La seconda stagione di Love, Death & Robots si conferma di alto livello
Cari
videopatici,
Love,
death & robots vol. 2 ha 8 episodi anziché 18 come il primo, ma tutti
di ottima qualità, sia a livello di storie che a livello realizzativo.
La
serie è ancora più cupa, dai molti risvolti horror, quasi agghiacciante non
solo a livello di scene ma anche e soprattutto per il significato profondo di
queste storie, tratte da racconti di autori del fantastico.
Ognuna
ha uno stile grafico diverso, la CG la fa da padrona ma non tutti gli episodi
sono realizzati con questo metodo.
Nel
primo, Automatic Customer service, quello più ironico e buffo, una vecchietta e
il suo cagnolino lottano contro un robot domestico impazzito, tra call center
assurdi e scene tra il drammatico e l’esilarante. Geniale nella sua semplicità.
In
Ghiaccio, un gruppo di adolescenti potenziati pù uno senza poteri vanno a
vedere misteriose creature sotto il ghiaccio. Una bella storia sulla diversità
e sull’amicizia.
In
Pop squad, uno dei miei preferiti, l’umanità raggiunge il sogno dell’eterna
giovinezza quindi l’immortalità, ma non c’è più posto per i nuovi nati in
quanto le risorse e lo spazio sono scarsi. Un agente deve eliminare figli
abusivi e i loro genitori. Ottimo.
Snow
nel deserto ha la migliore CG della serie: un albino viene cacciato per la sua
immortalità; incontra una donna che nasconde un segreto. Anche qui prevale il
tema della diversità.
L’erba
alta è un racconto horror: un treno si ferma vicino a un prato, un tizio scende
e si perde nell’erba alta ove incontra orribili creature. Inquietante, ma poco
originale.
Era
la notte prima di Natale sembra ispirato da un mio racconto uscito in
un’antologia natalizia edito da Opera indomita, “Accadde a Natale”! In realtà
non sono io l’ispiratrice del racconto… Due bimbi aspettano Babbo Natale, ma
sarà non proprio come credono. Carino.
La
cabina di sopravvivenza narra di due astronauti che precipitano su un pianeta
disabitato: anche qui ottima CG, ma storia non particolarmente appassionante.
Il
gigante affogato è un altro dei miei episodi preferiti. In riva al mare viene
ritrovato un gigante morto. Uno scienziato va ad osservarlo tutti i giorni,
ricavandone profonde riflessioni filosofiche sul senso della vita, mentre la
gente lo distrugge pian piano depredandolo. Molto bello e profondo.
Love,
death & robots si conferma un’eccellente serie animata antologica di
fantascienza e horror, da non perdere per gli appassionati. Terzo volume
confermato.
Recap
- Titolo: Love, death & robots
- Genere: fantascienza, fantasy, horror
- Stagioni: 2
- Puntate: 18+8
- Produzione: Usa
- Rete di trasmissione italiana: Netflix
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