Una raccolta illustrata di poesie contro la violenza di genere
Cari
lettori,
Un
gioco che non sono io di Elisa Cordovani, con illustrazioni di Alice Walczer
Baldinazzo, è uno dei volumi che compongono la Collana Gli Straordinari di Nps
edizioni (gli altre due sono Anime Contro di Alessio Del Debbio e Giovani
inversi di Romina Lombardi). Il tema stavolta è la violenza di genere.
La
curatrice Romina Lombardi nell’introduzione del volume presenta l’opera
cogliendone tutte le sfumature, riassunte dalla quarta di copertina:
"Un gioco che non sono io" è una silloge poetica contro la violenza di genere. Una presa di posizione, per ricordarci quanto siamo fragili, vittime o carnefici dei nostri chiaroscuri e di quelli degli altri. Un invito a comprendere di quale "gioco", psicologico e fisico, siamo succubi. E a tirarcene fuori. A dire No, scegliendo l'amore per se stessi e per gli altri. Le poesie di Elisa Cordovani raccontano in modo lucido, profondo, straziante e lenitivo insieme, lo stupro non di un corpo, non di una mente, ma di una vita intera. Le donne ritratte nei versi vanno fino in fondo al proprio dolore, per capirlo, ma soprattutto per essere consapevoli di potergli sopravvivere. Sono donne che si trasformano nella vergogna che provano, nelle lacrime che pensano di non aver diritto a versare, negli occhi feriti dei loro padri e madri. Donne, i cui volti e pose, ritratti da Alice Walczer Baldinazzo, sono figure magnifiche che si fanno amare e ripudiare al medesimo tempo, senza che si riesca a dimenticarle.
I
corpi sono in primo piano: corpi violati, sofferenti, in cui i lividi rimangono
a imperitura cicatrice della violenza subita, e le figure disegnate da Alice li
rappresentano alla perfezione.
Il
vocabolario usato da Elisa Cordovani è ricercato e fa un largo uso di allegorie
per sviscerare l’ampia gamma di sensazioni e pensieri delle donne
rappresentate.
Alcune di queste poesie sono ermetiche:
possono essere ricollegate ad altri traumi, altri dolori secondo il proprio
vissuto, non necessariamente a una violenza subita; altre invece sono più
palesi, come quella dedicata a Elisa Amato, vittima di violenza nel 2019.
L’edizione
è curatissima e le illustrazioni meravigliose, un’opera che consiglio assolutamente.
Procediamo con la consueta intervista all’autrice, Elisa Cordovani.
1)
Ciao
Elisa, benvenuta su Infiniti universi Fantastici. Ci parli di te e della tua
passione per la poesia?
2)
Perché
una raccolta sulla violenza di genere?
3)
Hai
fatto la volontaria in un centro antiviolenza, le poesie sono tutte ispirate
alle vite che hai incrociato?
4)
A
quale poesia ti senti più legata e perché?
Sono
legata a più poesie: la prima è Donna
Amicizia, è il mio addio a una carissima amica, Alessandra Marchiseppe,
morta per una malattia, pochi mesi prima dell’inizio di questo progetto. Il
volume è dedicato a lei e a tutto quello che mi ha donato come donna e amica.
Sono poi molto legata alle tre poesie
scritte per ricordare la tragica morte di Elisa Amato, una giovane donna uccisa
dal suo ex. Questa tragedia mi ha scosso profondamente perché avvenuta
vicinissima a me e mi ha fatto riflettere molto a lungo sulle emozioni, sul
dolore e sulla solitudine di una madre, di un padre e di tutti coloro a cui
viene strappata una persona amata uccisa per mano di chi dice di amarla.
5)
Quali
sono i tuoi poeti preferiti?
6)
Programmi futuri?
Grazie
per essere stata con noi, alla prossima!
Recap
- Titolo: Un gioco che non sono io
- Autrice: Elisa Cordovani
- Illustratrice: Alice Walczer Baldinazzo
- Genere:Poesia
- Editore: Nps edizioni
- N. di pagine: 60
- Prezzo: € 10
- Link: Amazon
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