mercoledì 30 novembre 2016

                   
   News- Film d' Animazione: Mazinga Z




Big news per tutti gli amanti dell'animazione giapponese: La Lucky Red distribuirà in Italia il nuovo film di animazione di Mazinga Z , presumibilmente nella prima metà del 2017!
 Il listino è stato presentato in questi giorni alle Giornate professionali del cinema di Sorrento
.
 Non ci resta che attendere con ansia e trepidazione!...




Cinerecensione: Animali fantastici e dove trovarli 




Nel primo spin-off/prequel della saga di Harry Potter, troviamo il magizoologo Newt Scamander  che sbarca a New York  (siamo nel 1926), con una valigia zeppa di animali fantastici che ha raccolto in giro per il mondo, nonostante il divieto vigente negli Usa di detenere questi esseri: c’è infatti in corso una lotta tra No-Mag (così si chiamano i Babbani in America), fomentati da una setta, e Maghi, che devono anche vedersela col malvagio Grindewalt (già apparso in HP e i Doni della morte, e nominato in precedenza). Scamander incontrerà l’aspirante pasticcere Kowalsky e si imbatterà in due maghe sorelle, Tina e Queenie.
Il primo tempo ci presenta i personaggi e l’ambiente, nonché le fantastiche creature, tutto molto affascinante ma mi sono un po’ appallata; invece il secondo tempo cambia completamente registro, è qui che avvengono i fatti più interessanti ed è qui che si trova il messaggio della storia: Scamander e i maghi del MACUSA (Magico Congresso degli Usa) se la devono vedere, tra l’altro, con un Obscurus, una forza creata dai bambini che vengono costretti a non mostrare i loro poteri magici, ovvero repressi: chiaro riferimento a certi tipi di educazione , che creano danni inimmaginabili ai pargoli.
Il simpatico personaggio di Newt , interpretato da Eddie Redmayne, mi ha ricordato molto, sia per look che per le espressioni e le posture che ha, il Doctor Who impersonato da Matt Smith; gli altri attori sono carini e bravi, anche se non mi hanno entusiasmato in modo particolare, a parte Colin Farrell fighissimo nelle vesti del mago Graves. Da segnalare il cameo di Johnny Depp nei panni di Grindwalt.
Gli effetti speciali, fotografia , colonna sonora sono ottimi; la realizzazione delle creature idem; non posso dire altrettanto per il montaggio, in quanto si poteva tagliare qualcosa nella prima parte e rendere più scorrevole ed equilibrata la pellicola.
La vera domanda è: come sono i legami con la serie madre? Ha lo stesso fascino? I riferimenti sono q.b. , quanto basta: si nomina Hogwarts, si citano alcuni personaggi, l’universo d’altronde è il medesimo; qui, a differenza della saga potteriana, i personaggi sono già adulti, specifici per un pubblico che ha seguito le vicende di Harry e che ormai è cresciuto; l’universo è il medesimo, e quindi non si ha più la sorpresa, lo stupore, l’hype che poteva cogliere durante la visione del primo film (o la lettura del primo libro), nonostante gli animali fantastici siano molto carini, specie lo Snaso, che farà innamorare tutti! Il carisma della serie madre rimane inimitabile, non c’è niente da fare, e non potrebbe essere altrimenti.
Questo film sarà il primo di una pentalogia, che sono curiosissima di vedere, perché di spunti e potenzialità ce ne sono tanti.


giovedì 24 novembre 2016

Interviste d'autunno-consigli per scrittori 
(o aspiranti tali)

   
 #4 : Alessio Del Debbio



Siamo arrivati al quarto appuntamento della rubrica, oggi risponde alle mie domande lo scrittore Alessio Del Debbio .



1)      Alessio, grazie per aver accettato l’intervista per il mio blog. Hai all’attivo, oltre che alcuni racconti presenti in varie antologie, due romanzi e un racconto: ce ne parli in breve (coi link d’acquisto)?

Grazie Alessandra per l’ospitalità. Sì, i miei primi lavori sono stati dei libri a tematica adolescenziale: Anime contro, edito da Cinquemarzo Edizioni, e Favola di una falena, edito da Panesi Edizioni. Entrambi ambientati a Viareggio, mettono in scena le vicende e le emozioni di un gruppo di amici sul finire dell’adolescenza, alle superiori prima, all’università o nel mondo lavorativo dopo. L’amicizia fa da padrone, fil rouge che unisce caratteri diversi e rappresenta un’ancora di salvezza nello spaesamento quotidiano in cui i ragazzi si ritrovano a vivere. Vite diverse ma accomunate dalla stessa fede, la convinzione semplice, forse anche ingenua, che l’amicizia possa salvarli tutti.
“Anime contro” è disponibile in cartaceo su tutti gli store di libri: https://www.amazon.it/Anime-contro-Alessio-Del-Debbio/dp/8869700399/
“Favola di una falena” è disponibile solo in digitale su tutti gli store di ebook: https://www.amazon.it/Favola-una-falena-Gli-Speciali-ebook/dp/B01A7VLERE
“L’ora del diavolo”, invece, è un’antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni folkloristiche della Lucchesia e delle Alpi Apuane. Tredici racconti scritti singolarmente, per vari concorsi, antologie e riviste, che poi ho deciso di riunire insieme e inviare al concorso Obiettivolibro, vincendo il primo premio e quindi la pubblicazione. Anche questo libro è disponibile, in cartaceo, su tutti gli store di libri, e nelle librerie rifornite da Fastbook: https://www.amazon.it/Lora-del-diavolo-Alessio-Debbio/dp/8867932187/ref=aag_m_pw_dp?ie=UTF8&m=A2AN3FB381MC5T

2)      In particolare, nell’antologia “L’ora del diavolo” sono presenti storie ispirate alle leggende della Toscana; anche in “Favola di una falena” l’ambientazione è della tua regione. Pensi sia importante per uno scrittore avere come riferimento il proprio territorio, piuttosto che inventarsi storie ambientate in luoghi che non hanno mai visto?

Sì, credo che per uno scrittore sia importante parlare di luoghi che conosce, direttamente o su cui comunque si è documentato a sufficienza, in modo da poter ricreare degli ambienti veri, che il lettore percepisca come tali. Nello specifico, a me piacciono le ambientazioni italiane, che infatti sfrutto nei miei racconti e romanzi, in particolare la zona della Versilia e della provincia di Lucca, ricche di misteri e interessanti dal punto di vista folkloristico.


3)      Hai fondato una associazione culturale, Nati per scrivere : ce ne parli ?
“Nati per scrivere” ( Pagina Facebook: https://www.facebook.com/natiperscrivere/)  è un bel progetto, nato da un gruppo di appassionati di libri. Ci siamo conosciuti a un laboratorio di scrittura, rimanendo in contatto anche dopo la fine del corso. Siamo tutti lettori, scrittori, amanti dei libri in generale, e abbiamo pensato di unirci in un’associazione per sostenerci l’un l’altro e per promuovere e sostenere tutti gli scrittori emergenti, con un occhio di riguardo a quelli della nostra zona. Non per campanilismo, ovviamente, bensì per praticità, in quanto per il momento siamo in grado di organizzare eventi solo in Versilia e nei dintorni, anche se siamo disponibilissimi a ampliarci. Con una scrittrice ligure, ad esempio, stiamo organizzando un evento in zona Arcola e a dicembre saremo alla fiera “Rieco il Natale  a Lucca ( Pagina Facebook: https://www.facebook.com/riecoilnatale). Curiamo laboratori di scrittura creativa, letture animate di fiabe e storie per bambini e ovviamente incontri letterari dove presentiamo i libri dei soci o di scrittori locali. Ogni estate organizziamo la rassegna “Un libro al tramonto”,  aperitivi letterari a un bagno di Viareggio, dove conversare con due scrittori toscani sorseggiando un drink fronte mare, una formula che ha incontrato un discreto successo. Le iscrizioni sono sempre aperte per chiunque voglia unirsi, offrire qualcosa di suo e contribuire a far crescere l’associazione e i soci che la compongono.

4)      Tra breve terrai un corso di scrittura creativa a Genova, per  l’editore Panesi Edizioni (  Quali argomenti toccherai  nelle lezioni?
Il laboratorio inizierà a gennaio e sarà istruttivo e divertente. Mi preme sottolineare che non sarà un corso, parola che richiama qualcosa di cattedratico, quasi di teorico, bensì un laboratorio, una fucina di idee dove ognuno potrà, anzi dovrà, mettersi in gioco, proponendo idee, lavorando di fantasia e senza mai tarpare le ali alla propria creatività. Questo è importante: leggere e scrivere, scrivere e farsi leggere, confrontandosi con altri appassionati e lavorando insieme per migliorare un testo. Certo, ci sarà una parte più “teorica”, in cui parleremo di come organizzare la stesura di un racconto/romanzo, partendo da un’idea e sviluppandola secondo vari step. Ma soprattutto scriveremo, faremo degli esercizi misti di scrittura, senza vergognarsi del proprio lavoro, con umiltà e voglia di apprendere. Io ho imparato molto dai laboratori di Mirko Tondi, che ho seguito a Viareggio qualche anno fa, e spero di poter trasmettere passione e conoscenza anche a chi parteciperà.

5)      Puoi dare qualche consiglio agli scrittori esordienti/emergenti su come migliorarsi nello scrivere e nel promuovere i propri lavori?
Mah, non so se posso dare consigli, anch’io mi sento sempre emergente, nel senso che nella scrittura, come pure nella vita, non si finisce mai di imparare, e credo che sia proprio questo il suo bello, il fatto che la pagina successiva non è ancora stata scritta, è sempre bianca, sempre aspetta nuove emozioni e avventure. Di sicuro, consiglio di leggere molto, scrittori italiani e internazionali, affermati e sconosciuti, perché tutti possono offrire qualcosa, da tutti possiamo imparare, e poi consiglio di non fermarsi mai, di non limitarsi, ma di lasciare le idee sempre libere di volare, senza freni. Scrivere è un’arte e come tale non può essere intrappolata. Infine, consiglio di essere umili, che non vuole dire sminuire il proprio lavoro, bensì mettersi in gioco, confrontarsi con altre persone, magari fare gruppo con altri appassionati del genere che ci piace o scrittori della nostra città, con cui condividere esperienze, leggersi i propri lavori a vicenda, organizzare eventi assieme. Condividere fatiche in vista di un obiettivo comune. Ma soprattutto crederci davvero.

6)      Nel tuo blog “I mondi fantastici scrivi moltissimi articoli interessanti, e offri ampio spazio per segnalare i romanzi degli autori emergenti; più difficile avere una recensione, anche perché il tempo è poco e i libri da leggere una infinità! Con che criterio scegli i libri da recensire?
Prevalentemente scelgo i libri che mi piacciono. Come dicevi, il tempo è tiranno. Al momento sono indietro di ben sei libri che dovrei leggere quanto prima. Li ho ricevuti quest’estate e spero di poter ricambiare la fiducia che gli scrittori mi hanno dato. Purtroppo il tempo è poco e non mi piace neppure leggere velocemente, un libro me lo voglio gustare, soprattutto quando mi piace. Per il 2017, per il momento, non accetterò più titoli da recensire sul blog, ho più di cinquanta libri acquistati o ricevuti in regalo che devo smaltire e credo che ci vorrà un po’ di tempo! ^_^
7)      Grazie per aver partecipato!
Grazie a te per l’ospitalità in questo universo fantastico!


giovedì 17 novembre 2016




Interviste d'autunno-consigli per scrittori (o aspiranti tali)
                     #3 : Paola Leoncini 

Siamo arrivati al terzo appuntamento della serie di interviste,
oggi c'è con noi Paola Leoncini, editor, traduttrice,
 scrittrice e blogger.





1.      Ciao Paola, grazie di aver accettato l’intervista per il mio blog. Da quanto tempo sei traduttrice e correttrice di bozze (editor)  per scrittori e aspiranti tali? Che altre attività svolgi?

Traduttrice, da più di 20 anni. Anzi! Potrei dire di aver cominciato da quando andavo ancora a scuola, allorché aiutavo i miei compagni a tradurre i testi scolastici di letteratura in modo che loro potessero, in seguito, fare il riassunto e studiarlo.  Correttrice di bozze, ufficialmente dal 2009. A questo proposito, vorrei operare una distinzione: l'editor è precisamente colui/lei che interviene sul contenuto del testo, suggerendo vere e proprie modifiche dello scritto. Il correttore è, invece colui/lei che corregge materialmente refusi di digitazione, errori ed orrori di ortografia, grammatica e sintassi. Oltre a queste attività, appena menzionate, amo la fotografia e la pratico ogni volta che mi è possibile; ritocco e restauro foto rovinate,  creo e amministro pagine web. Niente di spettacolare. Siamo sul dignitoso. Mi diletto con la grafica (loghi, locandine, ecc...), realizzo filmati e li monto, creo video con foto e, infine insegno privatamente materie letterarie e lingue. Faccio un bel po' di cose, vero?


2.      Nel corso della tua decennale esperienza, quali errori/orrori riscontri più di frequente negli scritti che ti presentano?

Ne ho stilata una lunga lista di cui, se ne parlassimo in profondità, faremmo Natale del 2017.
Ne cito essenzialmente 4, i più vistosi e ricorrenti: 1) l' immissione arbitraria degli apostrofi. C' è chi ancora lo mette all' articolo indeterminativo un, seguito dai sostantivi maschili singolari che cominciano per vocale: un' uomo, un' uovo ... ; e lo vedo anche davanti al pronome quale: qual'è. 2) la punteggiatura, la cui distribuzione è spesso soggettiva e casuale. Va detto, comunque, che la distribuzione della punteggiatura, soprattutto virgole e punto e virgola, non è semplice come si crede. 3) l'uso esagerato degli avverbi di modo; in quattro righe di testo, non di rado, trovo 4-6 avverbi che finiscono in mente. Gli avverbi di modo possono essere sostituiti da espressioni alternative: fortunatamente con: per fortuna; specialmente con: specie, in particolare; soprattutto; indubbiamente con senza dubbio, senz'altro; sicuramente con: di sicuro; certamente con: di certo, e via sostituendo. Le alternative ci sono. 4) lo scarsissimo uso dei pronomi relativi, il quale dà origine a frasi, periodi o, addirittura paragrafi, strapieni di che. Alcuni sono congiunzioni a tutti gli effetti, ma altri sono pronomi. I pronomi relativi esistono e vanno usati.





3.      Quali consigli vuoi dare a chi si accinge a scrivere un libro? E a chi già scrive, ma vuole migliorarsi?

Avere le idee abbastanza chiare su ciò che si vuole scrivere e, qualora fosse necessario reperire informazioni per rendere la storia attendibile, dedicare un po' di tempo per cercarle. Tuttavia, questi consigli lasciano il tempo che trovano in quanto ogni scrittore ha una sua metodologia di lavoro. C'è chi non scrive una virgola fintanto che non ha nella testa tutta la trama del suo racconto, o romanzo e c'è invece chi inizia subito a scrivere non appena ha un'idea, seguitando a farlo, lasciando che l'idea cresca, maturi ed evolva nel cervello, man mano che scrive. Io mi colloco fra queste due categorie: se mi viene un'idea, la rimugino per qualche giorno finché non ho metà, o tre quarti, della trama in testa, dopodiché attacco a scrivere. Comunque, vale sempre il consiglio lapalissiano e scontato di leggere molto e di tutto. Aiuta con le idee e nello stile.




4.      Perché è importante affidarsi a un bravo editor, sia per scrittori esordienti che per quelli emergenti?

Come ho accennato prima, l'editor è la persona che interviene nel contenuto del testo, scrivente dall'autore. L'editor è una figura professionale che può svolgere un ruolo determinante nella stesura di un' opera letteraria, suggerendo all'autore aggiunte o tagli per rendere la narrazione più scorrevole e credibile. Ma qui, devo essere un po' cattivella: specie se l'editor lavora alle dipendenze di una casa editrice, egli/ella interviene per scopi economici (la casa editrice deve vendere il libro) e, talvolta, purtroppo accade che i suoi consigli non siano esattamente utili e pertinenti al contenuto del racconto, romanzo, o saggio che sia.


5.      Finora hai pubblicato un paio racconti su Meetale, più altri sparsi sul web. Che ne pensi del self-publishing?


Ottima soluzione per i poveri scrittori che non dispongono di capitali per pubblicare le loro opere presso case editrici a pagamento. Il rovescio della medaglia è il dover provvedere da soli alla reclamizzazione del libro, ma la rete viene incontro con molte soluzioni. A proposito; aggiorno: i miei racconti su Meetale sono 3.



6.      Alcuni scrittori che conosci hanno pubblicato con case editrici a pagamento, e alcuni con grandi editori , ma non si sono trovati bene. Puoi riferirci le loro vicissitudini?  Che ne pensi dell’attuale situazione dell’editoria in Italia?

Mi riaggancio a ciò di cui ho parlato sopra. Nonostante si siano rivolti ai grossi nomi dell'editoria, alcuni scrittori, dopo aver sborsato qualche migliaio di euro per la pubblicazione del loro libro, in fase di reclamizzazione e distribuzione dell' opera, si sono trovati a doversi arrangiare per conto proprio, chiedendo aiuto ad amici, conoscenti e parenti, nonché affidandosi al potere, indubbiamente benefico, dei social networks . Così non si fa. Riguardo alla situazione editoriale attuale, di sicuro, il self publishing ha dato una bella spallata alla grossa industria della carta (ora anche del digitale), la quale sta attraversando una crisi piuttosto profonda e grave; per contro, questa nuova chance di pubblicazione ha favorito l'ingresso nel mercato di una gran quantità di prodotti letterari, non tutti all'altezza di essere letti.




7.      Sei anche blogger: su quali blog scrivi? Hai scritto anche numerosi articoli per giornali di cronaca locale , sia di argomenti culturali che no: quali riviste sono ?  Pensi che un blog consenta  più autonomia a chi redige un articolo rispetto a un giornale?

Trovate moltissimo mio materiale su Cambia verso, Anzio, blog della zona Anzio-Nettuno (in provincia di Roma, sul litorale pontino, n.d.r.), che tratta un po' di tutto: notizie locali, ma anche nazionali ed internazionali.  Attenzione! Non mi firmo col mio nome bensì con uno pseudonimo, ma è abbastanza facile trovarmi ed identificarmi. A scrivere sul blog siamo solo due donne: una è Angela, l'altra.... è una viaggiatrice dello spazio!
Poi, ho scritto per 7 anni sul Litorale, un periodico sempre di zona, con cui ho chiuso la collaborazione per divergenze varie (N. d. i. : il giornale è reperibile nel web in versione sfogliabile, direttamente sulla homepage del sito della testata). Tuttavia, ogni tanto, si può ancora trovare qualcosa di mio, firmato col mio nome e cognome, all'interno delle pagine del Simposio, una piccola ma attivissima associazione culturale del territorio.
Infine, rispondo all'ultima domanda: il blog è senz'altro più libero di un giornale, però, dipende anche da chi lo gestisce. Su alcuni argomenti, a me molto cari, preferisco scrivere sul mio blog, senza disturbare nessuno e senza dover sempre discutere con qualcuno.

8.       Per finire, ci indichi le tue pagine professionali (link) dove gli autori possano reperirti per avvalersi dei tuoi servigi (editing, traduzioni, lezioni ecc) ?



Ma trovate scritte, più o meno, le stesse cose.



Grazie per aver partecipato!

Grazie a te, Ale. E' stato un piacere enorme. Credo sia la prima intervista della mia vita...o no?   Spero ne seguano altre. E qualcuna, forse, la farò anch'io. Sono (anche) quasi giornalista... quasi!


mercoledì 9 novembre 2016


Interviste d'autunno - Consigli per scrittori (o aspiranti tali)

                                     #2 : Rita Angelelli



Continua l'appuntamento settimanale con le interviste sul mondo della scrittura. Questa volta si è gentilmente sottoposta alle mie domande  Rita Angelelli, direttrice editoriale di Le Mezzelane!





1)                  Buonasera Rita, grazie per aver accettato l’intervista per il mio blog. Oltre a essere scrittrice, hai da poco aperto una casa editrice, Le Mezzelane,  che si è da subito posta in maniera differente nei confronti degli scrittori. Ce ne parli? In un panorama come quello italiano, in cui , come si suol dire, ci sono più scrittori che lettori, cosa ti ha spinto a questa scelta non facile?

Avevo un’idea che mi frullava in testa da parecchio tempo e aveva a che fare con gli scrittori. L’idea era quella di aprire un portale dove chiunque avesse avuto voglia di scrivere potesse iscriversi e condividere i propri scritti. Ho chiesto aiuto a un’amica che avrebbe dovuto solo costruirmi il portale e invece mi son trovata di fronte a una persona ostile. Le conoscete no? Quelle personcine a modo, carine e gentili che fanno le grandi amiche e poi… Vabbè, sorvoliamo. Non conoscendo altri che potessero aiutarmi, ho accantonato il progetto, ma la testa ancora non era tranquilla. Dovevo fare qualcosa che avesse a che fare con la scrittura, oltre al mio scrivere racconti e romanzi. Ne sentivo il bisogno ed era un modo per superare un momento di profonda crisi esistenziale e lavorativa. Sono passata a un piano B, costruito in una notte. La gente normale di notte dorme, io faccio altro: progetto, scrivo, prendo appunti, leggo, studio. Così che al mattino ho fatto la proposta a un editore, monotematico, che conoscevo: vorrei aprire una casa editrice e affiancarmi alla tua, in maniera da collaborare e coprire quasi tutti i generi letterari, gli dissi al telefono. Ho ricevuto il secondo PICCHE! Chi mi conosce lo sa: non mi do per vinta molto facilmente. Così che  ho parlato  con una professionista del settore editoria che conoscevo da tempo, tra le altre cose adesso è la mia Editor, e ci siamo dette: bene, facciamolo!

2)                  Alcuni autori che saranno pubblicati da Le Mezzelane sono stati scelti grazie a  un concorso in    collaborazione col  portale “Meetale”: come giudichi questa esperienza?

Meetale! Meetale è un portale che potrebbe avere un sacco di potenzialità per un Editore. C’è un numero consistente di autori che aspettano solo di essere letti e magari aiutati a pubblicare. Mi ci vorrebbe un’altra vita per leggerli tutti. È per questo che mi son detta: bene, proviamo a cercare una collaborazione e Fabio mi ha subito dato l’aiuto che chiedevo, dimostrando di essere una persona intelligente e propositiva. Lui ha costruito la pagina del nostro concorso, noi gli abbiamo fornito il regolamento e gli scrittori hanno fatto la loro parte. È stata un’esperienza interessante: adesso abbiamo alcuni di questi autori che ci stanno proponendo i loro lavori e devo dire che sono tutti molto bravi.

3)                   Uno dei criteri fondamentali per vincere il suddetto concorso è stato il numero di “mi piace” e download effettuati dai lettori. Quali sono i motivi di questa scelta? Non è possibile che dare molto spazio ai voti “social” potrebbe avvantaggiare gli autori già affermati con ampio numero di contatti e buon seguito, a discapito di esordienti molto talentuosi ma con poco seguito e pochi contatti social?

È vero, gli autori più conosciuti hanno avuto dei voti in più dal pubblico rispetto a quelli meno conosciuti, era inevitabile. Però noi abbiamo inserito anche una giuria tecnica e con un calcolo “macchinoso, ma efficace” di voti della giuria combinati a quelli del pubblico abbiamo dato il giusto valore a tutti.

4)                   Si è da poco conclusa  la bellissima e importante  iniziativa “La pelle non dimentica”. Ce ne puoi parlare? Quando ci sarà la premiazione dei vincitori delle due sezioni, racconto e poesia?



La nostra casa editrice si affaccerà più volte nel corso dell’anno sul sociale, lo abbiamo deciso nel corso della preparazione del progetto della c.e. Con uno staff tutto al femminile, era quasi inevitabile parlare di  femminicidio.  “La pelle non dimentica” parte da un mio racconto che porta lo stesso titolo. Racconto che ho portato di persona a un’associazione che si occupa proprio di questo problema. Lo stesso racconto è andato in giro on line per più associazioni, fino a trovarne una, Artemisia di Firenze, disposta ad accettare una partnership con la nostra casa editrice. In Italia, è brutto dirlo, lo so, è complicato anche trovare un’associazione che dica di sì al fare da recipiente  per donazioni benefiche. Nonostante tutto, il concorso ha avuto un buon successo: hanno partecipato 49 scrittori di narrativa e 36 poeti, con un numero di visualizzazioni del blog, e dei relativi articoli, oltre quello che avevamo previsto. Ben 50,000 visualizzazioni, con più di 8.000 visitatori unici e oltre 2.000 commenti. Hanno collaborato con noi anche l’Associazione Euterpe, che si occupa di promuovere la cultura e soprattutto la poesia. Abbiamo due giurie tecniche che stanno lavorando alacremente per darci sei nomi finalisti per i racconti e sei nomi per la poesia. Pubblicheremo due antologie, il cui ricavato andrà in beneficenza all’associazione sopra nominata. La premiazione avverrà a Santa Maria Nuova (An) il 18 dicembre nel corso di un'occasione conviviale.

5)                  Da editore, puoi offrire qualche suggerimento agli scrittori che vogliano presentare un loro manoscritto?  Quali sono i punti chiave su cui vi basate nella scelta di un romanzo? Che importanza ha la presentazione del lavoro?

Lo scrittore che vuol pubblicare con noi dovrebbe, prima di tutto, accompagnare il proprio testo con una mail di presentazione scritta in maniera corretta, corredata di testo, di sinossi e di biografia. Non vi dico che è tutto, ma è una buona metà della sostanza. Uno scrittore che sa presentarsi a un editore ha una marcia in più e chi volesse approfondire questa parte, io e la mia editor Maria Grazia Beltrami, ne parliamo ampiamente sul manuale di scrittura che abbiamo pubblicato a luglio: Goffaggini erotiche e involuzioni prosaiche. Un manuale divertente adatto a tutti gli scrittori in erba, ma anche no. Nei romanzi cerchiamo l’originalità, la storia, i personaggi. Cerchiamo quelle cose che ci tengono incollati alla lettura: il ritmo narrativo, personaggi non stereotipati, la coerenza con la realtà, un italiano abbastanza corretto.

6)                   Per concludere, i link del sito e degli altri contatti:

Il nostro sito :   http://lemezzelane.altervista.org/ 
La mail della nostra redazione :  lemezzelane@gmail.com
La mail della nostra redazione: concorsi lemezzelane.concorsi@gmail.com
La mail del direttore editoriale:  ritaangelelli63@gmail.com
La nostra pagina facebook : https://www.facebook.com/lemezzelane
Il nostro profilo twitter:  https://twitter.com/lemezzelane




 Grazie per aver partecipato!


venerdì 4 novembre 2016

                       
 Cinerecensione: Doctor Strange


Stephen Strange ( Benedict Cumberbatch) è un luminare della neurochirurgia egocentrico e ambizioso. A causa di terribile un incidente stradale con la sua Lamborghini perde l’uso delle mani; disperato, parte per Katmandu in cerca di  del Kamar-Taj, luogo indicatogli da un uomo  ex paraplegico ma ora guarito. Qui avviene il suo incontro con l’Antico (Tilda Swinton), che, dopo le iniziali resistenze razionali, lo guiderà alla scoperta di mondi sconosciuti: corpi astrali, multiversi, nemici arcani, potenti reliquie , e poteri mistici. Dovrà scontrarsi con le sue paure,i suoi demoni interiori, e con gli Zeloti, guidati da Kaecilius (mads Mikkelsen), ex adepto passato al lato oscuro della forza. 
Il film è perfettamente riuscito, uno dei migliori film della Marvel (e anche il migliore in assoluto che ho visto quest’anno, almeno finora) : equilibrato nelle sue parti (conoscenza del personaggio-addestramento-combattimenti), con effetti speciali caleidoscopici che richiamano un po’ Inception e un po’ Escher, senza mai cadere nel kitch o nella deriva new-age (c’era il forte rischio), con una sceneggiatura impeccabile; c’è introspezione psicologica, azione, e si affrontano temi profondi come la paura della morte. Puntuali anche il montaggio, la scenografia, la fotografia e la colonna sonora, e gli attori sono tutti pienamente  nel ruolo.


Le uniche pecche sono quelle tipiche di tutti i film Marvel: prima di tutto ci sono alcune differenze col personaggio dei fumetti (l’Arcano è un uomo, qui una donna; il cattivo di turno, Kaecilius, never covered-mai coverto; la vicenda di Mordo non è proprio così; i Santuari - sigillo sono tre nel film, ma nel fumetto è solo uno, il famoso Sancta Sanctorum sito a New York dove vive Strange); inoltre c'è la solita mancanza di amalgama con gli altri eroi dell’universo Marvel che non facciano parte degli Avengers: una stretta al cuore quando, nella panoramica iniziale su NY, si vede svettare il grattacelo degli  suddetti Avengers ma non il Baxter Building/Four Freedoms Plaza dei Fantastici Quattro, per esempio; il tutto a causa della frammentazione dei diritti dei vari personaggi tra le majors. Ufffffff!!!

Due finalini in coda ai titoli: restate in sala fino all’ultimo fotogramma!

Special thanks to : Claudio, boss supremo del Fujisan Roma ed enciclopedia vivente Marvel!


giovedì 3 novembre 2016

Bosco dei Sogni Fantastici: "Halloween Novel's" #7 - Alessandra Leonardi & Seb...

Oggi passo da intervistatrice a intervistata! Sul blog di Isabella Cavallari, Bosco dei sogni fantastici, si parla del mio racconto "La Porta", inserito nell'antologia "Halloween Novels" della Dark Zone!



Bosco dei Sogni Fantastici: "Halloween Novel's" #7 - Alessandra Leonardi & Seb...: Amici Lettori, quello di oggi è l'ultimo appuntamento con le HALLOWEEN NOVEL'S : ahimé l'antologia horror della Dark Zone è...

Interviste d'autunno - Consigli per scrittori (o aspiranti tali)

                                # 1 : MONICA SERRA




Iniziamo la serie di interviste con Monica Serra, autrice e blogger, che racconta delle sue attività e  fornisce ottimi consigli agli scrittori: grazie Monica, io per prima ne farò tesoro!

1)      Ciao Monica, grazie di aver accettato l’intervista per il mio blog. Ci puoi parlare del primo libro che hai pubblicato, La Canzone del drago, e le vicissitudini correlate?

Ciao Alessandra, grazie a te per l’ospitalità e complimenti per il tuo blog. Sono onorata di inaugurare la serie di interviste e ti ringrazio doppiamente per questa prima domanda, che mi dà modo di parlare di una storia a cui sono molto affezionata e che spero presto possa tornare a farsi conoscere.
La Canzone del Drago nasce in realtà come Cuore di Drago nel 2007. Venivo da un periodo durissimo in campo personale e professionale e avevo bisogno di ritrovare un equilibrio che era andato definitivamente in frantumi con la morte di mia madre: la ricerca della spada in cui è imprigionato il cuore dell’ultimo drago, centro del romanzo, è un po’ la metafora di quella necessità di rimettere ordine nella mia esistenza. Scrissi la storia e la mandai a qualche piccolo editore che pubblicava fantasy, fu selezionata e uscì per una piccola casa editrice del Nord Italia (falcidiata dalla crisi economica un paio di anni dopo). Nel 2013, in una nuova versione più ampia e che vedeva modificate alcune sotto-trame, il romanzo uscì in ebook per un altro editore. Al momento sono tornata in possesso dei diritti di pubblicazione e chissà che non decida di rimettere in circolo questa storia. In fondo sarebbe coerente con la morale del romanzo, secondo la quale nulla finisce veramente.

2)      In seguito hai pubblicato altri romanzi con vari editori. Com’è il tuo rapporto con gli editori? Idilliaco, tormentato, dipende dai casi?...

Un rapporto piuttosto sereno, direi. Sono stata fortunata a incontrare editori piccoli ma seri, curatori che hanno sempre fatto un buon editing sui miei testi, hanno dato alle mie storie delle bellissime cover e distribuito i romanzi (quelli in ebook) su tutti gli store online. Un punto debole della filiera è stata la promozione, almeno finché non ho incontrato Francesca Costantino e il suo dinamico staff. Astro Edizioni, per cui è uscito a giugno Il Duca di ferro, è presente in tutte le fiere di settore e fa una notevole ed efficace attività di marketing direttamente sul campo.

3)      Non hai mai utilizzato il self-publishing, e se non erro neppure siti come Wattpad  o Meetale in cui sono presenti moltissimi racconti gratis. Come mai questa scelta? Che pensi  del self-publishing?

 In realtà anche io ho provato l’ebbrezza del self-publishing, mettendo su Amazon alcuni racconti che non avevano trovato collocazione, ma che ho ritirato perché selezionati in diverse antologie. Il mondo degli autori indipendenti (che non è solo auto-pubblicazione, come dimostra la bella esperienza fatta con Specchio Nero, il collettivo indipendente ideato da Alessandro Fusco attorno alla sua bella saga fantasy) è molto variegato. Ne fanno parte anche nomi affermati che magari si rivolgono al self-publishing per dare voce a quelle opere che non hanno trovato il giusto editore e molti validi esordienti che dedicano ai loro testi una cura profonda perché il lettore li possa gustare al meglio. L’altro lato della medaglia, però, è un mare magnum incontrollato di sedicenti “scrittori” che vanificano molto del lavoro fatto da chi mette passione e impegno per presentare al pubblico opere senza sbavature e che immette sul mercato tanta – troppa – robaccia.

4)       A tuo parere, cosa fa scattare nella mente dell’editore la molla che dice: “Questo romanzo è ottimo, lo pubblico”? Cosa deve (o non deve) scrivere nella mail di presentazione del romanzo uno scrittore  per essere convincente?

Bella domanda. Sicuramente colpisce in modo positivo un lavoro ben presentato: una buona sinossi (tra parentesi, io ODIO scrivere sinossi, è una delle cose più difficili da fare), un incipit accattivante, una storia originale (o anche non particolarmente originale, ma raccontata con uno stile personale e riconoscibile). Importante selezionare gli editori a cui inviare il manoscritto studiando il catalogo delle loro pubblicazioni e presentarsi in modo chiaro e semplice, senza arroganza o pretese: è probabile che si rimedino diverse porte in faccia prima di arrivare alla pubblicazione, ma se si crede nel proprio lavoro non bisogna demordere; restare umili e affidarsi all’esperienza di chi valuta il nostro testo avrà sempre un effetto positivo, se non altro in termini di crescita personale.

5)       Cosa controlli di più nell’ultima stesura di un tuo romanzo, prima di pigiare il fatidico tasto “Invio mail” ?

 Io credo che una storia non sia mai veramente finita e per questo sono quasi ossessionata dalla volontà di portare a compimento ogni traccia narrativa presente nel testo. Potrebbe sembrare strano, visto che l’appunto che mi viene fatto più spesso riguarda la brevità delle mie storie, eppure è così, tanto che ho in stesura un romanzo fantasy da alcuni anni al quale non riesco a dare una conclusione a causa delle molteplici linee narrative seminate durante il racconto che continuano a offrirmi spunti.

6)       Oltre che scrittrice , sei anche blogger, e scrivi recensioni per alcuni siti. Quali sono?  Molti scrittori lamentano scarsa disponibilità da parte dei blogger a leggere e recensire un loro romanzo, pur sapendo che i blogger sono letteralmente sommersi dalle richieste e sono impossibilitati a esaudirle tutte. Con che criterio scegli i libri da recensire?

Collaboro da alcuni anni con i blog www.temperamente.it , www.sognandoleggendo.net , www.art-litteram.it . Ho iniziato recensendo i romanzi fantasy che ho amato di più, poi sono passata ad alcuni “classici”, infine sono arrivate le richieste degli autori, a decine, tanto che a un certo punto ho dovuto prendermi una pausa, altrimenti non avrei più il tempo di scrivere – cosa che faccio, tipo saltimbanco, destreggiandomi tra lavoro, famiglia e altri impegni riguardanti la salute.

7)       Negli ultimi tempi  hai iniziato a correggere bozze per un’agenzia. Quali sono gli errori più frequenti degli scrittori esordienti?  Ci dai qualche consiglio di scrittura?

In realtà non si tratta di correzione di bozze; mi capita - di tanto in tanto - di valutare manoscritti inediti per l’agenzia di Francesca Costantino. Arrivano testi anche di autori che hanno già pubblicato e storie che si leggono con fluidità perché in possesso di una “voce” ben definita, ma se andiamo al sodo gli errori più frequenti sono l’abuso degli avverbi di modo, gli aggettivi disseminati nel testo senza controllo, debolezze strutturali e caratterizzazione opaca dei personaggi. Non ho competenze tecniche specifiche, ma una certa esperienza come lettrice e autrice e questo mi spinge a dare un unico consiglio a chi vuole infilarsi nell’intricato labirinto editoriale italiano: leggere, leggere, leggere. Un autore che non legge non sarà mai in grado di scrivere seriamente, fidatevi.
Un altro suggerimento è quello di confrontarsi in modo umile e positivo con altri autori, magari aderendo ad associazioni che hanno come scopo la promozione e l’interazione fra scrittori; nel 2016, per esempio, mi sono iscritta a EWWA (European Writing Women Association) e ho imparato moltissimo dalle condivisioni di esperienze e workshop, oltre ad aver conosciuto tante bravissime autrici.

8)      Per finire, ci indichi titolo, sinossi e link di acquisto di qualche tuo romanzo?

 Ho scritto e pubblicato moltissimi racconti presenti in antologie di vari editori e qualche romanzo breve: per evitare un noiosissimo elenco invito i lettori di Infiniti Universi Fantastici a fare un giro sulla mia pagina autore www.monicaserra.jimdo.com dove ci sono anche alcuni estratti da leggere. Se ne avete voglia, poi, suggerisco una visita al sito www.alidelfuturo.jimdo.com, dedicato al romanzo Ali del futuro che proprio qualche giorno fa ha ricevuto un premio speciale nell’edizione 2016 del premio letterario Amarganta.

9)       Grazie per aver partecipato!

Sono io a ringraziarti; se permetti lascio ai lettori di IUF una dedica speciale, con le parole di Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.” Diventate immortali: leggete!


E sottolineerei l'ultima parola!...




mercoledì 2 novembre 2016


 Da domani , qui su IUF, prenderà il via una nuova rubrica, "Interviste d'autunno - consigli per scrittori (o aspiranti tali) : la rubrica è indirizzata a tutti gli autori, già esperti o alle prime armi , agli editori , e a tutti coloro che ruotano intorno al mondo della scrittura, compresi i lettori, destinatari ultimi delle nostre fatiche letterarie;  ha lo scopo di condividere esperienze, fornire idee e stimolare la riflessione sull'argomento scrittura, offrendo consigli per migliorarsi in questo ambito (io sono avida di consigli!).  Verranno intervistati: due autori, una editrice, una traduttrice/editor, e anche una lettrice (non li intervista mai nessuno!).

Calendario delle interviste:

3 novembre: Monica Serra , scrittrice e blogger
10 novembre: Rita Angelelli, direttore editoriale della CE "Le Mezzelane"
17 novembre: Paola Leoncini, editor/traduttrice/scrittrice/blogger
24 novembre: Alessio Del Debbio, scrittore e blogger
1 dicembre: Alessandra Nassisi,  lettrice 

Specificando che il calendario potrà subire variazioni per motivi di vario genere, vi aspetto a partire da domani qui su IUF o sulla pagina Facebook collegata. Stay tuned!



martedì 1 novembre 2016

        
    Recensione: Dylan Dog n.362, “Dopo un lungo silenzio”






“Dopo un lungo silenzio”  Tiziano Sclavi è tornato a scrivere un’avventura dylandoghiana, e lo fa alla sua maniera: catapulta il lettore nei temi che più caratterizzano il suo personaggio, con una storia  dolorosa, piena di vuoto e di silenzi a cui rimanda la copertina completamente bianca (richiamo al suo romanzo “Non è successo niente”, pubblicato dalla Mondadori nel 1998, e  citato da Groucho nel fumetto), trascinando i vecchi lettori come me indietro di una trentina di anni, quando l’autore metteva al servizio dei suoi racconti a fumetti tutta la profondità, la poetica, le atmosfere  di cui è capace.



Dylan è un ex alcolizzato, e quindi non può bere. La sua fidanzata Crystal (“Credo che sia quella giusta. Forse è la volta buona”) al ristorante lo invita a bere, lui oppone poca resistenza, ed è l’inizio del rapido sprofondare negli orrori dell’alcoolismo, il nemico numero uno dell’ old boy.


Crystal: “E dai, solo un goccio. Questo amarone è una favola. Solo per questa volta”.
Dylan : “Forse la malattia è passata…forse non mi farà così male…e poi sono felice”.


Torniamo quindi ai temi principali del personaggio: gli orrori veri sono nella vita quotidiana, i demoni da combattere sono dentro di noi (v.  recensione del n. 361).

Dylan viene ingaggiato da un povero alcolizzato, Owen Travers, che pensa che nella loro casa vi sia il fantasma di sua moglie; mentre indaga, assistiamo allo sprofondare nelle sabbie mobili della dipendenza: negazione, rabbia, confusione, delirio…

Tutto questo è rappresentato alla perfezione dai tratti drammatici di Giampiero Casertano, che ha già dato corpo alle sceneggiature di Sclavi in altre occasioni, in numeri mitici ( Attraverso lo specchio, Memorie dall’invisibile, Dopo mezzanotte): primi piani intensissimi, oppure vignette popolate da “comparse” , tanto ben particolareggiate e perfette nella loro semplicità che osservandone il volto sembra di riconoscere il proprio vicino , il proprio capo…
 Ci sono anche delle pagine che riproducono famosi  fotomontaggi  di fantasmi, e anche un divertente omaggio a due comici del cinema in bianco e nero che non cito per non spoilerare e togliere la sorpresa.

Un numero davvero  imperdibile!