giovedì 6 giugno 2019




RECENSIONE:  BESTIE D’ITALIA  
VOL. 1  di AA. VV.



Genere: antologia di racconti, fantasy, folklore, urban fantasy, fantasy mediterraneo, miti e leggende
Autori: Marco Bertoli, Gianluca Malato, Alessio Del Debbio, Mala Spina, Giuseppe Chiodi,  Elena Mandolini, Giuseppe Gallato, Alessandra Leonardi, Daniela Tresconi, Monica Serra.
Editore: Nps edizioni
Pagine: 203
Prezzo di copertina: € 14
Link: Amazon
            Nps edizioni


Cari  viaggiatori del fantastico, questa antologia è un fulgido esempio di come si possa scrivere dell’ottimo fantasy italiano basandosi sui miti e le leggende del folclore locale, regionale, storico o contemporaneo senza andare a tirar fuori i soliti  personaggi tipici del fantasy anglo-sassone.
Tra l’altro alcune creature sono le stesse: i draghi ci sono anche qui, i folletti sebbene con altri nomi (linchetti, buffardelli) ci sono pure qui, per non parlare del lupi mannari che tutto sono tranne che anglo-sassoni, poiché la licantropia discende da Licaone, personaggio della mitologia greca…

Ognuno degli autori mette nel proprio racconto qualcosa della sua regione , illustrandoci con storie interessanti, dense di avventura e di significati nascosti, creature dimenticate , leggende poco note oppure molto note ma da un punto di vista diverso e particolare. E sono tutti autori dalle grandi capacità narrative, che hanno effettuato uno studio approfondito prima di approcciarsi al racconto: c’è da sottolineare questo aspetto, per scrivere certo fantasy ci vuole preparazione .

Un fulgido esempio è il racconto dell’ottimo Marco Bertoli, “Lupo Manaio”, ambientato nel 1167 durante l’assedio di Pontremoli, in Lunigiana, da parte di Federico Barbarossa: c’è una antica maledizione, soldati di ambo le fazioni e come dice il titolo, un lupo mannaro che non teme solo l’argento. Il racconto unisce magistralmente storia, folclore e fantasia, non cadendo nell’infodump (cosa non facile) .  Bertoli è sempre una garanzia.

Il racconto “Il pozzo” di Gianluca Malato è molto scorrevole e ricco di suspense : una coppia in vacanza in un agriturismo siciliano che era un antico casolare si abbatte in una inquietante creatura del folclore siculo di cui ignoravo l’esistenza. Interessante e piacevole racconto.

Anime nella bufera” di Alessio Del Debbio è un racconto ambientato in un non meglio precisato passato, in cui alcuni marinai fanno naufragio nell’isola di Oglasa (Montecristo) dove c’è il convento d san Mamiliano e degli inquietanti monaci che nascondono un segreto. Racconto molto intenso, veloce e pieno di avvenimenti, molto thrilling e pure un po’ de paura che non guasta! Oltre la misteriosa creatura che appare solo alla fine, ci sono molte altre leggende toscane: le Code di ziffa, trombe marine del Tirreno, le fate marinare, i fuochi di Montecristo e altre che scoprirete nell’appassionante lettura. Uno dei miei racconti preferiti.

Jackie Chan contro Dracula” di Mala Spina è ambientato in un luna park toscano nei porimi anni ’90, anche se io ci ho visto atmosfere molto anni ’80 (beh siamo lì…): due ragazzini, un piccoletto e la baby sitter, un luna park, un paese di provincia… e un’atmosfera leggermente horror. I due decidono di entrare in una casa degli orrori, e qui ne succederanno di tutti i colori. Un racconto veramente ben narrato, con molta suspense e  piacevolissimi rimandi alla cultura pop,  che propone alcune delle creature del folclore toscano come i buffardelli o il Concialana. Ottimo racconto.

Segue “Nella bocca del dragone” di Giuseppe Chiodi, un altro dei miei racconti preferiti, ricco di Storia e rimandi alla mitologia: l’accurata  conoscenza di questi miti, come la Mefite ad esempio, arricchisce la narrazione, già di per sé densa di altri rimandi al folclore campano. La creatura che ci propone  Giuseppe è il pampanaro, una sorta di licantropo ma con qualche variazione. Mi è proprio piaciuto un sacco.

Elena Mandolini inserisce in tutti i suoi romanzi  e racconti numerosi simboli e archetipi, e anche questo , "Ambrosia", non è da meno. Ambientato al giorno d’oggi al Circeo, troviamo un’ annoiata  Circe che si diverte a rimorchiare ragazzi nelle discoteche del litorale  laziale, per poi trasformarli negli animali che popolano il parco del Circeo. Le fanno compagnia un ciclope, un troll e la ninfa sua madre. Pensando a Ulisse, un giorno incontra un ragazzo diverso dagli altri e …
Storia con più chiavi di lettura, ho apprezzato particolarmente lo spirito… ecologista della Circe contemporanea.

"L’illusione di Morgana" di Giuseppe Gallato è un racconto molto fantasy, quasi fiabesco, riporta una leggenda siculo-calabra, quella della Fata Morgana e delle sue illusioni di cui il re Andor è vittima. Interessante versione italica della famosa maga; un racconto molto scorrevole, bello stile.

"Le figlie della Lupa" di Alessandra Leonardi (cioè la sottoscritta) è uno spin-off di Berserkr, romanzo urban fantasy di Alessio Del Debbio edito da Dark Zone (recensito qui) , in cui  la Divisione, un’organizzazione paramilitare,  cerca di difendere  Berlino da alcune creature che hanno infranto vecchi patti di non- belligeranza, aiutati da Ulrik, che sarebbe l’Orso di Berlino  protettore della città. Ho subito immaginato che ogni città d’Europa avesse una sua Divisione, una sua creatura protettrice e creature dalle quali guardarsi; ovviamente per Roma non poteva che essere la Lupa capitolina. Le protagoniste sono Lorenza e Fausta, gemelle figlie di Ersilia, l’anziana e moribonda Lupa, che se la devono vedere con il Fauno, qui in veste del dio Pan in persona e con numerose altre creature, tra le quali le bestie descritte da Plinio nella sua Naturalis Historia vol. IX: il bonaso, la laucocrota e molte altre, davvero affascinanti.
I nomi delle protagoniste non sono a caso, ma rimandano alla leggenda della fondazione di Roma: Lorenza da Acca Larentia, la donna che accoglie i gemelli Romolo e Remo, Fausta da Faustolo, il pastore marito di Laurentia che trova i due piccoli, ed Ersilia , la moglie di Romolo.
Ovviamente anche il mio racconto ha una doppia chiave di lettura, oltre al gran ritmo e a molta azione c’è un senso più profondo che lascio scoprire al lettore.

Daniela Tresconi, per “Il mistero di Atlanta”, si è ispirata durante una gita al museo navale di La Spezia: la polena Atlanta è una creatura terribile, che causa tomenti indicibili e la morte di tutti gli uomini che la guardano.  Un excursus dal passato ai giorni nostri abilmente narrato e anche con spunti horror. Un ottimo racconto.

Chiude l’antologia “La Mala grotta” di Monica Serra, narratrice di mondi appassionata di draghi che è riuscita a scovarne uno anche nel Lazio,  grazie a un autore ottocentesco,  Augusto Sindici. La Malagrotta è una nota discarica vicino Roma, ma pare che anche prima un certo tanfo misterioso provenisse dal sottosuolo… Intanto una giornalista curiosa va ad indagare nel pericoloso sito…
Scritto benissimo, mi è piaciuto molto.

L’edizione è curatissima, bellissima la cover di Marco Pennacchietti, ci sono anche sue illustrazioni in b/n all’interno dell’antologia, riferite ai racconti.
Davvero un’antologia originale , da non perdere!


 
Monica Serra, Alessandra Leonardi e Giuseppe Chiodi
alla presentazione di Bestie D'Italia a Ostia,
presso la Lipu    (aprile 2019)                                         








La locandina dell'evento, organizzato da
Japanimation




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