mercoledì 22 aprile 2020



 RACCONTO: ODYSSEA NELLO SPAZIO  
di ALESSANDRA LEONARDI



I RACCONTI FREE DI IUF 
DECAMERON EDITION #6

Cari lettori, il racconto gratis di oggi è un breve fantascientifico di Alessandra Leonardi (la sottoscritta!), ispirato all'Odissea omerica.
Buona lettura!




Il mare di velluto nero trapunto di stelle in cui navigo da anni, prima al comando della mia flotta e poi da solo su questa piccola navetta di salvataggio, continua a circondarmi in ogni direzione; ora però  vedo  la mia meta sul monitor.
Ho combattuto e vinto la guerra contro il pianeta Hylion, ma poi il fato ha voluto che m’imbattessi in ogni genere di disgrazia e di evento nefasto: a causa dei venti solari ci trovammo, io e la mia flotta, in un pianeta popolato da giganti  cannibali, per poi finire su un mondo dominato da un crudele mago, Kurkis, che volle tenermi come sua compagna.
Molti dei miei uomini morirono in questo tragitto; alcuni nell’attacco delle creature spaziali dette Syrene, che emettono un suono mortale, altri ancora ai Bastioni di Scyllacaryd, dove venimmo attaccati da mostruosi esseri dello spazio siderale.
Rimasta sola e con la flotta distrutta, venni rapita da Kalypson, solitario re di un pianeta grande come uno scoglio dai mari cristallini come la mia patria Hytaka, e rimasi con lui, certa di non rivedere mai più il mio sposo, Pelopon. Pensavo che non mi attendesse più ormai.
Ma la nostalgia di casa era troppo forte, il ritorno era il mio unico pensiero.
Fuggii con la mia vecchia e malmessa navetta e approdai sul pianeta Skyria, dove finalmente trovai il re Alcyon disposto a aiutarmi. Mi diede questa nuova navetta e impostò la mappa stellare su Hytaka.

Atterrai all’astroporto vicino alla capitale. Era tutto molto diverso. Nessuno sembrava riconoscermi, e io non identificavo nessuno.
«Sono Odyssea, la vostra regina» dissi.
Le guardie mi guardarono perplesse, poi risero.
«La regina Odyssea è dispersa nello spazio con tutta la sua flotta, dopo l’assedio a Hylion.»
«No, vi sbagliate: sono viva e sono tornata.»
«La guerra con Hylion è terminata centoventi anni fa. A quest’ora sarebbe morta. Chi sei, straniera?»

Compresi subito, mentre mi arrestavano, cos’era accaduto.
Girando e vagando nello spazio a velocità mutevoli e  notevoli, sono tornata su Hytaka in un tempo trascorso in maniera differente: se per me erano passati dieci anni, qui ne erano trascorsi centoventi.
Tutto ciò per cui ho lottato e per cui sono tornata ora è cenere: la mia reggia, il mio sposo, la mia città.
Non mi resta che fuggire di nuovo: con la mia astuzia ci riuscirò e continuerò a vagare nell’infinità dello spazio per l’eternità.


 Alessandra Leonardi





Nessun commento:

Posta un commento