Un’antologia di racconti sui fantasmi basati sulle leggende del folklore italiano
E
di chi altri poteva essere l’idea? Ma di Nps edizioni, naturalmente!
Dopo
le Bestie d’Italia (la recensione dei volumi uno, due e tre) e le Streghe
d’Italia (la recensione), non potevano mancare i Fantasmi d’Italia.
L’antologia
si compone di 15 racconti ed è leggermente più corposa delle precedenti.
I
racconti sono:
- L’un contro l’altro armati di Marco Bertoli
- La barca di Caronte di Franco Giacoia
- La maledizione di carini di Giuseppe Gallato
- L’anima in castigo di Elena Mandolini
- Azzurrina di Alessandra Leonardi
- Temi i vivi di Alessandro Ricci
- La juaria di Maerna Delrio
- Nos contra todos di Francesca Cappelli
- Bocca grand di Maria Pia Michelini
- Non è colpa mia di Debora Parisi
- Il rigattiere e ‘o munaciello di Raffaele Longo
- La reminiscenza di Laura Rizzoglio
- La dama velata di Micol Fusca
- La notte della Pimpaccia di Monica Serra
- Duca di amori passati di Alessio Del Debbio
Gli
autori scavano nel passato delle loro terre, o di altre regioni che conoscono,
per farci scoprire fantasmi poco noti, ma anche vere e proprie celebrità. Lo
fanno con storie ambientate ai giorni nostri ma con richiami al passato più o
meno lontano, perché il collegamento tra ieri e oggi, se si parla di fantasmi,
anime in cerca di pace o di vendetta, è una conseguenza naturale: non c’è più
una fine per questi spiriti, condannati a ritornare in eterno nei loro luoghi
di patimento o di … godimento, a meno che non intervenga un vivo a spezzare il
ripetersi degli eventi.
O anche no.
Castelli,
luoghi storici, palazzi abbandonati, stradine di paesi sperduti sono le
location che troveremo in questi racconti.
Siete
pronti a un tour per l’Italia… da brividi?
Apre la rassegna L’un contro l’altro armati di Marco Bertoli. L’autore è solito suddividere i racconti in diverse linee temporali, partendo anche da tempi remotissimi, e anche questo non smentisce l’usanza. Ambientato in Lunigiana, a Treschietto, il fantasma di cui ci narra è un malvagio nobile vissuto nel ‘600, il cui fantasma continua a uccidere con violenza donne e uomini. Anche ai giorni nostri, e ne faranno le spese due turisti milanesi.Un racconto intenso, un horror che fa paura, mi è piaciuto molto.
Segue
La barca di Caronte di Franco Giacoia. Appassionato delle leggende di mare
della sua zona, San Benedetto del Tronto, ci racconta di una nave fantasma che
appare in certe notti, e lo fa tramite il racconto di un nonno… particolare al
nipotino.
Stile
scorrevole, interessante e avvincente.
Con
La maledizione di Carini, Giuseppe Gallato è alle prese con uno dei fantasmi
più famosi d’Italia, quello della Baronessa di Carini, protagonista tra l’altro
di un noto sceneggiato degli anni ’70 trasmesso dalla Rai, di cui esiste un
remake del 2007; entrambi sono disponibili su Rai Play.
L'impronta di Laura Lanza Baronessa di Carini |
Anche
Elena Mandolini, nel suo L’anima in castigo, ci narra di un fantasma
famosissimo, quello di Beatrice Cenci. La storia è ambientata ai giorni nostri:
una sensibile studentessa vede cose e inizia a sentirsi male.
Beatrice Cenci in carcere di Achille Leonardi (non è mio parente) |
Lo stile dell’autrice emerge dalle sue dettagliate descrizioni, che immergono completamente il lettore nella storia, facendogli percepire il dolore e le altre sensazioni della protagonista.Anche qui sono presenti sfumature horror da brivido. Un ottimo racconto.
Segue
Azzurrina di Alessandra Leonardi, ovvero il mio racconto.
Ritratto di Azzurrina nel castello di Montebello (RN) |
Anche
io quindi mi sono cimentata con uno dei fantasmi più famosi d’Italia, quello di
Azzurrina, bambina albina vissuta nel castello di Montebello, in quel di
Rimini. La storia è ambientata nell’estate 2021, e i protagonisti sono i tre
personaggi che avevo creato per il racconto di Bestie d’Italia n. 2, Le nebbie
di Parma: Don Loris, Adua e Zaira diventano tre strampalati acchiappafantasmi,
e scopriranno un losco traffico dietro all’apparizione della piccola Azzurrina
che ha provocato un infarto a un visitatore del castello.
Il
racconto tratta di un tema molto drammatico di cui pochi sono a conoscenza; i
tre protagonisti sono tuttavia molto sopra le righe, strampalati, quindi non
mancano momenti divertenti a stemperare la situazione.
In
questo romanzo non c’è horror, quindi non aspettatevi scene ansiogene; l’orrore
di cui si parla è un altro.
Da
notare che anch’io, come Gallato, ho inserito nel racconto una ricerca da
ghostbusters in un antico castello ove vivrebbe un noto fantasma. Non ci
eravamo messi d’accordo, giuro!!
Il racconto successivo è Temi i vivi di Alessandro Ricci, ambientato in Liguria, e precisamente nei pressi di Genova, dove c’è una casa infestata in quel di via dei Giovi.
la Ca' delle anime a via dei Giovi (GE) |
Un racconto molto ben scritto, con un punto di vista estremamente
particolare, che avvince il lettore non
senza diversi brividi. Un ottimo racconto.
Segue
La Juaria di Maena Delrio, che ci porta ancora nella sua Sardegna, terra ricca di misteri e leggende. Introdotti
al luogo da un’ambientazione vivida, facciamo la conoscenza di una biddemortos e delle leggende locali su
una carovana di fantasmi molto pericolosa… Personaggi ben delineati e finale con
sorpresa. Un ottimo racconto.
Nos contra todos di Francesca Cappelli è un racconto molto particolare, si tratta di una sequenza di mini-racconti incentrati su un luogo speciale in Toscana, il castello di Sammezzano e dei suoi…abitanti, in vari periodi, e viene sottolineato come non si riesca a visitare il sito se non a fasi alterne in quanto semi abbandonato: una vera e propria denuncia da parte dell'autrice.
Il castello di Sammezzano (FI) |
In questo racconto c’è una vena ironica e leggera che stempera il drama. Viene davvero voglia di visitare il castello, speriamo riescano ad aprirlo al pubblico definitivamente!
In
Bocca grande di Maria Pia Michelini facciamo la conoscenza di due personaggi,
una ispettrice e un agente, che si recano a Castel Neuhaus a Bolzano, dove
vengono accolti, oltre che dai gestori, da una bambina molto strana e inquietante. Non manca
un fantasma femminile diverso dal solito: qui non è una donna abusata come in
genere sono le fantasme (si può dire? Boh! io lo dico), tutt’altro! Il finale
l’ho trovato aperto, probabilmente i personaggi compariranno altrove oppure ci
sarà un seguito o un ampliamento, chissà!
Troviamo una fantasma anche in Non è colpa mia di Debora Parisi. Siamo a Torino, nel bellissimo Palazzo Barolo, e la protagonista è la signora del palazzo.
La sala degli specchi a Palazzo Barolo (TO) |
Il
racconto è narrato in prima persona, e l’autrice è riuscita a caratterizzare
alla perfezione il personaggio, entrando nelle pieghe della sua anima
sofferente. Il racconto è uno dei più emotivamente coinvolgenti.
Raffaele
Longo, nel suo Il rigattiere e o’ munaciello, ci porta a Napoli, dove facciamo
la conoscenza di uno sfortunatissimo fantasmino, a volte malvagio (coi malvagi)
ma caritatevole coi buoni. Raccontato in stile un po’ favolistico un po’
cronachistico, scopriamo che il piccoletto non porta neppure troppo rancore e
dà anche i numeri al lotto!
Di fantasmi in La reminescenza di Laura Rizzoglio ce ne sono a bizzeffe. Viviamo assieme al giovane protagonista una notte orribile, in cui gli abitanti del castello piemontese in cui è ambientata la vicenda vennero sterminati dai saraceni e ancora si agitano in giro per il palazzo reale di Moncalieri (la location è spiegata dall’autrice in una tappa del blogtour dedicata, recuperatelo). Una leggenda davvero cruenta, che dovrebbe essere ambientata più o meno nel X secolo, che non conoscevo affatto: non sapevo che i Mori si fossero spinti fino in Piemonte. Scene horror!
Una fredda note di gennaio, una donna in fuga da un amante violento e Piazza Navona sono al centro di La notte della Pimpaccia di Monica Serra. La donna, un’attrice di teatro, fa la conoscenza di una dama misteriosa vestita di nero, che pare volerla aiutare. Monica Serra non racconta la storia di Olimpia Maidalchini Pamphilij, troppo famosa; preferisce rielaborane il personaggio in maniera interessante e contemporanea, strizzando l’occhio a una delle figure femminili più notevoli di Roma: l’ambiziosa donna, nel XVII secolo, divenne la cognata di papa Innocenzo X, e in seguito assunse un ruolo di tale importanza che venne soprannominata la Papessa.
Ritratto di Donna Olimpia |
Il racconto è scritto magnificamente ed è molto avvincente.
Chiude la carrellata Duca di amori lontani di Alessio Del Debbio, che ha scelto Trieste per raccontarci di due fantasmi nobilissimi che si aggirano nel Castello di Miramare, Massimiliano I d’Asburgo e la moglie Carlotta, due sfortunatissimi coniugi molto innamorati e dal tragico destino.
Il castello di Miramare a Trieste |
Fanno la loro conoscenza tre ragazze, Veronica e Francesca da Viareggio (che potete trovare nel romanzo Anime contro, Nps Edizioni, qui la recensione) in gita per il weekend e la loro amica guida turistica Lara. Un racconto molto coinvolgente a livello emotivo, anche perché Alessio Del Debbio riesce a collegare le pene amorose del fantasma di Carlotta a quelle della giovane Veronica, rendendole attuali. Molto bello.
Non
ho voluto rivelare tutti i nomi e le storie dei fantasmi per non spoilerare
troppo, e lasciare ai lettori la loro scoperta.
Un’antologia
da non perdere!
- Titolo: Fantasmi d’Italia
- Autori: AAVV
- Genere: horror, fantasy, gotico, miti e leggende, storia
- Editore: Nps edizioni
- N. di pagine: 252
- Prezzo: € 15
- Link: Nps edizioni (al momento in offerta a € 10)
- Amazon
Bell'articolo!
RispondiEliminaGrazie!
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