martedì 29 settembre 2020

Blogtour "Il giovane Achille"- Intervista all'autore

 

 



 Carissimi, oggi per la quinta tappa del blogtour dedicato, intervistiamo Alessandro Ricci, autore di Il giovane Achille, romanzo per ragazzi edito da Nps edizioni.

 

1)    Ciao Alessandro, benvenuto su IUF. Ti va di parlarci di te e della tua passione per la scrittura?

Ciao, grazie per avermi ospitato.
Mi chiamo Alessandro Ricci, ho 32 anni e sono di Lucca, fin da quando sono piccolo amo inventare storie, ho sempre avuto un’immaginazione molto fervida e una scarsa capacità di attenzione. Scrivere mi è sempre piaciuto molto, anche se non ci ho mai creduto più di tanto, pensavo che fosse una sorta di imitazione verso quegli autori che tanto amavo. La mia passione vera e proprio è scoppiata recentemente, dopo la pubblicazione del mio primo libro, lo stupore di vedere fisicamente una storia che esisteva solamente nella mia mente mi ha elettrizzato. Ho deciso di affrontare la scrittura in maniera più approfondita frequentando corsi e leggendo manuali di scrittura. Questo ha portato alla nascita del mio secondo libro : il giovane Achille.

2)    Il giovane Achille è un romanzo per ragazzi. Per quale fascia d’età è pensato?

Quando penso al pubblico a cui mi rivolgo mi piace fissare solamente il limite “basso” che nel caso del mio libro è intorno ai 9-10 anni. Il limite alto invece lo lascio decidere al lettore. Io leggo molti letteratura per l’infanzia e per ragazzi e non mi piace l’idea di essere considerato “Fuori target”.

3)    Parlaci del protagonista e dei suoi amici. Chi sono che fanno, che desiderano…

Il mio protagonista si chiama Alessio, è un ragazzino di 13 anni, afflitto da una malformazione che lo costringe a zoppicare e orfano di madre. Alessio è un ragazzo in difficoltà, tormentato tra la rabbia verso la vita e la voglia di essere compreso ed accettato.

Al suo fianco ci sono sette ragazzini, che lo aiuteranno a “guarire” dalla sua rabbia.
C’è il dolce e sensibile Claudio, minuto e gentile ma con un grande cuore e coraggio da vendere, Cristiano, il golosone del gruppo, capace di far apparire merendine e dolciumi in ogni momento.

Uno dei miei personaggi preferiti è Kevin, entusiasta e spiritato con la passione dei supereroi e Samuele piccolo e furbo come un furetto.

Menzione d’onore va a Cirone, il tutore del dormitorio dei Koala, sempre pronto ad aiutare Alessio con la sua saggezza.

4)    Il romanzo ha chiari riferimenti mitologici: Iliade, Achille e talloni, viaggi… e cos’altro?

Mi sono divertito a spargere in giro per il romanzo molte citazione e rimandi all’Iliade, alcuni sono chiari come la zoppia di Alessio, altri più nascosti e difficili da trovare.
Ma non vi rivelo nulla, sta a voi scovarne il più possibile.

5)    Contro chi o cosa deve scontrarsi il protagonista?

Alessio incontra molti ostacoli durante l’estate, bulli, padri distratti, squadre avversarie, Direttori inquietanti, ma il suo vero nemico è la rabbia che cova, la sua incapacità di accettarsi e di aprirsi agli altri senza vergogna.

6)    Qual è il messaggio che vuoi lasciare ai ragazzi con questa avventura?

Scrivendo le avventure di Alessio ho voluto sottolineare l’importanza di scendere a patti con noi stessi e di volersi bene e che quando qualcosa sembra troppo grande e doloroso per essere affrontato, nell’amicizia si possono trovare le risorse che ci mancano.

7)    C’è qualcosa di autobiografico in questa storia?

Si molto, a cominciare dalla bande di ragazzini che si inventavo da piccolo immaginando di compiere gesti memorabili e eroici al malessere di Alessio.

A quell’età accettarsi è sempre complicato e capita spesso di sentirsi soli e incompresi, è nell’amicizia e nel senso di appartenenza che ho sempre alleviato questi malesseri

8)    Il giovane Achille è un romanzo illustrato. Come avete lavorato insieme all’illustratrice Stefania Franchi, che è anche la tua compagna?

Abbiamo iniziato con il primo libro e, visto che è andata bene, abbiamo continuato anche con questo.
Stefania, oltre ad essere una bravissima illustratrice, è la mia prima lettrice, ogni volta che scrivo qualcosa la costringo a leggerla e a darmi un parere (ed è piuttosto cattiva), dopo aver letto di solito disegna quello che il racconto le ha ispirat
o.

9)    Hai scritto anche un altro romanzo per ragazzi. Ce ne parli? Affinità e divergenze con Il giovane Achille?

Il mio primo romanzo si intitola “Il Fabbricante di Suoni” edito da Arpeggio Libero, è una storia ambientata in un mondo fantastico di nome Sinestenia, dove suoni e colori sono la stessa cosa.
Qui vive Gabriel un ragazzino incapace di sentire e che quindi non riesce nemmeno a vedere i colori. La sua mancanza diventerà un vantaggio quando i colori verranno rubati, gettando tutti nel caos.

Una grande differenza tre i due romanzi è l’ambientazione, nel primo completamente immaginaria, più vicina alla realtà nel “Giovane Achille”. Un punto in comune invece è la condizione iniziale dei piccoli protagonisti.

Sono sempre stato un tifoso di chi affronta la vita con qualche difficoltà o svantaggio, nelle persone che lottano e soffrono risiede il potenziale per raggiungere traguardi inimmaginabili.

10)                      Sei anche autore di racconti fantastici apparsi in varie antologie, tra cui Bestie d’Italia. Differenze tra lo scrivere per i ragazzi e lo scrivere per adulti?

Ho partecipato con piacere alla raccolta “Bestie d’Italia”, il folklore e il fantastico sono due mie grandi passioni. Hanno una radice comune con le favole.
Scrivere per ragazzi è come scrivere per adulti, solo più difficile.

Questa è una frase di un grande autore come Dino Buzzati, scherzosamente mette in risalto il fatto che essere originali e interessanti utilizzando un lessico semplice e evitando meccaniche troppo complesse non è così facile come si può pensare.

11)                      Progetti futuri?

Continuo a scrivere, ogni scusa è buona per inventare nuove storie, ho terminato da poco un nuovo romanzo e ho alcune raccolte di favole che spero possano trovare la loro strada, ma per il momento vorrei dedicarmi al “Giovane Achille”.

 Se non l'avete fatto, recuperate le tappe precedenti e non perdete l'ultima, la recensione a cura del blog Bosco dei sogni fantastici!

giovedì 24 settembre 2020




RECENSIONE FUMETTO: LEONARDO-L’OMBRA DELLA CONGIURA


Una graphic novel della Bonelli con protagonista Leonardo Da Vinci nelle vesti di detective




Cari fumettofili,
questo fumetto che ho scoperto in edicola, Leonardo- l’ombra della congiura, fa parte di una serie annual della Sergio Bonelli, “Speciale Le Storie”. Gli autori sono De Nardo (stori) e Lucchi (disegni), la collana è curata da Marcheselli e Contro.
Quella che ho avuto per le mani è una vera opera pittorica: ogni tavola infatti è un dipinto, e mi è parso, da profana, che rispecchi la tecnica dello sfumato del Maestro di Vinci, soprattutto per gli sfondi, i paesaggi che sono molto ben realizzati. C’è un altro richiamo alla vita Leonardesca: i flashback sono di una particolare colorazione marroncino-ocra, come il “quaderno in marocchino rosso brunito” coi suoi appunti che lasciò in eredità.
La storia si dipana su tre periodi della vita di Leonardo: la giovinezza a Firenze, durante la congiura de’ Pazzi; la maturità a Milano (qualche anno dopo); e la vecchiaia in Francia. In questo lasso di tempo il Nostro compie un’indagine sulla morte di un suo amico, coinvolto in qualche modo nella congiura ai danni dei Medici, che dopo la morte di Giuliano operarono una feroce giustizia nei confronti dei Pazzi e di chi anche lontanamente era loro sodale.
All’epoca non esistevano le strategie e i protocolli attuali per cercare un colpevole (non dico la tecnica, questo è lapalissiano!), però Leonardo è stato un uomo al di fuori del suo tempo, quindi può starci il genere di indagine narrata.
Il linguaggio è registrato sull’idioma dell’epoca, con influssi toscani, ma senza essere pesante, anzi è di piacevole lettura.
Proprio una bella opera, unica pecca la rivelazione finale che avrebbe dovuto essere spiegata meglio per essere completamente plausibile… non posso dire di più per non spoilerare.
Consiglio comunque questa graphic novel, davvero una bella opera.
Vorrei recuperare anche un annual precedente su Caravaggio, se qualcuno di voi lo ha letto mi faccia sapere le sue impressioni nei commenti.

Recap

  • Titolo: Leonardo-L’ombra della congiura
  • Editore: Sergio Bonelli
  • Collana: Speciale Le Storie- annual
  • Autori: De Nardo- Lucchi
  • Uscita: luglio 2020
  • N. di pagine: 128
  • Prezzo: e 6,90



martedì 22 settembre 2020

Dagli Stati Uniti a Ocram: il Cinema di Alivernini atterra su un pianeta sconosciuto

 Absolute, un film di fantascienza italiano presto visibile sulle maggiori piattaforme





“ABSOLUTE” è il nuovo lungometraggio del regista e autore romano Mirko Alivernini.

L’opera è dedicata al mondo della fantascienza, alla scoperta dell’affascinante ma insidioso pianeta Ocram.

“ABSOLUTE” è il primo film italiano indipendente del genere fantascientifico ed è realizzato attraverso una metodologia a doppia intelligenza artificiale, con gli smartphone Huawei P30 Pro e Samsung Galaxy S20 Ultra.

Il lungometraggio sarà visibile sulle maggiori piattaforme e sul canale Amazon Prime.com.

Mirko Alivernini, che del film è regista e autore, continua a perseguire con estro e innovazione la sua idea di cinema: un’arte che deve essere compiuta con professionalità e attraverso un atto di creazione pura.

“ABSOLUTE” racconta una storia di speranza e di ricerca e ha come protagonista l’attore siciliano Fabio Martorana.



Martorana interpreta Fabrizio, un giovane biologo che ha fatto una scoperta importante: sa come salvare la Terra dall’effetto serra. Per realizzare il suo proposito deve compiere un viaggio su un planetoide non molto distante dalla Terra stessa. Gli imprevisti, tuttavia, lo colpiranno e nulla si realizzerà come aveva pensato. Porterà a termine il suo progetto?

“ABSOLUTE” è prodotto dalla Mainboard Production ed è organizzato da Gino Usai, storico del cinema italiano.

Micaela D’Andrea è aiuto regista mentre Valentina Pizzonia è la costumista.

Nel cast, oltre alla presenza di Fabio Martorana, troviamo una giovanissima Michela Folchetti, nel lungometraggio la compagna di Fabrizio, lo stuntman Sasha Valenzi nei panni di Stefano D’Amato, ex astronauta caduto in disgrazia, Giulio Dicorato e Domenico Rolando Astone nei rispettivi ruoli di generale e comandante. A completare il cast: Jole Risi, Andrea Sasso, Stefania Della Rocca, Luigi Converso, Paola Barzi e Valter Lucarelli.  

 



lunedì 21 settembre 2020



SEGNALAZIONE: IL TAO RACCONTA- La danza degli elementi di Maria Sabina Coluccia e Loriana Lucciarini

Un'antologia di racconti basati sulla filosofia orientale






Carissimi, oggi presentiamo un'antologia di racconti molto originale, Il Tao racconta di Loriana Lucciarini e Maria Sabina Coluccia, edita da Arpeggio Libero.


“Il legno dà origine al fuoco, il fuoco alla terra, la terra dà origine al metallo, il metallo dà origine all’acqua, l’acqua dà origine al legno”. Questo è il ciclo Sheng o della Creazione, descritto negli antichi testi che racchiudono i principi della filosofia e della medicina tradizionale cinese. Ciascun elemento deve la sua esistenza allo scambio di energie tra il Cielo e la Terra, Yin e Yang.
In questa raccolta ci muoveremo proprio come descritto nel ciclo Sheng: all’inizio incontreremo lo spirito del Tutto, in qui cinque grandi forze si muovono. Sarà come danzare con gli Elementi attraverso le storie che andrete a leggere, fluide come l’Acqua, solide come la terra, appassionate come il Fuoco. A voi lettrici e lettori saperle accogliere e apprezzare nella loro armonia di carta e inchiostro.


 


                                                                  


DALLE AUTRICI DI «RACCONTI DI STELLE AL BAR ZODIAK»
UNA NUOVA AVVENTURA LETTERARIA!
Un volume di racconti, uno per ogni Elemento, oltre al Tao, che li racchiude tutti.
Storie fantastiche e reali, per trovare un equilibrio tra concretezza e astrazione; con l’aggiunta di schede introduttive e le illustrazioni a colori di Serena Mandrici.

 


                                                                 


illustrazioni di Serena Mandrici

editing di Carlo Porrini
copertina di Stefania Bergo





Recap:
  • Titolo: Il Tao racconta
  • Autrici: Loriana Lucciarini e Maria Sabina Coluccia
  • Editore: Arpeggio Libero
  • Genere: raccolta di racconti, fantastico, narrativa, filosofia orientale
  • Data di uscita: 6 luglio 2020
  • N. di pagine: 124
  • Prezzo di copertina: € 15
  • Link: Amazon



giovedì 17 settembre 2020

NUOVA USCITA: VAMPIRE HEART  di VALERIA DE LUCA

Il libro primo di una saga paranormal romance con protagonisti vampiri e streghe



Esce oggi 17 settembre "Vampire heart" di Valeria De Luca,  libro 1 della saga paranormal romance/young adult Dark Heart.


Leggiamo la sinossi:

"Era un maledettissimo vampiro che giocava con il mio cuore."

Ero una ragazza come tante altre. Pensavo alla scuola, a divertirmi con la mia migliore amica Luna e passavo le mie giornate con il mio grande amore, Andrew. Insieme a lui avevo progettato di andare al college in autunno, scappare da Madison City.
Ma...
Improvvisamente nella mia vita è arrivato Eros, un ragazzo dagli occhi di tenebra, misterioso, elegante, fuori dal comune.
Mi ha stravolto la vita!
Devo decidere cosa voglio veramente.
Dentro di me ho una guerra, come quella che si sta scatenando nell'oscurità di Madison City...

Una guerra tra streghe e vampiri.
Una vendetta che si cela nell'ombra.
E io... devo essere pronta!




Conosciamo meglio l'autrice:


Valeria De Luca nasce a Roma il 29/07/1981. Vive a Ladispoli in provincia Roma.
Scrive romanzi Dark Fantasy, Gothic, Paranormal Romance, Horror.
Ama scrivere, leggere, ascoltare musica e passeggiare nella natura.
È una grandissima fan di Stephen King e David Lynch.
Scrivi anche romanzi con pseudonimo di genere completamente diverso.
E' possibile trovare alcuni suoi libri negli store online anche in lingua: francese, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco.




Recap:


  • Titolo: Vampire Heart
  • Autrice: Valeria De Luca
  • Serie: Dark Heart vol. 1
  • Genere: Young adult/fantasy/paranormal romance
  • Editore: self published
  • N. di pagine: 296
  • Data di uscita: 17 settembre 2020
  • Prezzo cartaceo: € 12
  •             ebook: € 1,99
  • Disponibile in Kindle Unlimited
  • Link: Amazon 


lunedì 14 settembre 2020



RECENSIONE SERIE TV: THE MAN IN THE HIGH CASTLE STAGIONE 4

La stagione finale della serie tv ucronica basata sul romanzo di Philip K. Dick



 Dopo 4 stagioni si conclude la serie ucronica ispirata al romanzo La svastica sul sole (L’uomo nell’alto castello) di Philip K. Dick, proceduta tra alti e bassi ma a mio parere nel complesso un’ottima serie.
Quest’ultima stagione è incentrata soprattutto su John Smith e la sua famiglia; la protagonista Juliana resta un po' sullo sfondo, insieme agli altri personaggi come Kido e Childan. Ognuno di loro comunque ha il suo spazio e l’arco narrativo si conclude per tutti.
La stagione è molto dinamica, affascinante, mai noiosa anche grazie alla bravura di Rufus Sewell a impersonare il tormentato nazista Smith, ma anche all’attrice che interpreta Helen, sua moglie, Chelah Horsdal.
In questa serie appaiono anche i partigiani, i Black Communist Rebellion, che danno man forte a Juliana, Wyatt e  soci: l’azione e il thrilling sono assicurati.
I colpi di scena sono soprattutto nel finale, non pienamente credibili e in alcuni punti forzati, ma godibili.
Non viene spiegato proprio tutto circa i passaggi dimensionali, il multiverso e la teoria dei quanti: è Abendsen che accenna a qualcosa, spiegando le sue scoperte, ma in realtà non è così importante sapere i dettagli tecnici del funzionamento dei portali, del multiverso o del potere di alcune persone di spostarsi in altre realtà, almeno evitiamo la supercazzola! D’altronde, è sempre meglio questa spiegazione dell’incompiuto romanzo di Dick!
 Quel che conta è l’arco di trasformazione dei personaggi, la loro forza di volontà che non li fa arrendere mai, si tratti di riavere un figlio, di dominare il mondo, di salvarlo o semplicemente di vivere e amare in pace.
Lascia invece molti dubbi il finalissimo, davvero “bah”.
Nel complesso però l’intera serie merita molto, se non l’avete vista recuperatela!

Qui le recensioni di prima, seconda e terza stagione.

Recap:

  • Titolo: The man in the high castle
  • Stagioni: 4
  • Puntate: 10x4
  • Produzione: USA- Prime Video
  • Rete di trasmissione italiana: Amazon Prime
  • Anni: 2015-2019
  • Cast: Alexa Davalos, Rufus Sewell, Jason O'Mara, Chelah Horsdal


Trailer quarta stagione:

giovedì 10 settembre 2020

SEGNALAZIONE: LE AVVENTURE DI TEO E RICOTTA- LA NONNA SCOMPARSA DI CLAUDIA VILLANI E FEDERICA BARONI

Un nuovo libro per bambini e ragazzi



Cari genitori, 
visto il vostro gradimento per i nostri post su libri per bambini e ragazzi, oggi ve ne segnaliamo un altro: Le avventure di Teo e Ricotta di Claudia Villani e Federica Baroni, edito da Les Flaneurs.

Trama:

A undici anni non è facile cambiare continuamente
casa, scuola e amici. Lo sa bene Teo, appena giunto
nell’ennesima, nuova città. Per fortuna non è solo: al
suo fianco c’è il suo cane, il fedele Ricotta, un amico
assolutamente unico, in tutti i sensi. Ma ogni città ha
i suoi segreti, e quella in cui Teo si è trasferito sembra
custodirne uno molto grande: la nonna della sua nuova
amica Rossana è scomparsa, e altri adulti cominciano
a comportarsi in maniera strana. Riusciranno Teo e Ricotta

a risolvere il mistero?

Due righe sulle autrici:

Claudia Villani ama il cinema e la letteratura. Studia
a Roma e scrive da sempre. Ha pubblicato racconti e
messo in scena uno spettacolo teatrale a Parigi. Scrive
per il cinema ed è editor di Coma Empirico.
Federica Baroni, prima di avvicinarsi alla scrittura, fa
volontariato con bambini a rischio. Diventa trampoliera
e collabora all’insegnamento di questa disciplina circense.

Scrive articoli e racconti.

Recap:


  • Titolo: Le avventure di Teo e Ricotta
  • Autrici: Claudia Villani e Federica Baroni
  • Genere: libri per bambini e ragazzi (8-11 anni)
  • Editore: Les Flaneurs
  • N. di pagine: 162
  • Prezzo: € 13
  • Link: Amazon

lunedì 7 settembre 2020


RECENSIONE FILM: TENET

Il nuovo film di Nolan è un action-thriller di fantascienza complesso e intrigante




Cari cinemaniaci, finalmente dopo 9 mesi e un lockdown disastroso per le sale cinematografiche è stato possibile assistere a una proiezione in sala; la mia scelta non poteva che ricadere su Tenet, l’attesissimo film di Cristopher Nolan, terzo atto della trilogia sul tempo dopo Inception e Interstellar.

Cos’è Tenet? Una parola che compare in un’incisione palindroma, un “quadrato magico”, rinvenuto a Pompei e in altre parti del mondo, mai definitivamente interpretato.



Uno dei quadrati palindromi in giro per il mondo

Nolan utilizza tutte le parole del quadrato, inserendole e sparpagliandole nel film, rendendole il simbolo del tempo che scorre in entrambe le direzioni.


 Il Protagonista (non ha curiosamente nome), un agente segreto, deve sventare una terribile minaccia per l’umanità: dal futuro sono apparsi oggetti che sono in grado di muoversi all’incontrario, sono ovvero “invertiti”, e questo può causare la fine del mondo. Aiutato da Neal, scopre che deve fermare il magnate russo Sator: è lui che gestisce questo potere. Di mezzo c’è anche la moglie Kat.

Non è facile comprendere il significato dell’entropia degli oggetti, semplificando sarebbe l’energia che sviluppano al loro interno (en=dentro tropè= trasformazione); questo processo sarebbe reversibile creando così un’”inversione temporale”.
Avete presente i casini spaziotemporali di tutti i film e le serie tv che avete visto sinora, a partire da Ritorno al Futuro passando per Dark? Bene, sono una buona base di partenza per cercare di capire cosa accade, soprattutto da metà film in poi: passato, presente e futuro insieme contemporaneamente. Come viene spesso ripetuto nei dialoghi, bisogna smettere di pensare al tempo come a qualcosa di lineare.
Sicuramente per cogliere tutte le sfumature il film andrà visto più volte, nonostante gli spiegoni pur presenti.

Le scene sono mozzafiato, anche gli inseguimenti, qualcosa di nuovo finalmente, sorretto da effetti speciali eccellenti; il cast è ottimo, specie Sator interpretato da Kenneth Branagh. L’azione regna sovrana e non ci si annoia mai.  Molte scene sono state girate in giro per il mondo, tra cui anche in Costiera Amalfitana. Stupiranno gli incastri temporali.
C’è però un buco di sceneggiatura riguardante la moglie Kat, il personaggio più stereotipato del film e meno riuscito, ma per non spoilerare non posso dir nulla. Se volete confrontarvi scrivetemi pure alla mail del blog che trovate in Contatti o, meglio  sul Messenger del blog su Facebook.

In conclusione, film complesso ma ottimo da vedere per gli amanti della fantascienza e per… i fisici termodinamici!

Recap:

  • Titolo: Tenet
  • Genere: fantascienza, azione, spionaggio
  • Regia: Cristopher Nolan
  • Produzione: Warner Bros
  • Durata: 149 min
  • Data d’uscita in Italia: 26 agosto 2020
  • Cast: John David Washington, Robert Patterson, Kenneth Branagh, Elizabeth Debicki

Trailer: 




venerdì 4 settembre 2020



RECENSIONE: GHIMELY  E  LO  SPECCHIO D’ALTROVE  di   LORIANA   LUCCAIRINI   E  SABRINA CAU

Un romanzo  di formazione di genere fantasy per ragazzi delle scuole medie



Cari lettori,
è stato un viaggio incantato leggere questa storia e viverla insieme ai protagonisti, personaggi ben delineati, molto carini, da cui dispiace  staccarsi.

Questa la trama del libro:

"Ghimely e lo specchio d'Altrove. Viaggio nel mondo di Alisthar", delle autrici Sabrina Cau e Loriana Lucciarini, è un fantasy di formazione per ragazzi, ambientato in due dimensioni parallele fantastiche: Corland e Alisthar, l'una specchio opposto dell'altra. Il romanzo affronta temi attuali per il mondo adolescenziale, quali la consapevolezza, la paura e il coraggio, il rapportarsi ai propri desideri, l'equilibrio tra bene e male, il contatto profondo con la propria essenza, l'accettazione di sé. I protagonisti si troveranno a compiere un percorso fatto di prove individuali e di gruppo, che li farà tornare cresciuti, cambiati, migliori. La narrazione è in forma presente, in III persona con pdv interno.

Ghimely e Sannah  dunque intraprendono il loro viaggio  ad Alishtar, dove incontrano amici, protettori e oscuri  avversari.
Sin dalle prime righe è molto evidente lo scopo formativo per il lettore di ogni azione, di ogni dialogo: il tema principale è quello della fiducia in sé stessi, a cui se ne aggiungono molti altri, tutti molto importanti per i ragazzi (10-13 anni) a cui è rivolto il romanzo: l’amicizia, l’aiutare il prossimo, la fiducia, il coraggio.
Come dicevo, le prove, gli ostacoli che debbono superare i protagonisti simboleggiano tutti qualcosa, ad esempio gli uomini- gallina, senza personalità, che vagano tutti nella stessa direzione ogni giorno, senza scopi personali, solo facendo ciò che viene loro detto: una chiara metafora della vita quotidiana degli adulti ma anche dei ragazzi, presi dagli obblighi e dalle direttive (ma anche delle mode) impartite, non trovano più spazio per loro stessi e i loro sogni.
Questa è solo una delle metafore che s’incontreranno lungo il percorso.
Ghimely e Sannah, i Corlaniani, incontreranno numerosi amici, tra cui la dolce Tally e Pucky  (nome  che omaggia il Puck shakesperiano ), che è il daemon di Ghimely, tipo quelli di Queste oscure materie; ma ce ne sono molti altri, tra cui uno che riveste un’importanza particolare.



Molto fantasiose le “razze” dei comprimari, non i soliti elfi/nani ma nuove invenzioni nate dalla fantasia delle autrici.
Non solo percorso di formazione, ma anche viaggio iniziatico: sono molti i richiami alle filosofie orientali, di cui le autrici  sono esperte, soprattutto circa l’accettazione totale di sé, anche il lato oscuro, concetto che temo forse capiranno più gli adulti che i giovani  a cui è rivolto il libro: il TAO , argomento che ha spinto Loriana Lucciarini a scrivere anche una raccolta di racconti uscita quest’estate, edita da Arpeggio Libero, di cui vi parleremo in un prossimo articolo.


L’edizione è ben curata e la cover evocativa e inerente al libro: lo specchio rappresenta non solo un portale, ma anche il guardare dentro sé stessi, accettandosi.

Rivolgiamo alle autrici le consuete domande.

Loriana Lucciarini
                                         
Sabrina Cau
                                                              


Bentornata Loriana e benvenuta Sabrina ! Conosciamo già Loriana; Sabrina, vuoi raccontarci qualcosa di te?

Sabrina: Ciao, grazie! E’ un piacere essere qui con voi. Io amo scrivere fin da bambina, una passione sicuramente legata al mio amore per la lettura. La scrittura è per me un modo per esprimere se stessi e le proprie emozioni lontano da ogni condizionamento. Ghimely è la mia prima esperienza con un fantasy e giuro che durante la stesura del romanzo non vedevo l’ora di mettermi alla tastiera del computer e scrivere. Ho amato immedesimarmi nei personaggi e provare a dargli quel carattere e quella verità capaci di trasmettere emozioni. Spero di esserci riuscita.
Loriana: ciao Alessandra, grazie per l’invito a essere qui oggi e un saluto alle persone che seguono il tuo blog.

1) Siete d’accordo con questa recensione o volete aggiungere qualcosa?

Loriana: Hai detto tutto tu, segnalando i pregi principali. L’unica cosa che aggiungiamo è che è un’avventura fuori dai soliti schemi, che di certo saprà intrigare i giovani lettori.

Sabrina: Hai fatto una bella e profonda recensione, valutando anche molti aspetti non facili da cogliere.
Come dice Loriana, questo è un libro fuori dai soliti schemi, attraverso le sue pagine si riesce davvero a vivere quella magia di cui, in fondo, si ha sempre bisogno.

2) Secondo voi i giovanissimi a cui è rivolto il libro comprenderanno l’insegnamento del TAO  che è un argomento piuttosto complesso?

Loriana: in fondo l’oscurità e la luce coesistono in noi; anziché rifiutare ciò che non ci piace dovremmo imparare ad accettarci per ciò che siamo e lavorare sui punti di forza. Ai ragazzi è questo il messaggio che veicoliamo. Gli adulti, invece, troveranno ulteriori messaggi, a più livelli.

Sabrina: sì è un argomento complesso, ma forse il solo leggere le avventure dei personaggi, conoscerne le sfumature caratteriali, emotive e sentimentali, può aiutare anche i più piccoli ad afferrare i messaggi che il libro vuole lasciare, così semplicemente leggendo.

3)  Come vi siete suddivise il lavoro?

Sabrina: All'inizio pensavo di scrivere una favola per bambini ma poi Loriana mi consigliò di veicolare i messaggi per ragazzi più grandi. Così abbiamo iniziato a scrivere insieme. Io e Loriana non ci eravamo mai incontrate dal vivo, eppure abbiamo trovato una sintonia e un'unità di intenti speciale, quasi magica. Ad esempio, nell'ipotizzare l'avventura per il capitolo successivo ci siamo ritrovate a  immaginare le stesse scene, con gli stessi elementi e ciò ha dell'incredibile. La magia di Ghimely non è solo nelle pagine di carta e inchiostro J

4)  Loriana, ci parli dell’antologia “Il Tao racconta”?



Loriana: è il mio ultimo lavoro, scritto a quattro mani con Maria Sabina Coluccia, con cui ho realizzato anche “Racconti di stelle al bar Zodiak”, quest’ultimo legato ai segni astrologici, mentre “Il Tao racconta” è legato agli elementi della medicina tradizionale cinese, alle forze che per la filosofia orientale sono quelle che governano il mondo e l’intera umanità. Forze che devono poter coesistere in modo armonico. “Il Tao racconta” è una raccolta di racconti, un racconto per ogni elemento, di genere fantastico o più realistico, proprio per realizzare l’equilibrio anche tra terra e cielo, astrazione e concretezza. Il volume ha le illustrazioni a colori realizzate da Serena Mandrici, la stessa artista che ha dato corpo ai segni di Zodiak. Come dire: squadra vincente non si cambia. :-D

5)  Progetti futuri?

Sabrina: Di prossima pubblicazione  c’è “Figli di Tzelem” scritto a quattro mani con Sandra Lussu. Attualmente sto scrivendo una favola per bambini, poi spero di iniziare a dedicarmi presto ai nuovi progetti con Loriana.

Loriana: Molte sono le idee che mi frullano per la testa, tuttavia sto cercando di rendere il mio lavoro più strutturato e con obiettivi stabiliti che vorrei portare a compimento senza perdermi in mille cose! C’è un thriller psicologico in revisione, che spero di pubblicare presto (“Il sussurro del lago”). Nel 2021 uscirà un romanzo giallo per la Bertoni Editore, dal titolo “Alla ricerca dei Lestrigoni”, scritto assieme a Vito Introna. Poi mi dedicherò alla prosecuzione delle avventure di Maya, Naemelle, Shineoor e Skyrell, nel fantasy “I Custodi di Heloyin e l’ultima progenie”, in formato digitale con la Delos. Non è detto che non riesca a portare a compimento anche la nuova edizione del mio primo romanzo pubblicato: “Il cielo d’Inghilterra” che vorrei far uscire in self, come autrice indie.  Per ultimo, io e Sabrina stiamo mettendo mano a nuovi vari progetti… Seguiteci per le ultime novità.

Grazie per essere state con noi, alla prossima!

Loriana & Sabrina: grazie a te per l’intervista e lo spazio che ci hai dedicato.

Consiglio senz’altro il romanzo ai giovani tra i 10 e 13 anni circa, ma anche gli adulti possono trovarci molti spunti di riflessione.

Recap:


  • Titolo: Ghimely e lo specchio d'altrove- viaggio nel mondo di Alishtar
  • Autrici: Loriana Lucciarini e Sabrina Cau
  • Editore: La strada per Babilonia
  • Genere: fantasy per ragazzi, avventura
  • N. di pagine: 271
  • Prezzo: € 14
  • Link: Amazon

martedì 1 settembre 2020


               LUCCA CITTA' DI CARTA

  Il festival letterario al Real Collegio 
 si è svolto dal 28 al 30 agosto





Lucca città di carta: più che un festival, un'emozione.
Sono tornata da due giorni, ma i miei pensieri sono completamente assorbiti dai ricordi di questi tre indimenticabili giorni.
Ho rivisto dopo lungo tempo tanti amici scrittori, ho finalmente incontrato dal vivo persone con cui avevo colloquiato solo tramite i social, ho incontrato lettori, editori, artisti, musicisti, interamente immersa nel mondo dei libri e dell'arte.

Diamo subito i numeri:


  • 3250 visitatori
  • 100 eventi
  • 80 espositori
  • 3 concorsi


Dunque, un evento perfettamente riuscito, considerando anche che si è trattato di una prima edizione e in periodo Covid (ricordiamo che il festival era inizialmente previsto per aprile, ha rischiato di saltare e poi ha trovato una sua collocazione in questa date): gli organizzatori Alessio Del Debbio (Nati per scrivere) e Romina Lombardi (L'Ordinario) sono stati eccezionali.



Al mio arrivo al Real Collegio sono stata subito accolta da uno staff di giovanissimi dell'Istituto tecnico Fermi di Lucca e del Liceo classico di Viareggio, tutti preparatissimi e disponibilissimi, che hanno misurato la temperatura, preso i nominativi, consegnato la brochure e dato indicazioni.



Lo stand Nps edizioni era quest'anno molto ricco, il catalogo si è ampliato nonostante il blocco delle uscite dovuto sempre al Covid,
e venivano presentati le novità Percussor di Marco Bertoli (qui la recensione), L'altra anima della città di Francesca Cappelli (qui la recensione), I corvi di Londra di Elena Covani, Un gioco che non sono io, silloge poetica di Elisa Cordovani illustrata da Alice W. Baldinazzo (prossimamente la recensione) , La meccanica delle vite possibili di Maria Pia Michelini (sold out) e il romanzo per ragazzi Il giovane Achille di Alessandro Ricci.

Elena Covani, Alessandra Leonardi, Francesca Cappelli


Tra gli espositori, la Dark Zone con la novità del fumetto di Berserkr di Alessio Del Debbio e Lucrezia Galliero subito sold out, la Bakemono Lab, la CTL, la Maratta e molti altri. 

Dark Zone

Presentazione del fumetto Berserkr : Lucrezia Galliero a sx
e Alessio Del Debbio a dx



Alcuni autori hanno preso uno stand singolo, come il prolifico Stefano Mancini e come Giuseppe Gallato con Andrea Bindella.

Stefano Mancini

Giuseppe Gallato e Andrea Bindella


Al piano di sopra, oltre allo stand Nps bis con i libri per i bimbi, presidiato da Luciana Volante e Maria Pia Michelini, si sono svolte mostre di artisti come Stefania Franchi, Alice W. Baldinazzo, Bruno Pollacci e Daniele Saccani, fumettista e caricaturista, oltre a opere realizzate con la carta.






Nps per bambini e ragazzi


Daniele Saccani, Joe Natta e Ylis

Ho condiviso lo stand con la vulcanica Daniela Teesconi, che ha anche presentato il suo Il sigillo delle cento chiavi, Panesi edizioni, e con Elena Covani, più gli altri autori che si sono man mano avvicendati; l'instancabile blogger Isabella Cavallari (Bosco dei sogni fantastici) ha trottato ovunque per registrare, fotografare, intervistare autori ed editori.

Daniela Tresconi e Alessandra Leonardi
Isabella Cavallari

Non sono mancati gli ospiti illustri, come Riccardo Pirrone, il social media strategist di Taffo che ha presentato il suo libro Ironia della morte, alla presenza di Mr Taffo in persona, intervistati da Romina Lombardi; lo scrittore Marco Vichi e il giornalista Rai Angelo Mellone, col suo libro Fino alla fine.

Romina Lombardi (la 2a), Pirrone e Taffo


L'evento clou è stata la serata di sabato, dedicata al folklore: Joe Natta e le Leggende lucchesi hanno allietato il folto pubblico suonando il loro repertorio, il prof. Fantozzi ha parlato delle creature del folklore, e infine Alessandra Leonardi alias moi, Giuseppe Gallato e Alessandro Ricci abbiamo parlato dei nostri racconti contenuti nelle antologie Bestie d'Italia 1 e2, il tutto sotto un diluvio universale.

Concerto Joe Natta e band, ph by Isa Cavallari


Domenica pomeriggio si sono tenute le premiazioni dei tre concorsi.
Quella del concorso Misteri d'Italia, con in palio la pubblicazione con Nps edizioni, libri e un soggiorno gratuito presso La stagione dell'arte, è stata vinta da Franco Giacoia con Lu Tajatore; però anche la seconda classificata, Laura Rizzoglio, vedrà pubblicato il suo romanzo La masca.
Gli altri concorsi erano il concorso foto-letterario Parole in posa, organizzato da Romina Bramanti, e poi il premio L'ordinario e L'ordinario scuole, dedicato agli articoli giornalistici e organizzato da Romina Lombardi.

Franco Giacoia


A livello personale, indimenticabili le risate con le mie compagne di stanza all'ostello partner dell'evento La Salana, Daniela Tresconi e Isa Cavallari, per tutta una serie di avventure che forse un giorno rivelerò, il giretto turistico per la bellissima Lucca, le chiacchiere con i lettori e soprattutto la vibrante coralità di noi autori appassionati di libri e di lettura.


Non vedo l'ora che si tenga la prossima edizione!

Prima di concludere, allego il comunicato stampa degli organizzatori Alessio Del Debbio e Romina Lombardi post festival, che ringrazio per la bellissima kermesse.

LA CULTURA INNALZA DAVVERO LA CITTÀ
SUCCESSO DI PUBBLICO E CRITICA PER IL FESTIVAL LUCCA CITTÀ DI CARTA AL REAL COLLEGIO
Condividere la passione per i libri, l’amore per le storie, lo stupore e le emozioni suscitate dall’arte, mettersi in discussioni su temi attuali, riscoprire la possibilità di dialogare, confrontarsi, far nascere nuovi ponti culturali, trovare la voglia di portare un pizzico di magia e creatività ai bambini e di ritrovare in alcuni adulti lo stesso entusiasmo. In totale sicurezza e nonostante il “nemico” Covid. Era questo l’obiettivo del primo Festival ‘Lucca Città di Carta’, che è terminato domenica scorsa al Real Collegio organizzato dalle associazioni Nati per Scrivere e L’Ordinario. Un risultato che, dai numeri, 3.252 presenze (tutte nero su bianco registrate per le disposizioni in atto), dai social pieni di commenti di persone entusiaste e dal clima che si respirava vivendola dall’interno, pare pienamente raggiunto.
“Molti ci chiedevano dei commenti a caldo durante le giornate del Festival, ma noi, a tutti, anche agli amici più stretti che sono venuti a trovarci, abbiamo risposto che avremmo commentato solo dopo la fine. Ora possiamo dirlo: l’impresa – che definiamo ironicamente eroica (perché gli eroi sono altri) - è stata fatta e non era né scontato né facile, raccontano i Direttori del Festival Alessio Del Debbio e Romina Lombardi a poca distanza dalla fine. Questa edizione del Festival, che non sappiamo nemmeno se chiamare la prima o la zero o la bis-zero, vista la doppia riorganizzazione occorsa dopo l’annullamento di aprile, è sicuramente il primo evento grande fatto in tempi di Covid, in spazi anche al chiuso, che è riuscito a mettere insieme molte persone, per l’esattezza 3252 nei tre giorni, in totale sicurezza, dal vivo, e uniti per l’amore per la cultura. La cosa che ci rimarrà impressa di più – aggiungono Del Debbio e Lombardi - forse sono gli occhi lucidi di alcuni visitatori, editori, espositori, nel dirci grazie per essere riusciti finalmente a ritrovarci INSIEME. A loro va tutto il nostro riconoscimento per averci supportato e aiutato nel far sì che tutte le misure di sicurezza venissero rispettate, anche per gli eventi molto frequentati come, tra gli altri, quello con Riccardo Pirrone, social stategist di Taffo Funeral Service”. 
Nel cuore del Festival rimarranno impressi tanti eventi e momenti; tra i più emozionanti c’è sicuramente la mattinata di premiazione dei tre concorsi abbinati al Festival, a cui hanno preso parte aspiranti scrittori, fotografi e gli studenti delle scuole Liceo Classico di Viareggio e Istituto Fermi di Lucca. Di quest’ultimo complesso ben 30 ragazzi hanno anche fatto parte dello staff festival, accogliendo il pubblico e aiutando gli organizzatori nei tre giorni, sempre con un sorriso dietro alla mascherina e con educazione. Anche questo ha contribuito a creare quell’atmosfera di intimità e di umanità che in molti hanno dichiarato di aver avvertito alla manifestazione.
Quasi 100 gli eventi nella tre-giorni a ingresso gratuito che, forse, tornerà presto. “Non ci sbilanciamo ancora, dobbiamo tirare tutte le somme, incontrare i nostri partner, raccoglie altre impressioni, esaminare gli errori e le sbavature che sicuramente ci sono state e di cui, nel caso, ci scusiamo. Però, in effetti, ieri abbiamo già fatto una prima riunione, un sopralluogo e non abbiamo ancora dormito 7 ore di fila. Siamo recidivi a quanto pare”, concludono scherzando.

Lucca Città di Carta rientra nel Patto per la Lettura di Regione Toscana ed è realizzato con il sostegno di Regione Toscana e Comune di Lucca, Real Collegio, Colorè, Unicoop Firenze, Carrozzeria Tris, Autocarrozzeria NuovaEra, La Salana, Blume Immobiliare, Cesarsedia, Fondazione Parco Nazionale di Collodi, Sinapsi Group, in collaborazione con Biblioteca Agorà, Metro Srl, Lucca Biennale, NessunoPress, Consorzio di promozione turistica della Versilia, Lucca Info&Guide, Ubik Lucca, Puccini Museum, Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art, Stamperia d’Arte Busato, Emporium Athestinum, Società Operaia Cascina, Elisabetta Donaglia e Marina Miragoli.  Media Partner: Radio Bruno, Toscana Libri, Leggere:Tutti.


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