martedì 28 marzo 2023

RECENSIONE: LA MORTE DELLA PIZIA DI FREDRICH DÜRRENMATT

 

 Un racconto lungo ironico e profondo, ambientato nell’antica Grecia e ricco di spunti di riflessione

 


 Cari amanti dell’antichità,

questo piccolo grande libro, La morte della Pizia di Fredrich Durrenmatt, è semplicemente geniale.

 

Nel risvolto:

«Stizzita per la scemenza dei suoi stessi oracoli e per l’ingenua credulità dei Greci, la sacerdotessa di Delfi Pannychis XI, lunga e secca come quasi tutte le Pizie che l’avevano preceduta, ascoltò le domande del giovane Edipo, un altro che voleva sapere se i suoi genitori erano davvero i suoi genitori, come se fosse facile stabilire una cosa del genere nei circoli aristocratici, dove, senza scherzi, donne maritate davano a intendere ai loro consorti, i quali peraltro finivano per crederci, come qualmente Zeus in persona si fosse giaciuto con loro». Con queste parole spigolose e beffarde ha inizio La morte della Pizia e subito il racconto investe alcuni dei più augusti miti greci, senza risparmiarsi irriverenze e furia grottesca. Ma Dürrenmatt è troppo buono scrittore per appagarsi di una irrisione del mito. Procedendo nella narrazione, vedremo le storie di Delfi addensarsi in un «nodo immane di accadimenti inverosimili che danno luogo, nelle loro intricatissime connessioni, alle coincidenze più scellerate, mentre noi mortali che ci troviamo nel mezzo di un simile tremendo scompiglio brancoliamo disperatamente nel buio». L’insolenza di Dürrenmatt non mira a cancellare, ma a esaltare la presenza del vero sovrano di Delfi: l’enigma.

Dunque, Pannichys, XI° del suo nome, è una vecchissima Pizia delfica, che in punto di morte ha una serie di visioni tramite cui rivive il suo passato, i suoi oracoli, un po’ inventati un po’ concordati col sommo sacerdote a seconda degli introiti finanziari, e la sua rivalità con Tiresia, che si finge cieco per meglio impressionare i creduloni che gli chiedono divinazioni.

Tra tutti, rammenta soprattutto Edipo: è con questo personaggio che il racconto, pungente, ironico, divertente, dissacrante, si avvita su sé stesso in un concatenarsi di eventi, senza poter risalire a quali sono frutto delle conseguenze delle azioni umane, quali dovuti alle previsioni della Pizia e quali veramente vaticinati.

 

L’autore si prende argutamente gioco della necessità che pare avere l’essere umano, da sempre, di conoscere il suo futuro, come se questo potesse essere possibile, e nel caso lo fosse, si potrebbero cambiare le cose.

 

Questo è anche uno dei temi della mia raccolta di racconti, Oacoli, Nps edizioni; nel caso ve lo foste perso recuperatelo, è ancora disponibile online e sul sito dell’editore, ho anche io qualche copia.

 

Ritornando al romanzo, i messaggi dell’autore sono due, uno è pronunciato da Tiresia e uno dalla Pizia. Il primo sostiene che l’uomo non può vivere serenamente il presente e deve angosciarsi con l’ansia del futuro; la seconda conclude affermando che il vero avversario dell’uomo è il caso, che non può essere sconfitto in nessun modo, come dimostra la concatenazione di eventi del mito di Edipo, qui reinterpretato da Dürrenmatt.

 

Non potete assolutamente perderlo!!

 

Biografia autore 

 

Friedrich Dürrenmatt

 (5 gennaio 1921 – 14 dicembre 1990) scrittore, drammaturgo e pittore svizzero. E’ stato esponente del teatro epico le cui opere riflettevano le recenti esperienze della Seconda Guerra Mondiale. Autore attivo politicamente, raggiunge la fama ampiamente dovuta alle sue opere avanguardiste, i romanzi criminali  filosofici e  alla sua satira.

Nasce a Konolfingen, nell’Emmental (cantone di Berna), figlio di un pastore protestante Dürrenmatt inizia a studiare filosofia, lingua e letteratura tedesca all’Università di Zurigo nel 1941, ma si trasferisce all’Università di Berna dopo un semestre. Nel 1943, decide di abbandonare gli studi universitari per diventare autore e drammaturgo. Nel 1945-46, scrive la sua prima piece teatrale, Es steht geschrieben: testo che provocò uno scandalo ma che gli procurò notorietà anche oltre i confini svizzeri . L’11 ottobre 1946, sposa l’attrice Lotti Geissler, la quale morirà il 16 gennaio 1983. L’anno successivo Dürrenmatt decide di risposarsi con un’altra attrice, Charlotte Kerr.

Insieme al connazionale Max Frisch, Dürrenmatt è stato protagonista del rinnovamento del teatro di lingua tedesca, trattando in chiave grottesca i problemi della società contemporanea e smascherando le meschinità nascoste dalla facciata perbenista della società svizzera.
Anche la produzione letteraria di Dürrenmatt è sempre stata caratterizzata da una pungente satira e spirito critico nei confronti della società. Oltre a numerosi racconti, fra cui spiccano La morte della PiziaL’eclissi di lunaLa panneIl MinotauroNatale, sono di grande interesse i già citati romanzi Il sospettoLa promessaIl giudice e il suo boia.

Muore il 14 dicembre 1990 a Neuchâtel.

 

Recap


  • Titolo: La morte della Pizia
  • Autore: Friedrich Dürrenmatt
  • Genere: storia, mitologia, satira
  • Editore: Adelphi
  • N. di pagine: 68
  • Prezzo: € 8
  • Link: Adelphi


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