Il ritorno sul piccolo schermo di Mercoledì Addams, firmata da Tim Burton
Cari telefilm- dipendenti,
Mercoledì,
la serie diretta da Tim Burton (i primi 4 episodi) con Jenna Ortega ha
suscitato molte opinioni contrastanti: c’è chi l’ha definita un capolavoro, chi
una ciofeca per la sua banalità e gli scopiazzamenti.
Una
sana via di mezzo: è una serie molto carina, avvincente, molto sopra le righe
che rimane di fondo un teen drama ambientato in una scuola per ragazzi
speciali- sì, l’ennesima. Vero, è ormai un cliché, ma i teen freak (o “super”
che dir si voglia) rendono molto bene in un contesto scolastico, che si rifà ai
college inglesi/americani.
La
protagonista è un personaggio unico. A molti è risultata odiosa e
insopportabile, ma è proprio per questo che l’interpretazione della Ortega è
perfettamente riuscita. La sua Mercoledì è una ragazza molto goth, amante del
macabro, solitaria e asociale che nel contempo sembra saper fare tutto: tirare
di scherma, suonare il violoncello, scrivere, combattere… sicuramente meno
umoristica della sua predecessora cinematografica interpretata da Christina
Ricci, che qui interpreta un altro personaggio, la prof. di erboristeria. Non mi trovo d'accordo neppure con chi l'ha criticata perchè piatta: questo tipo di personaggi è piatto di default: avete forse visto nelle serie o nei film delle modifiche alla loro personalità rilevanti? No, e anzi qui un po' di cambiamento tra l'inizio delle puntate e la fine c'è.
Questa
Mercoledì o la ami o la detesti. Io la prima!
Arrivata
alla Nevermore, obbligata dalla famiglia, si trova presto in un thriller a
carattere soprannaturale che coinvolge la vicina cittadina di Jericho; alla
trama thriller si aggiungono i tipici drammi adolescenziali, amorosi e di altro
tipo, che caratterizzano le produzioni dedicate ai teen agers (o giù di lì).
Alla fine si scoprono anche dettagli sul passato di Morticia, che studiò in questo
college, e Gomez, e sulla loro love-story.
È una serie avvincente, frizzante, sicuramente non un capolavoro, ma c’è una scena che in effetti lo é. Quella in cui Mercoledì danza alla festa scolastica!
Ovviamente nella sceneggiatura ci sono passaggi altamente scontati, soprattutto per chi mastica di
televisione da anni, ma i colpi di scena non mancano.
Immancabile
Mano, che segue la ragazza al college!
Un’altra
critica che ho letto è proprio al regista, Tim Burton. Non si può certo pretendere che un
regista replichi in ogni opera i suoi masterpiece, ma io ci ho visto molto di
lui in questa serie: innanzitutto l’amore per i freaks e i reietti in generale,
poi la grafica dei mostri e infine la cura per i dettagli dark, che in tv non
possono essere come quelli del grande schermo, ma ci sono.
L’abbigliamento
di Mercoledì è perfetto, così come le scenografie: indimenticabile la camera
che la protagonista divide con la compagna di stanza Enid (Emma Myers), una
licantropetta che non sviluppa i suoi poteri e che ama i colori, gli arcobaleni
ecc., insomma l’opposto di Mercoledì!
La
serie è autoconclusiva, ma c’è un finalissimo che rimanda alla prossima
stagione, confermata da Netflix.
Suggerisco
la visione a tutti, adulti e ragazzi, vi divertirete! L’horror non è troppo
horror, è più un fantasy-horror (per chi avesse paura di spaventare i pargoli).
Recap
- Titolo: Mercoledì (Wednesday)
- Genere: fantasy, horror, teen drama
- Stagioni: 1-segue
- Puntate: 8
- Rete di trasmissione in Italia: Netflix
- Regia: Tim Burton (p.1-4)
- Main cast: Jenna Ortega, Catherine Zeta-Jones, Luiz Guzman, Gwendolyne Christie, Christina Ricci
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