RECENSIONE:
MEDITERRANEA di AA.VV.
Genere:
fantasy, miti e leggende, storico, avventura
Editore:
Italian Sword & Sorcery
Pagine:
300
Uscita:
maggio 2018
Prezzo
e-book: € 5,30
Link:
Sito Hyperborea
Finalmente un’altra antologia in cui il fantastico fa
riferimento all’area mediterranea e ai miti e leggende nostrani rispetto alle
ambientazioni classiche medievaleggianti del Nord Europa: un bel lavoro di
dieci autori, Donato Altomare, Alessandro Forlani, Enzo Conti, Adriano Monti Buzzetti,
Alberto Henriet, Mauro Longo, Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini, Andrea
Berneschi, Francesco Brandoli e Riccardo Brunelli. Sono presenti anche due
apparati critici di saggisti del calibro di: Enrico Santodirocco (autore
di Conan La leggenda) e
Marco Maculotti (fondatore di AXIS mundi). L’introduzione e la cura è
stata affidata a Francesco La Manno, mentre la copertina è stata realizzata da
Andrea Piparo.
La Manno introduce il mondo
del fantasy mediterraneo, citando le sue caratteristiche peculiari e un elenco
di opere già presenti sul mercato; passa poi in rassegna i racconti contenuti
in questa antologia.
Il primo racconto, “Il
ponte della morte” di Donato Altomare, è una storia adrenalinica, ambientata in
un passato lontanissimo e non meglio definito, così come il luogo : un villaggio è
stato attaccato e una strega, la Vieja Bruja, accorre con le sue arti magiche.
Molta azione, molta magia e un pizzico di horror rendono il racconto molto d’effetto.
Il secondo racconto, “Il
figlio di Asterione” di Andrea Berneschi, è uno dei miei preferiti. Unisce al
fantasy un po’ di distopia, abbiamo infatti i Romani con particolari … armi
(non faccio spoiler!) e una nobildonna cartaginese che fugge insieme a tre
compagni a Creta dove si scontrerà con la progenie del Minotauro. Mi è piaciuta questa ambientazione in un mediterraneo immaginario. Il racconto ha un bel colpo di scena finale : viene voglia di saperne di più
sul prosieguo della storia!
Il terzo racconto, “Una
ballata di fuoco e di mare” di Francesco Brandoli, mi ha ricordato in qualche
modo GOT; ci sono due città rivali, Venias e Ankon, maghi misteriosi, meduse
giganti e un esercito di nonmorti, e, finalmente, un’eroina. Racconto lungo e ricco
di avvenimenti , stile scorrevole, mi è piaciuto.
Segue “Shardana”, di
Riccardo Brunelli . In questo racconto gli Shardana , ovvero la popolazione
sarda, è alle prese con gli invasori punici e il protagonista Dannu dovrà
vedersela con il loro dio Baal (Hammon!) e i sacrifici umani a lui dedicati dal popolo
invasore. Un racconto affascinante e suggestivo, scorrevole e avvincente, mi è
piaciuto.
Il racconto successivo, "Il
Banchetto", è del dinamico duo Gualchierotti-Camerini, ed è ambientato all’epoca
dell’imperatore Giustiniano, quindi VI
sec. d.C., un periodo di passaggio tra l’epoca tardo antica e il medioevo,
ricca di suggestioni e descritta con cura; emerge lo studio alle spalle e la
conoscenza del periodo. Basilio e Venanzio vivono un’avventura marittima contro
i pirati vandali per poi finire in un misterioso luogo siciliano. Avvincente e
coinvolgente, non mancano neppure qui sfumature horror. Ottima scrittura,
ottima idea, uno dei miei racconti preferiti in assoluto.
Ho molto apprezzato anche "Più tenace della morte" di Enzo Conti, una rivisitazione del mito di Alcesti e
Admeto raccontato da un punto di vista... molto particolare. Anche qui grandi
suggestioni e qualche sfumatura horror nel corso dell’avventura in cui i due
dovranno vedersela con una lamia.
"Arabrab di Anubi" di
Alessandro Forlani è un’avventura della protagonista del suo romanzo omonimo.
Chissà perché ha scelto un nome che se letto al contrario è Barbara?... Lo
stile è molto ricercato, classico, a tratti aulico, e la storia è avvincente. Suggestioni egizie.
"La spada di Aeskylos" di
Alberto Harriet ci porta invece in Grecia nel 490 a. C.: il protagonista dopo
la battaglia di Maratona diviene un trastullo in mani divine e vive avventure
immaginifiche. Grandissima fantasia dell’autore che rendono piacevole un
racconto con poco intreccio narrativo.
"L’artiglio della Fenice
Nera" di Mauro Longo ha come protagonista Sheban Due facce che con
l’affascinante Kellah e il compare Zanklios compiono un lungo viaggio per
seguire una profezia e scontrarsi contro un accolito del dio Moloch. Molti
combattimenti, bei dialoghi e suggestiva
ambientazione di fantasia che richiama le terre del Vicino Oriente. Finale a sorpresa, un racconto che ho gradito
molto.
Ultimo racconto prima dei
due saggi , "Gli occhi di Angizia" di Adriano Monti Buzzetti Colella. Anche
questo è uno dei miei racconti preferiti, e non solo perché ci sono i miei
amati Romani. Lo stile è scorrevole e molto accattivante, il racconto è ricco di
riferimenti storici e si nota lo studio e l’approfondimento preliminare, anche
a livello linguistico, alla stesura di questa storia, che mi ha permesso di
conoscere anche usi e costumi di una delle popolazioni italiche, i Marsi. I
personaggi sono molto ben delineati, le ambientazioni vivide, la trama
appassionante, davvero un racconto eccellente.
Concludono due saggi: uno,
“Il servizio divino dei greci” di Marco Maculotti, interessante e complesso, con linguaggio
accademico, forse un po’ fuori registro; l’altro, “La fantasia eroica
mediterranea nei fumetti” di Enrico Santodirocco, senz’altro più scorrevole,
che affronta un argomento molto ampio: di fumetti interessantissimi genere
fantasy mediterraneo ce ne sono tantissimi, e anche di personaggi ispirati alle
leggende greco-latine, quindi non può essere certo esaustivo anche perché
avrebbe dovuto scrivere un intero libro a riguardo! Anzi, dovrebbe veramente,
visto il materiale a disposizione. Alcuni fumetti e personaggi li conoscevo,
specie i Marvel (oltre a quelli citati nel saggio, la Casa delle Idee ha proposto numerosi personaggi estratti direttamente dai
miti mediterranei: Ercole e Ares in
persona, per esempio), altri meno, altri per nulla, quindi ho arricchito
senz’altro le mie conoscenze.
Circa l’edizione, la cover sul verde con Perseo e la Medusa è generica ma molto ben realizzata,
anche la grafica del titolo è a tema e vengono citati tutti gli autori, cosa
che non sempre si fa nelle antologie. L’editing è più accurato su alcuni
racconti che su altri, che potevano essere migliorati riguardo la punteggiatura (forse nella conversione ebook c'è stato qualche problema coi files) e gli avverbi di modo, ma niente di rilevante.
Nel complesso, un’antologia
ottima il cui unico vero difetto è che… non ha neppure un racconto scritto da
una autrice! Mi domando come mai non vi sia neppure una donna tra gli autori,
sigh! A questo punto auspico un Mediterranea 2 scritto solo da girls, anzi mi candido volentieri!
Consiglio vivamente questa
antologia a tutti gli amanti del fantasy che vogliano tuffarsi nel fascino dei
mondi mediterranei, diverso dall’usuale epic mutuato dalla mitologia
anglo-sassone, e anche a coloro che già ne sono stati catturati, magari dopo
aver letto il mio “Oracoli”! ;-)
Oh, non me lo faccio scappare!
RispondiEliminaSembra una bellissima antologia! E che copertina **
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