venerdì 31 marzo 2023

SEGNALAZIONE: TRA LE COLTRI DI MATTIA BERNARDINI

 

LA MARANGONA SI AGGIRA PER GLI APPENNINI TOSCANI




Cari lettori,

oggi parliamo di Tra le coltri di Mattia Bernardini, un romanzo ispirato alle leggende del folklore toscano edito da Horti di Giano.


Una strega abita nei pressi del fiume Tevere. Si nasconde nella nebbia, esce al calar del buio per rapire le sventurate vittime che vanno a curiosare dove non dovrebbero. Vive negli Appennini da tempo immemore, si dice che sia immortale e che abbia poteri sovrumani.


Trama

 Flavia e Filippo sono due diciottenni innamorati che vivono in una valle in mezzo ai monti dell’Appennino, attraversata da un gasdotto. Lei è un'artista ribelle, lui ha un'impostazione più razionale e ama i fumetti, tanto da aver scritto una sceneggiatura che Flavia gli sta disegnando, dal titolo Rascal Circus. Tommaso, il fratello di Flavia, è un giramondo che riporta dai suoi viaggi degli strani manufatti di antichi popoli, legati a entità mostruose. La ragazza, inoltre, non ha mai dimenticato le storie misteriose che le raccontava suo nonno da piccola. Il folklore locale di cui le parlava era composto di creature dei boschi ed esseri selvaggi di ogni tipo. Ma quella più inquietante riguardava la Marangona, una strega longeva che vive nei pressi del fiume e che rapisce le persone uscendo dalla nebbia avvolta dalle tenebre.

Nella notte più corta dell'anno, quando il solstizio d'estate assurge il suo potere, i due giovani decidono di attendere l'alba nel bosco nei pressi del cantiere del gasdotto, ma il corso della loro vita cambierà per sempre... Copertina di Riccardo D’Ariano. 


BIOGRAFIA 

Mattia Bernardini, classe ’87, è un ingegnere elettronico, musicista e scrittore italiano. Lavora come progettista hardware in una multinazionale elettronica e suona la chitarra in due gruppi: Manovalanza e NH3.

Fin da ragazzo ha sempre tenuto diari personali che narrano le avventure vissute suonando in giro per l’Italia e per il mondo. Con il tempo ha iniziato a studiare scrittura e dedicarsi anche alle fiction. I suoi generi preferiti sono narrativa contemporanea, horror e fantascienza.

Qualche rotella fuori posto è il suo primo romanzo, uscito a febbraio 2021, edito da Ali Ribelli. L’opera è dedicata al mondo dello skateboard e della musica alternativa.

Sito ufficiale: Mattia Bernardini


Recap

  • Titolo: Tra le coltri
  • Autore: Mattia Bernardini
  • Genere: horror, folklore, miti e leggende
  • Editore: Horti di Giano
  • Pag. 254
  • Prezzo: 16.50 €
  • Pubblicazione: 03/03/2023
  • Link: Amazon

martedì 28 marzo 2023

RECENSIONE: LA MORTE DELLA PIZIA DI FREDRICH DÜRRENMATT

 

 Un racconto lungo ironico e profondo, ambientato nell’antica Grecia e ricco di spunti di riflessione

 


 Cari amanti dell’antichità,

questo piccolo grande libro, La morte della Pizia di Fredrich Durrenmatt, è semplicemente geniale.

 

Nel risvolto:

«Stizzita per la scemenza dei suoi stessi oracoli e per l’ingenua credulità dei Greci, la sacerdotessa di Delfi Pannychis XI, lunga e secca come quasi tutte le Pizie che l’avevano preceduta, ascoltò le domande del giovane Edipo, un altro che voleva sapere se i suoi genitori erano davvero i suoi genitori, come se fosse facile stabilire una cosa del genere nei circoli aristocratici, dove, senza scherzi, donne maritate davano a intendere ai loro consorti, i quali peraltro finivano per crederci, come qualmente Zeus in persona si fosse giaciuto con loro». Con queste parole spigolose e beffarde ha inizio La morte della Pizia e subito il racconto investe alcuni dei più augusti miti greci, senza risparmiarsi irriverenze e furia grottesca. Ma Dürrenmatt è troppo buono scrittore per appagarsi di una irrisione del mito. Procedendo nella narrazione, vedremo le storie di Delfi addensarsi in un «nodo immane di accadimenti inverosimili che danno luogo, nelle loro intricatissime connessioni, alle coincidenze più scellerate, mentre noi mortali che ci troviamo nel mezzo di un simile tremendo scompiglio brancoliamo disperatamente nel buio». L’insolenza di Dürrenmatt non mira a cancellare, ma a esaltare la presenza del vero sovrano di Delfi: l’enigma.

Dunque, Pannichys, XI° del suo nome, è una vecchissima Pizia delfica, che in punto di morte ha una serie di visioni tramite cui rivive il suo passato, i suoi oracoli, un po’ inventati un po’ concordati col sommo sacerdote a seconda degli introiti finanziari, e la sua rivalità con Tiresia, che si finge cieco per meglio impressionare i creduloni che gli chiedono divinazioni.

Tra tutti, rammenta soprattutto Edipo: è con questo personaggio che il racconto, pungente, ironico, divertente, dissacrante, si avvita su sé stesso in un concatenarsi di eventi, senza poter risalire a quali sono frutto delle conseguenze delle azioni umane, quali dovuti alle previsioni della Pizia e quali veramente vaticinati.

 

L’autore si prende argutamente gioco della necessità che pare avere l’essere umano, da sempre, di conoscere il suo futuro, come se questo potesse essere possibile, e nel caso lo fosse, si potrebbero cambiare le cose.

 

Questo è anche uno dei temi della mia raccolta di racconti, Oacoli, Nps edizioni; nel caso ve lo foste perso recuperatelo, è ancora disponibile online e sul sito dell’editore, ho anche io qualche copia.

 

Ritornando al romanzo, i messaggi dell’autore sono due, uno è pronunciato da Tiresia e uno dalla Pizia. Il primo sostiene che l’uomo non può vivere serenamente il presente e deve angosciarsi con l’ansia del futuro; la seconda conclude affermando che il vero avversario dell’uomo è il caso, che non può essere sconfitto in nessun modo, come dimostra la concatenazione di eventi del mito di Edipo, qui reinterpretato da Dürrenmatt.

 

Non potete assolutamente perderlo!!

 

Biografia autore 

 

Friedrich Dürrenmatt

 (5 gennaio 1921 – 14 dicembre 1990) scrittore, drammaturgo e pittore svizzero. E’ stato esponente del teatro epico le cui opere riflettevano le recenti esperienze della Seconda Guerra Mondiale. Autore attivo politicamente, raggiunge la fama ampiamente dovuta alle sue opere avanguardiste, i romanzi criminali  filosofici e  alla sua satira.

Nasce a Konolfingen, nell’Emmental (cantone di Berna), figlio di un pastore protestante Dürrenmatt inizia a studiare filosofia, lingua e letteratura tedesca all’Università di Zurigo nel 1941, ma si trasferisce all’Università di Berna dopo un semestre. Nel 1943, decide di abbandonare gli studi universitari per diventare autore e drammaturgo. Nel 1945-46, scrive la sua prima piece teatrale, Es steht geschrieben: testo che provocò uno scandalo ma che gli procurò notorietà anche oltre i confini svizzeri . L’11 ottobre 1946, sposa l’attrice Lotti Geissler, la quale morirà il 16 gennaio 1983. L’anno successivo Dürrenmatt decide di risposarsi con un’altra attrice, Charlotte Kerr.

Insieme al connazionale Max Frisch, Dürrenmatt è stato protagonista del rinnovamento del teatro di lingua tedesca, trattando in chiave grottesca i problemi della società contemporanea e smascherando le meschinità nascoste dalla facciata perbenista della società svizzera.
Anche la produzione letteraria di Dürrenmatt è sempre stata caratterizzata da una pungente satira e spirito critico nei confronti della società. Oltre a numerosi racconti, fra cui spiccano La morte della PiziaL’eclissi di lunaLa panneIl MinotauroNatale, sono di grande interesse i già citati romanzi Il sospettoLa promessaIl giudice e il suo boia.

Muore il 14 dicembre 1990 a Neuchâtel.

 

Recap


  • Titolo: La morte della Pizia
  • Autore: Friedrich Dürrenmatt
  • Genere: storia, mitologia, satira
  • Editore: Adelphi
  • N. di pagine: 68
  • Prezzo: € 8
  • Link: Adelphi


venerdì 24 marzo 2023

BLOGTOUR GLI IMPICCATI NON MUOIONO SUBITO: TERZA TAPPA, STORIA E LEGGENDE

 Un thriller mistery ricco di storia e leggende sarde





Cari lettori,

oggi ospitiamo la terza tappa del blogtour dedicato a Gli impiccati non muoiono subito di Maena Delrio, romanzo vincitore del concorso Misteri d'Italia di Nps edizioni, e parleremo di storia e leggende sarde.

Per la trama del romanzo, consultate il nostro articolo.

L'autrice racconta i misteri del luogo in cui è ambientato il romanzo, Tortolì:

Nel romanzo Gli impiccati non muoiono subito, la narrazione si alterna tra presente e passato. Questo perché il presente subisce gli influssi nefasti di una vicenda avvenuta cinquecento anni prima, e che ha come protagonisti un gruppo di monaci appena insediatisi a Tortohelie, l’antico nome di Tortolì e le leggende che si sono tramandate di bocca in bocca sul loro operato.

Cosa c’è di vero?

Nella realtà, i monaci di cui parlo sono realmente esistiti, ma si collocano in un arco temporale ben diverso, circa duecento anni più tardi, nel 1718. La leggenda narra che furono cacciati dalla popolazione perché sospettati di aver brutalmente assassinato delle giovinette dopo averle violentate, e seppellito i corpi mentre erigevano le mura del monastero. Vero è che, circa vent’anni dopo il loro arrivo, i monaci furono mandati via per decreto Regio, ma i documenti giunti fino a noi non menzionano le cause di questa partenza improvvisa. Il monastero divenne dunque granaio, polveriera durante le guerre mondiali, e infine, dopo un accurato restauro, teatro. Ancora oggi c’è chi sarebbe pronto a giurare di aver sentito la presenza dei fantasmi delle vittime aggirarsi sul palco e tra le stanze dagli alti soffitti, nonostante non siamo mai stati trovati scheletri durante la ricostruzione dell’edificio.

Nel periodo in cui ambiento le vicende di frate Ithocor, Tortolì sta attraversando uno dei periodi più floridi. È infatti capitale del piccolo giudicato di Agugliastra. Nel tratteggiare la famiglia dei Villahermosa, dunque, mi sono liberamente ispirata ai ritratti delle casate di quel tempo, mentre per le descrizioni del castello ho preso spunto dalle rovine del  vicino castello di Quirra.

Non perdete le tappe successive del blogtour e recuperate le precedenti, qualora le aveste perse!

Recap:




martedì 21 marzo 2023

21 MARZO, GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2023

 La giornata mondiale della poesia creata dall'Unesco si celebra il primo giorno di primavera




Cari poetici,

quest'anno IUF riprende a celebrare la Giornata Mondiale della Poesia Unesco e lo fa con un poeta dialettale romano, Giuseppe Gioachino Belli(1791-1863), proponendo una sua poesia contro la guerra, tratta dai "Sonetti romaneschi" del 1834.



Subbito c’un Zovrano de la terra
crede c’un antro (1) j’abbi tocco (2) un fico, (3)‎
disce ar popolo suo: «Tu sei nimmico
der tale o dder tar (4) re: ffàjje (5) la guerra».‎

E er popolo, pe sfugge (6) la galerra
o cquarc’antra grazzietta che nnun dico,‎
pijja lo schioppo, e vviaggia com’un prico (7)‎
che spedischino in Francia o in Inghirterra.‎

Ccusí, pe li crapicci (8) d’una corte
ste pecore aritorneno a la stalla
co mmezza testa e cco le gamme storte.‎

E cco le vite sce se ggiuca (9) a ppalla,‎
come quela puttana (10) de la morte‎
nun vienissi da lei (11) senza scercalla. (12)‎



Note del Belli stesso:

‎1 - Altro.
‎2 - Gli abbia toccato.
‎3 - Fico: qui sta per un «nonnulla».
‎4 - Tal.
‎5 - Fagli.
‎6 - Per isfuggire.
‎7 - Plico.
‎8 - Capricci.
‎9 - Ci si giuoca.
‎10 - Per bene pronunziare le due antecedenti parole, si deve considerarle quasi fossero unite, di ‎modo che l’accentuazione non cada che sulla prima a di puttana.
‎11 - Non venisse da sé.
‎12 - Cercarla.‎


Buona giornata mondiale della poesia a tutti!


venerdì 17 marzo 2023

SEGNALAZIONE: DI UOMINI E MOSTRI DI NICOLA ARGENTI

Un'antologia di racconti brevi legati tra loro dalla "poetica della miopia"




Cari lettori,

oggi parliamo di un'antologia particolare, Di uomini e mostri di Nicola Argenti, edita da Les Flaneurs.



Uno scrittore inseguito dai propri personaggi, una vedova che discute della lista della spesa con il fantasma del marito, antieroi asserviti agli animali domestici, compagni di viaggio assonnati, eroinomani alle prese con la dipendenza affettiva. Misteri e consapevolezze che irrompono irrompono improvvise a squarciare il cielo di carta del tetto coniugale, ingombranti reminiscenze dei tempi andati, dolenti attese alla finestra, eredità segrete affidate alla scrittura maghi e libellule alle prese con mirabolanti spettacoli di illusioni, esiti imprevedibili di bocciature prevedibili, assassini che voglio salvare l’umanità, atti di ordinaria mostruosità, riflessioni ontologiche e indagini impossibili.

Di uomini e mostri è una raccolta di microstorie legate fra loro dalla “poetica della miopia”: portando in primo piano i dettagli apparentemente insignificanti e gli aspetti residuali dell’esistenza, attraverso la lente di una raffinata ironia, l’autore ci mostra le verità che si nascondono sotto il nostro naso.


Nicola Argenti così espone il proprio lavoro:

I racconti presenti nella silloge nascono come ritratti in forma di scrittura, basati su personaggi conosciuti nel corso degli anni o su fatti di cronaca realmente accaduti. Ho sempre pensato che alcune storie – pur piccole, invisibili e fugaci – meritassero di essere conservate. Spesso sono proprio gli accadimenti silenziosi e le voci inascoltate che costruiscono le vicende più grandi, contribuendo al tempo stesso alla mutazione (non necessariamente evoluzione) dei tempi, dell’essere umano, delle sensibilità e delle percezioni. Le narrazioni coprono un arco temporale che va dal 1998 al 2021 e durante tutto questo lungo periodo sono intervenuto sui testi manipolando alcuni elementi reali, tramutandoli in favola o narrazione surreale, volendo generare – almeno così nelle intenzioni – un’ampia gamma di sensazioni, quali affezione, divertimento, nostalgia e, perché no, un effetto straniante.

 

Al pari dei racconti basati principalmente su eventi o personaggi reali, molti altri traggono ispirazione dai semplici aspetti della vita quotidiana, da visioni alterate della contemporaneità o da versioni mostruose (o presunte tali) della condizione umana – da questo il riferimento nel titolo. E poi piccole e grandi allucinazioni quotidiane, individuali e talvolta collettive. Il tutto è caratterizzato dall'elemento fondamentale della brevità. Ho voluto - come cita il sottotitolo - praticare la forma breve e brevissima, costringendo la scrittura in spazi stretti e angusti, nel tentativo di sprigionare tutta la forza narrativa ed espressiva in poche battute. Ho voluto generare delle strutture dove potessero trovare spazio elementi del reale, minimalismo e disorientamento, atmosfere rarefatte e allegorie, giocando con i personaggi e parimenti con l'ipotetico lettore, fino anche a provocare quest'ultimo.



Biografia: 

Nicola Argenti, classe 1978, vive e lavora a Roma. Dal 2000 al 2002 è caporedattore di un giornale indipendente romano, KR, sul quale scrive articoli e disegna vignette. Nel 2003 fonda, con altri artisti, un collettivo poetico e organizza letture di poesie in diversi locali di Roma. Nello stesso periodo pubblica delle raccolte autoprodotte di poesia e narrativa. Partecipa inoltre a pubblicazioni collettive con piccoli editori indipendenti e fanzine.
Dopo una lunga pausa, nel 2019 torna a partecipare ad alcuni concorsi letterari indetti da editori e associazioni culturali ai quali seguiranno alcune pubblicazioni in antologie poetiche e, nel 2021, la pubblicazione del suo La Rosa nel Magma (Montag), recensito qui.



Recap

  • Titolo: Di uomini e mostri
  • Autore: Nicola Argenti
  • Genere: racconti, antologia
  • Editore: Les Flaneurs
  • Data di uscita: 1/12/2022
  • N. di pagine: 198
  • Prezzo: € 15, ebook € 9,99
  • Link: Amazon

martedì 14 marzo 2023

RECENSIONE SERIE TV: ROMULUS II

 La seconda stagione della serie tv storico-fantasy sulle origini di Roma colpisce nel segno 




Cari fanta-storici,

A-D-O-R-O questa serie TV sempre di più!

L’unione di Storia e Fantasy mi manda in visibilio, soprattutto se si tratta di storia antica, di rielaborazioni di miti, delle nostre origini che si perdono nel mito.

 In questa seconda stagione di Romulus, come mi aspettavo,  appare Tito Tazio, il re dei Sabini.

Ma è molto differente da come me lo sono sempre immaginato: qui è proposto come  un giovane efebico, crudele e spietato, che si ritiene figlio del dio Sancos (ottima ricostruzione mitologica: era una divinità italica assai venerata nell’VIII/VII sec a.C.) e si avvale dell’aiuto di tre donne veggenti, tre sacerdotesse mascherate che interpretano il volere del dio osservando i fulmini (altro preciso richiamo storico-mitologico). Tra i suoi guerrieri troviamo Amulio, fuggitivo nel finale della stagione I.

A Roma invece i due “fratelli” Yemos e Wiros iniziano a non andare d’accordo. La guerra con i Sabini è alle porte, ma uno vuole combattere, l’altro non è convinto: preferisce la salvezza della sua gente, secondo il volere della dea Rumia, all'onore della nuova città.

Questa la trama in cui vengono reinterpretati fatti mitologici come il ratto delle Sabine, l’amore tra Romolo e Ersilia, la figura di Acca Larentia, la fine di Alba Longa, la (presunta) divinità di Romolo, il duello tra i due re ( tutti sapevamo dovesse accadere, non è spoiler eh!!)

 

La narrazione procede sempre in bilico tra realismo e fantasia, lasciando spesso il dubbio se gli avvenimenti che si snocciolano davanti ai nostri occhi sono paranormali o frutto delle manipolazioni umane.

 

 L’ambientazione è ancora più curata rispetto alla stagione I, idem i costumi: la potenza visiva e la resa generale sono notevoli. Il protolatino come lingua è una scelta molto interessante sin dalla stagione I, però personalmente ho deciso di guardare questa seconda stagione in italiano, per la mia allergia ai sottotitoli!

 

Gli attori e le attrici sono sempre nel ruolo, offrendoci una prova anche molto fisica che non deve essere stata facile; gigantesca l’interpretazione di Emanuele Di Stefano nei panni di Tito Tazio.

 

Una serie imperdibile, una grande produzione Sky Original che non ha nulla da invidiare alle serie d’oltreoceano!

 

Spero vivamente che la terza stagione si faccia, perché sul mito di Roma c’è veramente molto da raccontare! Voci di corridoio dicono che si girerà l’estate prossima, per uscire nel 2024… aspettiamo notizie più concrete!

 

Recap

 

  • Titolo: Romulus II
  • Genere: storico, miti e leggende, fantasy mediterraneo, fantasy storico
  • N. di puntate: 10+8
  • Produzione: Italia (Sky)
  • Rete di trasmissione: Sky Original
  • Regia: Matteo Rovere
  • Main cast: Andrea Arcangeli, Francesco Di Napoli, Marianna Fontana, Emanuele Di Stefano, Vanessa Scalera, Valentina Bellè

 


venerdì 10 marzo 2023

SEGNALAZIONE: LO SPECCHIO DI GIANO DI ILIA CAMILLA MUZIO

 Un romanzo fantasy ispirato alla storia e alla cultura classica





Cari lettori,

oggi segnaliamo un romanzo di quelli che ci piacciono assai, ovvero un fantasy storico- mitologico- mediterraneo: La stirpe di Giano di Ilia Camilla Muzio, self-published.


Sinossi:

 

In un mondo in cui la sorte di dei e uomini è strettamente legata, l’ultimo baluardo dell’antico popolo dei Rasna, un piccolo paese sul mare, in cui hanno la loro sede i più importanti templi del mondo, è minacciato dagli attacchi provenienti da una misteriosa isola di sale, costruita da un grande mago. Il Sacerdote Guida, per difendere il borgo, chiama in aiuto gli Aisna, i Divini, uomini e donne che ospitano in sé gli Antichi Dei, condannati secoli prima a essere prigionieri in corpi mortali. Tra loro, i due fratelli Steleth e Thefri, che con altri membri della loro famiglia, dovranno sottoporsi a diverse prove per tornare alla loro forma originaria e salvare la loro città.

 

Il libro fantasy “Lo Specchio di Giano” nasce dalla passione che l’autrice ha per la storia, l’antichità, per la poesia e la letteratura ma anche l’amore per la sua famiglia. La trama e l’ambientazione si ispirano agli Etruschi e agli altri popoli antichi e si possono individuare riferimenti alla storia “reale”, più o meno recente.

 

 

L’autrice:

 

Ilia Camilla Muzio è lo pseudonimo di Caterina Varpi, giornalista e mamma, da sempre appassionata di letteratura e poesia. Vive a Gorgonzola in provincia di Milano, dopo aver passato i primi anni in Liguria, a Sestri Levante, e in seguito essersi trasferita a Milano. Lo Specchio di Giano è il suo primo romanzo.

 

                                                                             Recap:


  • Titolo: “Lo specchio di Giano”
  • Autrice: Ilia Camilla Muzio
  • Testo autopubblicato
  • Data di uscita: 19/12/2022
  • Genere: Fantasy ispirato alla storia e cultura classica
  • Pagine: 573
  • Formato: ebook
  • Prezzo: 3.99€
  • Disponibile su numerose librerie online, tra cui Amazon

martedì 7 marzo 2023

NUOVA USCITA: AQRABUAMELU- GLI UOMINI SCOPRPIONE DI DEBORA PARISI

 

Un gruppo di avventurieri, un male antico e un villaggio maledetto dove bambini e anziani spariscono misteriosamente: quale segreto si cela all'ombra dello scorpione?




Cari lettori,

esce oggi Aqrabuamelu- gli uomini scorpione di Debora Parisi, nella collana Fantasy Tales di Delos Digital.

Trama:

Puabi, figlia semi umana della dea Ishtar, deve affrontare una serie di prove per conquistare lo status di divinità. Assieme a un gruppo di avventurieri si ritrova, nel corso della sua quarta impresa, ad investigare per conto di Ishtar su un misterioso villaggio situato al confine col deserto. In questo strano luogo non ci sono né bambini né anziani ma soltanto degli adulti particolarmente diffidenti nei confronti dei forestieri.

Scopri cosa si cela sotto l'ombra dello scorpione e uccidila, ha ordinato Ishtar. Ma qual è il segreto che si cela dietro queste parole così enigmatiche?

Per scoprirlo, Puabi e i suoi fidi compagni si imbatteranno in un male da secoli dimenticato ma mai sopito.

 

 

L'AUTRICE 


 Debora Parisi è studentessa universitaria di giorno e cacciatrice di leggende e mitologie di notte. Scrive fin da piccola e dal 2019 ha pubblicato numerosi racconti: Il Bosco e Il drago della foresta (in Racconti dal Piemonte, Fiabe e Favole, Historica Edizioni), Il caso del basilisco, Fuga da Malaperla, Il gatto nero e Non è colpa mia (in Bestie d'Italia volume due e tre, Streghe d'Italia, Fantasmi D'Italia, NPS Edizioni), La freccia d'oro (in Astro Narrante: Sagittario, Fanucci), Io sono Lilith (in Guerriere, Mezzelane), Una Gentile Nonnina (Eat Read Blood  Saga Edizioni), e per Delos Digital La Fame Della Foresta. Gestisce un blog chiamato El micio racconta e un canale youtube intitolato Antro del Drago, che tratta di diversi argomenti, tra cui recensioni di libri e folklore.

Collabora anche con le riviste Upside Down Magazine e Hyperborea, dopo aver collaborato con Sci-Fi Pop Culture, Spazio Penultima Frontiera e Porto Intergalattico. Ha una gatta di nome Kimba, gatta veterana amante delle coccole.

 


Recap

  • Titolo: Aqrabuamelu- Gli uomini scorpione
  • Autrice: Debora Parisi
  • Data di uscita:  7 marzo 2023
  • Editore: Delos Digital srl
  • Genere: fantasy, miti e leggende, mitologia
  • Collana: Fantasy Tales n. 91, a cura di Monica Serra
  • Pagine (stimate): 29
  • Formati: epub, kindle
  • Prezzo: Euro 1,99

 

Tutte le informazioni: https://delos.digital/9788825423686/aqrabuamelu-gli-uomini-scorpione

Su Amazon: https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?url=search-alias%3Ddigital-text&field-keywords=9788825423686&tag=fantascienzac-21


venerdì 3 marzo 2023

NUOVA USCITA: MUGUNGHWA DI MARIAROSARIA GUARINO

 Un romanzo storico ambientato in Corea





Cari lettori,

esce oggi Mugunghwa di Mariarosaria Guarino, romanzo storico ambientato in Corea e pubblicato in self.


Trama:

Vendetta. Onore. Giustizia.


Kim Myung-Soo ha in mente solo queste tre parole. Figlio illegittimo, trattato come uno scarto finché non viene abbandonato nel bosco e ritrovato dal mercante Moon. 

Da allora la sua vita cambia e non solo, perché Kim Myung-Soo diventa Moon Mugung. Il suo nuovo nome significa immortalità e ricorda la resistenza del fiore di ibisco, capace di sopravvivere anche nelle condizioni più avverse. 

Nella nuova famiglia il ragazzo impara cosa sia l'amore incondizionato, tuttavia la sua sete di vendetta non si placa e quando, un giorno, lui e Gang-Tae, il suo fratello acquisito, salvano la misteriosa Im Soo-Hwa, il destino sembra volergli dare l'occasione per riavere giustizia.

Non può esserci posto per l'amore in un cuore nero che grida vendetta. Non può esserci compassione né fratellanza. 

Moon Mugung compirà la sua trasformazione, sporcandosi le mani di sangue e mutando a tratti il suo sentimento per Im Soo-Hwa in un mostro oscuro che lo divora. E quando l'anima pura di Gang-Tae tenterà di ritrovare il cuore di quel fratello che porta il nome di un fiore, potrebbe essere troppo tardi. I petali potrebbero già essere sporchi di sangue. 


Due fratelli.

Un solo destino.

Amore e distruzione.

Sangue e Speranza.


La famiglia non è qualcosa che si decide di avere o rifiutare, è lei a sceglierci e voi non avete speranze. Io sarò la vostra famiglia, Mugunghwa, e non riuscirete a tenermi lontano.”


Conosciamo l'autrice, Mariarosaria Guarino 


Mariarosaria Guarino vive a Napoli dove lavora come impiegata. Di giorno si occupa del suo lavoro, ma di sera costruisce nuovi mondi di carta. È appassionata di serie TV orientali, ama viaggiare e soprattutto leggere. I suoi autori preferiti sono Terry Goodkind, Cassandra Claire e Licia Troisi. Ha pubblicato con la Triskell Edizioni il romanzo distopico dal titolo: Empathy e l’urban fantasy lgbt dal titolo Il vincolo del rifiutato, con la Collana Starlight di PubMe i manoscritti Cuore di tenebra – Hope in the Darkness, Cuore oscuro – The Destiny’s stone e Gravity mentre, in self, ha pubblicato un romanzo storico ambientato in Corea dal titolo Drago di giada, i romance drammatici dal titolo Adagio e Come pioggia sul cuore, le novelle Miracle in december, Cinderella in Christmas e La melodia del Natale, i romanzi Valentine’s Euphoria e Cinderella in love. Scrivere è un modo per rendere reale quello che sogna.

Account Instagram: mariarosaria.guarino2

Account Facebook: https://www.facebook.com/mariarosaria.guarino2


Recap

  • Titolo: Mugunghwa
  • Autrice: Mariarosaria Guarino
  • Genere: romanzo storico, Corea
  • Editore: Self published
  • N. di pagine: 408
  • Prezzo: € 14, ebook € 1,99
  • Link: Amazon