lunedì 30 gennaio 2023

SEGNALAZIONE: EDIPO IN FUGA DI EMILIO NIGRO

 Una raccolta di poesie nella nuova collana Icone di Les Flaneurs





Cari lettori poetici,

oggi parliamo di poesia con Edipo in Fuga di Emilio Nigro, edito da Les Flaneurs nella nuova collana Icone.

Edipo in fuga è una raccolta di versi d’esilio su quell’allontanarsi per necessità di sopravvivenza che inevitabilmente sporca lo sguardo sul mondo: l’osservazione diventa figlia di grumi prodotti e sciolti dal proprio vissuto. Edipo è un uomo innocente, che ama dire la verità ed è per questo in fuga. Da sé, primo nemico, e da chi preferisce l’opportunismo all’autenticità. Edipo è straniero ovunque: non originario, inconsapevole. I versi creano ponti, tracce, incisioni, segni. Sono le manifestazioni esteriori di un’interiorità chiamata a testimoniare il sotterraneo, l’invisibile, l’intimo. La poesia traduce il vissuto e lo trasmette in modo istantaneo ed eterno allo stesso modo. Segni, suoni, manifestazioni puramente umane per approcci liberi, liberati.


Non esserci, resta dietro a tessere auspici e mandarli per te per chi manca il respiro per chi abbassa lo sguardo per le botti vuote e i servi e i bambini soli. 


Conosciamo meglio l'autore. 

Emilio Nigro

(Cosenza, 1981) è poeta, autore e critico di teatro. Firma di Hystrio da oltre dieci anni, collabora e ha collaborato con quotidiani e riviste, scritto e messo in scena spettacoli. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Nico Garrone “ai critici più sensibili al teatro che muta” (Siena 2011), l’inserimento nel catalogo d’arte poetico The Book of People (Jesi, 2022). Tra le pubblicazioni Spezza il pane (Eretica, 2019 Salerno), Provincia Cronica (Teomedia, 2016). La poesia, il primo vagito.


Recap


Titolo: Edipo in fuga

  • Autore: Emilio Nigro
  • Editore: Les Flaneurs
  • Genere: Poesia
  • Collana: Icone
  • Pagine: 82
  • Prezzo: 10,00
  • Data di uscita: 23/11/2022
  • Link: Amazon





venerdì 27 gennaio 2023

RECENSIONE SERIE TV: STRANGER THINGS 4

La recensione di Stranger Things, quarta stagione





Cari telefilm-lovers,

nella 4a stagione di Stranger Things abbiamo assistito a un doppio passaggio: dall’infanzia all’adolescenza dei protagonisti (anche a causa del lungo stop alle riprese causato dalla pandemia) e da un mondo fantastico, sebbene pauroso, all’horror vero e proprio.

Il nemico paranormale contro il quale deve lottare il nostro gruppo di amici, Vecna, stavolta è veramente terribile: compie infatti una serie di efferati omicidi, e almeno all’inizio Undici è lontana e priva di poteri. Trasferitasi con la famiglia a Los Angeles, subisce il bullismo dei coetanei e senza poteri non riesce a cavarsela; li riacquisterà in seguito, anche se allo spettatore rimane un senso di amaro in bocca perché la giovane non è riuscita a trovare una dimensione senza le sue capacità paranormali. Invece ad Hawkins Will, Dustin e Lucas si uniscono a un club di gamers, l’Hellfire club di Eddie, che verrà accusato di essere l’assassino proprio per il fraintendimento dello scopo del suo club: una chiara critica al mondo degli adulti che non ascoltano i giovani e non capiscono il loro mondo. Il gruppetto più grande, Nancy, Johnantan e Steve, collaborerà alla riuscita del piano, ma come personaggi nel corso della serie perdono un po’ di spessore. Nancy e Murray invece hanno una sottotrama distaccata dal plot principale: i due vanno in Russia per un’operazione di salvataggio, ma le loro avventure tragicomiche spezzano in modo irritante il filone principale e appaiono inutili nello svolgimento generale.

Importantissimo in questa stagione lo svelarsi del passato di Undici, che scopriamo tramite flashback.

Le puntate sono solo 7, ma sono molto più lunghe del normale, l’ultima addirittura più di due ore! Questo offre un tocco cinematografico alla serie; inoltre la produzione non ha lesinato in CGI, a livelli quasi da film.

Oltre alla qualità degli effetti speciali, non si può non citare la colonna sonora (es i Metallica e Kate Bush) e il citazionismo di classici del passato anni '80, soprattutto Stephen King, che lo spettatore più attento ritroverà in diverse occasioni.

Nel complesso, una serie spettacolare, nonostante qualche scelta a livello di sceneggiatura avrebbe potuto essere migliore.

La 5° e ultima stagione uscirà nel 2024, e il titolo del primo episodio sarà The crawl.

Moriremo di curiosità per un altro anno almeno!

 

Recap

 

  • Titolo: Stranger Things
  • Genere: fantascienza, fantasy, horror, teen-drama, hriller, azione, avventura
  • Produzione: Usa
  • Creatori: Duffer brothers
  • Anno: 2016- in corso
  • N. di stagioni: 4- in corso
  • N. di puntate totali: 34
  • Rete di trasmissione in Italia: Neflix
  • Main Cast: Winona Ryder, Millie Bobby Brown, Finn Wolfhard, Gaten Materazzo, Caleb McLaughlin, Natalia Dyer

 

 



mercoledì 25 gennaio 2023

SEGNALAZIONE: SCARAFAGGI E ALTRI RACONTI DI FABRIZIO VALENZA

 Una nuova raccolta di racconti horror dall'autore di L'isola dei morti





Cari lettori,

oggi parliamo dell'antologia horror Scarafaggi e altri racconti di Fabrizio Valenza, autore self, composta da quattro racconti.

Dopo i risultati positivi dell’autopubblicazione de L’isola dei morti, un romanzo gotico ambientato a fine Ottocento, lo scrittore veronese Fabrizio Valenza torna a proporre quattro inquietanti storie da brivido, ambientate in epoche diverse. Il titolo della raccolta è dovuto a quello del secondo racconto, Scarafaggi, ambientato nell’immaginaria cittadina di Verulengo, in provincia di Verona.

La decisione di “correre il rischio di gestire personalmente il contatto con i lettori e l’offerta narrativa”, presa alcuni mesi fa con la personale cura riversata nel romanzo precedente, ha incontrato il favore del pubblico e delle recensioni. Per questo motivo, l’autore ha deciso di ripetere la formula, proponendo stavolta delle storie pulp e dirette, sebbene sempre tratteggiate nello stile dinamico ed emotivo che caratterizza lo scrittore.

Disponibile in tutti i formati a partire da fine novembre 2022 tramite il sito di Amazon, Fabrizio Valenza ha scelto di curare l’aspetto visivo del libro con le immagini di Enrico Valenza, illustratore per importanti case editrici. Per l’occasione, il disegnatore ha scelto una tecnica più tradizionale, ricorrendo agli strumenti classici del disegno e della pittura a mano, per ottenere un effetto particolarmente azzeccato in quel richiamo di copertina al famoso film di Murnau del 1922, Nosferatu. Scelta concordata con l’autore, che ha così deciso ancora una volta di caratterizzare in modo originale il proprio brand di selfpublishing, Albero del Mistero. A corredare l’interno del libro in versione cartacea, inoltre, ulteriori illustrazioni a colori, che rendono più preziosa l’edizione di questi racconti.

Di cosa parla Scarafaggi e altri racconti? Ecco cosa c’è nascosto in questi quattro angoli di paura.

  • Fondamenta d’incubo - A. D. 1936. Il barone Giovanni Rivioro ha da poco acquistato una palazzina liberty in pieno centro a Verona, dove si trasferisce a vivere. Notte dopo notte, incubo dopo incubo, si rende però conto di essere solo l’ennesimo anello di una catena di eventi maligni.
  • Scarafaggi - A.D. 2022, Verulengo. La ditta Ratti, blatte e nemici vari riceve un incarico importante: disinfestare un appartamento dagli scarafaggi che ne hanno preso possesso. La famiglia che gli affida l’incarico è fuggita in preda a un vero terrore, rifugiandosi in un albergo lontano. L’impresa di disinfestazione conoscerà così un livello di possessione entomologica mai sperimentata prima.
  • Strega - A.D. 2012, Verona. Quando Sara viene chiamata dalla professoressa di sua figlia per un colloquio urgente, inizia a sospettare che i timori nutriti nei confronti di Giulia fin da quando era bambina possano rivelarsi reali. La realtà che è costretta ad accettare, però, supera ogni fantasia. Cos’era quell’ombra oscura che vedeva nella penombra il giorno in cui partorì?
  • Il pifferaio di Hameln - A.D. 1284, Hameln, Bassa Sassonia. Mai stringere patti con un mago, soprattutto se poi non si ha in cuore di tenervi fede: potrebbe serbare una sorpresa ancor peggiore. E il pifferaio che ha liberato la cittadina di Hameln dalla piaga dei topi è tornato, per vendicarsi (di nuovo) del tradimento subito.

Una curiosità: tutti i racconti presenti nella raccolta sono legati da un immaginario che li accomuna tra di loro, rendendoli per l’appunto quattro differenti angoli di una paura che ha la medesima origine, ben rappresentata dall’idolo pagano illustrato all’interno del libro.

L’autore è presente online con il sito personale (https://fabriziovalenza.net) e su molti socialmedia:

- Facebook https://www.facebook.com/fvcelauro

- YouTube https://www.youtube.com/channel/UCFFO9IFEo9d1RrFIuKmTjJQ

- Instagram https://www.instagram.com/mykrokosmos/

- Twitch throor_valenza

- TikTok https://www.tiktok.com/@fabriziovalenza2?_t=8U

- Twitter https://twitter.com/Filosofoll

La pagina dedicata alla raccolta è https://fabriziovalenza.net/4-angoli-della-paura-nel-nuovo-librodi-fabrizio-valenza/

“Scarafaggi e altri racconti” di Fabrizio Valenza è già disponibile nei tre formati, ebook,cartaceo e con copertina rigida. L’illustrazione di copertina, ispirata al Nosferatu di Murnau, è di Enrico Valenza, illustratore per grandi case editrici (https://www.scuoladelfumetto.com/docenti/38/enrico-valenza), cui si devono anche le illustrazioni interne al libro.



Un estratto dal racconto “Scarafaggi”.

Morsicata? Che gli scarafaggi morsicassero le persone era solo una leggenda metropolitana. In tanti anni di lavoro, non aveva mai visto nulla del genere. Senz'ombra di dubbio, si erano lasciati prendere dallo spavento, magari per influsso del ribrezzo che il capofamiglia provava nei confronti di quegli insetti. Accadeva sempre così, aveva letto. La paura si trasmetteva dai genitori ai figli.

Anche se spesso circolavano leggende di insetti enormi e pericolosi, gli scarafaggi erano poco più che scarabei. Con la differenza che i bambini, proprio come gli adulti, non facevano certo fatica a prendere in mano un bello scarabeo marrone o verde metallo, mentre alla vista di una sola blatta, la repulsione derivante da leggende tramandate si trasformava in fobie irrazionali che prendevano il sopravvento. C’era chi, per reazione, li schiacciava a piedi nudi pur di eliminarli, perché era noto che gli amichetti avevano l'abitudine di uscire con il buio e di farsi sorprendere alla prima luce notturna. Aveva letto che a New York, forse la metropoli con il più alto tasso di infestazione del mondo, chi voleva dimostrare d'essere un vero newyorkese si prodigava nello schiacciare un roach (il nome americano della grossa e marrone variante dello scarafaggio) perfino a mani nude. Quello sì che faceva davvero schifo, anche a lui.

«Lo sa che gli scarafaggi non mordono, come dicono…», stava iniziando, ma venne subito interrotto dal suo cliente.

«No, mi risparmi questa tiritera. Me l'ha già fatta il medico che ha visitato Elena! La miapiccolina piangeva, mentre quello cercava di convincerci che non poteva trattarsi di un morso…».

«Gli scara-».

«No, non giri il coltello nella piaga. Eviti, per favore! Non sto scherzando, abbiamo tutti unafobia, qui in casa».

«È questo il motivo per cui li chiamiamo parassiti. Aiuta le persone ad affrontare il problema. Allora senta, facciamo così. Mi dica la via dell'albergo, che vengo a prendere le chiavi e iniziamo già oggi, se è d’accordo. Vedrà che nell’arco di massimo due giorni, il problema sarà risolto».

«No, prima mi deve fare una promessa. Me lo prometta, signor Anghiari, me lo prometta!»

«Che cosa?» Diavolo, quel tizio era la persona più agitata che gli fosse mai capitata!

«Che vi fermerete in casa almeno due o tre giorni per capire come agiscono. Sono intelligenti».

Qualche secondo di silenzio, poi interrotto da Giuseppe che non voleva far capire cosa stesse pensando, ovvero che quell'uomo era il tizio più patetico e fuori di testa mai incontrato.

«Di solito facciamo un primo intervento e poi torniamo il giorno dopo per controllare. E se è il caso, agiamo di nuovo».

Roberto F. si mise a ridere istericamente. «No, guardi, non ha capito, allora...»

Giuseppe attese con pazienza che il suo nuovo insegnante arrivasse alla conclusione.

«Quelle cose sono molto intelligenti e avranno già capito che sta per arrivare qualcuno per farli fuori. Non vederci lì da qualche tempo, li avrà messi sul chi va là».

Ora: il signor F. stava parlando di quegli scarafaggi come se avesse avuto a che fare con unbranco di lupi famelici dopo un lungo inverno, ma qualcuno doveva pur riportarlo sulla Terra e fargli capire, prima o poi, che quei lupi erano sì esserini adattabili (gli unici che sarebbero sopravvissuti a una guerra atomica, recitava una delle tante stronzate che circolavano su quei parassiti), ma non tanto intelligenti.


Di sé l’autore dice: “Di origini siciliane e con il pallino di raccontare il mondo secondo il mio punto di vista, dopo nove anni di lavoro in banca, ho cambiato vita per darmi una svolta verso il meglio. Ho deciso nel 2004 di insegnare nelle Scuole dell’Infanzia. Avendo a che fare giornalmente con i bambini dai 3 ai 6 anni, lascio spazio a quello che Jung chiamava il Puer Aeternus: si diverte lui e diverte me. Dopo 15 romanzi e 15 anni, torno all’autopubblicazione con L’isola dei morti e la nuova raccolta, Scarafaggi e altri racconti, tutti pubblicati con l’etichetta Albero del Mistero”.

(https://fabriziovalenza.net/chi-sono/)


Recap


  • Titolo: Scarafaggi e altri racconti
  • Autore. Fabrizio Valenza
  • Genere: horror, racconti, antologia
  • Editore: self published
  • Prezzi:
  • Ebook: 3,99€
  • Cartaceo morbido: 16,99€
  • Cartaceo rigido: 22,99€
  • Pagine: 120
  • Link: Amazon

lunedì 23 gennaio 2023

SEGNALAZIONE: LA STIRPE DELLE OSSA DI LORENZO MANARA

 Un romanzo dark fantasy storico di accurata ambientazione medievale





Se cerchi un dark fantasy crudo e senza sconti...

Se ti piace leggere di maledizioni e antiche leggende, faide e battaglie...

Se vuoi immergerti in un Medioevo italiano ricostruito con precisione filologica, lontano dagli scenari grandiosi (e inesatti) cui ci ha abituati il cinema, ma più vicino alla realtà storica...

Continua a leggere, perché stai per scoprire un libro che adorerai.

Da venerdì 7 ottobre La stirpe delle ossa di Lorenzo Manara è ufficialmente disponibile al pubblico, in libreria e in tutti gli store online!




TRAMA:

1354. Riccardo è un signorotto di campagna che governa il piccolo e paludoso feudo di Malarocca. Già devastato dalla peste e dalle carestie, sul suo territorio grava una minaccia ancora più grande: i Castrafuria, che bramano di impossessarsi della cripta dove riposano i resti del santo, dipinto dalle leggende come un guerriero immortale.

Quando suo fratello si fa trascinare in uno scontro aperto, Riccardo è costretto a dar fondo a tutto ciò che gli resta per impedire la fine dell’intera stirpe, in una battaglia già disastrosa in partenza. Ferito a morte, è costretto rifugiarsi nella cripta, per chiedere un’intercessione. Le preghiere alle ossa ottengono inaspettatamente una risposta: anziché ricevere la grazia, la sua carne comincia a imputridirsi e ogni cosa intorno a lui marcisce.

Il signore marcio scende quindi in guerra forte della sua immortalità come un cadavere in armatura, portando la morte a chiunque lo ostacoli; nemici o amici che siano. E finché la verità sul santo non sarà svelata, la maledizione continuerà ad affliggerlo riversandosi perfino sulle persone che ama.


La Biografia dell'autore, Lorenzo Manara 


Appassionato di storia antica e medievale. Scrittore di libri storici e fantasy, racconti, supplementi d’avventura per giochi di ruolo, e sceneggiatore di fumetti e graphic novel.

Laureato alla facoltà di Architettura di Firenze, ha approfondito gli studi universitari per concentrarsi sulla storia delle antiche città fortificate, passando poi all’archeologia e alla storia militare; difficile che s’interessi di qualcosa se non ci sono di mezzo spade e battaglie.

Conduttore del podcast settimanale Leggende Affilate su YouTube, Spotify, Twitch e le migliori piattaforme di streaming.

Dal 2015 pubblica articoli riguardo battaglie ed episodi storici avventurosi, cavalieri erranti, frati impostori, reliquie fasulle, palle di fuoco, maghi, streghe, negromanti: un viaggio alla scoperta delle origini del fantasy, a partire dalle cronache antiche e medievali e dalle più celebri saghe e leggende della storia.

 Sito ufficiale: Lorenzo Manara


Recap


  • Titolo: La stirpe delle ossa
  • Autore: Lorenzo Manara
  • Genere: dark fantasy, storico
  • Editore: Acheron
  • N. di pagine: 350
  • Data di uscita: 7 ottobre 2022
  • Prezzo: € 16 cartaceo, € 6,99 ebook
  • Link: Amazon

venerdì 20 gennaio 2023

BLOGTOUR FANTASMI D'ITALIA, QUARTA TAPPA

 Blogtour Fantasmi d'Italia: intervista alla scrittrice Elena Mandolini





Cari fantasmi,

per la quarta tappa del blogtour dedicato a Fantasmi d'Italia abbiamo intervistato la scrittrice Elena Mandoini, che ci parlerà del suo racconto.

Recuperate nel post del blog del 16 gennaio l'intervista allo scrittore Giuseppe Gallato, qualora l'aveste persa! 


Quarta di copertina:

Borghi e castelli d’Italia sono popolati da spiriti inquieti ed errabondi che ancora non trovano pace, che ancora si aggrappano a uno scampolo di vita e non riescono ad andare oltre.

In vita, erano donne torturate e uccise, amanti fedifraghi, nobili superbi o cavalieri di ventura. Di fatto, sono soltanto esseri umani, con le loro torbide passioni, i loro vizi, i loro sogni infranti.

In questo volume faremo la conoscenza di alcuni fantasmi d’Italia, dalle più celebri Azzurrina e Beatrice Cenci alle storie meno note ma ugualmente appassionanti, che rivivono grazie alle penne di una dozzina di autori e autrici nostrani, specializzati in fantastico e folclore.

Attenti agli spifferi, cari lettori: sarà il vento o uno spirito che tenta di comunicare con voi?!

 

Il volume “Fantasmi d’Italia” contiene i racconti: L’un contro l’altro armati, di Marco Bertoli; La barca di Caronte, di Franco Giacoia; La maledizione di Carini, di Giuseppe Gallato; L’anima in castigo, di Elena Mandolini; Azzurrina, di Alessandra Leonardi; Temi i vivi, di Alessandro Ricci; La juaria, di Maena Delrio; Nos contra todos, di Francesca Cappelli; Bocca grande, di Maria Pia Michelini; Non è colpa mia, di Debora Parisi; Il rigattiere e ‘o munaciello, di Raffaele Longo; La reminiscenza, di Laura Rizzoglio; La dama velata, di Micol Fusca; La notte della Pimpaccia, di Monica Serra; Duca di amori passati, di Alessio Del Debbio.


Intervista a Elena Mandolini

1)      Come è nato il tuo racconto? Di cosa parla?

Il racconto L’anima in castigo è dedicato a Beatrice Cenci. Una figura che mi ha sempre incuriosita, sia per la tormentata esistenza, che per le false accuse che la portarono alla condanna a morte per decapitazione.  Non vorrei svelare troppo, ma desidero comunque sottolineare come la giovane donna cadde vittima delle violenze di un uomo che avrebbe dovuto proteggerla e non ferirla nell’animo e nel corpo: il padre. Nonostante le mille vicissitudini negative e la condanna a morte, Beatrice rimase sempre fedele a se stessa e non tradì i suoi ideali. In tal senso, ho cercato di omaggiarla cercando di non mutare gli avvenimenti della sua vita ma di esporli tramite Lara, la protagonista del racconto.  Al fine di rispettare il carattere e i pensieri di Beatrice Cenci, ho anche riportato una sua frase che, secondo alcuni studi, avrebbe detto poco prima dell’esecuzione.

2)      Quali fantasmi o creature fantastiche conosceremo?

Conosceremo il fantasma di Beatrice Cenci a cui ho cercato di donare una sfumatura ben definita: ovvero ho descritto come suppongo, spero, sia un fantasma. Non lo immagino come un poltergeist impazzito, o comunque, senza cognizione del sé. Credo che i fantasmi abbiano una coscienza, che ricordino la vita passata e, in base a essa, possano essere più o meno maligni o benevoli. Penso vi siano fantasmi  protettivi che rimangono accanto agli affetti cari per proteggerli, come angeli custodi. Nel racconto L’anima in castigo, Beatrice Cenci è una creatura tormentata, triste e malinconica, in cerca di serenità.

3)      Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?

Il racconto si svolge nella mia città natale: Roma. Nello specifico, nel posto che, in teoria, il fantasma di Beatrice Cenci visita ogni 11 settembre: il ponte di Castel sant’Angelo. È uno tra i luoghi più suggestivi di Roma, soprattutto al tramonto. I lampioni illuminati, le statue degli angeli, Castel Sant’Angelo affianco e la cupola di San Pietro in lontananza: come potrebbe non essere fonte di leggende e folclore locale? Come potrebbe non suscitare l’attenzione di creature fantastiche? Vi consiglio di visitare il ponte di Castel Sant’Angelo verso la sera e di lasciarvi circondare dalla malia del luogo e dai colori del tramonto.

4) Un breve estratto dal racconto.

Socchiuse la bocca. Il dolore alle spalle divenne intenso. Scrocchiò il collo, tentando di allentare la

tensione muscolare. Sulla pelle nessun livido, nessun segno. Tuttavia lei percepiva ogni fitta. Le braccia, le gambe, l’addome, sentiva spasmi ovunque. La vagina pulsava; combatté l’irritazione e il

prurito. Lo maledisse, sussurrandone il nome. Un bagliore repentino si incuneò nelle iridi, facendole pulsare il cervello: chiuse gli occhi. Fece un piccolo cenno con la testa. Era la decisione giusta. Non poteva fare altrimenti. Lei doveva essere libera. Aveva solo aspettato che lei arrivasse per salvarla. Si alzò e si vestì. Da lì a poco più di un’ora, tutto sarebbe finito.

5) Indicate una canzone, da ascoltare come colonna sonora al racconto, o un'immagine (di qualunque tipo, foto, quadri ecc) da abbinare.

Sicuramente vi invito a osservare con attenzione il ritratto di Beatrice realizzato dall’artista Guido Reni che mi ha ispirata per i lineamenti fisici della giovane.  Come canzoni, vi suggerisco qualsiasi melodia malinconica che vi aiuti a entrare nella vita di Lara e di Beatrice. Un esempio potrebbe essere Untitled 1 del gruppo islandese Sigur Rós oppure Hallelujah di Jeff Buckley.

 

Recap

  • Titolo: Fantasmi d’Italia
  • Autore: Autori vari
  • Editore: NPS Edizioni
  • Genere: antologia di racconti fantastici
  • Pagine: 258
  • Formato: cartaceo e digitale
  • Prezzo: 15 euro (cartaceo) / 2,99 euro (digitale)
  • ISBN: 978-88-31910-545 (cartaceo) / 978-88-31910-552 (ebook)
  • Copertina di Vincenzo Pratticò.

 

Booktrailer su Youtube: https://youtu.be/LKFDIUCFPYQ

 

Disponibile su tutti gli store di libri e di ebook.

Amazon: https://www.amazon.it/Fantasmi-dItalia-Alessio-Del-Debbio/dp/883191054X /

Ordinabile sul sito NPS Edizioni: https://www.npsedizioni.it/p/fantasmi-ditalia/


Proseguite il blogtour seguendo il calendario nell'immagine di copertina!




martedì 17 gennaio 2023

NUOVA USCITA: KAROLUS DI FRANCO FORTE

 Esce oggi il romanzo su Carlo Magno di Franco Forte





Cari amanti dei romanzi storici,

esce oggi Karolus, il romanzo su Carlo Magno di Franco Forte, edito da Mondadori.


In un vivido, appassionante, fedelissimo affresco storico, rivive l’avventura straordinaria del condottiero più celebre del Medioevo, fondatore del Sacro Romano Impero.

 

 


    Franco Forte, profondo conoscitore della Storia e degli espedienti narrativi per drammatizzarla al meglio, ritorna al romanzo storico che gli ha meritato sempre grande fortuna tra gli scaffali, concentrandosi su una delle figure più iconiche del Basso Medioevo: Carlo Magno


IL LIBRO

Re dei Franchi, re dei Longobardi, primo imperatore del Sacro Romano Impero: Carlo, incoronato “Magno” già nei giorni della sua ascesa, è unanimemente considerato il grande crocevia dell’età medievale. I suoi successi sul campo di battaglia occupano pagine intere dei libri di Storia, ma se le campagne militari descrivono bene l’imbattibile stratega, meno si sa dell’uomo dietro quelle imprese. Che cosa si agitava nel cuore del grande condottiero? Quali sogni – e quali incubi – ne popolavano l’animo? Attingendo a una sterminata storiografia Franco Forte ricostruisce le gesta del celebre sovrano dalla primissima infanzia agli ultimi, intensi istanti di vita, immergendoci con il talento dello storytelling che lo contraddistingue nel racconto di un’avventura irripetibile, segnata da sfide, successi, amori e battaglie, ma anche da dubbi, rimpianti, dolorosissime perdite e ancor più struggenti addii, restituendo per la prima volta il ritratto di un uomo figlio del proprio tempo ma animato da una visione della politica e di un’Europa straordinariamente moderna.

 



Quando la Storia supera la fiction: tra le pagine del Carolingio si rincorre una girandola di intrighi, morti sospette e grandi battaglie come solo in una stagione del Trono di Spade.


KAROLUS – Il romanzo di Carlo Magno

25 dicembre 800. Sono passati tre secoli da quando Roma ha cessato di esistere: nella pur turbolente storia della Città Eterna, nessuno ormai immaginava che ci potesse essere un altro imperatore. E invece, nel giorno di Natale di un secolo appena nato, il Papa sta per proclamare un nuovo sovrano. Un nuovo Cesare. A ricevere la corona è Carlo Magno, Karolus Magnus, primogenito della stirpe dei Carolingi.

Come è arrivato Carlo su quel trono? Per qualcuno che si è meritato, ancora in vita, l’appellativo di Magno la risposta dovrebbe essere scontata.

E se invece la strada che porta a quella notte di Natale fosse lastricata di coraggio, battaglie e trionfi, certo, ma anche di complotti, intrighi e sangue? Se tra i fasti delle vittorie si nascondessero troppi segreti? Che cosa si agitava nel cuore del grande condottiero quando si preparava a diventare reggente unico del Sacro Romano Impero? Quali sogni – e quali incubi – ne popolavano l’animo?

Attingendo a una sterminata storiografia Franco Forte ricostruisce in forma di romanzo le gesta del celebre sovrano, dalla primissima infanzia agli ultimi, intensi istanti di vita, immergendoci nel racconto di un’avventura irripetibile, segnata da sfide, successi e amori, ma anche da dubbi, rimpianti, dolorosissime perdite e ancor più struggenti addii.

 

 

L’INCIPIT

 

25 dicembre 800

Santo Natale, Roma

 

Una ragnatela di piccole imperfezioni distorceva il riflesso nelgrande specchio di bronzo, ma Carlo non se ne curò. La sua figura imponente avrebbe suscitato l’ammirazione della folla, grazie soprattutto ai preziosi abiti che indossava. La toga bianca bordata di porpora, nello stile degli antichi imperatori romani, era nascosta in parte da una ricca clamide trattenuta sulla spalla da una fibula d’oro, dono dell’arcivescovo Teodulfo. I morbidi calzari di feltro, lavorati da sua moglie Liutgarda, erano impreziositi da tibiali di seta che gli fasciavano le gambe fino alginocchio. Al fianco, come imponeva la tradizione dei Franchi e dei Merovingi, portava una ricca cintura tempestata di gemme preziose, a cui era assicurato un semplice fodero di cuoiocon la spada corta ricevuta da suo padre quasi quarant’anni prima, da cui non si separava mai.

«Sono passati più di tre secoli da quando Roma ha cessato di esistere» gli ricordò una voce alle sue spalle. «E ora, finalmente, potremo celebrare un nuovo imperatore. Un nuovo Cesare.»

Carlo lasciò che nello specchio prendesse vita un leggero sorriso, sepolto tra la barba oliata e pettinata dai suoi servi.

«Cesare è stato il nome di un dittatore» ribatté. «Non credo che papa Leone III ne sarà particolarmente felice.»

L’abate Angilberto fece un passo di lato, consentendo a Carlo di vederlo attraverso lo specchio.

«Questa notte il pontefice celebrerà la tua consacrazione, affidandoti l’imperium. Tutto il mondo tornerà a rifulgere della gloria dell’impero romano.»

Carlo fece un sospiro e si aggiustò l’orlo della toga, poi si voltò verso Angilberto, avvolto nella sua semplice tonaca da abate laico.

«Il Sacro Romano Impero» specificò. «Così mi è stato suggerito di chiamarlo.»

Angilberto si strinse nelle spalle. «Immagino sia stato Alcuino a darti questa suggestione. Mi spiace non possa essere qui, in questo giorno così importante.»

«Alcuino è vecchio e malato nel corpo, ma la sua mente è ancora scaltra. Anche se non è presente, sono certo di poter contare sul suo sostegno spirituale.»

«Non credo tu ne abbia bisogno.»

Carlo abbozzò un mezzo sorriso. «Allora conosci poco il tuo re.» Sollevò le mani e gliele mostrò. «Guarda come tremano. Non credo di essere mai stato più spaventato, neppure durante la più cruenta delle battaglie.»

«Lo posso capire» annuì Angilberto. «Ma non lo darai a vedere, lo so. Né a Sua Santità né al popolo di Roma, che ti sta acclamando fin da questa mattina.»

«La basilica sarà aperta a tutti?» chiese Carlo.

«Non potrebbe essere altrimenti» confermò l’abate. «L’imperatore dovrà essere celebrato da Dio e dagli uomini.»

«Se stai cercando di tranquillizzarmi, non ci sei riuscito.»

Angilberto sorrise, poi indicò la porta con il braccio teso. «Sei pronto, mio signore? È giunta l’ora.»

Carlo guardò l’uscita, cercò di immaginare cosa lo attendeva dall’altra parte e trattenne il respiro, provando a calmarsi. Strinse l’elsa della spada e si disse che difficilmente avrebbe potuto immaginare un momento simile, quando suo padre gli aveva affidato quella piccola arma dal significato tanto speciale.

Al tempo lui era solo un ragazzo, e il mondo era ben diverso da ciò che lo attendeva oltre quella porta...

 

L’AUTORE 


Franco Forte è nato a Milano nel 1962. Scrittore, sceneggiatore e giornalista, per Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, Carthago, Roma in fiamme, Caligola, Cesare l’Immortale e Romolo, il primo di una serie di libri dedicati ai sette re di Roma.

 






Recap

  • Titolo: Karolus
  • Autore: Franco Forte
  • Genere: storico, storia
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Omnibus
  • N. di pagine: 732
  • Uscita: 17 gennaio 2023
  • Prezzo:  € 25

                                                        


 

 

lunedì 16 gennaio 2023

BLOGTOUR FANTASMI D'ITALIA, TERZA TAPPA

 Blogtour Fantasmi d'Italia: intervista allo scrittore Giuseppe Gallato





Cari fantasmi,

oggi intervistiamo lo scrittore Giuseppe Gallato che ci parlerà del suo racconto contenuto in Fantasmi d'Italia, Nps edizioni.

Quarta di copertina:

Borghi e castelli d’Italia sono popolati da spiriti inquieti ed errabondi che ancora non trovano pace, che ancora si aggrappano a uno scampolo di vita e non riescono ad andare oltre.

In vita, erano donne torturate e uccise, amanti fedifraghi, nobili superbi o cavalieri di ventura. Di fatto, sono soltanto esseri umani, con le loro torbide passioni, i loro vizi, i loro sogni infranti.

In questo volume faremo la conoscenza di alcuni fantasmi d’Italia, dalle più celebri Azzurrina e Beatrice Cenci alle storie meno note ma ugualmente appassionanti, che rivivono grazie alle penne di una dozzina di autori e autrici nostrani, specializzati in fantastico e folclore.

Attenti agli spifferi, cari lettori: sarà il vento o uno spirito che tenta di comunicare con voi?!

 

Il volume “Fantasmi d’Italia” contiene i racconti: L’un contro l’altro armati, di Marco Bertoli; La barca di Caronte, di Franco Giacoia; La maledizione di Carini, di Giuseppe Gallato; L’anima in castigo, di Elena Mandolini; Azzurrina, di Alessandra Leonardi; Temi i vivi, di Alessandro Ricci; La juaria, di Maena Delrio; Nos contra todos, di Francesca Cappelli; Bocca grande, di Maria Pia Michelini; Non è colpa mia, di Debora Parisi; Il rigattiere e ‘o munaciello, di Raffaele Longo; La reminiscenza, di Laura Rizzoglio; La dama velata, di Micol Fusca; La notte della Pimpaccia, di Monica Serra; Duca di amori passati, di Alessio Del Debbio.



Autore: Giuseppe Gallato

Racconto: La Maledizione di Carini



 

1) Come è nato il tuo racconto? Di cosa parla?

Sono stati tanti gli elementi che mi hanno indotto a scegliere questa leggenda per dar vita al mio racconto. Dal castello normanno dall’architettura sinistra, alla storia di femminicidio in cui rimase vittima la giovane Laura Lanza. Dal padre assassino, all’amante appassionato. Dall’amore segreto, all’uccisione dei due sfortunati amanti. Dalla morte efferata della nobildonna, al mistero che aleggia sulla sua sepoltura. Dall’impronta indelebile della sua mano insanguinata sul muro, alla leggenda dello spirito inquieto della baronessa che vaga per le stanze del castello. Sulla nota leggenda del fantasma di Carini si può dire davvero tanto, ma c’è un elemento in particolare da cui sono partito per costruire l’intera vicenda che ruota attorno al racconto: le squadre dei cacciatori di fantasmi che negli anni hanno condotto le proprie indagini all’interno della fortezza. Sarebbero numerose le testimonianze di insoliti fenomeni avvenuti nel castello, soprattutto in occasione di ogni anniversario dalla morte di Laura Lanza, il 4 dicembre. In questa storia, dunque, non mancheranno gli investigatori del paranormale che, guidati all’interno del castello dal curatore Lorenzo Venturini, dovranno scoprire quale verità si cela dietro il famigerato fantasma della baronessa di Carini.



2) Quali fantasmi o creature fantastiche conosceremo?

Faremo la conoscenza di uno dei fantasmi più noti della Sicilia, la baronessa Laura Lanza. La sua misteriosa leggenda si snoda nel paese di Carini, in provincia di Palermo, dove si vocifera che l’anima inquieta della nobildonna, vittima di femminicidio, vaghi ancora tra le stanze e i corridoi del castello. L’atrocità di un omicidio tanto efferato, commesso da un padre sulla figlia, continua a impressionare e inquietare ancora oggi molta gente, rendendo la storia della baronessa intramontabile… immortale come il suo spirito.



3) Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?

Il racconto è ambientato nel Castello La Grua-Talamanca di Carini, fortezza normanna nei pressi di Palermo. La scelta di questo luogo è strettamente legata alla storia di Laura Lanza e alla leggenda che aleggia attorno alle sue misteriose apparizioni. In occasione di ogni anniversario dalla morte della baronessa, il 4 dicembre, si vocifera che l’orma femminile di una mano insanguinata appaia sulla parete della stanza. In quella stessa stanza dove, secondo le ricostruzioni, si sarebbe consumato il feroce delitto commesso dal padre. 


4) Un breve estratto dal racconto.

La donna emise un gemito e si lasciò cadere sulle ginocchia, le braccia inermi, i muscoli del collo arresi e la testa reclinata nell’atto di un ultimo abbandono. Dalla finestra osservò la linea del sole risalire rapida e l’ombra inghiottirla. Il sonno eterno tuttavia non arrivò subito.

Lorenzo allungò le braccia su di lei, le dita sfiorarono il sangue che le sgorgava copioso. Prese un profondo respiro per scacciare la sensazione di smarrimento che lo avviluppava.

«Laura…» sussurrò, alzando la mano a lambirle il palmo insanguinato. Incrociò il suo sguardo, anch’esso disperso in chissà quale deserto. O forse era rimasto vittima dello stupore, della rassegnazione, dell’angoscia. Della morte dissennata che l’aveva strappata al mondo.



5) Indicate una canzone, da ascoltare come colonna sonora al racconto, o un'immagine (di qualunque tipo, foto, quadri ecc) da abbinare.

Per la lettura consiglierei l’ascolto delle musiche che mi hanno ispirato maggiormente durante le fasi di stesura del racconto.


Nella fase iniziale e centrale: Auri – Night13

https://youtu.be/vAbPm_37unw


Nella fase finale: Nightwish – Walking In The Air

https://youtu.be/Y8rRHX9bHik 

Foto:





Recap:

  • Titolo: Fantasmi d’Italia
  • Autore: Autori vari
  • Editore: NPS Edizioni
  • Genere: antologia di racconti fantastici
  • Pagine: 258
  • Formato: cartaceo e digitale
  • Prezzo: 15 euro (cartaceo) / 2,99 euro (digitale)
  • Copertina di Vincenzo Pratticò.


Booktrailer su Youtube: https://youtu.be/LKFDIUCFPYQ


Disponibile su tutti gli store di libri e di ebook.

Amazon: https://www.amazon.it/Fantasmi-dItalia-Alessio-Del-Debbio/dp/883191054X /

Ordinabile sul sito NPS Edizioni: https://www.npsedizioni.it/p/fantasmi-ditalia/

Seguite la prossima tappa del blogtour qui su IUF il 20 gennaio, parleremo con la scrittrice Elena Mandolini del suo racconto!

E non perdete le tappe successive!