Blogtour Fantasmi d'Italia: intervista alla scrittrice Elena Mandolini
Cari fantasmi,
per la quarta tappa del blogtour dedicato a Fantasmi d'Italia abbiamo intervistato la scrittrice Elena Mandoini, che ci parlerà del suo racconto.
Recuperate nel post del blog del 16 gennaio l'intervista allo scrittore Giuseppe Gallato, qualora l'aveste persa!
Quarta di
copertina:
Borghi e castelli d’Italia
sono popolati da spiriti inquieti ed errabondi che ancora non trovano pace, che
ancora si aggrappano a uno scampolo di vita e non riescono ad andare oltre.
In vita, erano donne
torturate e uccise, amanti fedifraghi, nobili superbi o cavalieri di ventura.
Di fatto, sono soltanto esseri umani, con le loro torbide passioni, i loro vizi,
i loro sogni infranti.
In questo volume faremo la
conoscenza di alcuni fantasmi d’Italia, dalle più celebri Azzurrina e Beatrice
Cenci alle storie meno note ma ugualmente appassionanti, che rivivono grazie alle
penne di una dozzina di autori e autrici nostrani, specializzati in fantastico
e folclore.
Attenti agli spifferi, cari lettori:
sarà il vento o uno spirito che tenta di comunicare con voi?!
Il volume “Fantasmi d’Italia” contiene i racconti: L’un
contro l’altro armati, di Marco Bertoli; La barca di Caronte, di Franco
Giacoia; La maledizione di Carini, di Giuseppe Gallato; L’anima in castigo, di
Elena Mandolini; Azzurrina, di Alessandra Leonardi; Temi i vivi, di Alessandro
Ricci; La juaria, di Maena Delrio; Nos contra todos, di Francesca Cappelli;
Bocca grande, di Maria Pia Michelini; Non è colpa mia, di Debora Parisi; Il rigattiere e ‘o munaciello, di Raffaele Longo; La reminiscenza,
di Laura Rizzoglio; La dama velata, di Micol Fusca; La notte della Pimpaccia,
di Monica Serra; Duca di amori passati, di Alessio Del Debbio.
Intervista a Elena Mandolini
1)
Come è nato il tuo racconto? Di cosa
parla?
Il racconto L’anima in castigo è dedicato a Beatrice
Cenci. Una figura che mi ha sempre incuriosita, sia per la tormentata esistenza,
che per le false accuse che la portarono alla condanna a morte per
decapitazione. Non vorrei svelare
troppo, ma desidero comunque sottolineare come la giovane donna cadde vittima
delle violenze di un uomo che avrebbe dovuto proteggerla e non ferirla
nell’animo e nel corpo: il padre. Nonostante le mille vicissitudini negative e
la condanna a morte, Beatrice rimase sempre fedele a se stessa e non tradì i
suoi ideali. In tal senso, ho cercato di omaggiarla cercando di non mutare gli
avvenimenti della sua vita ma di esporli tramite Lara, la protagonista del
racconto. Al fine di rispettare il
carattere e i pensieri di Beatrice Cenci, ho anche riportato una sua frase che,
secondo alcuni studi, avrebbe detto poco prima dell’esecuzione.
2)
Quali fantasmi o creature fantastiche
conosceremo?
Conosceremo
il fantasma di Beatrice Cenci a cui ho cercato di donare una sfumatura ben
definita: ovvero ho descritto come suppongo, spero, sia un fantasma. Non lo
immagino come un poltergeist impazzito, o comunque, senza cognizione del sé.
Credo che i fantasmi abbiano una coscienza, che ricordino la vita passata e, in
base a essa, possano essere più o meno maligni o benevoli. Penso vi siano
fantasmi protettivi che rimangono
accanto agli affetti cari per proteggerli, come angeli custodi. Nel racconto L’anima
in castigo, Beatrice Cenci è una creatura tormentata, triste e malinconica, in
cerca di serenità.
3)
Dove è ambientato il racconto? Perché
questa scelta?
Il racconto
si svolge nella mia città natale: Roma. Nello specifico, nel posto che, in
teoria, il fantasma di Beatrice Cenci visita ogni 11 settembre: il ponte di
Castel sant’Angelo. È uno tra i luoghi più suggestivi di Roma, soprattutto al
tramonto. I lampioni illuminati, le statue degli angeli, Castel Sant’Angelo
affianco e la cupola di San Pietro in lontananza: come potrebbe non essere fonte
di leggende e folclore locale? Come potrebbe non suscitare l’attenzione di
creature fantastiche? Vi consiglio di visitare il ponte di Castel Sant’Angelo
verso la sera e di lasciarvi circondare dalla malia del luogo e dai colori del
tramonto.
4) Un breve estratto dal racconto.
Socchiuse la bocca. Il dolore alle spalle
divenne intenso. Scrocchiò il collo, tentando di allentare la
tensione muscolare. Sulla pelle nessun
livido, nessun segno. Tuttavia lei percepiva ogni fitta. Le braccia, le gambe,
l’addome, sentiva spasmi ovunque. La vagina pulsava; combatté l’irritazione e
il
prurito. Lo maledisse, sussurrandone il
nome. Un bagliore repentino si incuneò nelle iridi, facendole pulsare il cervello:
chiuse gli occhi. Fece un piccolo cenno con la testa. Era la decisione giusta.
Non poteva fare altrimenti. Lei doveva essere libera. Aveva solo aspettato che
lei arrivasse per salvarla. Si alzò e si vestì. Da lì a poco più di un’ora,
tutto sarebbe finito.
5) Indicate una canzone, da ascoltare come
colonna sonora al racconto, o un'immagine (di qualunque tipo, foto, quadri ecc)
da abbinare.
Sicuramente vi invito a osservare con
attenzione il ritratto di Beatrice realizzato dall’artista Guido Reni che mi ha
ispirata per i lineamenti fisici della giovane.
Come canzoni, vi suggerisco qualsiasi melodia malinconica che vi aiuti a
entrare nella vita di Lara e di Beatrice. Un esempio potrebbe essere Untitled 1
del gruppo islandese Sigur Rós oppure Hallelujah di Jeff Buckley.
Recap
- Titolo: Fantasmi d’Italia
- Autore: Autori vari
- Editore: NPS Edizioni
- Genere: antologia di racconti fantastici
- Pagine: 258
- Formato: cartaceo e digitale
- Prezzo: 15 euro (cartaceo) / 2,99 euro (digitale)
- ISBN: 978-88-31910-545 (cartaceo) / 978-88-31910-552 (ebook)
- Copertina di Vincenzo Pratticò.
Booktrailer su Youtube:
https://youtu.be/LKFDIUCFPYQ
Disponibile su tutti gli store di libri e di ebook.
Amazon: https://www.amazon.it/Fantasmi-dItalia-Alessio-Del-Debbio/dp/883191054X
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Ordinabile sul sito NPS Edizioni: https://www.npsedizioni.it/p/fantasmi-ditalia/
Proseguite il blogtour seguendo il calendario nell'immagine di copertina!
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