RECENSIONE:
OMICIDIO A OLIMPIA
di THANOS
KONDYLIS
Genere:
thriller storico
Editrice:
Nord
Uscita:
2009
Pagine: 407
Prezzo
di copertina: € 18,90
Trama:
"V secolo a.C. Dopo anni di scontri e incomprensioni,
finalmente Atene e Sparta hanno stipulato un trattato di pace. E proprio i
sacri giochi olimpici suggelleranno la nuova alleanza, destinata ad assicurare
serenità e prosperità a tutta la Grecia. Ma l'odio e la diffidenza sono in
agguato: a pochi giorni dall’inizio delle gare, infatti, il miglior atleta
spartano viene ritrovato morto nel suo alloggio. I sospetti ricadono subito
sugli ateniesi, perciò Aghìnoras, il sacerdote del tempio di Zeus, per far luce
sul delitto e scongiurare una guerra, incarica Alèxandros, un giovane ateniese,
e Leonìdas, uno spartano, di svolgere un’indagine segreta. I due ben presto
scoprono che il complesso del santuario di Olimpia è in realtà un dedalo di
passaggi e di cunicoli, frequentati da enigmatici personaggi appartenenti a una
setta misteriosa: i figli di Dhàrios e Xèrxes. E, sebbene non abbiano prove
certe, Alèxandros e Leonìdas si convincono che è in atto una cospirazione per
dividere Atene e Sparta e favorire così l'invasione dei persiani. L'unica
possibilità di sventare quel piano è avvertire Periklìs, ma anche i palazzi del
potere ateniesi si riveleranno un covo di nemici, informatori e
traditori…"
Questo
romanzo mi ha colpito per diversi motivi.
Il primo, come si può evincere dalla
sinossi ufficiale, è la perfetta traslazione dei nomi greci, che non sono stati
quindi "italianizzati" ma lasciati nella forma e con l'accento originale, diversi da quella in uso da noi, anche se risultano un po' ostici. Il secondo è la perizia e la capacità
descrittiva dei luoghi in cui è ambientato il romanzo, e non per nulla l’autore
è un archeologo. Il terzo, lo spirito critico dell’autore nei confronti del
periodo in esame, il V secolo a. C., quando tra Sparta e Atene vigeva un
trattato di pace, critica che si coglie soprattutto nella prima parte del
romanzo.
I due
protagonisti, Alèxandros l’ateniese e Leonidas lo spartano, sono simpatici, ma
un po’ stereotipati : il protagonista ateniese è il più intelligente, mentre
l’altro, più scaltro e forte nei combattimenti, gli fa da spalla. Nella prima
parte, quella che si svolge a Olimpia, ci sono molte elucubrazioni da parte di
Alexandros, non solo nei dialoghi col compagno d’avventura, ma anche da solo :
spesso sembra davvero che parli da solo in quanto in tutto il libro non c’è distinzione tra
caporali e virgolette! A volte però ci
si dilunga troppo in queste riflessioni, finendo per annoiare. Come dicevo, in molti dialoghi con Leonidas l’autore , per bocca di Alexandros, esprime spesso
con arguzia le contraddizioni dell’Atene
di quel periodo, interessante, però è molto ripetitivo. Tra l’altro questo tipo
di analisi mi pare possibile a posteriori, ma un uomo di quel tempo non so se potesse
davvero rendersi conto di quello che stesse succedendo, quindi rimane un sentore di artificiosità.
In
seguito ci sarà più spazio per l’azione ; le deduzioni sul caso da risolvere continueranno a esserci ma in modo più sintetico.
Il
libro è ricco di dialoghi, ci sono molte scene d'azione e anche scene spettacolari . C’è spazio anche per l’amore, per i
personaggi storici realmente esistiti e per
il divertimento, che in alcuni brani nella parte finale si trasforma
secondo me un po’ troppo in farsa.
I colpi di scena sono quasi tutti abbastanza prevedibili, almeno per i lettori più smaliziati.
Passando
all’edizione, un po’ di editing in più per quel che riguarda le ripetizioni e
gli avverbi di modo non avrebbe
guastato, ma essendo un libro tradotto non so se è colpa del traduttore o
dell’autore, comunque l’adattatore poteva migliorare il tutto. La cover mi
piace molto, con il tempio in fiamme e il titolo in rilievo tipo ceralacca con
il font che richiama il greco; peccato per quell’errore grossolano, lo
“strillo” che dice che siamo nel IV secolo mentre siamo nel V !
Riguardo
l’autore, Thanos Kondylis, è nato ad Atene e ha studiato Storia e
Archeologia in Grecia e in Italia. Ha pubblicato numerosi articoli accademici e
ha collaborato con l'Istituto Nazionale di Ricerca e col ministero della
Cultura del proprio Paese: proprio per il suo contributo in ricerche storiche e
archeologiche è stato premiato dal parlamento greco. Si può leggere una sua intervista rilasciata
quando uscì il libro qui, su Thriller
magazine.
In fin
dei conti, un libro piacevole sotto molti punti di vista, con vari pregi e vari
difetti, non eccezionale ma leggibile.
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