrebbe uscire la raccolta di cui parlavo, che comprende poesie precedenti a “Come vento sul monte”.
Poi sarà tempo per nuovi progetti...

Grazie di essere stata con noi, alla prossima!
Grazie a te!









martedì 29 maggio 2018



RECENSIONE SERIE TV: X-FILES 11





 Genere: fantascienza, azione
Stagioni: 11
Produzione: USA
Canale di trasmissione italiana: Fox



Non è facile per una fan di vecchia data come me recensire una delle proprie serie preferite, soprattutto quando prova un po’ di delusione. 

Già. Per diversi motivi.
La breve ma intensa decima stagione  aveva provocato in me gaudio e tripudio, forse obnubilando le mie fragili meningi; seguita con meno pathos la visione della undicesima stagione in quanto terminato l’effetto HYPE , posso senz’altro dire che forse questa nuova serie non ha molto senso di esistere.
Non solo perché il chliffanger con cui termina la stagione precedente non è ciò che sembra, ma perché i complotti, i doppi e tripli giochi, i misteri, i colpi di scena ufologico-governativi potevano funzionare venticinque anni fa per una serie tra le più innovative della storia della televisione, ma nel mentre ci sono state trasmesse altre migliaia di serie tv e ormai questi complotti non fanno più molto effetto, anzi sembrano storie trite e ritrite.
 Inoltre la relazione tra Mulder e Scully, giustamente cambiati nel corso degli anni, sembra non andare convintamente in nessuna direzione, almeno fino all’ultima puntata, e soprattutto le rivelazioni dell’Uomo che fuma provocano davvero dispiacere e incredulità.

Le puntate “cardine” sono solo all’inizio e alla fine; le puntate “filler” sono le migliori, al contrario di ciò che avviene di solito (motivo epr cui non reggo più molto le serie con 22 episodi di cui 18 inutili ), quelle che riesumano lo spirito della serie: assistiamo a un ritorno fantasmatico, a delitti stregheschi, strane creature e una godibilissima puntata stile Black Mirror (qui la recensione delle prime serie, qui quella della quarta stagione), fuori continuity, alternativa diciamo. In queste puntate ritrovo lo spirito della serie, rinnovato dai “nuovi” Mulder e Scully, scanzonati e autoironici.



Non sappiamo al momento se ci sarà una stagione 12 , perché Gillian Anderson non vuole continuare a interpretare il suo personaggio; l’ultima puntata potrebbe essere un finale in effetti, purché aperto. Se si deve trascinare qualcosa così tanto per fare, meglio fermare tutto qui, anche perché il cerchio ormai si è chiuso, il finale mancante nel 2003 adesso ce l’abbiamo.



venerdì 25 maggio 2018


NOVITA' DA ADIAPHORA AL ROVIGO COMICS, Cosplay & Games 2018





il 26 e 27 maggio Adiaphora edizioni sarà presente al Rovigo Comics, Cosplay & Games 2018 con tantissime novità , eventi e gadgets.
 Nello specifico, domenica 27 :
  • 15.30, in Sala della Gran GuardiaAdiaphora edizioni e l’autrice Eleonora Pescarolo presentano “Braccati” (Cherry Fox #1): una nuova serie di fantascienza con viaggi spaziali, fughe rocambolesche e una sana dose di avventure con l’iconica protagonista Ireen Devar.
Qui tutto il programma di Rovigo Comics, Cosplay & Games 2018.




In uscita: "Dea degli inganni" (Cherry Fox n.1) 
di Eleonora Pescarolo.


In anteprima al Rovigo Comics,Cosplay & Games 2018 sarà disponibile il nuovo racconto speciale a tiratura limitata "Dea degli inganni", ambientato nell'universo sci-fi western di Cherry Fox e con protagonisti Ireen Devar e il suo equipaggio.
I racconti speciali da collezione sono disponibili in formato eBook a € 0,49 sul  sito web (www.adiaphora.it) e in formato spillato agli eventi a cui parteciperà la casa editrice e/o l'autrice, fino a esaurimento della tiratura di 50 copie, al piccolo prezzo di € 3,00.

Anche questa nuova cover è stata illustrata dalla talentuosa Nicoletta Migaldi.




In uscita "Un anno con Emma" di Giovanna Gazzi.

Sempre in anteprima per Rovigo Comics, Cosplay & Games 2018 uscirà un nuovo titolo Adiaphora, "Un anno con Emma" di Giovanna Gazzi, libro illustrato per bambini e adulti. 


Trama:

Dal tratto graffiante ma delicato di Giovanna Gazzi è nata Emma: bambina irriverente e giocosa, capace di cogliere la magia del quotidiano in scenari del tutto comuni.
Emma non ha bisogno di parole per raccontare al lettore il proprio mondo di fantasia. Basta un pizzico di immaginazione e, innaffiando un fiore, questo può crescere così alto da diventare il nuovo sole dell’anno. Oppure, nella calura estiva, può capitare che una formica chieda una mano per trasportare un chicco troppo pesante. Come possono sembrare tristi e amareggiati dei poveri pesciolini intrappolati nelle pozzanghere autunnali, che sperano di poter spiccare il volo in una bolla d’acqua. E non sembrano raffreddati, quei cumuli di neve a cui nessuno ha portato una sciarpa, un cappello… nemmeno un naso?
Ecco che la curiosità e l’immaginazione donano tutto l’anno a Emma nuove scoperte, vissute con gentilezza, altruismo e fantasia.


Le nuove spille Cherry 









mercoledì 23 maggio 2018


                  BLOGTOUR: VENUTI DAL MARE 





TitoloVenuti dal mare
AutoreGianluca Malato
EditoreNPS Edizioni
GenereFantasy/horror per ragazzi
Formato: cartaceo
Pagine: 122
Prezzo: 12 euro
Copertina a cura di Marco Pennacchietti.








Infiniti universi fantastici è lieto di partecipare alla quinta tappa del blogtour di Venuti dal mare, romanzo fantasy/horror per ragazzi dello scrittore siciliano Gianluca Malato, edito da NPS Edizioni.

Trama:
Trapani, inizi del Novecento.
Giuseppe Nicosia è il primo flautista dell’orchestra del Conservatorio. Per lui, la musica è tutto. Durante un temporale, viene aggredito da una bizzarra creatura, proprio nel cuore della sua città. Convinto di aver sognato, Giuseppe prova a cacciare dalla mente il pensiero di quell’essere, ma nuove apparizioni lo convincono che la minaccia è reale. Con l’aiuto di un cacciatore e di un pescatore, Giuseppe indaga per scoprire il mistero che circonda le creature venute dal mare, prima che la tempesta da loro scatenata travolga Trapani e la Sicilia intera.

In questa tappa parliamo della colonna sonora ideale per la lettura e scopriamo alcuni brani.

Bentrovato, Gianluca! Scegli tre momenti importanti del romanzo “Venuti dal mare”, presentaci qualche estratto e una canzone che li accompagni.

Il primo incontro con la creatura venuta dal mare:
Musica: Metallica - The call of Ktulu 


La creatura emanava un sibilo sinistro in sincrono con la fuoriuscita di una lingua biforcuta come quella di un serpente e fissava Giuseppe con occhi malvagi.
Nell’attimo in cui il lampo rese visibile l’essere, a Giuseppe venne la pelle d’oca, l’adrenalina nel sangue aumentò e il cuore prese a battere più in fretta. In un istante, l’essere saltò su di lui e lo fece cadere sulla schiena. L’ombrello e la valigetta rovinarono al suolo e quest’ultima si aprì lasciando uscire i vari pezzi del flauto.


Vincenzo a caccia del mostro
Musica: Trevor Jones - Elk Hunt (dalla colonna sonora de “L'ultimo dei Mohicani”):



Il sole era alto e la superficie del mare era piatta come una tavola.

D’improvviso un’ombra scurì l’azzurro del mare, scivolando rapidamente sotto il pelo dell’acqua, diretta verso il largo. Vincenzo gettò un grido e scagliò l’arpione con tutte le sue forze. acqua si tinse di rosso e la corda legata all’arpione cominciò a scorrere ad altissima velocità. Vincenzo assicurò l’altro capo della cima e lasciò la corda. Non era saggio impugnarla mentre la preda tirava. Ne aveva visti troppi di marinai rovinarsi le mani in quel modo.


La battaglia finale al largo delle Egadi

Musica: Hans Zimmer, James Newton Howard - Molossus (dalla colonna sonora di “Batman Begins”: )



Giuseppe non fece in tempo ad appoggiare le labbra al flauto che otto creature saltarono fuori dall’acqua, volando sopra le loro teste. Mentre li sorvolavano, abbassarono gli artigli per colpirli. Evidentemente non si preoccupavano di ucciderli; il loro obiettivo era scavalcarli per raggiungere la terraferma e mietere molte più vittime.
Francesco e Vincenzo riuscirono ad abbassarsi in tempo.
Giuseppe, purtroppo, non fu altrettanto agile. Si abbassò in ritardo e venne colpito in un istante da una quantità impressionante di artigli. Si accasciò e rimase immobile, sdraiato sul fondo della barca. La parte superiore del corpo era ricoperta da orribili lacerazioni, mentre il sistema nervoso bombardava la testa con una miriade di impulsi di dolore. Sembrava morto, ma non lo era ancora. Negli occhi brillava tenace una flebile luce di vita.


Queste tutte le tappe del blogtour: 


Copertina – I mondi fantastici (16 maggio)
Personaggi – Bosco dei sogni fantastici (18 maggio)
I luoghi del romanzo – La bancarella del libro (21 maggio)
Colonna sonora e estratti – Infiniti universi fantastici (23 maggio)
Intervista all’autore – La tana dei libri sconosciuti (25 maggio)

La prossima e ultima tappa sarà il 25 maggio sul blog La tana dei libri sconosciuti, dove ci sarà un'intervista all'autore. 
Non perdetela!






 









mercoledì 16 maggio 2018




RECENSIONE SERIE TV: BLACK MIRROR 4








 Genere: fantascienza, distopico
N. stagioni: 4 (rinnovata)
Anno: dal 2011
Episodi 4° stagione: 6 (totali 19)
Produzione: Gran Bretagna
Trasmissione italiana su: Netflix



La serie antologica britannica continua a mostrarci futuri inquietanti, dove la tecnologia e l’uso dei social è del tutto preponderante nella vita della gente, che ne fa un uso sempre più spasmodico e distorto. Ne abbiamo già parlato nella recensione delle prime tre stagioni, qui.  D’altronde questo è il ruolo della fantascienza in ogni sua forma, anzi uno dei ruoli: mostrarci cosa potremmo diventare se continuiamo su questa strada, a prescindere dal topic: ambiente, intrattenimento, famiglia, bioingegneria… e quando è buona fantascienza lo fa senza andare troppo per il sottile, alla faccia di chi ancora la reputa materia per adolescenti.

Ho trovato altalenante questa 4° stagione, con episodi molto buoni e altri poco convincenti, ma sempre in linea con la mission della serie.

Il primo, Arkangel , diretto nientemeno che da Jodie Foster, parla di un sistema di controllo da impiantare nei bambini. Una donna, dopo che la figlia era sparita al parco, senza conseguenze, decide subito di utilizzarlo, nonostante fosse sperimentale. Tra l’altro, il sistema censura le cose brutte, paurose o sconvenienti agli occhi dei bambini, che vedono sfuocato non appena si presenta ogni minima cosa che può turbarli.  Arkangel viene messo in produzione ma poi proibito. La bambina diviene adolescente, e la donna una sera non può fare a meno di ritirare fuori dalla scatola il tablet che comanda l’impianto…
Ottima puntata sul controllo dei bambini, e non solo.

Il 2°  episodio, USS Callister, sembra essere un omaggio a Star Trek (va di moda...v. The Orville, presto la recensione su questi schermi), ma ovviamente dietro c’è qualcosa di più Un giorno una donna si risveglia sulla plancia di comando dell’astronave e non capisce perché deve stare lì a eseguire gli ordini del comandante. Lo scoprirà a sue spese.
Storia di un’ossessione portata al limite.


Il 3° episodio, Crocodile, richiama un po’ alcuni episodi precedenti: si parla infatti di un impianto che permette di rivedere i ricordi. Questa puntata thriller non mi ha particolarmente entusiasmata, forse perché un po’ esagerata e inoltre sembra un deja-vu.

Il 4°, Metalhead, è un episodio horror in bianco e nero, che non mi ha detto proprio nulla, il peggiore della stagione.

Il 5°  epsodio , Hang the DJ, ci espone un futuro dove le coppie s’incontrano tramite un’app che stabilisce rigorosamente con chi e per quanto tempo è necessario stare prima di incontrare la persona giusta. Poi la storia si tinge di thriller. Un ottimo episodio.

L’ultimo, Black Museum, riassume un po’ tutti i temi della serie, tanto da sembrare un episodio conclusivo, ma così non è perchè la serie è stata rinnovata. Una giovane va in un museo di oggetti particolari , desueti e proibiti che si trova in mezzo a un deserto. Il curatore del museo le narra tre storie mostrandole tre oggetti. Anche questo un ottimo episodio.



In generale la serie mi è piaciuta, credo che le critiche ricevute siano dovute al fatto che rimanga sullo stesso registro e parli degli stessi temi senza rinnovarsi molto, quindi può sapere di ripetitivo; io trovo invece che sia rimasta fedele al suo canone. Come sempre non tutti gli episodi possono essere all’altezza, ma nel complesso una buona stagione.



mercoledì 9 maggio 2018



RECENSIONE: INFINITY WAR









Genere: fantascienza, fantasy, avventura, azione, supereroi
Regia: Russo Bros
Produzione: Usa, Marvel studios - Disney
Uscita italiana: 25 aprile 2018
Con: Robert Downey jr, Chris Hemsworth,Mark Ruffalo, Chris Evans,Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Tom Holland, Chadwick Boseman, Zoe Saldana, Peter Dinklage, Chris Pratt, Josh Brolin e molti altri




Sono rimasta really meravigliata dalla realizzazione di questo Marvel-film, non certo per quanto riguarda gli Fx che sapevo sarebbero stati eccezionali, ma  circa la capacità di registi e sceneggiatori di pianificare in un arco narrativo di dieci anni (il primo Iron man è del 2008…come passa il tempo!) una trama che poi sfociasse in questo Infinity War, riuscendo a incastrare tutte le tessere e soprattutto a dare il giusto spazio a ogni personaggio. Direte voi: “ma come, leggi Marvel da quando avevi 7 anni e ti stupisci di queste cose”? Ebbene sì, perché in 40 anni di letture Marvel ho assistito a tanti, troppi, cambiamenti ingiustificati dovuti solo all’ avvicendarsi degli autori, a contraddizioni nonché  mancato rispetto della continuity, e dato che anche i film hanno avuto registi diversi (e registri diversi ) il rischio era dietro l’angolo. Invece sono riusciti a far convergere tutte le storie in questa con eccellenti risultati. Complimenti ai Russo Bros.
Il film inizia subito con una scena madre, un combattimento Thanos-Loki-Thor per il possesso della Gemma dello Spazio contenuta nel Tesseract: sono lontani i tempi in cui l’intero primo tempo del Marvel-movie era dedicato alla scoperta dei superpoteri e alla loro gestione! Meno male, non vedevo l’ora. Pian piano riappaiono i vari Avengers, ormai divisi a causa di Civil War, e subito vengono coinvolti Iron Man e Dr. Strange (che ha la Gemma del Tempo custodita nel ciondolo, l’Occhio di Agamotto) , nonché un Bruce Banner privo di Hulk (il verdastro si rifiuta di emergere). Ovviamente si aggiungono alla lotta anche i Guardiani della Galassia, in cui troviamo uno spassosissimo Groot adolescente, Spidey e in seguito Black Panther e i Wakandiani.

 Thanos è un villain particolare. 
Ha dei sentimenti e un progetto suo, che risulta anche logico per quanto esecrabile: distruggere metà della popolazione dell’Universo per permettere ai rimanenti di godere a pieno delle risorse che vanno esaurendosi . Un chiaro richiamo alla situazione socio-politica attuale.
Per un commento più approfondito ma necessariamente spoileroso, rimando in fondo all’articolo.
Come dicevo, ogni personaggio, e sono tanti, ha un suo preciso ruolo e un suo spazio all’interno di questo film corale dal cast stellare: molto ben riusciti il rapporto Thanos/Gamora/Nebula, quello Spiderman/Iron Man e il romance Scarlet Witch/Visione; invece lascia un po’ a desiderare la reunion tra Cap America e Bucky, ma vabbeh, si era nel pieno della battaglia e non c’era tempo. Le battutine sparse nel film ci sono ma non disturbano, anzi smorzano la tensione. Le tipologie di scene (dialoghi, pathos, combattimenti) sono perfettamente amalgamate, sottolineate da un’ottima colonna sonora. Ottimi montaggio e fotografia.
Il finale lascerà di certo nell’angoscia gli spettatori; io non mi sono annichilita più di tanto perché so che nella Marvel chi muore non resta morto a lungo…
Per sapere come finisce, non resta che attendere Avengers 4, tra un anno, ma nel frattempo questa estate potremmo vedere Ant- Man e Wasp, i due che mancano in questo film insieme a Occhio di Falco (erano agli arresti domiciliari).

Nel mentre, già mi sono fatta un paio di domande e mi sono data alcune risposte, ma è necessario spoilerare per approfondire.
In primis vorrei fare un riassuntone riguardante le Gemme dell’infinito e qualche confronto con l’universo Marvel fumettistico. 
La saga Il guanto dell’Infinito è del 1991.

 Tra i due mondi (MCU e comics) ci sono diverse differenze ma anche molti punti d’incontro; una differenza  riguarda la motivazione di Thanos, che nei fumetti vuole distruggere metà universo con le Gemme per compiacere la sua amata Morte (nel mondo Marvel le entità maggiori dell’universo e del creato sono dei personaggi veri e propri, non concetti astratti) , motivazione un po’ risibile e meno male che nei film è stata modificata! Non è l’unica differenza, infatti entrano in scena personaggi che qui non ci sono e invece nel fumetto hanno un ruolo cardine, come Adam Warlock (se ne parla nei Guardiani della Galassia), il Tribunale Vivente, Silver Surfer.
Le sei Gemme nel fumetto appaiono sin dagli anni ’70 nelle storie di Adam Warlock; cambiano forma e colore nel corso degli anni ma restano artefatti potentissimi. Si sono create dalla disgregazione dell’entità super potente Nemesis, nei film invece derivano dal Big Bang stesso.
1) La Gemma dello Spazio (blu) si vede nel finalino del primo Thor , poi nel primo Cap America e infine in Avengers 1, è inserita nel Tesseract (nei fumetti anni ‘70 il Tesseract si chiama Cubo Cosmico ed è un artefatto potentissimo creato dall’A.I.M. e desiderato tra l’altro dal Teschio rosso; consente di trasformare i desideri in realtà) e viene usata da Loki per aprire un varco spaziale e farci passare i Chitauri che invadono la Terra (da qui si dipanano anche le avventure della serie tv Agent of Shield, dove riappare il Tesseract).
Finisce nel ripostiglio di Odino, ma in Thor Ragnarok viene di nuovo preso da Loki.
2) La rossa Gemma della Realtà, l’Aether, viene mostrata in Thor: The dark world, dove alla fine Lady Sif e Volstagg la “mettono in banca” , cioè la danno al Collezionista (!). Ha il potere di alterare a realtà.
3) La Gemma del Potere, viola, ovvero l’Orb, viene mostrata nel film I Guardiani della Galassia, dove alla fine viene consegnata ai Nova Corps (ma in Infinity la troviamo già nel Guanto dell’Infinito di Thanos). L’Orb amplia i poteri del possessore e anche delle altre gemme.
4) Gemma della Mente, gialla, si vede anche questa sin dall’inizio e fa un po’ di giri: dallo scettro di Loki alla testa di Visione.
5) La Gemma del Tempo,  verde, che com’è intuibile permette di andare su e giù nel Tempo, ed è custodita nell’Occhio di Agamotto di Dr Strange.
6) La Gemma dell’Anima, la più potente di tutte, di colore arancione: risveglia i morti, manipola i vivi, cattura le anime… la sua posizione? Viene rivelata in questo film in una scena straziante. Tutto fa pensare che sia un cardine della storia, anche nel sequel.

E ora, via agli spoiler!!!







Come dicevo, in Infinity War Gamora confessa a Thanos che la Gemma si trova su un pianeta, Vormir, custodita da un redivivo Teschio Rosso (ottimo collegamento col mondo Marvel- fumettistico) che avverte: per averla  necessita di un sacrificio, qualcosa che si ama. E Thanos sacrifica Gamora.
Qui vediamo tutto con una luce arancionata: sono già all’interno della Gemma? ….
Alla fine del film, Dr Strange dopo aver dato la sua Gemma del Tempo a Thanos e prima di sparire dice a Iron Man che “questo è l’unico modo”. Lo Stregone supremo aveva dichiarato di aver visionato 11 milioni di futuri, in cui gli eroi avevano vinto solo una volta; forse vuol dire che per vincere devono prima soccombere.
Tra l’altro ho notato che gli Avengers rimasti sono quelli “originali”; non abbiamo news di altri personaggi, come Pepper Potts, Ant Man e Occhio di Falco, Wong, ma presumo siano vivi. E gli scomparsi? Direi che si trovano all’interno della Gemma dell’Anima.
Nell’ultimissimo fotogramma della scena dopo gli interminabili titoli di coda, si vedono Nick Fury e Maria Hill che parlano del Wakanda, poi iniziano a sparire in una scena apocalittica; prima di svanire, Fury manda un segnale a qualcuno. Leggiamo sul display un’immagine: si tratta del simbolo di Capitan Marvel, alias Carol Danvers, supereroina che ha acquisito nei fumetti poteri cosmici.
Sarà quindi lei il deus ex machina che salverà i Nostri? Magari tirando fuori i defunti dalla Gemma dell’Anima? Oppure si tirano fuori da soli? Escludo un finale uguale al fumetto, dove Nebula si appropria del Guanto di Thanos e così lo sconfigge, perché la trama è troppo divergente. È possibile però che Adam Warlock salti fuori di nuovo, chissà. Altrimenti nei Guardiani della Galassia che ce l’hanno messo a fare?
Immagino anche che con Avengers 4 si chiuda il cerchio, qualche eroe magari morirà davvero , qualcun altro andrà in pensione (Rober Downey e Chris Evans sono in scadenza contrattuale…) tipo Iron Man che sogna figli con Pepper Potts all’inizio di Infiniti War…
E si darà il via a una nuova generazione di Avengers.

Lo scopriremo tra un anno!
  

lunedì 7 maggio 2018


NUOVA USCITA: I FIGLI DI CARDEA DI
 ALESSIO DEL DEBBIO




Saga: ULFHEDNAR WAR
Editore: Edizioni Il Ciliegio
Genere: fantasy contemporaneo (urban fantasy)
Formato: cartaceo
Pagine: 416
Prezzo: 19,50 euro (cartaceo)
ISBN: 978-88-6771-544-2
In uscita al Salone del Libro di Torino (10-14 maggio 2018).
Disponibile dal 25 maggio 2018

Oggi parliamo de "I figli di Cardea", secondo romanzo della saga "Ulfhednar War" di Alessio del Debbio, seguito de "La guerra dei lupi", recensito qui.




Trama:
Dopo lo scontro alla Grande Quercia, gli ulfhednar del Vello d’Argento sono senza un Alfa e temono attacchi da parte dei Figli di Cardea. Daniel cerca di addestrare i nuovi membri del branco, la Dottoressa è tormentata dai fantasmi del suo passato, Dominic, infine, medita vendetta, incolpando Ascanio e Daniel della morte di sua madre.
Quando un nuovo branco invade l’Appennino, i Figli di Cardea decidono di sferrare l’attacco finale, per cancellare lupi e stregoni dalla penisola. Nel frattempo, Ascanio è scomparso…
I Figli di Cardea è il secondo capitolo della trilogia Ulfhednar War, iniziata con La guerra dei lupi.
Daniel non seppe rispondergli.
A parole, del resto, non era mai stato bravo.
Era un lupo e tra i lupi bastavano i gesti.
Ambientato in Toscana, tra Viareggio e le montagne della Garfagnana, il libro mescola mitologia nordica e celtica a storia e leggende toscane, alternando, con ritmo incalzante e colpi di scena, capitoli nel presente e altri nel passato.


L' autore: 

Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste (come Con.tempo e StreetBook Magazine) e in antologie, cartacee e digitali (come I mondi del fantasy, di Limana Umanìta Edizioni, Racconti Toscani, di Historica Edizioni, Sognando, di Panesi Edizioni). I suoi ultimi libri sono Favola di una falena (Panesi Edizioni, 2016), Ulfhednar War – La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017) e Berserkr (Dark Zone edizioni, 2017).
Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori di fantasy italiano. Scrive articoli per il portale di letteratura fantastica “Le lande incantate”. È presidente dell’associazione culturale “Nati per scrivere” che d’estate organizza la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari a Viareggio, per far conoscere autori locali.
Contatti:
Pagina Facebook “I mondi fantastici – Alessio Del Debbio”: https://www.facebook.com/alessio.deldebbio/
Blog “i mondi fantastici”: www.imondifantastici.blogspot.it


Non vediamo l'ora di leggerlo!

venerdì 4 maggio 2018



MAGGIO 2018: DEBUTTA NPS EDIZIONI







Debutta al Salone del Libro di Torino “NPS Edizioni”, il marchio editoriale dell’associazione “Nati per scrivere”, diretta dallo scrittore viareggino Alessio Del Debbio, da anni attiva nel promuovere e diffondere cultura in Toscana. NPS Edizioni mira a sostenere e a valorizzare gli scrittori italiani, tramite prodotti letterari curati e di qualità, sia nel testo che nell'aspetto grafico, con un’attenzione particolare alla letteratura di genere (fantasy, horror, thriller, avventura, favole e quant’altro stimoli la fantasia umana) e all'ambientazione, intesa non come mero sfondo, ma come insieme di cultura, storia, arte, tradizioni e folklore, che rendono vivo e vitale un territorio.

Questi i primi libri in uscita: “I fuochi di Valencia”, urban fantasy di Elena Covani, ambientato a Valencia, nei giorni di Las Fallas, ove si consuma una guerra tra due stirpi sovrannaturali per il controllo dell’evoluzione; “Venuti dal mare”, romanzo breve di Gianluca Malato, di genere fantasy/horror, una storia di terrore rivolta ai ragazzi e ambientata nella Sicilia di primo Novecento; infine le nuove edizioni di “L’ora del diavolo”, i racconti fantastici di Alessio Del Debbio ispirati al folklore e alle leggende lucchesi e apuane, e “Il pastore di alberi”, la favola ecologista di Luciana Volante, impreziosita da disegni realizzati dall’autrice che i bambini potranno colorare.

I quattro libri usciranno il 15 maggio, ma saranno disponibili in anteprima al Salone del Libro di Torino (dal 10 al 14 maggio), presso lo spazio riservato all’associazione Nati per scrivere, ospite di Dark Zone, allo stand F109-G110, nel padiglione 2 del Lingotto.

Nel dettaglio, ecco la le schede dei romanzi.


VENUTI DAL MARE





Titolo: Venuti dal mare
Autore: Gianluca Malato
Editore: NPS Edizioni
Genere: Fantasy/horror per ragazzi
Formato: cartaceo
Pagine: 122
Prezzo: 12 euro
Copertina a cura di Marco Pennacchietti.

Data di uscita: 15 maggio 2018.
Disponibile in anteprima al Salone del Libro di Torino (spazio Nati per scrivere, presso stand Dark Zone, padiglione 2, stand F109-G110).

Trama:
Trapani, inizi del Novecento.
Giuseppe Nicosia è il primo flautista dell’orchestra del Conservatorio. Per lui, la musica è tutto. Durante un temporale, viene aggredito da una bizzarra creatura, proprio nel cuore della sua città. Convinto di aver sognato, Giuseppe prova a cacciare dalla mente il pensiero di quell’essere, ma nuove apparizioni lo convincono che la minaccia è reale. Con l’aiuto di un cacciatore e di un pescatore, Giuseppe indaga per scoprire il mistero che circonda le creature venute dal mare, prima che la tempesta da loro scatenata travolga Trapani e la Sicilia intera.

Estratto:
«Tutto ebbe inizio all’alba dei tempi. Dei e titani si contendevano il dominio della Terra, fino a quando Zeus non cacciò i titani diventando il re degli dei. Ebbene, esiste una terza razza di esseri, immortali come gli dei e pericolosa come i titani, una razza talmente potente e malvagia da avere il potere di uccidere persino un dio. Sto parlando di creature puramente malvagie, meschine, il male puro. Esseri dal sangue nero come la pece e impossibili da sconfiggere con le armi umane».

Biografia autore: Gianluca Malato

Nato a Erice (TP) nel 1986, scrive racconti fantastici fin dall’adolescenza.
Ha scritto articoli per il giornale Fantascienza.com, per il portale Silenzio-In-Sala.com, per la rivista Fantasy Magazine e per il blog Ossblog.it. 
I suoi racconti e romanzi sono disponibili su tutti gli store di libri e ebook.
Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo i romanzi “Il cuore di Quetzal” (Nativi digitali edizioni, 2014), “Vapore nero” (Dunwich Edizioni, 2015), e il racconto lungo “L’isola del male” (autoprodotto, 2016).

                                 

                                  I FUOCHI DI VALENCIA



Titolo: I fuochi di Valencia
Autore: Elena Covani
Editore: NPS edizioni
Genere: urban fantasy
Formato: cartaceo e digitale
Pagine: 192
Prezzo: 14 euro (cartaceo), 2,99 euro (digitale)
ISBN: 978-8831910-026
Copertina a cura di Livia De Simone Art.
Data di uscita: 15 maggio 2018.
Disponibile in anteprima al Salone del Libro di Torino (spazio Nati per scrivere, presso stand Dark Zone, padiglione 2, stand F109-G110).

Trama: 
Valencia, giorni di Las Fallas, la grande festa di primavera che anima le strade della città. Occasione ideale per gli Erjes per attaccare e contaminare numerosi umani, rendendoli loro schiavi. Le Sentinelle si apprestano a difendere la città, ma il Soldato José si interroga sul fine ultimo delle loro azioni: quella guerra tra le loro razze avrà mai termine?
Quando si imbatte in Maria, una ragazza contaminata ma in grado di resistere al virus dei demoni, i suoi dubbi aumentano e farà di tutto per proteggerla: dagli Erjes, che vogliono studiarla, dal Concilio, che vuole sopprimerla. Una guerra per l’evoluzione, combattuta per le strade di Valencia.

Estratto:
«La storia umana è piena di esempi di evoluzione naturale: il più forte da sempre sopravvive al più debole, è così che deve andare. Tu sei la prova vivente che anche noi ci possiamo evolvere, che non siamo creature sterili come ci hanno sempre definito, ma al contrario abbiamo enormi potenzialità; ci aiuterai a metterle in atto? Ci sono cacciatori e ci sono prede, tu devi solo scegliere cosa vuoi essere».

Biografia autrice:

Elena Covani è nata e cresciuta in Versilia. Appassionata di storia e cultura spagnola, ha trascorso un anno universitario a Valencia, le cui atmosfere le hanno ispirato il suo romanzo fantastico. Trascorre le giornate tra lavoro, famiglia, scrittura e la ginnastica ritmica, sua grande passione.
Dal 2015 conduce la rassegna “Un libro al tramonto” a Viareggio, insieme a Alessio Del Debbio, per promuovere gli scrittori toscani.
Ha pubblicato il romanzo “Una canzone all’improvviso”, una commedia romantica ambientata in Versilia, e alcuni racconti in antologie. “I fuochi di Valencia” è il suo primo urban fantasy.
La sua pagina Facebook: Elena Covani autrice.


IL PASTORE DI ALBERI



Titolo: Il pastore di Alberi
Autore: Luciana Volante
Editore: NPS Edizioni
Genere: Favola
Formato: cartaceo (20x20)
Prezzo: 8 euro
Copertina disegnata da Luciana Volante. Colorazione di Mala Spina.
Data di uscita: 15 maggio 2018.
Disponibile in anteprima al salone del libro di Torino (spazio NPS presso stand Dark Zone, padiglione 2, stand F109-G110).

Trama:
Il regno del re Guglielmo è stato maledetto dalla strega Griselda, che ha catturato le Fate degli Alberi e lanciato un incantesimo su tutto il reame.
Il re incarica Sabatino, un giovane pastore, di compiere il viaggio verso la montagna per sconfiggere la strega, aiutato dal fedele cane Teo e dal vecchio saggio Aronte.
Una favola dal forte messaggio ecologista, che invita i lettori a riflettere sull’importanza della natura e sulla necessità di lottare per salvaguardarla.
Contiene alcuni disegni da colorare, realizzati a mano dall’autrice.

Estratto: «Rosso fuoco per bruciare, blu intenso per ghiacciare, il bastone per comandare! Il cuore dovrai saper ascoltare, per le malvagie creature governare. Coraggio, forza e onestà ogni male dominerà».


Biografia autrice:

Luciana Volante 

Un’infanzia sempre con la valigia pronta, in continua trasferta per l’Italia, per poi stabilirsi in Toscana.
Cresciuta in compagnia di un fratello maggiore, diligente e esigente, soprattutto in grammatica e temi d'italiano. Il risultato non poteva che essere quello di un’agente di viaggio, con il romanzo nascosto nel cassetto, pronto a saltar fuori ad ogni pausa. Momenti liberi che diventano sempre più rari, essendo mamma a tempo pieno. Condizioni tuttavia stimolanti per la fantasia, che trovano il tempo di farsi ritagliare in piccoli racconti.
Ha scritto numerosi racconti, riuniti in antologie.
Il suo libro d’esordio è “Il pastore di alberi”.

L’ORA DEL DIAVOLO




Titolo: L’ora del diavolo
Sottotitolo: E altri racconti fantastici
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Nati per scrivere
Genere: Raccolta di racconti fantastici
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: 14 euro (cartaceo), 2,99 euro (digitale)
ISBN cartaceo: 9788894210279
ISBN digitale: 9788894210293

Disegno di copertina di Mauro Dal Bo.
Grafica di copertina di Giovanna Evangelista.

Disponibile in digitale su tutti gli store di ebook.
Disponibile in cartaceo sullo store Amazon di Nati per scrivere, contattando l’associazione e l’autore e in librerie amiche.

Trama:
L’ora del diavolo” è un’antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni popolari lucchesi. Tredici storie che conducono il lettore nei sentieri oscuri della Lucchesia, della Versilia e delle Alpi Apuane, assieme al linchetto, alle sirene, agli streghi e a tutte le creature fantastiche che popolano l’immaginario locale. Storie di donne bellissime e maliarde, di guardiani di abissi oceanici, di uomini insicuri e inappagati, pronti a evocare il diavolo per chiederne i favori. Presenza incombente nella loro vita, mercante di sogni altrui, il diavolo tesse la sua tela all’ombra degli uomini, fautori inconsapevoli del proprio destino, e anche del suo.
L’ora del diavolo” contiene i racconti: L’ora del diavolo, Il guardiano degli Oceanini, Le voci alla Balza, La donna di fuoco, La luna sul fondo, La guerra del Fatonero, Il mercante di sogni, Gli uomini della neve, Il violinista del diavolo, Le fate di pioggia, Il risveglio degli Oceanini, Che fine ha fatto Babbo Natale?, In viaggio con te.


Estratto:
Un affarista, sì, potrei definirmi in questo modo. Un mercante di sogni, che offre merce scelta e pregiata, tessendoli nell’animo di uomini troppo deboli per resistere al mio richiamo. Sono il gran burattinaio di vite che, in mia assenza, sarebbero poco gloriose, destinate a perdersi negli abissi del tempo senza che nessuno ne abbia memoria. Chi sono io? Oh beh, nomen omen. E io di nomi ne ho avuti tanti.

Biografia autore: 



Cura il blog “i mondi fantastici”, che promuove e sostiene la letteratura fantastica italiana. Presiede l’associazione culturale “Nati per scrivere”, che organizza eventi e incontri letterari con scrittori locali.
Contatti:
Blog “I mondi fantastici”: www.imondifantastici.blogspot.it
Pagina Facebook “I mondi fantastici – Alessio Del Debbio”: https://www.facebook.com/alessio.deldebbio







Per l’occasione, è in rete la pagina Facebook dell’evento, con tutti gli aggiornamenti, le curiosità e le notizie sugli autori presenti in fiera. Vi aspettiamo!

Per informazioni:
Associazione culturale “Nati per scrivere”
Piazza Diaz 10
55041, Camaiore (LU)
Riceviamo solo su appuntamento

Contatti:
Pagina Facebook associazione Nati per scrivere: https://www.facebook.com/natiperscrivere/
Pagina Facebook NPS Edizioni: https://www.facebook.com/npsedizioni