RECENSIONE
SERIE TV: KNIGHTFALL
Anno:
2017
Puntate:
10
Produzione:
Stati Uniti
Trasmessa
in Italia su: History Channel
Questa
serie mi ha acchiappata subito, anche se in quanto a veridicità storica lascia
molto a desiderare.
I
Templari andavano molto di moda
qualche anno fa, ma grosse produzioni tv non ce ne sono state, giusto un bel
sceneggiato (ops scusate, si dice miniserie fiction) italo-francese con Gerard Depardieu, “La
maledizione dei Templari”, in 5
puntate, del lontano 2005. Recuperatela.
Quindi
ho accolto con gioia la serie, che inizia nel 1291, proprio durante la
battaglia di Acri avvenuta dopo la perdita di Gerusalemme. Sconfitti, i Templari
fuggono portandosi dietro il Santo Graal,
però la nave che lo trasporta viene affondata.
Dopo
15 anni il Cavaliere Laundry ( Tom Cullen, visto anche in “Mondo senza
fine” , grande presenza scenica e ottima interpretazione del cavaliere
tormentato e scisso tra amore e dovere) scopre che il Graal è salvo e deve
cercarlo.
Nel frattempo il re Filippo IV
il Bello, amico dei Templari (…), abbisogna di denari, ma è restio a
chiederli all’Ordine del Tempio, che oltre a essere un ordine monastico
guerriero è anche una banca (gomblotttooooo! Ah no scusate ;-P ): vuole organizzare un’altra
crociata. Laundry, nel frattempo
diventato Maestro perché quello precedente, Godfrey , è stato ucciso, ha una relazione amorosa ovviamente clandestina…
Le
vicende personali dei protagonisti si intrecciano quindi con quelle storiche,
in un tripudio di castelli, armi, segreti, colpi di scena e sottotrame amorose
e avventurose. Ho letto qui e là
paragoni col Trono di Spade: ormai è una moda prendere come riferimento la
celeberrima serie tratta dalla saga di George RR Martin (scriviiiiiiiiii!!! ),
per gli intrighi e i tradimenti, come se fosse stata la fiction (di qualunque
genere) ad aver plasmato la Storia e non viceversa… Cavoli, se ci sono decine
di storie con intrighi e tradimenti è perché la Storia è stata un susseguirsi
di questo genere di fatti!
I
costumi sono di ottima fattura e adeguati all’epoca, a parte qualche incoerenza
(tipo le popolane con abiti un po’ troppo belli); il ritmo c’è, non ci si
annoia mai; buone le scenografie con castelli e interni accuratamente
ricostruiti e la fotografia è adeguata. Anche il cast è stato ben scelto.
Quello
che manca è l’accuratezza storica.
Prima
di tutto il papa che si vede è quello sbagliato: Bonifacio VIII era morto da
tre anni nel 1306 (non che lo ricordassi eh, ma sono andata a cercarlo. Perché
gli sceneggiatori non l’hanno fatto? Che gli costava anticipare di tre-quattro
anni la storia oppure inserire Clemente VII?). Poi quando arriva alla corte del
re sembra che arrivi da Roma e viene accolto con tutti gli onori; in realtà
Filippo il Bello non andava molto d’accordo col papa e infatti Clemente passò
alla “cattività avignonese”, sottomesso al re di Francia. De Nogaret , ministro
reale, non poteva aver consigliato al re di chiedere soldi agli Ebrei, perché
lui li odiava e già li aveva fatti cacciare.
Tralascio
le arance in Francia nel XIII-XIV secolo, ma in gran parte questi errori si
sarebbero potuti evitare con facilità e senza inficiare la trama.
Nonostante
ciò e nonostante qualche assurdità a livello di sceneggiatura sparsa qui e là,
la serie mi ha appassionato perché ha una narrazione coinvolgente e un gran ritmo,
non ci si annoia mai e il rischio con storie più o meno note ci può sempre
essere.
I
cultori della Storia non la guardino proprio, per i meno precisi e più
permissivi si può fare.
Filippo il Bello, amico dei Templari? Mmm.....
RispondiEliminaEh....!
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