RECENSIONE:
I GUARDIANI DELLA GALASSIA Vol. 2
Il
film comincia alla grande, coi nostri eroi alle prese con un mostro alieno, per
sconfiggere il quale sono stati ingaggiati dai Sovereign, una razza aliena
dorata che si crede perfetta (ma non lo è). Dato che Rocket Raccoon frega delle
batterie preziosissime ai Sovereign, i Guardiani vengono inseguiti nello
spazio, e alla caciara del combattimento si unisce un’altra banda galattica, i
Ravages di Yondu. Nel fuggi fuggi-spara spara, Star Lord (Chris Pratt, uguale a
Liam Spencer di Beautiful!) incontra il suo vero padre, Ego (Kurt Russell, non
è un caso la scelta di questo attore), e insieme ripercorrono le sue origini e
quelle del giovane ibrido umano-alieno Peter Quill/Star Lord.
Chris Pratt |
Liam Spencer (Scott Clifton): non sono uguali?! |
Sembra un idillio,
il rimarginarsi di antiche ferite, il risolversi di ogni dubbio…ma le cose non
sono come sembrano.
Viene anche introdotto il personaggio di Mantis,
molto graziosa. Gamora invece ha “recuperato”
la sorella Nebula, e tra le due scorre un cattivissimo sangue; in tutto ciò, Drax
fa le solite battute sconce insieme a Rocket, e il Baby Groot tenerizza ogni
scena (marketing, oh, marketing!...).
Il film è tutto incentrato sul rapporto
padre-figlio, duplice rapporto in realtà, perché Yondu è anche il padre
adottivo di Star Lord, quindi i padri sono due; però ognuno dei personaggi ha il
suo spazio e il suo “momento di gloria”.
Il
tutto è condito da numerosissime scene d’azione, battute divertentissime e
combattimenti, e sottolineato dalla colonna sonora anni ’80, rappresentata
dalla musicassetta “Awesome mix 2” del protagonista.
Gli
anni ’80 sono il vero fulcro del film: per questo è stato scelto un attore
icona di quel periodo come Kurt Russell, e non solo lui, visto che anche Sylvester
Stallone è nel cast. Quegli anni non emergono solo dalla colonna sonora, dai
flashback in cui la mamma e l’alieno si erano incontrati e amati, da oggetti
cult come il walkman della Sony (sì,sì, ce l’ho: so che qualcuno se lo starà
chiedendo… ma non funziona più): è proprio il concept del film a essere anni
’80. Un film di fantascienza (li sento quelli che dicono: “i supereroi?! Ma
quelli non sono fantascienza!” Prrrrr) anni ’80: verve, azione, tempi (ottimo
il montaggio), e soprattutto tanta tanta ironia, quella che molti film sci-fi
hanno perso per strada negli anni successivi.
La
tipica scena-cameo di Stan Lee stavolta si sdoppia addirittura, e sono scene a
parte, non inserite nella trama: sbrakosissime!
La
trama è davvero esile, i colpi di scena scarsi, ma lo scopo di questo film è
puro intrattenimento, intrattenimento nostalgico, nient’altro. E ci riesce
benissimo.
I
titoli di coda sono animatissimi, e i finalini molto numerosi, quindi non
alzarsi dalla poltrona fino all’ultimo fotogramma!
SPOILER!
Nell’ultimo
finalino, in special modo, si cita un personaggio che probabilmente farà parte
del prossimo film, Adam, ovvero Adam Warlock.
FINE
SPOILER!
Aderenza
ai fumetti Marvel? Quasi zero. Vero è che i GdG non sono i supereroi più
celebri dell’Universo Marvel, ma il regista James Gunn (suo anche lo script) qui
ha fatto quello che voleva coi personaggi.
Ne
cito solo qualcuna: Ego, il pianeta vivente, non è un Celestiale, e soprattutto
non è il padre di Peter Quill/Star Lord ( suo padre è il re del pianeta
Spartax); Drax non è un alieno, Mantis nemmeno e il suo potere principale non è
quello illustrato nella pellicola, Gamora e Nebula non sono figlie di Thanos, per
non parlare dei personaggi minori. Anche la personalità dei membri della
squadra è molto differente, Star Lord non è affatto caciarone e allegro, ma
tutt’altro. Ci sarebbe da scrivere un articolo a parte su ogni personaggio per
illustrare tutte le divergenze, ma nun me va, quindi fidatevi!
Tutto questo restyling però non mi ha
infastidito, sia perché il film è ben riuscito, sia perché non sono personaggi
di spicco a cui sono particolarmente legata, quindi non ha provocato in me
l’ira funesta che mi causano tutti i film degli X-Men ad esempio.
Consiglio
la visione del film a tutti gli amanti della fantascienza che vogliono passare
due ore e venti di puro relax e divertimento, anche a chi non segue i
supereroi.
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