domenica 20 ottobre 2019



CINE- RECENSIONE: JOKER








Joker, un film sulla malattia mentale e sul disagio sociale

Ho letto molte recensioni entusiastiche su questo film, qualcuna un po’ meno; di sicuro è riuscito ad attirare l’attenzione in un panorama cinematografico che ormai vive quasi esclusivamente di remake e reboot.

La mia prima impressione, durante la visione, è stata quella della furbata, ovvero: “voglio fare un bel film sulla malattia mentale, sul disagio sociale e sulla lotta di classe. Ah già, ne hanno fatti un migliaio… allora guarda, ci schiaffo il Joker che tanto piace a tutti come villain e gli appiccico la trama addosso.”
Tra l’altro ho notato che non è un film DC Comics vero e proprio, ma “ispirato ai personaggi della DC”.

Beh, comunque ha funzionato.
Senza il background del personaggio, senza una Gotham sommersa dalla monnezza manco fosse Roma e senza l’apparizione della famiglia Wayne non sarebbe stato lo stesso; ma non è questo il fulcro del film.

Una nuova versione del Joker

In questa versione (in ogni film ha un nome diverso) il Joker si chiama Arthur Fleck, ha problemi psichici, è in cura e vive con la madre anziana e fuori di testa anch’essa. Lavora come clown e vorrebbe sfondare come comico, specie nello show tv dell’anchorman interpretato da Robert De Niro; in realtà è solo, deriso, umiliato e picchiato dai bulli. In più, non ci sono più i fondi per le sue cure psicologiche, in una città alla deriva in cui il divario tra ricchi e poveri è sempre più ampio.

Ricorda qualcosa?... Sì, le basi di tutte le rivolte; solo che qui in Italia suona un po’ strano, in quanto da noi non si usa proprio…

Ogni rivolta ha bisogno del suo conducator, e qui lo diventa proprio Arthur, che cade sempre più nell’abisso della follia e compie gesti violenti e omicidi. Nel mentre, incontra anche la famiglia Wayne, con cui sua madre aveva un lontano legame.

Il film è completamente retto da Joaquin Phoenix, un Joker da Oscar.

La “furbata” quindi funziona: il film non è una storia di di supereroi, anche se si basa su un fumetto supereroistico, è un film drammatico con un suo perché; ma senza l’idea di fare del Joker un martire della società sarebbe stato solo un film mix/scopiazz tra Re per una notte di Scorsese e V per Vendetta.

In conclusione, il film mi è piaciuto, ma senza esagerare.

E comunque i villain Marvel sono meglio, perché non sono pazzi come quelli della DC. La follia, essendo una malattia, alla fine giustifica chi compie i delitti, e rende a mio avviso poco interessante una storia, supereroi o no; molto più avvincenti personaggi “cattivi” ma non in maniera manichea, lucidi e tormentati nei loro propositi. Vedi Magneto.




Genere: drammatico; fantastico/supereroi
Produzione: Usa
Regia: Todd Phillips
Uscita in Italia: 3 ottobre 2019
Durata: 122’
Cast: Joaquin Phoenix, Robert De Niro








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