The Man in the High Castle –
serie tv (I stagione) e romanzo
Autore:
Philip K. Dick
Genere:
ucronia, fantascienza, drammatico
Editore
romanzo: Fanucci, collana Tif
Serie
tv: su Amazon Prime video
N.
pagine: 304
Link romanzo: Amazon
N.
puntate Ia stagione: 10
Appena vidi
nel 2014 in libreria questo romanzo di Dick, genio assoluto della fantascienza
e non solo, uscito la prima volta nel 1963 e vincitore del premio Hugo nel ‘65 e
rieditato da Fanucci, non ho potuto fare a meno di acquistarlo; quando ho di recente scoperto che ne avevano
tratto una serie tv mi sono fomentata moltissimo, anche se ci ho messo un po’ a
vederla causa intasamento serie da
vedere… ^.^
L'ucronia è uno dei miei sottogeneri preferiti; per una disquisizione sul tema, consiglio questo articolo sul blog I mondi fantastici di Alessio Del Debbio.
L'ucronia è uno dei miei sottogeneri preferiti; per una disquisizione sul tema, consiglio questo articolo sul blog I mondi fantastici di Alessio Del Debbio.
Debbo
dire che a mio avviso è uno dei pochi casi in cui l’adattamento per lo schermo
di un romanzo sia migliore del libro.
Il
nucleo della storia immaginata da Dick è la vittoria delle forze dell’Asse
durante la 2° guerra mondiale, con conseguente spartizione del mondo tra
Germania e Giappone, mentre all’Italia solo briciole (grazie! Pure nella
fantascienza non contiamo un tubo); l’Africa è un deserto, mentre gli USA sono
divisi tra le due superpotenze, a Ovest il Giappone e a Est il Reich, con al
centro una zona neutrale. La Germania ha però in mente di distruggere il
Giappone, mentre sta già inviando razzi su Marte.
In tutto
ciò due libri hanno un ruolo fondamentale: l’I Ching, testo profetico a cui i
Giapponesi danno grande importanza, e soprattutto La cavalletta non si
rialzerà, ucronia di tale Hawtorne Abendsen in cui il Reich e i suoi alleati
vengono sconfitti.
In questo
scenario si muovono vari personaggi: l’orafo ebreo Frank Frink, la sua ex
moglie Juliana insegnante di arti marziali, Robert Childan, antiquario di
oggetti americani tipici (a volte fasulli), l’imprenditore svedese Baynes, il funzionario
giapponese Tagomi, Joe Cinnadella, immigrato italiano a cui è stato affidato
l’assassinio di Abendsen.
A chi ha
visto solo la serie tv, tutto ciò non risulterà più di tanto. La serie infatti
è fortemente ispirata al libro, ma non ne ricalca fedelmente la trama, anzi la
amplia, la modifica, aggiunge altri personaggi, coinvolgendo lo spettatore in
un vortice di avvenimenti pur non essendo una serie action, affascinandolo con
i misteriosi film dell’Uomo nell’alto castello. Già, perché qui non si tratta
di uno scrittore, ma di un misterioso individuo che produce pellicole in cui
viene mostrato un altro mondo, dove gli Alleati hanno sconfitto l’Asse.
Frank e
Juliana sono fidanzati, lei è una
allieva di arti marziali di San Francisco e viene coinvolta nell’intrigo perché
la sorella le consegna prima di morire una delle pellicole incriminate. Juliana
entra così a far parte della Resistenza. Joe non è italiano, è una spia nazista
ambigua e forse doppiogiochista, al soldo dell’Obergruppenfürher John Smith. Gli altri personaggi sono più o
meno come nel romanzo, ma sono amalgamati nella trama in maniera migliore
rispetto al libro, che a un certo punto inizia a diventare confuso e di non
facile lettura con l’accavallarsi dei due romanzi, quello vero e proprio e
quello di Abendsen (pseudobiblium). A parte questa trovata, Dick riesce a
creare una storia assolutamente verosimile, il cui snodo è nel 1941, in cui le
forze dell’Asse sbaragliano i nemici.
Nel
corso delle puntate c’è spazio per tutti i personaggi, i colpi di scena si
susseguono e l’ambientazione in un mondo nazista è perfettamente riuscita. La
fotografia è ottima e anche il casting, i costumi e la colonna sonora. Il
coinvolgimento è assicurato!
Il libro
era destinato a avere un seguito, ma non è mai stato scritto; nell’edizione di
Fanucci ci sono però due capitoli supplementari che spiegano alcune cose, utilizzate anche per il finale di stagione
seppure in maniera diversa.
Il libro
pur se complesso e poco scorrevole merita una lettura; la serie tv è
imperdibile, e non vedo l’ora di recuperare la II stagione!
Bella serie! Non vedo l'ora esca la terza stagione! :)
RispondiEliminaio di vedere la seconda! ;-)
EliminaE dire che il libro è uno dei miei preferiti... 😅 la serie ancora mi manca.
RispondiEliminaDa vedere! ;-)
EliminaCon vaghi accenni all' orwelliano 1984.
RispondiEliminaUn po' lenta in alcuni passaggi tuttavia, nel complesso, interessante. Bella recensione. :)
Io non trovo accenni a 1984... quello è un distopico, questo un ucronico...
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