venerdì 18 novembre 2022

RECENSIONE FILM: L’OMBRA DI CARAVAGGIO

 

La recensione del film con Scamarcio su Caravaggio

 

 


 

Finalmente sono tornata al cinema dopo molti mesi, e sono contenta di aver scelto questo film, L'ombra di Caravaggio, ben girato e molto accurato, per la regia di Michele Placido (anche attore) che dirige un ottimo cast su cui brilla Riccardo Scamarcio, perfetto nei panni di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, eccelso artista vissuto tra fine ‘500 e inizio ‘600.

 

La trama segue l’indagine di un messo pontificio, detto l’Ombra (Louis Garrel), sull’artista che chiede la grazia dopo una delle sue malefatte; con questo espediente narrativo lo spettatore viene messo a conoscenza della vita e delle opere del geniale artista, controcorrente e dall’animo popolare.

Da notare quindi il doppio senso del titolo del film!

 Scopriamo la sua indole rissosa, il suo amore per la pallacorda giocata all’interno dei ruderi romani, la predilezione per le feste popolane e soprattutto per la gente più povera, gli ultimi, le prostitute, persone che sceglieva per i suoi dipinti che venivano così malvisti e rifiutati dalla Chiesa ufficiale, ma apprezzate dal ricco clero (come il cardinale Scipione Borghese) e dai nobili illuminati, come la sua protettrice Costanza Colonna (Isabelle Huppert).

La pittura dal vero era ciò che distingueva l’artista dagli altri del suo tempo, come il Cavalier d’Arpino, di cui fu apprendista, e il Baglione (Vinicio Marchioni), suo grande nemico insieme ad altri nobili con cui litigava spesso e volentieri, arrivando a compiere due omicidi.

Gli artisti dell’epoca infatti seguivano pedissequamente le direttive del committente, ovvero la Chiesa, che voleva immagini celestiali e candide, mentre Caravaggio dipingeva volti e corpi realistici, in ambienti ricchi di luci e ombre, proprio come era il suo carattere.

Assistiamo così ai suoi tableau dal vivo, con prostitute come Lena (Micaela Ramazzotti) a interpretare la Madonna e poveri mendicanti come quello che ha prestato volto e corpo a S. Pietro (Alessandro Haber).

 

Il tutto è supportato da un’ottima fotografia, che richiama i quadri del Nostro senza appesantire troppo (sarebbe venuto fuori un film inguardabile), bellissimi costumi, scenografia buona ma un po’ claustrofobica: hanno girato in pochi ampi spazi aperti, probabilmente per la difficoltà a eliminare la modernità dalle location.

Altra nota positiva, l’uso di un italiano più o meno dell’epoca, ma non troppo, sempre per non appesantire.

 

Nel complesso si vede che ci hanno speso molti soldi!

 

Un po’ lungo, ma si guarda con molto piacere, e invoglia, per chi non le conoscesse, ad ammirare tutte le opere che Caravaggio ci ha lasciato.

 

 

Recap

 

  • Titolo: L’ombra di Caravaggio
  • Genere: biopic, storico
  • Regia: Michele Placido
  • Durata: 120’
  • Produzione: Italia-Francia
  • Data di uscita: 3 novembre 2022
  • Main cast: Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Michele Placido, Micaela Ramazzotti, Isabelle Huppert, Vinicio Marchioni

 


Nessun commento:

Posta un commento