RECENSIONE
SERIE TV:
THE
MAN IN THE HIGH CASTLE
STAGIONE 2 e 3
Stagioni:
3 (continua)
Puntate
2° stagione: 10
Puntate
3° stagione: 10
Produzione:
USA
Rete
di trasmissione italiana: Amazon Prime
Bentrovati
cari teledipendenti, oggi parliamo di una delle serie tv migliori degli ultimi
anni, The Man in the High Castle. La serie è tratta dal romanzo di Dick “La
svastica sul sole”, e abbiamo recensito la 1° stagione incrociandola col
romanzo in questo articolo.
La
2° e la 3° stagione proseguono là dove il romanzo si era interrotto,
continuando a mostrarci una realtà in cui i nazisti hanno vinto la guerra e
gli USA sono divisi in tre: parte germanico-nazista a oriente, e giapponesi a occidente, divisi da una zona
neutrale.
I
video dell’Uomo nell’alto castello, che mostrano scene di un mondo in cui i
nazi sono stati sconfitti, hanno sconvolto la vita di tutti i personaggi che
ruotano intorno a essi: la dissidente Juliana, il venditore di gadget americani
Robert Childan, il nazista americano John Smith e famiglia, alcuni ministri nipponici come Tagomi .
La
2° e la 3° stagione risultano molto
più corali della prima, in cui Juliana e Joe erano i protagonisti assoluti; Joe
nella 2° stagione anzi diventa un personaggio secondario sebbene importante per
lo sviluppo dell’intreccio,e anche Frank Frink ricoprirà un ruolo sempre meno
importante. Juliana è in grande crescita, da confusa ragazza diviene una
ribelle in fuga da tutte le fazioni (2° stagione) fino a diventare una determinata
eroina.
Il
ministro Tagomi è un altro personaggio con un interessante percorso personale.
Nella 2° stagione abbiamo visto come fosse in grado di “andare” nell’altro
mondo, quello in cui i nazi sono stati sconfitti e lui e la sua famiglia sono
vivi e felici, e ne torna con la consapevolezza di voler salvare milioni di
vite, anche a scapito dell’Impero Giapponese.
Tecnicamente,
per quanto riguarda fotografia, costumi, scenografie in tutte le stagioni sono
ben realizzate; la sceneggiatura nella 2° stagione si fa un po’ sfilacciata,
non si capisce perché Abendsen , l’Uomo nell’alto castello, si veda così poco,
o perché il personaggio di Joe perda così d’importanza; ci sono poi un po’ di
forzature nella trama. La 3° stagione è ancora più corale della prima, e la
sceneggiatura di certo scorre e avvince di più (nella 2° stagione ci sono delle
lentezze), e rende la storia più fantascientifica, senza incorrere nel rischio
di lesa maestà : Dick che era uno scrittore sci-fi! Chissà dove avrebbe portato
il suo romanzo se fosse stato completato?...
Nella
3° stagione della serie tv i filmati e il loro contenuto tornano ad avere
grande importanza; ci viene mostrato il modo (o i modi) in cui è possibile
passare da un mondo all’altro: lo cercano i ribelli, lo cercano i giapponesi e
lo cercano soprattutto i nazisti. Hitler è morto, Himmler è il nuovo Fuhrer e
prosegue nei folli piani del suo predecessore: far passare i suoi carrarmati e
le sue truppe anche negli altri mondi, per conquistarli tutti! John Smith viene
promosso di grado, ma inizia a dubitare delle tesi nazi dopo i fatti che hanno
coinvolto suo figlio.
Se
nella 2° stagione il tema principale erano le scelte, in questa 3° è
l’importanza della cultura, dell’identità di un popolo e dei come la propaganda
può distruggerne i simboli “sotto scroscianti applausi”, provocando però un
imbarbarimento della popolazione, come viene mostrato negli episodi finali.
In
questa serie abbiamo anche nuovi personaggi, che contribuiscono a mostrare la
crudeltà dei regimi liberticidi, ad esempio per quanto riguarda
l’omosessualità, ma non solo.
Troviamo molta azione, molti colpi di scena e
meno lentezze rispetto alle prime due stagioni.
Vengono spiegati e mostrati nuovi dettagli sul mondo alternativo e sul
passaggio tra i mondi, rendendo più comprensibili i fatti sin qui avvenuti.
Le
avventure personali di tutti i personaggi si integrano e si collegano benissimo alla storyline principale, in modo
più fluido rispetto alle serie precedenti; il personaggio migliore risulta
senz’altro John Smith, anche grazie alla bravura dell’interprete Rufus Sewell.
Juliana è meno protagonista, forse perché ormai il suo personaggio ha ormai
compiuto il suo sviluppo; rimane comunque centrale per il fulcro della storia,
cioè l’esistenza di uno o forse più mondi in cui non c’è il nazismo.
Non
ci resta che attendere la 4° stagione per scoprire come si evolverà la storia;
di certo sono stati annunciati nuovi personaggi, ma ancora non si conosce la
data di rilascio.
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