RECENSIONE
FUMETTO: LA RESURREZIONE DI FENICE
Autori
: Morrison e Rosenberg (scrittore e sceneggiatore), Francis Yu, Pacheco,
Bennett, Rosanas (disegnatori). Cover di
Francis Yu.
Editore:
Marvel
Collana
e numeri: Marvel Miniserie nn 201-203
Date
di uscita: 5/07/ 2018, 2/08/2018, 6/09/2018
Pagine:
58, 48 e 48
Prezzo:
€ 3,50 l’uno
Link: sito Marvel Panini
Ho
letto Marvel per quasi quarant’anni, con le ovvie interruzioni dovute al
periodo in cui i fumetti erano spariti dalle edicole, e ho smesso circa tre
anni fa perché, nonostante le storie fossero senz’altro di buona qualità, alla
fine non ne potevo più di morti, resurrezioni, Kree e Skrull, “continuity”
contraddittoria, versioni dal futuro, passato e mondi paralleli.
Sempre
le stesse cose, insomma.
La
mancanza dei supereroi nella mia vita è stata attenuata dalla gran mole di film
Marvel che sono usciti/stanno uscendo, ma l’amore della carta… fumettata è
sempre forte e non ho resistito al richiamo de “La resurrezione di Fenice” .
Un'altra
volta, sì. L’ennesima resurrezione.
Non
avendo più letto i fumetti, ho trovato qualche novità che però tanto novità non
sono, come la suddivisione degli X-Men in gruppi e la morte e resurrezione di personaggi già defunti: non mi ha stupito
molto né ha condizionato più di tanto la comprensione della storia.
Nella
cittadina di Annadale avvengono strani fatti, e gli X-Men, guidati da Kitty
Pryde, vanno ad indagare, divisi in squadre; gli eroi si scontrano con villain
ritenuti morti. Intanto, in un luogo anonimo, c’è la rossa Jean che lavora in
un diner e ha strane visioni, finché in un crescendo di situazioni caotiche
arriva la visione finale: la Fenice. Gli X-Men giungeranno a lei e cercheranno
di aiutarla.
L’ultima
parte, un confronto tra Jean e non vi dico chi, è lunga e piena di pathos, per un
finale intenso e non banale.
I
primi due numeri sono confusionari,
anche per la gran quantità di personaggi presenti da gestire, e neppure ben
disegnati, al contrario del terzo, dove i disegni sono molto più belli e la
storia si fa emozionante.
L’autore,
Rosenberg, è stato bravo a tener presente il passato degli X-Men, specie per
quel che riguarda i rapporti tra i personaggi, in questo caso tra Jean e Logan
e Ciclope, anche ricordandosi alcuni dettagli.
La
capacità di narrare degli autori Marvel
è sempre di alto livello (o quasi sempre), anche questa volta hanno creato
intrecci che avvincono, coi ritmi giusti e i personaggi molto ben
caratterizzati e coerenti; sa un po’ di forzatura sia l’uscita di scena dei telepati (la cui presenza
avrebbe risolto il caso troppo presto) e il ritorno della Fenice proprio pochi
mesi prima del lancio del film…
Per
onor di cronaca, alla fine del terzo albo c’è una simpatica storiellina tratta da un annual,
intitolata “Perché amo gli X-Men”. Carina ma irrilevante.
Però,
davvero, dopo tanti anni ancora la Fenice che torna, ancora gente che viene dal
passato, gente dal futuro, gruppi di qua e di là, gente che risorge…
Bastaaaaa!!!
Diciamo
che mi sono rinfrescata la memoria sul motivo per il quale ho smesso di leggere
Marvel, anche se il mio giudizio sulla miniserie è infine positivo, soprattutto
per l’ultimo numero dei tre.
Non ho mai letto i fumetti Marvel... anzi anche da piccola di fumetti ne ho letti ben pochi.
RispondiEliminaSono certa che molti fumetti ti potrebbero entusiasmare come i libri, ce ne sono tantissimi di qualità e per tutti i gusti :)
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