RECENSIONE:
THE INHUMANS (SERIE TV)
Ho
cercato di guardare The Inhumans, miniserie di 8 puntate, senza lasciarmi influenzare dalle
numerose critiche lette qua e là in rete (più che critiche diciamo vere e proprie
stroncature…), ma non c’è stato niente da fare: la serie è effettivamente
insalvabile.
I
boss della Marvel avevano dapprima annunciato il film The Inhumans in uscita per il 2019, e
noi fans tutti con l’hype!, visto che gli Inumani sono personaggi davvero
intriganti, con molte tematiche su cui poter costruire un buon plot e tante peculiarità;
e invece no, decidono di farci una serie, sempre inserita nel MCU, ma senza
sfruttare tutto ciò che i personaggi avrebbero potuto dire.
Già nella seconda stagione di Agents of Shield
si era iniziato a parlare di cristalli terrigeni e in seguito degli Inumani
stessi, essendo Daisy una di loro, e qui c’è il primo punto a sfavore: perché
non inserire in una puntata di AoS qualche Inumano e/o un qualche Agente nella
serie a loro dedicata? Niente, nessun collegamento tra le due serie. E vabbè.
Nel
mondo Marvel, the Inhumans ovvero gli Inumani (creati da Stan Lee e Jack Kirby) sono una razza antichissima. Gli alieni Kree (che sono apparsi nella 5a stagione di AoS) arrivarono sulla Terra 25mila anni fa e presero alcuni umani per potenziarli
geneticamente e usarli poi come armi per le loro guerre, ma poi li
abbandonarono a loro stessi; costoro erano gli antenati dei moderni Inumani, e vivranno nascosti per secoli, nella loro città,
Attilan, tra i monti dell’Himalaya (poi si trasferiscono nella Zona Blu della
Luna, ultimamente in una base volante sopra NY)
organizzandosi in un rigido
sistema di caste e sotto la guida della famiglia reale. Come viene narrato nel
primo numero della serie a fumetti uscita nel 1965, lo scienziato Randac si
accorge che, se sottoposti alle nebbie terrigene, gli Inumani acquisiscono incredibili
poteri , diversi per ogni esponente della razza: questa pratica diventa poi un
vero rito di iniziazione. Quindi abbiamo una famiglia reale dominante, la popolazione inumana composta da individui
con particolari poteri che vive n una città ipertecnologica e benestanti, e la
casta inferiore che viene e schiavizzata nelle miniere, i Primitivi Alfa, che
nel fumetto sono ominidi e nella serie tv persone normali ma senza poteri; già
da questo si capisce come siano singolari questi personaggi e come si poteva
sviluppare la serie, cosa che è stata fatta solo in parte.
Attilan |
Nei
fumetti, la famiglia reale composta dal re Black Bolt/ Freccia Nera, sua moglie
Medusa e una serie di parenti (Crystal, Gorgon, Karnak, Triton e anche il cane
teleport Lockjaw) incontrano più volte i Fantastici quattro, i Vendicatori e
gli X-Men, dando vita ad appassionanti avventure; uno dei più gravi pericoli
per gli Inumani è costituito dal fratello pazzo di Freccia Nera, Maximus, che
vuole impadronirsi del potere (ovviamente).
Tutta
la serie tv è basata su questo tema. Maximus qui è meno pazzo che nel fumetto, non
ha poteri (nei fumetti li ha, son poteri di controllo mentale) e convince i
primitivi Alfa a ribellarsi alla famiglia reale, cacciarli e mettere lui sul
trono. Così, Freccia Nera, Medusa, Crystal con Lockjaw, Karnak e Gorgon e Triton
fuggono sulla Terra, guarda un po’ alle Hawaii (perché girare lì è fiscalmente
comodo) e inizia una serie di avventure per nulla appassionanti e anche
stupide, specie nel contatto con i terrestri.
Ora,
i poteri del gruppo effettivamente non sono facili da rendere. Freccia Nera ha
una voce devastante, quindi deve restare muto, e visivamente non è il massimo
vederlo gesticolare; l’attore poi ha zero carisma. Medusa ha dei lunghi capelli
rossi che si muovono, ma l’affetto viene reso malissimo e solo nella 1°
puntata, poi glieli tagliano a zero e in tutta la serie è rasata, quindi resa
in pratica umana. L’attrice comunque è carina e bravina. Non male anche
Crystal, che ha poteri sugli elementi, ed è molto carino anche come viene reso il teletrasporto di Lockjaw, una
delle poche cose positive. Karnak, che ha il potere di trovare il punto debole delle cse e distruggere facilmente coi suoi colpi di karate, sembra un cretino e Gorgon, che ha piedi di cavallo, viene eliminato
quasi subito, così come Triton, un uomo-pesce, si vede in
pochi episodi, forse perché non sapevano bene cosa farsene di uno coi
piedi equini e uno dall’aspetto ittico.
Maximus
è interpretato da Iwan Rehon, il Ramsay Bolton del Trono di Spade (da un Bolton
a un Boltagon il passo è breve… eh eh eh! questa la capiranno in tre!!! :-D ),
una spanna superiore a tutti gli altri, l’unico a tenere a galla lo show che
nel complesso appare insalvabile. I costumi sono uguali, e va bene; le
scenografie di Attilan sulla Luna sono davvero misere, lontane dalle grandiose
immagini di Jack Kirby e degli altri disegnatori Marvel; il montaggio è davvero
pessimo, la sceneggiatura semplicistica, i colpi di scena troppo pochi per
evitare gli sbadigli.
Maximus/Iwan Rehon |
Di
tutto ciò devono essersi resi conto anche i boss della Marvel, che hanno
cancellato la serie. Vedremo mai il film? Se deve essere realizzato così,
speriamo di no; mi chiedo però come continuerà la storia in Agents of Shield.
Non
ci resta che aspettare per scoprirlo!
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