mercoledì 30 dicembre 2020

BLOG POST: BUON 2021!

 



Cari lettori, 

questo 2020 è stato un anno molto difficile per tutti; costretti a casa per molti mesi, l'Internet è diventato fondamentale non solo per il lavoro, lo studio ma anche per le relazioni sociali, demandate a questo mezzo a volte capriccioso e non fruibile da tutti, purtroppo.

La pandemia tra le altre disgrazie ci ha tolto la cultura, il cinema, i musei, il teatro e la musica; questo in parte ha avuto ripercussioni anche sul blog, sono infatti quasi assenti le recensioni cinematografiche, in pratica quest'anno ho visto solo Tenet.

Molti durante la prima ondata hanno paradossalmente letto di meno, presi dall'ansia; altri invece molto di più. Io ho letto tanto quanto l'anno precedente, e quasi tutti i libri sono stati qui recensiti.

Ho visto anche molte serie tv, sempre recensite quasi tutte, e letto alcuni fumetti, anch'essi recensiti.

Soprattutto ho scritto molto, e i miei racconti e poesie hanno trovato casa in molte antologie:

1) Scrittura per contagio, racconti all'epoca del coronavirus a cura di Opera Indomita

2) Professione viaggiatore, col racconto "Panta rei" ambientato a Rodi, edita da Idrovolante

3) Andrà tutto bene, antologia self di racconti e poesie con ricavato in beneficienza a cura di Valentina Barletta

4) Segui le tue parole, altra antologia di racconti e poesie con ricavato in beneficienza, a cura di Francesca Arcelloni ed edita da CTL

5) Bestie d'Italia vol. 3, antologia di racconti ispirati al folklore italiano, dove compare il mio racconto ambientato in Puglia "Il giorno della Taranta" (recensione l'anno prossimo), Nps edizioni

6) Accadde a Natale, uscita da pochissimi giorni sempre a cura di Opera Indomita, col mio "Dark Santa".

Altri due racconti sono stati selezionati per altre due antologie che hanno subito qualche ritardo, ne parleremo sempre il prossimo anno.

Una gande novità del blog quest'anno è stata la preziosa collaborazione della scrittrice Tania Dejoannon, in qualità di guest blogger, che per un periodo di tempo ha arricchito IUF con le sue recensioni.

Anche la pagina Instagram del blog è andata benissimo, abbiamo raggiunto i 1000 followers, che sono stati ormai ampiamente superati: obbiettivo per il 2021, i 2000 followers!

Veniamo al momento tanto atteso: la TOP 3 articoli 2020!

Premetto che quest'anno le visualizzazioni sono in media state più numerose rispetto all'anno precedente, vuoi per le mie capacità SEO vuoi per la maggior propensione della gente alla navigazione Internet; per forza di cose gli articoli più recenti sono penalizzati dal calcolo.

3) Al terzo posto il reportage di Lucca città di carta, la bellissima fiera del libro organizzata da Nati Per Scrivere e l'Ordinario a fine agosto, una delle poche manifestazioni culturali e letterarie di quest'anno

2) Al secondo posto la recensione della seconda stagione della serie tv Britannia

1) Al primo posto la recensione di Viscere- Kairos il divino di Marco Palumbo, recensione a cura di Tania Dejoannon!

Complimenti a entrambi!!!

Cito anche il quarto posto perché è molto vicino come numeri al terzo posto: la recensione del romanzo Ghimely, di Loriana Lucciarini e Sabrina Cau.

A voi quale articolo è piaciuto di più? Fatemi sapere nei commenti!

La sottoscritta e IUF augurano a tutti i lettori e follower un bellissimo 2021, noi ci saremo a tenervi sempre compagnia con le nostre segnalazioni e recensioni!



Tanti auguri!


martedì 29 dicembre 2020

NUOVA USCITA: LA CANZONE DEL DRAGO DI MONICA SERRA

 Un romanzo fantasy classico ricco di significati




Chi garantirà l’equilibrio del mondo, quando la furia del drago sarà risvegliata?


Cari draghetti,

è disponibile da pochissimi giorni il nuovo romanzo fantasy di Monica Serra, il fantasy La Canzone del drago edito da Dark Zone.

Leggiamo la quarta di copertina:

Un’antica leggenda racconta la storia dell’ultimo drago a cui fu strappato il cuore per farne una spada. Secondo la profezia, chi riuscirà a riunire i tre elementi che compongono l'arma, la lama, il fodero e il rubino incastonato nell’elsa, diventerà invincibile. Oppure verrà trascinato nella follia.

Il drago inizia a mostrarsi in sogno a molti, reclamando la sua libertà e risvegliando istinti di potere o di giustizia in chiunque senta il suo richiamo.

Tutti coloro che la cercano rincorrono un sogno. Ma la Spada della leggenda potrebbe non essere affatto quello che si aspettano.


“La creatura non era buona né malvagia. Semplicemente, era un drago. E voleva essere libero.”


Leggiamo un paio di estratti:

Quando Mahja si soffermava a guardare nella polla dell’acqua era come se ogni cosa intorno a lei svanisse. La strana impressione di trovarsi in un mondo diverso, a cui nessun altro poteva accedere, l’avvolgeva come un manto, e ogni volta ne aveva una percezione così netta e potente da restare senza fiato.

Non erano allucinazioni, ne era certa. Vedeva volti, persone e riusciva a scrutare nel loro futuro; non sapeva come fosse possibile, ma conosceva il loro destino. Accadeva di continuo, alla luce del giorno o tra le ombre della notte, quando era sola, ma anche quando si trovava nei luoghi più affollati, tuttavia non ne aveva mai parlato con nessuno. Era come se qualcosa la spingesse a tenere segreto quello strano potere cui lei stessa non riusciva a dare un senso.

Affrettò il passo, con la mente carica di pensieri.

Nelle sue visioni continuava ad apparire un ragazzo dagli occhi blu. Mahja ne ignorava l’identità, ma quando si perdeva nella profondità di quello sguardo sentiva di essere legata al suo destino. Pareva nobile, a giudicare dall’aspetto. Una volta lo aveva visto, in sella a un gran cavallo nero, misurarsi con un cinghiale durante una battuta di caccia. Un’altra volta era seduto sulla riva del mare a guardare le onde azzurre che si arrotolavano sui sassi del lido. O forse era un lago. Sembrava avere più o meno la sua età.

Mahja avanzò nel silenzio del bosco addormentato mentre il cielo si tingeva di rosa. Tutto intorno fremeva nel risveglio mattutino e l’aria si permeava del profumo dei fiori.

Sotto la carezza dei primi raggi, Valle Nera dispiegava pian piano tutta la sua bellezza.

Giunse a un piccolo ruscello che sgorgava da una roccia. S’inginocchiò sulla riva e bevve l’acqua fresca nel cavo della mano, un piccolo rito di purificazione. Fissò il proprio riflesso nell’acqua e di nuovo si sentì sopraffatta dalla sensazione di precipitare in un mare nero e avvolgente.

Il volto cominciò a svanire e nell’acqua limpida si delineò una nuova immagine.

La figura era così vaga... A poco a poco prese forma. Era un drago d’oro e rosso, fulgido come i raggi del sole nascente, ma la visione durò per un battito di ciglia e il drago lasciò il posto a due occhi color mare profondo, spalancati per lo stupore. Le parve che la scrutassero fino in fondo all’anima. La visione era così reale che Mahja si sentì mancare. Le girava la testa.

L’immagine scomparve e lei scivolò a terra, priva di sensi.

 

*

 

Tutti i giorni, al calare del sole, Griman sollevava le braccia verso le cime frondose e migliaia di sfere si accendevano a bucare le tenebre, sospese tra gli alberi come lucciole.

L’isola era bella, anche tra le ombre della notte. Il mago, però, non si lasciava ammaliare dal luccichio d’argento della luna, non ascoltava la dolce canzone sussurrata poco lontano dal mare, non offriva il volto alle carezze della brezza leggera. Tutta la sua attenzione era assorbita dalle visioni confuse che gli affollavano senza tregua la mente. Al pari di una solenne ubriacatura gli davano la nausea, ma al tempo stesso gli procuravano un’esaltazione impossibile da placare.

In un vortice di colori, i suoi sogni gli mostravano un drago che spiccava il volo. Il vento generato dalle ali immense lo investiva e lo faceva barcollare. La creatura attraversava il cielo, maestosa e terribile, poi tornava a lui e lo afferrava con artigli corazzati di scaglie simili al metallo, affilati come lame, che gli spezzavano il respiro e aprivano ferite grondanti sangue. Eppure, non avrebbe desiderato essere in nessun altro posto.

Percepiva la scintilla di potere che gli attraversava il corpo, squassandolo in un turbine di forze che tentavano di farlo a brandelli. E sentiva la voce possente del drago che reclamava la libertà e chiamava, chiamava, chiamava…

 

*

La testa gli martellava come se dentro ci fossero dieci fabbri al lavoro. Aveva pensato di essere morto, ma di sicuro quando muori non senti più dolore e quella fitta nella spalla invece lo faceva impazzire. Quindi non era morto.

Sapeva di essere almeno in parte immerso nell’acqua, ma aveva vaghi ricordi su come ci fosse finito.

Sentì delle voci, ma non riuscì a raccogliere le forze per parlare.

«Accidenti, quanto è grosso!»

Bambini.

«È ancora vivo?»

La punta di un bastone lo pungolò, ma Brand non poteva muovere un muscolo.

Finalmente, con uno sforzo sovrumano, sollevò una palpebra. Il suo campo visivo fu occupato da un faccino lentigginoso e da enormi occhi azzurri.

«Non è morto!»

Un altro bambino si fece più vicino.

«Dobbiamo cercare aiuto. Non riusciremo mai a trasportarlo da soli.»

Il ragazzino con gli occhi color mare scosse il capo.

«Forse è un pericoloso bandito, oppure qui attorno c’è qualcuno che gli sta dando la caccia.»

Brand cominciò a distinguere meglio le immagini.

Due bambini, di dieci o dodici anni al massimo.

«In ogni caso» continuò il ragazzo che sembrava essere più grande, «sarà prudente tenerlo nascosto.»

«Ma è enorme! E non possiamo togliere la freccia, altrimenti muore dissanguato.»

«La mamma saprà cosa fare. Vai a chiamarla, io resto di guardia.»

Il piccoletto schizzò via verso un sentiero tra gli alberi. Una corsa fatta di rapidi passi, rumore di rami spezzati e foglie stropicciate.

Brand tentò di tirarsi su ma ricadde di peso nell’acqua, sollevando spruzzi tutto intorno.

Il ragazzino rimasto si teneva a distanza di sicurezza. «Non muoverti. Hai perso molto sangue.»

Trovò la forza di alzare lo sguardo su di lui e sussurrare un «Aiutami.» Poi fu ripiombato nel buio.


WOW! Meraviglioso, vero? Per non parlare della magnifica copertina, una delle cover più belle della storia della letteratura all time, di Antonello Venditti!

Perché non fanno un premio per le cover più belle? ... Questa vincerebbe a man bassa!

Monica Serra, la Signora dei draghi, è un'habituée di IUF, tuttavia ripropongo doverosamente la sua biografia:


 Socia World SF Italia, ha vinto le prime due edizioni del premio Viviani (sezione fantasy). Il racconto Mi prenderò ogni cosa (Futuro Criminale, La Ponga, 2019) è presente in Mondi paralleli - Il meglio della fantascienza italiana indipendente 2019 (Delos Digital, 2020). Ha partecipato alle iniziative benefiche Fantàsià (2020, a sostegno di ASROO) e Mari Aperti (2020, in favore di Open Arms). Con l’antologia Lei. Storie di donne da tutti i mondi possibili (Altrimedia, 2018) sostiene la Susan G. Komen Italia (prevenzione dei tumori al seno).

 

Linkhttp://facebook.com/MonicaMGSerra

https://www.instagram.com/monicas_68/

https://www.linkedin.com/in/monicaserra/

 

Recap:

  • Titolo: La canzone del drago
  • Autrice: Monica Serra
  • Genere: Fantasy
  • Editore: Dark Zone
  • N. di pagine: 336
  • Data di uscita: 25 dicembre 2020
  • Prezzo: € 14,90
  • Link: Sito Dark Zone

lunedì 28 dicembre 2020

SEGNALAZIONE: OLTRE OGNI DIMENSIONE DI ILARIA MARTINI

Un romanzo di formazione di genere fantasy romance young adult  




Buongiorno cari lettori,

vi siete scofanati durante le festività natalizie? Vi siete riposati? Avete ricevuto tanti regali librosi, fumettosi, filmosi magari ispirati alle recensioni e segnalazioni di IUF? Fatecelo sapere nei commenti o sui nostri social!

Siccome siamo infaticabili, anche oggi segnaliamo un romanzo, Un fantasy young adult che è soprattutto un romanzo di formazione, con una componente romance, Oltre ogni dimensione di Ilaria Martini, edito da Lupi editore.

Trama:

In origine il Regno magico era popolato da un’unica fazione, quella degli Incontaminati: maghi eterotermi, dalle grandi abilità intellettuali e l’atteggiamento schivo. Ma poi un’eruzione vulcanica portò alla nascita dei Ferventi - maghi a sangue caldo, molto rapidi, passionali, irascibili e invincibili nell’attacco - e incominciarono gli eterni scontri tra queste due fazioni.

Emanuele è un Fervente, ma lo scopre solo a quindici anni, quando grazie all’amica Bianca entra a conoscenza del carattere magico del Regno. Appena viene a sapere che fu un Incontaminato a uccidere sua madre, decide di andare insieme ai suoi quattro amici alla ricerca del Remedium, l’ambito libro dalle infinite soluzioni, che permette di relegare i nemici sulla Terra, mondo mortale e dalla speranza di vita ridotta. Con loro sente di poter vincere e supererà sfide molto complesse, finché la presenza nel gruppo di un ignoto Traditore e di un Veggente dai dubbi intenti non comporterà diffidenze e allontanamenti.

Questa è una storia soprattutto di crescita, dove sono richieste prima di tutto bontà d’animo, maturità e lealtà reciproca. Le vere difficoltà per questi giovani maghi saranno fidarsi dell’altro e anteporre gli affetti al potere. Al centro delle vicende c'è la tormentata storia d'amore tra Emanuele e Bianca, una maga dall'animo oscuro e misterioso che lui perderà proprio a causa della sua sfiducia. Ma quando appurerà che forse c’è ancora una speranza per lei, rivedrà i suoi obiettivi e visiterà nuove dimensioni, disposto a fronteggiare i mostri inquietanti e le atroci visioni del Mondo Maledetto pur di salvarla e scoprire il vero ruolo dei suoi presunti amici.


Un breve estratto:

 “Il desiderio di fama e la voglia di vendetta non sono che esigenze umane, maledettamente effimere e illusorie, che, con uno spiacevole effetto boomerang, ti restituiscono tutto il male che hai compiuto per ottenerle. Sento che manca qualcosa nella mia vita, manca lei. Il pensiero di lei non mi abbandona mai, come se ci fosse qualcosa di irrisolto, come se potessi ancora salvarla. Un misto di sensi di colpa e rabbia ancora mi attanaglia. Rammento la sua bellezza, il suo candore e il suo sguardo funereo come se l’avessi davanti agli occhi: le conferivano un fascino indicibile. Non sono mai riuscito a capirla, mai. Tornerei indietro anche solo per avere delle risposte, per sapere come figurarmela nella mente, se come buona o cattiva”.


Conosciamo meglio l'autrice, Ilaria Martini, dalle sue stesse parole: 


 Mi chiamo Ilaria, sono nata a Prato nel 1995 e ho maturato una forte passione per la scrittura già da piccola. Prima ancora di imparare a scrivere correttamente, già adoravo fare delle minivignette (disegnate malissimo) per creare finali alternativi ai miei film preferiti.

Mi sono laureata in Scienze Politiche e poi ho deciso di approfondire le mie conoscenze in ambito creativo, studiando regia e sceneggiatura presso un’accademia di cinema.


Recap:


  • Titolo: Oltre ogni dimensione

  • Autore: Ilaria Martini

  • Casa editrice: Lupi editore

  • Genere: Fantasy- romance

  • Prezzo: ebook € 6,99  e cartaceo e 17,99 euro

  • Pagine: 228 (ebook) e 323 cartaceo

  • Data uscita: 10 novembre 2020


Booktrailer




mercoledì 23 dicembre 2020

BLOGPOST: BUON NATALE A TUTTI VOI!

 



Cari amici,

quest'anno a Natale IUF non vi abbandona! 

Durante il periodo festivo continuerò a postare e a proporvi tanti fantastici libri e non solo.

Auguro un sereno Natale a tutti voi, in compagnia della famiglia, degli amici, della lettura e del cine/tv!

A presto!

Alessandra e IUF



lunedì 21 dicembre 2020

SEGNALAZIONE: CREEPY TALES DI MIRIAM PALOMBI

 Un romanzo horror dalle sfumature dickensiane




Cari lettori, oggi parliamo di Creepy Tales, romanzo horror di Miriam Palombi, edito da Watson.


Primi del '900. Benjamin è un giovane orfano, ospite del st. Grace and Mercy, brefotrofio nei pressi di un piccolo villaggio inglese. Fin da subito si rende conto che l'istituto per ragazzi abbandonati non è il luogo rassicurante che tutti credono. Nel silenzio delle stanze vuote si muovono creature inquietanti. La scoperta di strane incisioni e stralci di una tetra filastrocca convinceranno Benjamin dell'esistenza di un mondo oscuro, in cui la Natura ha perso tutto il suo aspetto benevolo. Ad aiutarlo nell'impresa c'è Archibald Morgestein, enigmatico antiquario. Benjamin non ha altra scelta che persistere nella ricerca della verità per scoprire cosa in realtà si nasconde tra le mura dell'orfanotrofio. Una sola consapevolezza lo guiderà: alcune favole hanno il cuore più nero dell'inchiostro con il quale sono scritte.


 "Un libro dark che richiama alla mente il migliore Dickens, aggiungendo sfumature horror che ben caratterizzano lo stile dell'autrice"


Leggiamo un estratto, l'incipit:

Benjamin Winterbottom era convinto che non ci fosse nulla di più osceno e maligno del St. Grace and Mercy.

L’orfanotrofio si ergeva come un gufo appollaiato sulla sommità della collina. Rapace, pronto a dispiegare le ali nell’attesa di ghermire piccoli topi. I bambini sperduti erano le sue prede preferite; non i monelli impenitenti narrati da Barrie nelle avventure di Peter Pan, ma quelli deboli e morenti, più simili a fantasmi evanescenti nella luce del crepuscolo.


Conosciamo l'autrice, già ospite di IUF con "Piccoli passi nel buio"

Miriam   Palombi



Miriam Palombi Nasce a Milano nel 1972.  


Ceramista e scrittrice, appassionata di simbologia e cultura horror.

Autrice di narrativa horror, dark fantasy, thriller. Le sue opere esplorano un universo macabro e spettrale, ispirandosi ai temi più classici del genere.

Membro della Horror Writers Association. Tra i fondatori del blog Horror Cultura.


-2014 pubblica LE CRONACHE DEL GUERRIERO. GDS edizioni. Thriller storico.

-2016 pubblica L’ARCHIVIO DEGLI DEI. DZ Edizioni. Thriller esoterico. Menzione d’onore al Premio Holmes Awards.

-2016 pubblica PICCOLI PASSI NEL BUIO. DZ Edizioni. Raccolta horror per ragazzi, edizione illustrata.

-2017 il racconto Miseri Resti Sepolti è incluso nell’antologia horror SPLATTER presenta B.I.H.F.F (Best Italian Horror Flash Fiction). Independent Legions Publishing.

-2018 pubblica MISERI RESTI SEPOLTI. DZ Edizioni. Raccolta horror. Presentato alla Fiera del libro di Roma, in occasione della conferenza “L’approccio alla Paura. Dall’adulto al fanciullo”.

-2019 pubblica LE OSSA DEI MORTI. DZ Edizioni. Romanzo horror. Prefazione a cura di Paolo Di Orazio.

-2019 pubblica IL PENTACOLO. Legacy of Darkness. DZ Edizioni. Trilogia dark fantasy.

-2020 pubblica DALLE TENEBRE. Myth Press. Raccolta horror che inaugura la collana Arcadia.


Recap


  • Titolo: CREEPY TALES
  • Autrice: Miriam Palombi
  • Genere: Horror
  • Casa editrice: Watson
  • Data di uscita: 17 dicembre 2020.
  • Prezzo cartaceo: 16.00 euro
  • Pagine: 190
  • Cover di: Antonello Venditti
  • Link: Amazon 


sabato 19 dicembre 2020

NUOVA USCITA: ACCADDE A NATALE DI AA.VV.

 Un'antologia di racconti natalizi di vari generi




Nuova uscita per il collettivo di autori di Opera Indomita, di cui anche la sottoscritta si pregia di far parte: Accadde a Natale, un'antologia di racconti di diversi generi letterari, a cura di Pietro Damiano, il Nanoboss.

“Accadde a Natale”è una raccolta di 57 racconti scritti da 58 autori (uno a quattro mani), che raccontano il Natale e le sue sfumature.

Un percorso che fa sorridere e riflettere, che ci proietta in un periodo dell’anno dove tutto assume connotati diversi, si ritorna un po’ bambini e si diventa più buoni. Ma è vero anche il contrario. Un libro autogestito perché nell’occasione gli stessi autori hanno ricoperto i ruoli delle figure professionali di una casa editrice: editing, Stefania Fogliano e Marylin Santaniello; correttore di bozze, Fabio Formisano; impaginazione, Pietro Damiano; grafica copertina, Emily Hunter; ufficio stampa, Adelina Mauro e Anna Maria Vallario. La pubblicazione è firmata “Opera Indomita”, un progetto di scrittura senza scopo di lucro il cui prezzo di vendita copre solo i costi di stampa. La finalità è quella di dare un’opportunità agli autori di raggiungere un pubblico più vasto. Il progetto è aperto a tutti ed è completamente gratuito. Gli autori: Adelina Mauro, Alessandra Leonardi, Alessandro Direnzo, Angela Sorrentino, Anna Maria Vallario, Annalisa Giussani, Carmen Cangi, Caterina Sansone, Chiara Della Pietra, Elena Scialtiel, Elide Apice, Elisabetta Garofalo, Fabiana Grassi, Fausta Del Deo, Federica Antignano, Fiorella Trocchia, Francesca Facoetti, Francesca Santucci, Francesco Bertelli, Francesco Cavuoto, Giacomo Asaro, Giano Vander, Giuseppe Pugliese, Grazia Caso, Guido Moschini, Ida De Luca, Irene Gelsomino, Janna Carru, Joshua di Bello, Lina Kremlyowa, Luciana Ricciardi, Luisa Di Francesco, Maria Grazia Nazzaro, Maria Rosa Ferrara, Maria Teresa Peluso, Marisa Pesola, Mary G, Massimiliano Gradante, Massimo Allario, Michela Buonagura, Monia Gabaldo, Nadia Finotto, Orietta Giardi, Pasquale D'Elia, Querino Ialongo, Raffaele Flaminio, Rita Speranza, Roberta Cuozzo, Rosarita Raiola, Rossana De Filippo, Salvatore Stefanelli, Samantha Trocchia, Simona Verniti, Stefania Fogliano, Stefania Pagano, Titti Pariota, Véronique Inserra, Vincenza De Pietro.



Il mio racconto s'intitola "Dark Santa" ed è un horror soft, ambientato in Campania: essendo il curatore dell'antologia e gran parte degli autori campani, mi è parsa carina questa ambientazione.

Un bambino vuole assolutamente vedere Babbo Natale, nonostante tutti gli dicano che non esiste e la nonna sostenga che sia molto pericoloso...


Questa antologia è un regalo perfetto per Natale, sia per la sua varietà sia per il prezzo assolutamente abbordabile e concorrenziale!


Recap


  • Titolo: Accadde a Natale
  • Autori: AA.VV.
  • Editore: Opera Indomita
  • Curatore: Pietro Damiano
  • N. di pagine: 214
  • Data di uscita: 17 dicembre 2020
  • Prezzo cartaceo: € 5,49
  • Link: Amazon


 

venerdì 18 dicembre 2020

SEGNALAZIONE: L'OMBRA DI CTHULHU DI AA.VV.

 Un'antologia di racconti ispirati a Lovecraft



Cari Cthulhu,

oggi segnaliamo un'antologia di racconti che fa per voi: L'ombra di Cthulhu, ispirata a Lovecraft, a cura di Miriam Palombi, edita da Dark Zone, per la collana Riflessi.

Leggiamo la quarta di copertina:

L’immaginario di H. P. Lovecraft continua a ispirare le penne di autori contemporanei.

Dieci racconti che spaziano dai più lontani abissi cosmici, fino a esplorare l’insondabile animo umano. Creatori di Mondi, che proprio come il solitario di Providence hanno fatto del “fantastico” la loro missione. In questa antologia dieci storie lovecraftiane, che sono state ispirazione dell’inconscio collettivo, vengono rivisitate in chiave moderna. Un dialogo mai concluso tra passato e presente.


Scopriamo i titoli dei racconti e gli autori:


  • VISIONI DAL CREPUSCOLO Miriam Palombi
  • ALLE MONTAGNE  DELLA FOLLIA Juri Casati

  • TRA LE DUNE  DEL REGISTAN Roberto Ciardiello

  • LA DIETA  DEL SIGNOR CURWEN Lucia Guglielminetti

  • LA CITTÀ DI TUFO E ORO Elena Mandolini

  • GRIDO  DALLE TENEBRE Davide Stocovaz

  • LA CANZONE DI CAITLYN Daniele Viaroli

  • IL DIAVOLO NERO Francesco Zamboni

  • IL SANTO  DI DUNWICH Andrea Zanotti

  • LA COLAZIONE Valerio la Martire


Autori che sono una garanzia! 

Inoltre è possibile solo per qualche giorno ancora approfittare della promo natalizia, solo sul sito DZ, e acquistare l'antologia a un prezzo speciale di € 9,90 anzichè € 15!


Recap:


  • Titolo: L'ombra di Cthulhu
  • Collana: Riflessi
  • Genere: horror, fantasy
  • Curatrice: Miriam Palombi
  • Autori: AAVV
  • Data di uscita: 1 novembre 2020
  • N. di pagine: 156
  • Prezzo: € 15, edizione cartonata limitata (promo natalizia € 9,90)
  • Link: Dark Zone

martedì 15 dicembre 2020

BLOGTOUR BESTIE D'ITALIA 3: UNDICESIMA TAPPA

 Un racconto sulla leggenda di un drago ambientata in Italia, "Caccia al drago" di Monica Serra




Care bestioline d'Italia,

siam giunti alla penultima tappa del blogtour dedicato al volume Bestie d'Italia 3, progetto di Nps edizioni per riscoprire e valorizzare il folklore italiano

Intervistiamo l'autrice Monica Serra, che riesce a scovare i suoi amati draghi ovunque, anche in Basilicata!


Il volume 3 di “Bestie d’Italia” contiene dieci racconti di scrittori italiani, appassionati di fantastico e folclore: “Il sortilegio della Biddrina”, di Giuseppe Gallato; “Assedio notturno”, di Francesca Cappelli; “Bakunin aveva ragione”, di Giuseppe Chiodi; “L’urlo della vita”, di Alessio Del Debbio; “Respiro d’inverno”, di Elena Mandolini; “Il cavallo d’argento”, di Alessandro Ricci; “Il giorno della taranta”, di Alessandra Leonardi; “La natura vince su tutto”, di Maria Pia Michelini; “Fuga da Malaperla”, di Debora Parisi; “Caccia al drago”, di Monica Serra.

Il libro è impreziosito dagli schizzi di Marco Pennacchietti, disegnatore di ambito internazionale e autore anche della copertina.


 

Bentornata su IUF!

 

Ciao a tutti i lettori e grazie per l’ospitalità.

 

1) Parlaci di te: chi sei, dove vai? E soprattutto come e quando ti sei avvicinata alla scrittura?

 

Sarò telegrafica: narratrice di mondi, diversamente giovane, Madre dei Gatti, donna che ha vissuto due volte, accumulatrice seriale di libri. Leggo praticamente da sempre, e da altrettanto tempo amo raccontare storie.

 

"Umana, t'attacchi!!!"- #gattomodello Tommy

2) Parlaci del tuo racconto “Caccia al drago”, inserito nel terzo volume di “Bestie d’Italia”. Di cosa tratta?

 

Il racconto è liberamente ispirato alla memorabile e affascinante leggenda del terribile mostro che terrorizzava le popolazioni delle convalli dell’Agri e del Sauro, riportata da Salvatore Agneta di Stigliano nel saggio dal titolo Il conte e la leggenda del drago. Il mito del Drago che infestava queste zone affascinò persino Primo Levi, che, durante il confino ad Aliano, volle dedicare a questa storia due pagine del Cristo si è fermato a Eboli.

 

3) Quali creature fantastiche scopriremo leggendolo?

 

Come nel primo volume, dove ho preso a spunto la vicenda del drago di Malagrotta (Roma), anche questa volta ho voluto raccontare di un drago italiano. Spero che la lettura del racconto, che è costruito con una struttura particolare e narra la storia da punti di vista differenti, faccia perdonare lo spoiler insito nel titolo.

 

4) Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?

 

La vicenda si svolge a Stigliano, un borgo situato in mezzo alle valli lucane, dove fra strade e vicoli, resti di palazzi nobiliari e castelli, colori e profumi di un tempo passato, si fondono memoria, fantasia popolare, religione e leggenda. Mi affascinava l’idea di raccontare questo luogo che conserva intatto il suo fascino antico. Il conte Eligio della Marra è un personaggio realmente esistito, era il feudatario napoletano che a metà del XIV secolo possedeva il territorio infestato dal drago e l’ho reinterpretato ad hoc per questo racconto; Margherita (a parte il nome, che realmente ricorre nella leggenda tramandata) e Guglielmo sono personaggi di fantasia.

 

5) Lascia pure un estratto del racconto.

 

“Eligio della Marra, secondo conte di Aliano, nono signore di Stigliano, aveva trascorso la sua spensierata gioventù tra i feudi e i possedimenti ereditati dai genitori. Da Napoli a Ravello, da Barletta a Sant'Arcangelo, fino alla Calabria e alla Sicilia. A Stigliano, però, non c'era mai stato. Il borgo era incastonato su un monte, bianco di pietra fra colline argillose giallognole e spoglie e verdi distese boscose che rilucevano ai margini della desolazione come pietre preziose sotto il sole. Si chiese dove si trovasse esattamente il drago che infestava il territorio. In una grotta vicino al fiume, diceva il monaco. Era un essere mostruoso e potente. Divorava i contadini, ammorbava le terre col suo fiato pestilenziale, distruggeva i raccolti. E rapiva le fanciulle che si chiamavano Margherita, tanto che nella zona non se ne trovava più nemmeno una con quel nome.”

 

6) Quale canzone, o colonna sonora, abbineresti alla lettura del racconto?

 

Sicuramente qualcosa di molto “fantasy”, mi viene in mente la colonna sonora di The Witcher, tipo Lullaby of Woe oppure Priscilla’s Song.

 

Biografia: 

 

Socia World SF Italia, ha vinto le prime due edizioni del premio Viviani (sezione fantasy). Il racconto Mi prenderò ogni cosa (Futuro Criminale, La Ponga, 2019) è presente in Mondi paralleli - Il meglio della fantascienza italiana indipendente 2019 (Delos Digital, 2020). Ha partecipato alle iniziative benefiche Fantàsià (2020, a sostegno di ASROO) e Mari Aperti (2020, in favore di Open Arms). Con l’antologia Lei. Storie di donne da tutti i mondi possibili (Altrimedia, 2018) sostiene la Susan G. Komen Italia (prevenzione dei tumori al seno).

 

Linkhttp://facebook.com/MonicaMGSerra

https://www.instagram.com/monicas_68/

https://www.linkedin.com/in/monicaserra/

 

Per “Bestie d’Italia – volume 3”, ha scritto il racconto Caccia al drago.

 


  Link: Amazon

            Nps edizioni


 


lunedì 14 dicembre 2020

SEGNALAZIONE: IL MISTERO DI CASA BELL DI ANNALAURA SIERCOVICH

 Il passato torna sempre a presentare il conto

Un fantasy che nasce da un mistero che va avanti da duecento anni, dove la natura e creature fantastiche prendono il sopravvento. Il giovane Nicolas sarà in grado di risolvere l’enigma legato a quella bambina della foto?




Cari lettori, oggi presentiamo Il mistero di Casa Bell, romanzo fantasy d'esordio di Annalaura Siercovich, edito da Horti di Giano.

 Si tratta di un fantasy ricco di segreti e di intrighi, legati a una bambina scomparsa, a un bosco stregato e alle creature che lo abitano. 


Trama:

“Che fine ha fatto Ellen Bell? Estate 1816. La piccola Ellen è stata portata per la prima volta nel magico bosco dei Belt, il cui accesso è conosciuto da pochissimi, tra cui suo padre e suo nonno. Dopo tante emozioni vissute tra incredibili creature, nella notte viene rapita dalla sua cameretta; unica traccia che rimane è una disgustosa melma violacea. Di lei non se ne saprà più niente. 200 anni dopo, la vecchia Casa Bell viene acquistata dalla famiglia del giovane Nicolas che prende per sé la stanza nella soffitta, un tempo di Ellen. In un vecchio baule ritrova alcuni effetti della bambina e una sua foto. Da lì inizia una personale indagine per capire cosa sia realmente accaduto alla piccola, poiché bizzarre leggende del paese attribuiscono la causa della sparizione alle strane creature del magico bosco. Mistero, fantasia e avventura avvolgono questo conflitto tra Bene e Male, tra realtà e dimensione parallela, in un intreccio che non sarà facile districare.”

Un fantasy dal ritmo serrato, ricco di suspense, intrecci e di scelte difficili da compiere, adatto ai lettori di ogni età, amanti degli enigmi e dei misteri da risolvere.


Conosciamo l'autrice, Annalaura Siercovich


Annalaura Siercovich nasce a Tivoli nel 1975. Da sempre appassionata di antropologia ed esoterismo, fin dalla più giovane età si dedica allo studio e alla ricerca delle storie e delle leggende dedicate al piccolo popolo e al mondo dell’invisibile. Artista e musicista, per più di 20 anni si è dedicata allo studio della musica medioevale antica, incidendo due CD musicali. È autrice di diversi spettacoli teatrali per bambini e ragazzi. Attualmente vive alle porte di Roma in una casa vicino al bosco, insieme ai suoi affetti più cari, i suoi cani e i suoi numerosi gatti. Gli abitanti del piccolo popolo continuano ad andarla a trovare costantemente. Con loro, dopo tanti anni, ha stretto una profonda e sincera amicizia. Il mistero di Casa Bell rappresenta il suo felice esordio nel mondo dell’editoria nel genere fantasy.


Recap:


Titolo: Il mistero di casa Bell

Autrice: Annalaura Siercovich

Genere: fantasy

Editore: Horti di Giano

N. di pagine: 164

Prezzo: € 15

Data di uscita: 6 novembre 2020

Link: Amazon


venerdì 11 dicembre 2020

SEGNALAZIONE: LA MIA ESTINZIONE DI VALENTINA LAUDADIO

Realismo magico, temi importanti, viaggi paralleli e divergenti nel primo romanzo onirico di Valentina Laudadio




Cari lettori,
questo romanzo mi incuriosisce molto per la varietà di tematiche che affronta; tra l'altro, è anche arricchito dalla prefazione di Martina Caironi, campionessa paralimpica e record mondiale dei 100 metri.

Leggiamo la sinossi:

Una giovane ragazza di nome Alice scompare misteriosamente dal suo appartamento di Bologna e Penelope, che è la sua migliore amica, si mette subito sulle sue tracce per riportarla a casa. Così, inizia un viaggio a doppio livello: da una parte il vagare geografico e reale di Penelope che, seguendo un po’ il suo istinto e un po’ il caso, arriva fino al Sud America, e dall’altra troviamo Alice che, in verità, non si è persa su questa Terra ma, bensì, in un mondo fatto di sogni, visioni e follie. Incontra Mujica, Fernando Pessoa e altri strambi personaggi. Un po’ come in un romanzo di formazione, le due protagoniste percorrono tutte le tappe che le porteranno alla fase successiva della loro evoluzione ma a tormentarle sarà proprio il dubbio se valga la pena o no “formarsi” ed evolvere. Così, da romanzo di formazione quest’avventura diventa un romanzo sociale. Il viaggio di Alice e Penelope è la storia della Terra e dell’umanità intera, si parte dalla Genesi e, passando per le varie ere geologiche, si arriva a fantasticare sulla nostra stessa estinzione. Cosa può salvarci? Il coraggio, la politica, lo spirito leggero? Evocando un po' gli scenari tipici del realismo magico sudamericano, questa storia fa emergere questioni profonde e presenti dentro ognuno di noi, facendoci scontrare con tutte le nostre certezze e aprendoci gli occhi su infinite possibilità.


Molto particolare, no?


Leggiamo la prefazione di Martina Caironi:


Martina Caironi


Alice, Penelope, si interroga, non smette di essere curiosa. Non si limita a viaggiare; vuole portare i frutti dei suoi viaggi e le sue scoperte nella vita di tutti i giorni. Lei è cuore e fantasia.

Valentina in questo suo primo romanzo ci conduce in un universo parallelo dove tutto accade in un substrato della realtà lasciando spazio a fantasia e immaginazione. Nonostante ciò, un attento lettore potrà capire che i luoghi e le situazioni raccontate non possono che essere state vissute dall’autrice, per poter avere quella veridicità palpabile. In un attimo siamo sotto i portici bolognesi, in una casa buia di un vecchio signore, l’attimo dopo proiettati tra i vicoli musicali di Salvador de Bahia, senza essere prima passati dalle numerose stanze del cervello umano, con i suoi dubbi, le sue speranze.

Io, sua cara amica e compagna di viaggi rivedo in questi suoi scritti la donna curiosa e avida di conoscenza con cui ho potuto esplorare alcuni paesi lontani, l'amica indecisa ma forte con cui ho sognato il Sudamerica, con cui ho vissuto quelle vie di Bologna da lei descritte.

Bisogna essere coraggiosi, seguire il proprio cuore, avere la sfrontatezza di andare contro le convenzioni, e avere quella gioia di intenti che ti porta verso il mare della vita.

I personaggi del romanzo sono liberi o alla ricerca di quella amata libertà di pensiero e azione che è senza tempo, senza spazio. "Libertà significa non aver paura del cambiamento e delle rivoluzioni" scrive l’autrice in uno dei suoi flussi di coscienza mascherati nei dialoghi. È stato per me bellissimo ritrovare la mia amica impulsiva e rimuginatrice allo stesso tempo, sparsa tra i vari personaggi, con le loro avventure che sento di aver vissuto con lei. Amicizia, cura, riflessione, amore. Oltre a questo, ci regala molti altri spunti interessanti a cui voi lettori potrete attingere, come la critica all’uso massivo della tecnologia. O come la massima per cui non si può cambiare il mondo senza prima aver cambiato sé stessi; è per questo motivo che il viaggio fisico o mentale di questo romanzo non è nient’altro che la ricerca della propria essenza. E poi non manca la coscienza politica che ha sempre inquietato Valentina, che l’ha sempre spinta a indagare e a partire. Le partenze, il viaggio, sia esso reale o immaginario, sono il fulcro del racconto, ma la vera crescita interiore si manifesterà con il ritorno.

Grazie per averci portato con il cuore là dove molti di noi non arriveranno mai.



Leggiamo un estratto:


Questa è la storia di tutti e di ogni cosa. Non è né un romanzo né un'autobiografia, potrebbe essere un manifesto ma, probabilmente, non è e basta. Non importa cos'è perché è un regalo al mondo intero e, se sei qui, forse sei la persona giusta al momento giusto per me. Lungo la lettura di questo libro la tua coscienza cambierà un po' insieme a quella della protagonista, è un viaggio per te e per la tua rivoluzione.

 

GENESI

«Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti» (2, 7 – 17)

 

Tra le stelle e le varie lune, tra pianeti sconosciuti e polveri cosmiche uno strano flusso, spaventoso e rassicurante allo stesso tempo, cangiante agli occhi di chi lo guarda, si muove, striscia e vola accarezzando il cosmo e tutti i suoi figliocci appena nati. Giunge da un posto lontano, precisamente dal punto dove ebbe inizio ogni cosa, dove nacque il primo pensiero, si accese la prima stella e dal silenzio si formò la materia. Era un'energia vigorosa che arrivò qui sulla Terra miliardi di anni fa e, forse, non se ne andò più via. Quando Alice lo vide per la prima volta stava bevendo un frappè alla finestra del salone di casa sua a Bologna, era una notte stellata e la luna era bella e piena. La notte giusta per una magia. Una penna nuova di zecca se ne stava impaziente tra le sue dita incapaci di far scivolare inchiostro su quella pagina bianca, tutto il corpo di Alice era fermo e immobile, paralizzato dalla rincorsa di pensieri fugaci. Sguardo concentrato, mani calde che accarezzavano il bicchiere e pelle scura che trasudava estate e turbolenze. Era da ore, ormai, che tutta la sua mente era impegnata in uno sforzo abnorme, voleva delle risposte, era lì che tendeva all'infinito cercando di acchiappare grandi piccole verità. Ma niente, tutti i suoi sforzi sembravano vani e i suoi pensieri ripiegarsi su se stessi. Questi grandi turbamenti esistenziali la coglievano spesso di sera o, comunque, quando era molto stanca e avvilita. Era sempre difficile uscirne e quando finalmente ce la faceva era più stanca di prima.

Un salotto come tanti in via Broccaindosso, in una casa come le altre in una città come ce ne sono milioni nel mondo. Alice era una ragazza come tante con pensieri sicuramente già pensati da qualcun altro. Pensieri che si disperdevano nel vuoto intorno a lei, pensieri inutili. Un'epoca dolorosa, forse anche questa una tra tante, futuro incerto, crisi esistenziali e generazionali. Crisi di valori e guerre sante, guerre economiche, guerre di civiltà e guerre interiori. Eccola lì, affacciata alla finestra, che osserva con sguardo scrutatore quei portici colorati sotto i quali fiumi di persone ogni giorno fluttuano leggere, con le proprie idee ben nascoste nelle tasche e un gran bel corpo pronto all'esibizione terrestre. Bologna è una madre e anche una grande meretrice, pensava; ti allatta e ti vizia dandoti tutto quello di cui pensi aver bisogno e, allo stesso tempo, ti incastra e ti tenta stringendoti tra le sue provocazioni. Fa ristagnare l'energia e ti soffoca. I portici sono un po' così, un po' seni e un po' cosce, una trappola in ogni caso. Insomma, guardando fuori dalla finestra iniziò a pensare che, alla fine, cadendo giù in strada non avrebbe provato tutto questo grande dolore e che, in fin dei conti, avrebbe potuto fare un tentativo.

 

Scopriamo qualcosa sull'autrice, Valentina Laudadio, tramite la sua biografia: 


Valentina Laudadio nasce a Guardiagrele (CH) il 20 maggio del 1988 e cresce a Palena, un piccolo paese ai piedi della Majella. Nel 2007 si trasferisce a Roma per studiare Lingue Straniere e nel 2012 a Ginevra, dove lavora come stagista nelle Pubbliche Relazioni dell’UNHCR -agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati. Tornata in Italia, va a vivere a Bologna dove, dopo la laurea specialistica in Lingue e Comunicazione, lavora presso diversi uffici stampa. Nel 2015 va in missione come reporter nei campi profughi Saharawi in Algeria con la Ong CISP. Nel 2017 vince, insieme ad altri autori, la sezione “racconti brevi” del concorso nazionale “Valerio Gentile” e la Schena Editore pubblica in una raccolta il suo racconto sopra la missione in Algeria, “Il tempo nel deserto”. Nel 2018 parte per un viaggio in solitaria di sei mesi e, con lo zaino in spalla, viaggia per l’America Latina in cerca d’ispirazione. Al ritorno dal suo viaggio, vince il terzo posto come autrice più letta della sezione “Settebello” del settimanale “7” diretto da Beppe Severgnini. Nel 2019 esce in edicola “Rabelais”, volume della collana “I geni del Rinascimento” della DeAgostini.

Quindi, cari lettori, molto particolare sia il romanzo che la vita dell'autrice, vero?


Ricapitoliamo i dati del romanzo


Titolo: La mia estinzione

Autrice: Valentina Laudadio

Genere: onirico, realismo magico, romanzo di formazione

Editore: Lupi

N. di pagine: 193

Prezzo di copertina: € 15 (12 sugli store online)

                ebook: € 1,99

Link: Amazon


giovedì 10 dicembre 2020

RECENSIONE SERIE TV: ROMVLVS 1A STAGIONE


La serie tv italiana ispirata alla fondazione di Roma

 


 Cari romoletti,

avendo adorato il film Il primo re (qui recensito), non potevo certo lasciarmi scappare “Romulus”, prima serie tv italiana dedicata alla fondazione di Roma.

O meglio, alla sua rivisitazione in chiave -più o meno -storica, sempre dal medesimo regista, Matteo Rovere.

Queste vicende  sono narrate anche da una trilogia di Luca Azzolini, di cui per ora sono due volumi, Il sangue della lupa e La regina delle battaglie, editi da Harper Collins.  Serie tv e libro sono stati pubblicati in concomitanza.



La materia della fondazione di Roma è ampia e si può prestare a variazioni sul tema, come già visto per il film, e i mitemi possono essere ripresi e plasmati sopra un realismo storico che potrebbe avvicinarsi a una realtà dei fatti, sebbene molto avventurosa e poco probabile per certi versi;  ovviamente il linguaggio narrativo cinematografico/televisivo  è differente da quello documentaristico/letterario  e la spettacolarizzazione per creare una serie avvincente e al passo coi tempi si è resa necessaria.

Stavolta Rovere & C. si sono avvalsi della consulenza del dott. Valentino Nistri, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, uno dei più grandi esperti dell’VIII sec a.C.: infatti scenografia, costumi e fotografia sono da Oscar. L’accuratezza della ricostruzione in cui i personaggi si immergono è base portante per la riuscita della serie, anche se per esigenze visive o di sicurezza non tutto corrisponde perfettamente all’epoca, come spiegato in un interessante articolo uscito qualche settimana fa.

La scelta di girare in proto-latino immerge sicuramente di più nell’epoca, ma stavolta io personalmente ho scelto di guardarla in italiano, un po’ perché so’ ciecata, un po’ per non distrarmi troppo dall’azione e dalle espressioni degli attori.

La prova di questi ultimi , quasi tutti semi-sconosciuti al grande pubblico, tranne  Vanessa Scalera - Silvia (senza Rea), Sergio Romano (Amulius) e Yorgo Voyagis (Numitor), ma molto bravi, è stata anche una prova fisica, costretti a girare seminudi, coperti solo da pelli e tuniche, nel fango e sotto la pioggia.

Le prime due puntate mi hanno lasciato un po’ perplessa, anche perché nulla era trapelato sulla trama e quindi non sapevo cosa avrei visto, ma certo non mi aspettavo quello che la serie ci ha proposto.

La vicenda di Numitor e Amulius, con la lega dei Trenta Re, c’è; ma qui i due figli ormai grandi di una Silvia non vestale si chiamano Yemos ed Enitos, e la vestale invece si chiama Ilia ed è figlia di Amulius.


Ilia
                              Yemos e Wiros












Oltre a costoro ci sono un gruppo di Luperci, giovani di Velia che devono passare alcuni mesi nel bosco come rito di passaggio all’età adulta, ma hanno terrore della dea Rumia e dei loro seguaci; tra loro si distingue il debole Wiros, abile con la favella e poco con la lotta, in un periodo ove la violenza e la forza bruta la fanno da padrone.

Da notare come il rapporto con le divinità sia tenuto sempre da donne: Ilia con Vesta e poi Marte (già!), Rumia con la Lupa a capo dei Ruminales, questo popolo lupesco e selvaggio, che hanno un oracolo sempre femmina.

Come dicevo, un encomio speciale alla fotografia, che rende il tutto così reale e così antico, tra buio rischiarato dai fuochi e tra albe e tramonti dal sole basso e freddo. Pettinature un po’ moderne ma carine, bene i costumi e il trucco.

Tutti i personaggi hanno un percorso di trasformazione, e alla fine nessuno sarà più quello che era all’inizio.

Verso metà serie si inizia a intuire dove gli autori vogliono andare a parare, dove riprenderanno i mitemi caratteristici della leggenda.

Io sono più per il classico, ma non mi dispiacciono le variazioni sul tema, ben vengano le novità!

Appassionante, coinvolgente, sicuramente ha momenti più blandi e momenti più movimentati; i combattimenti e le scene forti non mancano, si sentono certi echi da Trono di Spade prime stagioni… Una mezza novità per le produzioni italiane, che con questa serie dimostrano di potersi avvicinare a quelle Usa, e di surclassarle pure, ad esempio per gli studi preliminari alla messa in scena.


Manca qualcosa nel finale, comunque plausibile, e potrebbe essere una precisa scelta per spiazzare lo spettatore che si aspettava una certa cosa (non voglio spoilerare… chi ha visto, capirà).
 

Finalissimo con colpo di scena che prelude a una seconda stagione.

Da notare come i titoli delle puntate compongano una frase:

Tu

Regere

Imperio

Populus

Romane

Memento

Parcere

Subiectis

Debellare

Superbos

 

Ora, se dicessi che mi ricordavo dove l’avessi letta e anche la traduzione precisa, mentirei sapendo di mentire (o di mentine…), ma basta un copincolla su Internet per trovare traduzione e origine: trattasi di un brano dell’Eneide, dove Enea nel mondo dei morti incontra il padre Anchise che alla fine di un discorso gli dice queste parole:

 

Tu regere imperio populos, Romane, memento:
hae tibi erunt artes, pacisque imponere morem,
parcere subiectis et debellare superbos.


Ovvero:


tu, o Romano, ricorda di governare i popoli:
queste saranno le tue arti, e d’imporre la civiltà con la pace,
risparmiare gli arresi e sconfiggere i ribelli.

 

Ficata, eh??? Pure una mezza genialata oserei dire.

La sigla di testa: Shout dei Tears for Fears cantata da Elisa, molto bella e che sottolinea bene le immagini; non capisco bene il nesso con la serie, ma bella.

 La domanda d’obbligo è: quando ci sarà la seconda stagione?

Rovere ha dichiarato recentemente che “ci stanno ragionando”, quindi non è certa al 100%, anche se io sono molto fiduciosa, primo perché la serie ha avuto molto successo di pubblico e critica e andrà anche all’estero, e secondo perché c’è quella scena nel finalissimo che esige un seguito, altrimenti perché metterla?!

 

Recap

 

  • Titolo: Romulus
  • Genere: storico, miti e leggende
  • Regia: Matteo Rovere
  • N. di puntate: 10- 1° stagione
  • Produzione: Italia
  • Rete tv italiana: Sky Atlantic
  • Cast: Andrea Acangeli, Francesco Di Napoli, Vanessa Scalera, Sergio Romano, Yorgo Voyagis, Marianna Fontana, Ivana Lotito, Silvia Calderoni