giovedì 11 marzo 2021

SEGNALAZIONE: JACK SHEPPARD, IL BANDITO PIU' AMATO DI LONDRA DI W. H. AINSWORTH

 Un'appassionante biografia di un bandito inglese del '700 




Cari lettori, 

oggi parliamo di un'altra biografia di un personaggio del passato, sempre a cura e traduzione di Mauro Cotone e scritta da William Harrison Ainsworth, Jack Sheppard.

Nella Londra dei primi del ‘700, agitata dalle rivendicazioni dei deposti Stuart, si sviluppa la vicenda di Jack Sheppard, ragazzo traviato dalle cattive compagnie. Un personaggio storico molto amato dal popolo, che Ainsworth descrive come una sorta di “Candido”, oggetto delle persecuzioni di Jonathan Wild, astuto coordinatore della malavita londinese. Per quattro volte arrestato e sempre evaso in modo rocambolesco, viene infine impiccato a soli ventidue anni. La sua straordinaria evasione dalla prigione di Newgate, ritenuta inviolabile, lo ha proiettato nell’immaginario collettivo dell’Inghilterra letteraria dando origine a romanzi e a opere teatrali e cinematografiche. Ainsworth, romanziere vittoriano di grandissimo successo, ne tratteggia la vita dando un’immagine vivida e a tratti macabra dell’ambiente della malavita settecentesca. Nella traduzione si dà grande risalto, oltre che agli aspetti storici e letterari, anche a quelli linguistici, approfondendo le tematiche relative allo slang criminale del tempo.

 

Tipico esempio di romanzo vittoriano, l'opera descrive la vita del celebre bandito, unendo spunti di fantasia a episodi reali. La storia ricorda, per molti aspetti, la produzione contemporanea di Dickens, di cui Ainsworth era amico: il gusto delle descrizioni tipicamente ottocentesco, l'umorismo con cui sono tratteggiati alcuni personaggi e le rappresentazioni che vanno dall'epico, al grottesco, al macabro. L'autore, schierato con tutta evidenza dalla parte del ragazzo traviato e perseguitato, costruisce un godibilissimo meccanismo che costituisce la perfetta rappresentazione della Londra settecentesca.

Un estratto

In considerazione del carattere di Jack Sheppard, pronto a tutto, il responsabile di New Prison ritenne opportuno bloccarlo con ceppi dal peso inusuale e collocarlo in una cella che, per la resistenza e la sicurezza che sfoggiava, era chiamata la segreta di Newgate. La cella in cui fu rinchiuso era lunga circa sei iarde e larga tre, e in altezza poteva misurare dodici piedi. Le finestre, a circa nove piedi dal pavimento, non avevano vetri, ma erano rese sicure da spesse sbarre di ferro e da una trave di quercia. Lungo il pavimento correva una sbarra di ferro a cui era attaccata la catena di Jack, che così poteva muoversi da un lato all'altro della stanza. Nella stessa cella non c'erano altri prigionieri, con l'eccezione di Edgeworth Bess. Jack era di umore eccellente e, per il suo comportamento allegro e spassoso, divenne presto il favorito del secondino, che gli concesse tutto quello che era compatibile con la sua situazione. La notizia della sua prigionia provocò un'immensa sensazione; gli scagliarono addosso innumerevoli accuse: fra le altre, fu mossa quella della rapina a Dollis Hill, con l'omicidio della signora Wood, e fu offerta una grande ricompensa per la cattura di Blueskin; e poiché, in aggiunta, Jack aveva minacciato di accusare Wild, il suo imminente interrogatorio era atteso con il massimo interesse. Il giorno prima di quello in cui era fissato l'interrogatorio – il terzo dalla carcerazione del prigioniero – un vecchio, vestito decorosamente, chiese il permesso di vederlo; ma, poiché Jack aveva dichiarato apertamente di voler tentare la fuga, i movimenti dei due furono esaminati con attenzione. Il vecchio fu portato alla cella dal secondino, che gli restò vicino per tutta la durata del colloquio. Sembrava che quello fosse sconosciuto al prigioniero, e che il solo motivo della sua visita fosse la curiosità. Dopo una breve conversazione, che Sheppard sostenne con il suo solito brio, il vecchio si rivolse a Bess e le indirizzò alcune galanti parole di circostanza. A un tratto, Jack fece un movimento improvviso che attirò l'attenzione del secondino: in quel momento, il vecchio fece scivolare un pacchetto avvolto in un fazzoletto nelle mani di Bess, che istantaneamente se lo nascose nel petto. Il secondino si girò subito, ma la manovra gli sfuggì; dopo che ebbe conversato ancora un po', il vecchio prese congedo. Rimasto solo con Edgeworth Bess, Jack diede in un grande scoppio di esultanza. – Blueskin è un amico nel momento del bisogno – disse – Il travestimento era eccezionale, ma io l'ho capito subito. Ti ha dato gli arnesi? – Certo – rispose Bess, mostrando il fazzoletto. – Bravo – gridò Sheppard esaminandone il contenuto e scoprendo che c'erano una lima, due succhielli e un trapano – Jonathan Wild scoprirà che non è facile tenermi dentro. Sicuro come il fatto che adesso se ne sta a casa sua, prima del mattino gli farò visita all'Old Bailey, e gli pagherò i vecchi debiti. Vale quasi la pena di essere messo in prigione, per avere il piacere di scappare; adesso posso mettere alla prova la mia capacità – Così dicendo, nascose con cura gli attrezzi.  

Il curatore e traduttore, Mauro Cotone 

Mauro Cotone, laureato in Scienze politiche, ex dirigente amministrativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è autore di pubblicazioni di carattere specialistico nell’ambito del pubblico impiego. Ha tradotto e curato, su riviste di settore, testi di pensatori del radicalismo inglese, nonché il trattato del 1793 La Giustizia Politica di William Godwin (1990). Ha pubblicato ricerche sullo stampatore Giambattista Bodoni e sul Risorgimento italiano. Nel 2012 ha tradotto e curato Il Lavoro e i Poveri nella Londra vittoriana, prima traduzione italiana dell’opera del giornalista Henry Mayhew. Nel 2017 ha pubblicato La forza della necessità - Antologia del radicalismo inglese dei secoli XVIII e XIX. Per la collana “Settemari”, di cui è co-direttore nell’ambito della casa editrice Haiku, ha tradotto e curato Jack Sheppard. Il bandito più amato di Londra, del 1839, di William Harrison Ainsworth (2019), St. Leon l’Alchimista, del 1799, di William Godwin (2020) e le Memorie di James Hardy Vaux. Truffatore e ladro del 1819 (pubblicate sempre nel 2020). Ha ottenuto riconoscimenti in concorsi letterari nazionali per racconti e romanzi, pubblicando due raccolte di racconti (Tratti di penna, 2009 e La casa di via Donatello, 2011) e tre romanzi: La bicicletta di Rasputin (2016), I giorni (2017) e La vita sessuale degli Ittiti (LuoghInteriori 2018), che ha vinto la sezione Narrativa del Premio letterario “Città di Castello” edizione 2017.

Recap


  • Titolo: Jack Sheppard, il bandito piu' amato di Londra
  • Autore: H. W. Ainsworth
  • Curatore e traduttore: Mauro Cotone
  • Editore: Haiku
  • Genere: biografia, storico
  • N. di pagine: 510
  • Data di uscita: 2019
  • Prezzo di copertina: € 14,50
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2 commenti:

  1. Molto interessante, mi piacciono molto i romanzi con questa tematica. Lo metto nella mia wishlist.

    Grazie per la dritta.

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