lunedì 11 ottobre 2021

RECENSIONE: OROBORO DI DAVIDE TARO'

 

Un romanzo ucronico- steampunk ambientato nella Torino ottocentesca

 


 

Cari fanta-lettori,

Oroboro di Davide Tarò, edito da Chance edizioni, è un romanzo che possiamo inquadrare nei generi ucronico e steampunk, tipologia viaggi nel tempo.

Già dalla sinossi si comprende che è una storia dalla trama e dallo stile particolari:

 Andare indietro nel tempo è andare contro natura, una natura predefinita dalla nascita. Andare indietro nel tempo è violentare pubblicamente la propria madre sotto una luna che illumina e tramuta le città e i paesi in ossa e fantasmi. Violentare e mutare la parte più intima di sé. Il professor Cornelio Paleocapa, in una Torino ottocentesca positivista e preda della assoluta fede in un progresso scientifico sconfinato dell'essere umano, crea una missione per stanare alcune creature (da lui battezzate 'Arrampicatori') che plasmano il tempo negli interstizi bui e dimenticati della Storia. Così manda indietro nel tempo una squadra che appartiene al suo progetto segreto e maledetto: il Progetto OroborO. Il suo figliastro Nataniele Paleocapa è parte integrante di questo folle piano. Lo è. Lo sarà. Lo è sempre stato.

 

Il fulcro è il concetto di tempo che si avvolge su sé stesso, come si evince dal titolo stesso (oroboro, parola palindroma, è il serpente che si morde la coda in un ciclo continuo), ma limitarsi a questo sarebbe riduttivo: l’autore ha inserito nella storia i suoi pensieri filosofici ed esistenzialisti riguardo la creazione, la vita, il ciclo di nascita e morte, condensandoli nell’avventura che ci narra. Molto importante è l’ambientazione. Davide Tarò sceglie una Torino ottocentesca, periodo dove il Positivismo, la fede nella scienza, erano al suo massimo fulgore, ma questa scienza infallibile (che poi così infallibile non è) sembra essere troppo per l’uomo, andare oltre la comprensione umana: un monito a non andare oltre i limiti della natura. Di questa storia ho apprezzato proprio l’amalgama creato dall’autore tra ambientazione (chi mi segue sa che amo le ambientazioni italiane nei romanzi fantastici), avventura/azione e tematiche filosofico-esistenziali.

I personaggi agiscono, ma sembrano tutti intrappolati in uno schema dal quale non riescono a fuggire, un destino preordinato che, in un vortice temporale, li sballotta dentro e fuori, qualunque cosa loro decidano di fare. Protagonista di fondo, una pioggia onnipresente che rende la vicenda ancora più cupa e faticosa.

Alla fine, l’autore nella postfazione ci spiega il suo rapporto con la scrittura e quindi con la creazione di nuovi mondi, dal mondo delle idee al foglio di carta.

Appena iniziato il libro, mi è subito venuto in mente Terminator, col protagonista che si trova nella scena iniziale in un tempo diverso dal suo a compiere una missione; un altro film che mi è venuto in mente è Predestination, film poco noto (avrebbe meritato più successo) del 2014 con Ethan Hawke. In effetti la storia si presterebbe bene a una trasposizione cinematografica, sia visivamente che come ritmo.

 

Come tutte le opere in cui c’è di mezzo lo spazio-tempo con le sue regole (1°: non incontrare il te stesso giovane 2° non modificare il corso della storia in nessun modo), ci si incasina la testa se non si segue con attenzione, comunque in questo caso l’autore inserisce una spiegazione finale che conferma quel che è apparso durante la lettura. Ammetto che il finale per me non è stato una sorpresa, ma il romanzo è senz’altro un lavoro ben riuscito e di non facile realizzazione che ho apprezzato molto.

 

Ora facciamo qualche domanda all’autore, Davide Tarò.

 

1)  Ciao, benvenuto su Infiniti universi fantastici. Raccontaci qualcosa di te e della tua passione per la scrittura 


Ciao Alessandra, la mia carriera si divide essenzialmente tra saggistica dedicata al cinema tout court, all'animazione e al cinema giapponese che mi ha impegnato grosso modo fino al 2011.
Successivamente, ho scritto dal 2012 romanzi e racconti di narrativa di genere.
L'esordio di EMINA OrfaniRoboT edito da 001Edizioni oltre a rappresentare e a meritarsi l'appellativo di inizio del nuovo genere denominato 'Animeucronia' , fu la mia prima occasione di farmi notare dagli addetti ai lavori, cosa che fortunatamente davvero successe l'anno dopo  con la citazione/riconoscimento alla premiazione della storica WorldSF Italia di cui ora faccio parte.
Proprio in quegli anni entro a far parte del comitato scientifico della bella realtà tutta torinese MUFANT Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino voluta da Davide Monopoli e Silvia Casolari e dallo , purtroppo, scomparso esperto Riccardo Valla.
Pubblico successivamente i due capitoli finali dell' 'Animeucronia' che altro non sono che i due romanzi intitolati Corazzata Spaziale Mussolini e FURUSATO CombattiLaTuaTerrA editi entrambi dalla Società Editrice La Torre entrambi con le cover poetiche illustrate da Andrea Gatti.
E' con il 2019 che pubblico in formato completamente digitale e gratuito il romanzo 'PAR PU'LIL La Collina Dei Fumetti' edito da Chance Edizioni, sempre con una cover che io ritengo ben sopra la media del mercato realizzata da un Andrea Gatti più che mai in forma e in sintonia, con un lusinghiero riscontro di pubblico e recensioni.
E' con Chance Edizioni che ho occasione inoltre di pubblicare in versione cartacea una delle mie opere più "ambiziose" che verge verso altri lidi per me ancora in parte inesplorati : OROBORO.

 

2)  Vuoi aggiungere qualcosa alla mia recensione?

 Io tendo a non aggiungere mai nulla agli scritti altrui, anche e soprattutto se si tratta di recensioni su miei lavori.
 Amo letteralmente scorgere nelle parole e nel sottotesto degli altri la visione che è stata trasmessa al lettore che NON E' e NON DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE la mia!!
Già un Davide Tarò basta e avanza, se ce ne fossero due o più corrispondenti ad ogni scritto su un qualche libro che lo riguarda diventerebbero francamente troppi e va da sé... dovrebbero tutti combattere una battaglia all'ultimo sangue per sopravvivere nel finale !!!
E in quel malaugurato caso non è proprio detto che la sopravvivenza debba proprio arridere automaticamente allo scrivente! Giusto?!  (quindi non mi conviene intervenire sugli scritti in alcun modo, penso ora vi sia chiaro vero? :-) ).


3)  Il tempo sembra un argomento che ti è molto caro, c’è un motivo particolare?

 Beh, tutti i romanzi e racconti sui viaggi nel tempo che ho letto sono il motivo fondamentale!
Robert A. Heinlein ne è stato l'indiscusso maestro con i capolavori 'Tutti voi Zombie', 'Un gran bel futuro' , 'Il gatto che attraversa i muri' e 'Oltre il tramonto', dove padri di figli o persone che cambiano sesso diventano, con il viaggio temporale, madre di sé stessi per esempio...
 Il filosofo David Lewis considerò molti di questi racconti come perfettamente coerenti con la teoria del viaggio nel tempo iniziata a fine ottocento dallo scrittore Herbert G. Wells e il suo romanzo La Macchina del Tempo.
Inoltre sono sempre rimasto atterrito e nello stesso tempo avvinghiato irrimediabilmente dalla teoria, in primis narrativa, (diventata nel corso degli anni sempre più concreta, "scientifica" e filosofica) del 'paradosso del nonno' ( e qui la lettura del 'Viaggiatore Imprudente' di René Barjavel diventa essenziale).


4)  Ti sei ispirato a qualcuno dei film che ho citato? Oppure hai avuto altre fonti di ispirazione?

I film che hai citato sono per forza di cose e direi quasi naturalmente fonti di ispirazione per me.
    Il film che citi, Predestination del 2014, è tratto proprio direttamente dal racconto di Heinlein 'Tutti voi Zombie' mentre Terminator del 1984  scritto da James Cameron e William Whisher Jr. è la trasposizione cinematografica originale e perfetta degli elementi del paradosso del nonno!

 

5)  Progetti futuri?

Certo! Un romanzo su Stephen King intitolato 'IL RAGAZZO E IL RE' e uno sulla figura tormentata del chimico torinese e sopravvissuto Primo Levi dal titolo 'PRIMO LEVI agente del MEME', due progetti davvero molto ambiziosi.

Grazie Alessandra!


Grazie per essere stato con noi, alla prossima!

 

Recap

  • Titolo: Oroboro
  • Autore: Davide Tarò
  • Genere: Fantascienza, ucronia, steampunk
  • Editore: Chance edizioni
  • N. di pagine: 104
  • Prezzo: € 14
  • Link: Amazon
  •            Chance edizioni

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