SEGNALAZIONE: ANELLO D'OMBRA
DI ALESSANDRO DEL GAUDIO
E' disponibile da pochi giorni il terzo romanzo della trilogia di Alessandro Del Gaudio iniziata nel 2012.
Di che parla la trilogia, e nello specifico "Anello d'ombra"?
Nel primo romanzo – Metallo d'Ombra - abbiamo il giovane
Arsian, da tutti conosciuto come Wilbur Thun, che proviene da un mondo posto al
centro della Terra conosciuto come L'Anello. Arsian sogna di condurre la tipica
vita di un ragazzo di diciotto anni, ma è stato esiliato dal suo mondo e non ha
una famiglia, fatta eccezione per Julius, il suo mentore. È innamorato di una
donna poco più grande di lui, Betty, che gestisce un locale di periferia, e
pochi fedeli amici con i quali desidera vivere un'esistenza normale. Nel mondo
da cui proviene la magia è la quotidianità e chi non dispone di poteri magici è
considerato un reietto. Arsian, per l'appunto, non ha qualità sovrumane ma la
sua intelligenza fuori dal comune gli consente di creare macchine incredibili
che, tuttavia, a volte sfuggono al suo controllo. È proprio per via di un
incidente che è costato la vita a migliaia di concittadini che ha dovuto
lasciare il suo mondo, per approdare in uno dove la presenza dei superumani è
nota e tollerata. Ma gli eroi della sua città, Big City, sono ora scomparsi e
tocca a Arsian cambiare i suoi progetti, creando un'armatura che, una volta
indossata, trasforma un comune essere umano in un paladino invincibile. Arsian
diventerà Metallo d'Ombra e il suo nome diventerà leggenda.
È nel secondo romanzo
– Lacrima d'Ombra – che Arsian inizia la sua vera missione di paladino,
diventando leader di una squadra di superumani che prenderà il posto di quella
che per anni ha protetto la città. Sono passati nove anni dal primo romanzo e
il protagonista è un uomo che ha imparato a convivere con il suo ruolo di
difensore e la routine che lo vuole compagno di Betty è professore presso
l'Università. Ma da un luogo al di fuori del tempo e dello spazio giunge
inaspettata una minaccia, e Arsian viene catapultato in una città (Lacrimosa)
dove non batte mai la luce del sole, governata da un crudele tiranno, il Doge.
Privato della memoria, Arsian rischia di rimanere per sempre imprigionato in
questo luogo, ma in suo aiuto arriva Kyra, capo di un manipolo di ribelli che
intende sovvertire l'ordine e liberare la città dal dominio del Doge. Ma è
davvero lui a controllare Lacrimosa o è il burattino di un'entità antica,
nascosta sotto le mentite spoglie di una creatura angelica? Arsian e Kyra
ingaggiano con il male una crociata che impegnerà l'intera squadra e che
affonda le radici in un lontano passato.
Anello d'Ombra vede
un Arsian quarantenne fare i conti con il difficile ruolo di padre. Lo abbiamo
lasciato mentre confessa a Betty la sua identità segreta e lo ritroviamo con
due figli, Astrea e Arno, fratelli gemelli eppure profondamente diversi. Ma il
passato bussa alla porta del paladino di Big City presentandogli un conto
salato: il Re Eterno, sovrno dell'Anello, sarebbe intenzionato a dichiarare
guerra al mondo di superficie e a conquistare il pianeta. I fratelli di Arsian,
privati dei loro poteri, si sono rifugiati a Big City, e mostruose creature
invadono la città seminando la distruzione. Ma è davvero il Re Eterno ad aver
scatenato questa rappresaglia oppure il conflitto tra l’Anello e la Terra
nasconde una minaccia ben più terribile legata ad un’antica leggenda, che
affonda le radici in un passato lontano, ai tempi in cui nacque il mondo
stesso? E quale incredibile segreto nasconde l'armatura creata da Arsian
vent'anni prima?
Nuovi personaggi
arricchiscono il variegato universo fantasy-distopico di Metallo d'Ombra, in un
intreccio disseminato di mistero e rivelazioni che fa da trait d'union tra i
tre libri e conduce l'epopea di Arsian verso un imprevedibile finale.
L’intera
città era come stata colpita dalla maledizione di una strega che, per punirla
non si sapeva di quale colpa, l’aveva sprofondata in un perenne autunno.
Da ore mi
aggiravo come un ramingo per i vicoli del mio quartiere, senza decidermi a
rientrare a casa. Era già sera inoltrata, l’aria era pesante, il buio
opprimente a tal punto che la luce dei lampioni sembrava incapace di
contrastarlo.
Sapevo che
sarebbe successo qualcosa.
Nella mia
direzione camminavano due figure avvolte in pesanti giacche e con il volto
celato da larghi cappucci. Quando mi passarono vicino fui io a voltarmi,
insospettito dalla loro insolita andatura. Camminavano senza rivolgersi la
parola, guardando verso il basso.
Si
fermarono.
Adesso mi
attaccano, pensai, ma non accadde niente. Poi uno dei due si sfilo il
cappuccio.
Era
Artulian. Dopo il nostro incontro alla festa di compleanno, due settimane
prima, avevo perso le sue tracce.
Artulian mi
punto addosso occhi acuminati come coltelli,
ma non mi
lasciai intimidire. Non ero piu il bambino che tremava di fronte
alla sua collera.
Mosse una
mano in un gesto che voleva sembrare minaccioso, e d’istinto
indossai l’armatura. Prima che potesse fare qualsiasi
mossa lo inchiodai contro un muro, stupito da quanto il suo
fisico apparisse meno vigoroso che in passato. “Cosa
aspetti?”, lo provocai. “Non sei forse l’eroe più forte dell’Anello?
Vuoi provare a stendermi?”
Moderai la
forza, perché avevo l’impressione che mio fratello fosse
debilitato e incapace di difendersi.
Ritirai
l’armatura, ma non mollai la presa.
Dall’ombra
sgusciò fuori una sagoma agile e veloce che mi afferrò alle spalle e mi staccò da lui. Mi divincolai con tutta la forza di
cui disponevo e riuscii a liberarmi.
“Hai
portato con te una guardia del corpo?”, sibilai. “Non sapevo ne
avessi bisogno”.
Il cielo fu
illuminato da un fulmine e un boato sconquassò il mondo
attorno a noi. Notai che i lineamenti del mio assalitore erano
quelli di una giovane donna, di carnagione mulatta e dagli occhi
di ghiaccio.
“Non è la
mia guardia del corpo”, mormorò asciutto Artulian.
“E' Alisea”.
“Dovrei
conoscerla?”, risposi.
“E' mia
sorella. Tua
sorella”,
rivelo.
Sgranai gli
occhi. “Ho una sola sorella”, gli ricordai, fissando la seconda
figura incappucciata che non si era ancora mossa. "Alisea è tua sorella minore. E nata poco dopo che te ne andassi dall’Anello”,
gracchiò Artulian.
“Che mi
mandassero via”, precisai. Mio fratello non replicò.
“Ma non
dirmi? Nostro padre aveva bisogno di consolarsi con un
figlio che raccogliesse la sua eredità? Non bastavate già voi per
questo?”
Artulian mi
si scagliò contro. Se fosse stato in possesso della sua
leggendaria forza mi avrebbe rotto tutte le ossa. Invece riuscì a
malapena a sferrarmi un pugno in pieno volto, che mi mandò disteso per terra.
“Non osare
parlare di lui così! Tu non sai cosa ha passato!”
“So cosa ho
passato io, però”, replicai pulendomi un po’ di sangue dal
naso.
“Non mi
sembra tu abbia incontrato molta difficoltà ad ambientarti
nel mondo di superficie”, rispose sarcastico. Mi ci
gettai addosso. Rotolammo nel fango e nell’acqua piovana,
mentre il cielo scagliava le sue saette. Ci colpimmo a lungo,
ripetutamente, come a voler risolvere un conto in sospeso.
Poi
restammo distesi uno a fianco dell’altro, ansimando.
“Che
diavolo e successo alla tua forza?”, gli domandai.
Fu Aureana
a parlare, finalmente. “Non abbiamo più i nostri poteri,
Arsian. Li abbiamo persi”.
Mi misi a
sedere. “Cosa e successo?”, chiesi cominciando a preoccuparmi.
“Siamo
arrivati qui nello stesso modo in cui sei arrivato tu”, mi
spiego un avvilito Artulian.
“Il treno
di Franz?”
Annuì.
“Sapevamo che non c’era un altro sistema. Ma quando
abbiamo lasciato l’Anello i nostri poteri sono svaniti”.
“Spiegami
bene. Perché siete venuti qui?”
“Perché siamo in pericolo”, intervenne Aureana. “Siamo ricercati. Tutti e
quattro. I figli di Argaldian sono considerati dei traditori”.
“Hai
dimenticato che io sono stato bandito dall’Anello, e che quindi
non rappresento una minaccia per nessuno”.
“Non e come
credi. Se ti incontreranno non esiteranno a eliminarti”.
“Chi?”
“I sicari
dell’Anello. Gli agenti personali al servizio del Re Eterno”.
“Non so chi
siano. Ma in ogni caso non riusciranno mai ad arrivare
qui. Non riusciranno a salire su quel treno”.
Calò il
silenzio. Capii che c’era qualcos’altro che dovevo sapere.
“Hanno davvero trovato un modo”, dedussi. “Un sistema per
arrivare in superficie”. Cominciò a piovere forte.
Conosciamo meglio l'autore, Alessandro Del Gaudio.
Alessandro Del Gaudio è nato a
Torino nel 1974. Ha pubblicato i romanzi: Il
candore dei ciliegi (2001), Lungomare (2002), Le note di Nancy (2009), Aziza
(2011), Metallo d’Ombra (2012), Lacrima d’Ombra (2014), Italoamericana (2016), Il tuo nome (2016),
Aurora d’Inverno (2018) e Tenebra Lux
(2018). È inoltre autore di un’antologia di racconti - Luna all’alba (2004) - e di due saggi: Identità segreta (2008) e Kyoko
mon amour. Vent’anni di manga giovanili (2009). Ha curato due antologie di
racconti fantastici: nel 2002 Aigam Magia
e nel 2013 Tonirica.
Lavora
in un importante museo nazionale e collabora con il circolo letterario Letture Corsare di Borgaro Torinese, di
cui è giurato nel premio nazionale Racconti
Corsari.
È inoltre bibliotecario presso la Biblioteca
Delussu di Torino, nata per iniziativa dell’Associazione SanTourin, che cura
progetti di cittadinanza attiva ed educativa di strada nel quartiere Borgo
Vittoria.
Contatti social Facebook:
L'intera trilogia è disponibile contattando l'autore in offerta a € 30.
Ricapitolando, ecco i dati di Anello d'ombra.
- Titolo: Anello d'ombra
- Autore: Alessandro Del Gaudio
- Genere: fantasy
- Editore: Il Foglio
- Pagine: 370
- Prezzo di copertina: € 15
- Link: Amazon
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