Un
romanzo di fantascienza ambientato a Roma in un futuro non troppo lontano
Cari
fantascientifici,
2045-
lettere da un passato futuro di Marko D’Abbruzzi, edito da IDEA, è un romanzo
ambientato in una Roma post-apocalittica, dopo la terza guerra mondiale che ha
cambiato radicalmente la vita delle persone.
Il
protagonista è Luca, un ragazzo come tanti, orfano con un passato familiare
tragico, lavora per la SocialNet e vive e si diverte come tutti i sui coetanei,
perennemente connesso a una sorta di Grande Fratello che controlla ogni minima
parte della vita della gente, al sicuro dentro le mura della città. In questo
scenario, se rimani senza worldcoin sei
fregato: allo stigma sociale segue il ricollocamento da parte del
sistema.
E
questo è esattamente ciò che accade al nostro: a causa di troppe spese resta
senza soldi e mentre è in attesa di essere ricollocato viene rapito, e si trova
nelle famigerate zone rosse, furi Roma.
Qui
inizia l’incubo: cani e umani mutati, predoni, una vita in continua fuga e per
cercare di sopravvivere è ciò che accade fuori dalle sicure mura della città.
L’avventura
comincia con l’incontro con due persone e con un misterioso foglio che trova
nello zaino.
Luca
è un protagonista atipico, singolare, è tutto tranne il classico maschio alpha,
e pure nel suo percorso di crescita non si trasformerà in un super-eroe, si
impegnerà solamente a dare il meglio di sé.
Anche
gli altri personaggi sono ben definiti, sfaccettati e non ricadono nei soliti
clichè.
Lo
stile è molto scorrevole, incalzante come la storia, che non ha tempi morti e
non annoia mai.
Il
tema che mi ha più colpito in questo romanzo è quello dell’esclusione da una
società che ci vuole perennemente connessi e perfetti, in una vita di lavoro sì
ma improntata all’edonismo, non appena termini i crediti, e questo è un chiaro
rimando alla situazione attuale, in cui la povertà improvvisa porta allo stigma
sociale e una volta usciti dal “giro” è molto difficile rientrare, per non
parlare della nostra continua esposizione sui social.
Ho
naturalmente apprezzato molto l’ambientazione italiana e romana in particolare.
L’editing
è puntuale e la cover semplice ma attrattiva.
Consiglio
questo romanzo a tutti gli amanti del genere fantascientifico.
Biografia dell'autore, Marko D'Abbruzzi
Marko D'Abbruzzi nasce a Roma nel 1982. Da sempre il mondo della letteratura è per lui la via d'evasione dalla realtà di tutti i giorni. Coltiva la sua passione per la scrittura parallelamente a diversi lavori e attività sociali. Dal 2007 a oggi ha pubblicato romanzi di vario genere, vinto un concorso di poesia nel 2011 e un premio nazionale per la fantascienza distopica nel 2019.
Dal 2016 a oggi è responsabile della Casa Editrice I.D.E.A. Immagina Di Essere Altro, una piccola realtà editoriale specializzata nella narrativa fantastica. Nel 2020 pubblica Cattivi Ragazzi, un romanzo di formazione ambientato in una periferia romana a metà degli anni '90.
Rivolgiamo qualche domanda all’autore:
1)
Ciao
Marko, benvenuto su IUF. Ci parli un po’ di te e della tua attività di
scrittura?
Ciao
e grazie per le splendide parole su 2045! Che dire su di me, scrivo da un bel
po' di tempo e 2045 è stato il primo approccio a un genere diverso dal fantasy.
Attualmente sto rimettendo mano alla saga di Ansorac, scritta oltre dieci anni
e fa e prima pubblicazione IDEA. Grazie all'esperienza maturata voglio
“svecchiare” la saga e sistemare quei problemi che all'epoca non ero in grado
di vedere. Oltre il fantasy e la distopia ho scritto un romanzo di narrativa,
Cattivi Ragazzi, ambientato nella periferia di Roma alla fine degli anni '90,
una storia di amicizia, dolore, scelte difficili.
2)
La
tua passione per la scrittura ti ha portato a fondare una casa editrice. Ce ne
parli?
IDEA
nasce dopo una lunga riflessione e molti contratti rifiutati da scrittore,
poiché non rientravano in ciò che cercavo come autore. Dopo due anni di studio
del settore fondammo la casa editrice nel 2016. Puntiamo su autori nostrani,
troppo spesso snobbati dalle grandi CE se non hanno già un cospicuo numero di
follower alle spalle, ricercando testi di qualità e innovativi. Chi legge IDEA
legge ogni libro IDEA, non un solo autore specifico. Per i nostri
lettori IDEA è sinonimo di qualità.
3)
Dove/come
hai trovato l’ispirazione per il romanzo?
2045
nasce un po' per sfida personale, per cercare di spaziare altri campi
narrativi, e un po' perché, guardandomi attorno, noto sempre più
interconnessioni virtuali e poche connessioni reali. Volevo raccontare una
società portata all'estremo, inserendo nel contesto informazioni reali che sono
andate perse o non considerate come avrebbero dovuto.
4)
Pensavi
a un sequel oppure resta un autoconclusivo?
Moltissimi
lettori hanno chiesto un sequel ma 2045 nasce e finisce così. Per scrivere un
seguito dovrei avere una storia che sia valida e non ricalchi ciò che ho già
scritto o non cada nel canonico “tutti vissero felici e contenti”. Per ora non
c'è, ma mai dire mai.
5) Progetti
futuri come scrittore?
Oltre
la riscrittura della saga di Le Cronache di Ansorac, un mix di genere
fantasy/fantascienza, sto portando avanti un paranormal – o simile, per me è
sempre difficile categorizzare ciò che scrivo, mi suona riduttivo – e altri
romanzi che fondono fantasy, horror, fantascienza e distopia. Avessi una
giornata di 72 ore sarebbe meglio!
(E' un problema di tutti!! n.d.A.)
Grazie per essere stato con noi, alla prossima!
Grazie a voi! Alla prossima!
Recap
- Titolo: 2045- lettere da un passato futuro
- Autore: Marko D'Abbruzzi
- Genere: fantascienza, post-apocalittico
- Editore: I.D.E.A.
- N. di pagine: 308
- Prezzo: € 14,90, ebook € 4,99
- Link: Amazon