RECENSIONE:
I TESTAMENTI
di
MARGARET ATWOOD
Il
seguito de Il racconto dell’ancella, dopo 35 anni, ha ancora molto da dire su
Gilead e su come potrebbe essere un futuro non troppo lontano
I
Testamenti di Margaret Atwood è un unicum: non credo sia successo altre volte che un
autore/autrice abbia scritto un sequel dopo tutto questo tempo (Il racconto dell'ancella è uscito nel 1985, ricordiamolo), inoltre prendendo in
considerazione la serie tv senza tradire lo spirito del primo libro e senza
incartarsi.
I
fatti narrati avvengono una quindicina d’anni dopo quel che sta accadendo nel
telefilm, raccontati sempre sotto forma di testimonianze giunte a un’epoca ancora
successiva, datata con precisione per la prima volta, proprio come ne Il
racconto dell’Ancella (la nostra recensione).
Qui
la narrazione non è in prima persona al tempo presente; le tre testimonianze sono al passato, e sono un resoconto di eventi cruciali per la caduta di
Gilead.
Largo
alle donne: stavolta non è Jun che parla, anche se è sempre presente e se ne
parla molto. Le tre testimoni sono altre: una è zia Lydia, come ampiamente
annunciato ancor prima dell’uscita del libro, le altre si chiamano Agnes e
Daisy.
E da tutte e tre ci si possono aspettare grandi sorprese, per un verso o
per l’altro.
Da notare che all’inizio del libro non si capisce bene chi stia "parlando": l’unica discriminante
è una immagine, diversa per ognuna delle tre donne, e il titolo “trascrizione
della testimonianza …”; solo dopo qualche pagina si comprende bene il tutto.
Zia
Lydia non è come la conosciamo, e sulle altre due non mi pronuncio per non
spoilerare, ma anche loro non sono solo ciò che sembrano.
Agnes
è una ragazzina cresciuta a Gilead, con la testa piena della retorica della
nazione integralista biblica che abbiamo conosciuto dalla serie tv e dal primo
romanzo; Daisy invece è un’adolescente che vive in Canada, e desidera essere
un’attivista contro Gilead. La vita di entrambe verrà sconvolta.
Dal
racconto di Lydia veniamo a conoscere dettagli sul suo passato e sulla presa al
potere da parte dei Comandanti, che lei ha vissuto in prima persona sulla sua
pelle; inoltre scopriremo molti altarini, e vedremo la donna sotto una luce
molto diversa.
«Il nostro tempo insieme sta per cominciare,
mio lettore. Può darsi che vedrai queste pagine come un fragile scrigno da
aprire con la massima cura. Può darsi che le strapperai o le brucerai: con le
parole accade spesso». Hai fra le mani un'arma pericolosa, caricata con i
segreti di tre donne di Gilead. Stanno rischiando la vita per te. Per tutti
noi. Prima di entrare nel loro mondo, forse vorrai armarti anche di questi
pensieri: «La conoscenza è potere». «La Storia non si ripete, ma fa rima con sé
stessa».
L’autrice
ha dichiarato di aver scritto questo seguito per un motivo preciso:
Fugo
subito il dubbio: questo libro non è un’operazione commerciale.
Avvincente
come il primo, cattura fin dalle prime pagine,anche se ovviamente lo stupore
non può esserci per quel che riguarda l’ambientazione; ci sarà per altre cose…
Lo
stile, quindi, è serrato, e differisce quando parla l’una o l’altra
protagonista, in linea col personaggio.
Un libro che ho divorato, nonostante non sia cortissimo.
Ottima
l’edizione, con la cover che richiama la precedente copertina e con l’idea di
dividere i capitoli, le tre voci, con immagini ognuna relativa alla persona che
“parla”.
Va
da sé che consiglio a tutti questo libro, comprensibile solo se si ha letto il
primo e se si ha seguito la serie tv, di cui l’ultima stagione andrà in onda
l’anno prossimo.
I
dettagli del libro:
·
Editore:
Ponte alle grazie
·
Genere:
distopico, fantascienza
·
Pagine:
502
·
Data
di uscita: 9 settembre 2019
·
Prezzo
di copertina: € 18
·
Link:
Amazon
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Ah ! Quindi ci sarà un'altra stagione!
RispondiEliminaBeh, era immaginabile. Per quanto cliffhanger sia stato il finale della 3a, era difficile pensare che potesse finire davvero così. Bene. E dunque il romanzo è bello.
Sì, molto bello!
EliminaUn bel romanzo, scrittura splendida e scorrevole..divorato!
RispondiElimina