Recensione : La
Rosa Oscura di Laura Martin Montagner
Genere:
Urban fantasy- paranormal romance
Editore:
GDS Edizioni
Formato:
Cartaceo ed ebook (386 pagine)
Prezzo: € 3,49 ebook, 17,90 cartaceo
Link: Amazon
La giovane Evelyn Morgan, dopo la morte dei genitori,
si trasferisce con la cugina a Rosalynn Island.
Evie
possiede dei poteri magici, ma non ne conosce il motivo né è in grado di
controllarli; la sua stessa madre le impediva di utilizzarli o parlarne.
Comincia a frequentare la nuova scuola, dove conosce alcuni
coetanei, tra cui Declan Van Egon, dal carattere altalenante, e suo fratello
Aaron; inoltre inizia a essere attaccata da esseri misteriosi.
Nel corso della storia, scoprirà i segreti della sua
famiglia, comprenderà i suoi poteri, conoscerà la verità su chi la circonda e
infine dovrà compiere una dura lotta per
non lasciare che si avveri una profezia.
Tutti gli elementi tipici dei teen fantasy drama ci sono:
poteri magici che la protagonista
all’inizio non sa usare, ma poi imparerà (metafora della crescita personale e
della consapevolezza di sé che si acquisisce), triangolo amoroso, compagne di
scuola buone e compagne stronze,
medaglioni, profezie, quadri con antenate, grimori ed esseri immortali e misteriosi.
Attenzione: non si tratta di vampiri , licantropi o simili: c’è nel romanzo una
bella novità, con l’invenzione di un nuovo tipo di creature, gli Oscuri.
L’ambientazione è americana
, ambientazione a cui in effetti tutti
noi siamo abituati dopo anni e anni di telefilm e film (nonché libri) di provenienza USA (io preferisco le ambientazioni italiane, per quel
che riguarda i libri scritti da autori italiani); in realtà il luogo ove si
svolge la storia è di fantasia, anche se viene collocato dall’autrice vicino all’isola di Catalina (California). Ci sono però un paio di dettagli “non
americani” che sfuggono all’autrice: quando la protagonista prende quattro in
trigonometria (in Usa i voti sono lettere , non numeri) e quando la governante
Mary racconta del suo passato, nel dopoguerra , parlando di crisi economica: in
realtà il dopoguerra negli Usa è stato florido e non ci fu crisi.
Troviamo anche altri riferimenti specifici alle serie tv
americane: c’è più di un omaggio a Buffy, prima col personaggio secondario di
Anne Gellar (Anne = secondo nome di Buffy; Gellar = cognome di Sarah Michelle
Gellar, l’attrice che la interpreta), e poi – SPOILER ALERT! – nella scena
prima del finale, dove Evie deve combattere dopo la festa di fine anno, con
tanto di vestito da sera, proprio come Buffy alla fine della prima stagione.
-FINE SPOILER!-
Altro richiamo alle serie con le streghe sono le formule magiche
in latino “finto”; non mi è chiaro però se le suddette frasi qui siano state
sbagliate apposta o ci siano stati dei
refusi.
La scrittura è scorrevole, fresca, ricca di descrizioni
piacevoli e anche di molti dettagli, particolare questo che può essere di
gradimento oppure no: io ne preferisco di meno, così la mia fantasia è libera
di “immaginare” le scene descritte; inoltre se ci sono troppi particolari
questi finiscono per appesantire una storia, idem per l’eccessivo uso degli
avverbi di modo in –mente.
La punteggiatura è usata benissimo.
Ci sono diversi colpi di scena interessanti nel finale, uno
me lo aspettavo, ma altri no! Il duello finale mi è piaciuto , è descritto in
modo da appassionare il lettore; l’unica cosa che non ho capito è perché a un
certo punto regalano un paletto a punta alla protagonista se i nemici NON sono
vampiri, e -SPOILER ALERT!- perché la potentissima e immortale capa dei nemici muore infilzata
col medesimo e si polverizza, dato che non è un vampiro e trovo poco plausibile che
possa morire così, vista la sua potenza e dopo tutto ciò che ha fatto... -FINE
SPOILER!-
Riguardo l’edizione, premetto che ho letto l’ebook; la cover
mi è piaciuta molto, esprime alla perfezione l’essenza della protagonista, colta prima del
suo duello finale, e i suoi tormenti interiori: di spalle , va verso il suo
destino, contro la tempesta e con una rosa in mano. Circa i refusi, ce ne sono
pochissimi, ma ce ne sono; il più evidente, un
“qual è” con l’apostrofo; un altro buffo assai dovuto forse a qualche
formattazione strana, la parola “Sole”, intesa come astro, sempre maiuscola, e
va bene; ma rimane con la maiuscola sempre, anche nel caso di “sole” aggettivo!
Non so se nella versione cartacea è rimasto
così o hanno corretto.
Il finalissimo presuppone
un sequel, quindi le avventure di Evie Morgan e del suo gruppo non sono
finite!
Tutto il romanzo sottende un grande lavoro e un grande
impegno da parte dell’autrice: si nota che ha amato molto i suoi personaggi e
la sua storia, che risulta nel complesso coerente, di certo piacevole per gli amanti del genere.
Consigliato a un pubblico giovane.
E ora… diritto di replica!...
Intervista a Laura Martin Montagner.
1)
Ciao Laura, grazie per aver accettato l’intervista! Puoi
dirci qualcosa di te?
Ciao, grazie a te! Vivo
in un piccolo paesino in provincia di Treviso con mio marito Gianluca e il mio
adorato cagnolino Gigio, fonte di creative riflessioni. Amo molto leggere,mi
definisco una “libro-maniaca”; colleziono film, telefilm e anime giapponesi e
sono appassionata di buona musica che, come musa ispiratrice, mi accompagna
mentre scrivo.
2)
Commenta pure in
libertà la mia recensione!
L’ho trovata molto
accurata.
3)
Puoi fornirci chiarimenti sulle perplessità che ho espresso,
cioè il paletto di legno e il latino “sgrammaticato”, e altre notizie/curiosità
sul testo?
Le parole
delle formule magiche sono completamente inventate.
Il paletto di legno, è un omaggio a Buffy l'ammazzavampiri.
Il personaggio di Anne Gellar, è dedicato a mia nipote Anna.
La parte finale, dove la protagonista è vestita a festa, non è ispirato a Buffy. Per il finale mi sono ispirata ad una canzone degli Evanescence: "Lithium"...e mentre l'ascoltavo vedevo una ragazza vestita di nero andare incontro al suo destino.
La ragazza sulla cover del libro sono io.
La parola "Sole" aggettivo... è uno sbaglio della CE!
Mi dispiace per le "scivolate" poco americane.
Il paletto di legno, è un omaggio a Buffy l'ammazzavampiri.
Il personaggio di Anne Gellar, è dedicato a mia nipote Anna.
La parte finale, dove la protagonista è vestita a festa, non è ispirato a Buffy. Per il finale mi sono ispirata ad una canzone degli Evanescence: "Lithium"...e mentre l'ascoltavo vedevo una ragazza vestita di nero andare incontro al suo destino.
La ragazza sulla cover del libro sono io.
La parola "Sole" aggettivo... è uno sbaglio della CE!
Mi dispiace per le "scivolate" poco americane.
4)
Quando uscirà il secondo volume de La Rosa Oscura?
Se
tutto va bene, un seguito per "La Rosa Oscura" ci
sarà, ma non dico altro per scaramanzia!
5)
Quali altri romanzi hai scritto?
In precedenza avevo
scritto il racconto “Bacio da un incubo”, pubblicato in singolo e nell’antologia
“Dreamscapes 2”, GDS edizioni; dopo, “Bloody Souls”, romanzo breve (70 pagine), sempre per la GDS; infine il racconto “Amore
incondizionato” nell’antologia “Racconta gli animali” di Historica edizioni.
Grazie, Laura, per l'intervista, e in bocca al lupo per tutto!
Wow!!! Complimenti a scrittrice e a recensitrice, nonché intervistatrice.
RispondiEliminaGrazieeeee! :-)
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