RECENSIONE:
STAR WARS VIII GLI ULTIMI JEDI
Avendo
visto il film in enorme ritardo rispetto al giorno di uscita, non ho potuto
fare a meno di leggere numerosi commenti e recensioni qui e là in rete,
opinioni molto discordanti tra loro, quindi non sapevo cosa aspettarmi.
Il
film comincia con un combattimento tra Primo Ordine e Resistenza, per passare
subito dopo al punto preciso in cui era finito Episodio VII, ovvero Rey che
porge a Luke la spada laser.
Luke
in questo film è, come giusto che sia, un personaggio giunto al crepuscolo,
tormentato e deluso, che compie però il suo dovere fino in fondo; anche Leia è
al tramonto, ma … debbo dire che indossa anelli bellissimi!
Ecco,
le battute umoristiche, reintrodotte nella saga dopo una lunga assenza, fanno
proprio quest’effetto: sono messe un po’ a cavolo interrompendo l’epicità delle
scene, però sono adatte all’epoca contemporanea (qualcuno le ha definite da
cinepanettone Marvel). Nella trilogia classica erano prerogativa soprattutto
del duo Han/Chewbe, qui sono divise tra le scene Pou e le scene riguardanti
Finn, più altri pezzi in cui sono presenti le creaturine aliene.
Finn
non ha un ruolo centrale come in Episodio VII, ha comunque il suo spazio anche
se la sua missione mi ha lasciato un po’ perplessa, sia per quanto riguarda la
lunghezza sia sull’utilità in sé.
Altri personaggi introdotti nel film
precedente non hanno avuto lo spazio che si presumeva, come la famigerata
Phasma; ne vengono però introdotti di nuovi, come quello interpretato da
Benicio Del Toro.
Il
protagonista assoluto, e anche il personaggio meglio riuscito, stavolta è Kylo
Ren, ovvero il lato oscuro della forza perfettamente controbilanciato da Rey,
che ne rappresenta il lato chiaro. Kylo, alias Ben Solo, è molto tormentato e viene
indagato a fondo più degli altri personaggi. Rey fa il suo, anche se è messa un
po’ in ombra da Luke e da Kylo, con cui ha bellissimi duetti.
Una
mancanza che ho avvertito nel film è stata l’assenza di un qualsivoglia legame
tra Kylo e sua madre. Possibile che non si pensino, non si citino, niente? Boh.
Le
creature aliene, una delle caratteristiche della saga, sono molto carine e
anche ben inserite nel contesto.
Ciò
che ha fatto più storcere il naso ai fan sono state due cose specifiche: una in
effetti mi è sembrata davvero esagerata, l’altra una questione molto tecnica a
cui non ho dato molto peso in verità, anche se capisco che agli specialisti
possa aver dato fastidio. Non entro nello specifico per non spoiler are, anche
se mi rendo conto di essere criptica…
Nulla
da eccepire sugli effetti speciali, sui costumi, sul trucco e parrucco, sulla
fotografia e sulla colonna sonora; il
montaggio invece non mi ha del tutto convinto: alcune sequenze sono troppo
lunghe, si potevano anche tagliare, tipo il rapporto Rey/Luke e la scena dell’avventura
di Finn insieme a una nuova,Rose Tico.
Il film comunque non è affatto noioso
nonostante sia molto lungo, i colpi di scena non mancano anche se non sono
proprio da restare a bocca aperta.
L’impressione
generale è che Gli ultimi Jedi sia un film di svolta, pur restando nella scia
della saga, preludio per il gran finale
che tornerà a essere diretto da JJ Abrams.
Di certo si è osato di più rispetto a Episodio VII, che è
stato un bellissimo e sentito omaggio alla serie classica e nulla di più.
Tutti
ci chiediamo che ne sarà della Principessa Leia, data la dolorosa scomparsa di
Carrie Fisher a cui giustamente è dedicato il film. Non ci resta che aspettare
due anni.
In loving memory of
our princess Carrie Fisher è la frase che conclude la prima parte dei titoli di
coda, e anche io voglio concludere questa recensione così.
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