RECENSIONE:
BESTIE D’ITALIA
VOL. 1 di AA. VV.
Genere: antologia di racconti, fantasy,
folklore, urban fantasy, fantasy mediterraneo, miti e leggende
Autori: Marco Bertoli, Gianluca Malato,
Alessio Del Debbio, Mala Spina, Giuseppe Chiodi, Elena Mandolini, Giuseppe Gallato, Alessandra
Leonardi, Daniela Tresconi, Monica Serra.
Editore: Nps edizioni
Pagine: 203
Prezzo di copertina: € 14
Link: Amazon
Nps edizioni
Cari viaggiatori del fantastico, questa antologia
è un fulgido esempio di come si possa scrivere dell’ottimo fantasy italiano
basandosi sui miti e le leggende del folclore locale, regionale, storico o
contemporaneo senza andare a tirar fuori i soliti personaggi tipici del fantasy anglo-sassone.
Tra
l’altro alcune creature sono le stesse: i draghi ci sono anche qui, i folletti
sebbene con altri nomi (linchetti, buffardelli) ci sono pure qui, per non
parlare del lupi mannari che tutto sono tranne che anglo-sassoni, poiché la
licantropia discende da Licaone, personaggio della mitologia greca…
Ognuno
degli autori mette nel proprio racconto qualcosa della sua regione ,
illustrandoci con storie interessanti, dense di avventura e di significati nascosti,
creature dimenticate , leggende poco note oppure molto note ma da un punto di
vista diverso e particolare. E sono tutti autori dalle grandi capacità
narrative, che hanno effettuato uno studio approfondito prima di approcciarsi
al racconto: c’è da sottolineare questo aspetto, per scrivere certo fantasy ci
vuole preparazione .
Un
fulgido esempio è il racconto dell’ottimo Marco Bertoli, “Lupo Manaio”,
ambientato nel 1167 durante l’assedio di Pontremoli, in Lunigiana, da parte di
Federico Barbarossa: c’è una antica maledizione, soldati di ambo le fazioni e come
dice il titolo, un lupo mannaro che non teme solo l’argento. Il racconto unisce
magistralmente storia, folclore e fantasia, non cadendo nell’infodump (cosa non
facile) . Bertoli è sempre una garanzia.
Il
racconto “Il pozzo” di Gianluca Malato è molto scorrevole e ricco di suspense :
una coppia in vacanza in un agriturismo siciliano che era un antico casolare si
abbatte in una inquietante creatura del folclore siculo di cui ignoravo
l’esistenza. Interessante e piacevole racconto.
“Anime
nella bufera” di Alessio Del Debbio è un racconto ambientato in un non meglio
precisato passato, in cui alcuni marinai fanno naufragio nell’isola di Oglasa
(Montecristo) dove c’è il convento d san Mamiliano e degli inquietanti monaci
che nascondono un segreto. Racconto molto intenso, veloce e pieno di
avvenimenti, molto thrilling e pure un po’ de paura che non guasta! Oltre la
misteriosa creatura che appare solo alla fine, ci sono molte altre leggende
toscane: le Code di ziffa, trombe marine del Tirreno, le fate marinare, i
fuochi di Montecristo e altre che scoprirete nell’appassionante lettura. Uno
dei miei racconti preferiti.
“Jackie
Chan contro Dracula” di Mala Spina è ambientato in un luna park toscano nei porimi
anni ’90, anche se io ci ho visto atmosfere molto anni ’80 (beh siamo lì…): due
ragazzini, un piccoletto e la baby sitter, un luna park, un paese di provincia…
e un’atmosfera leggermente horror. I due decidono di entrare in una casa degli
orrori, e qui ne succederanno di tutti i colori. Un racconto veramente ben
narrato, con molta suspense e
piacevolissimi rimandi alla cultura pop, che propone alcune delle creature del
folclore toscano come i buffardelli o il Concialana. Ottimo racconto.
Segue
“Nella bocca del dragone” di Giuseppe Chiodi, un altro dei miei racconti
preferiti, ricco di Storia e rimandi alla mitologia: l’accurata conoscenza di questi miti, come la Mefite ad
esempio, arricchisce la narrazione, già di per sé densa di altri rimandi al folclore
campano. La creatura che ci propone Giuseppe è il pampanaro, una sorta di
licantropo ma con qualche variazione. Mi è proprio piaciuto un sacco.
Elena
Mandolini inserisce in tutti i suoi romanzi
e racconti numerosi simboli e archetipi, e anche questo , "Ambrosia", non
è da meno. Ambientato al giorno d’oggi al Circeo, troviamo un’ annoiata Circe che si diverte a rimorchiare ragazzi
nelle discoteche del litorale laziale,
per poi trasformarli negli animali che popolano il parco del Circeo. Le fanno compagnia
un ciclope, un troll e la ninfa sua madre. Pensando a Ulisse, un giorno
incontra un ragazzo diverso dagli altri e …
Storia
con più chiavi di lettura, ho apprezzato particolarmente lo spirito… ecologista
della Circe contemporanea.
"L’illusione
di Morgana" di Giuseppe Gallato è un racconto molto fantasy, quasi fiabesco, riporta una
leggenda siculo-calabra, quella della Fata Morgana e delle sue illusioni di cui
il re Andor è vittima. Interessante versione italica della famosa maga; un racconto molto
scorrevole, bello stile.
"Le
figlie della Lupa" di Alessandra Leonardi (cioè la sottoscritta) è uno spin-off
di Berserkr, romanzo urban fantasy di Alessio Del Debbio edito da Dark Zone
(recensito qui) , in cui la Divisione,
un’organizzazione paramilitare, cerca di
difendere Berlino da alcune creature che
hanno infranto vecchi patti di non- belligeranza, aiutati da Ulrik, che sarebbe
l’Orso di Berlino protettore della
città. Ho subito immaginato che ogni città d’Europa avesse una sua Divisione,
una sua creatura protettrice e creature dalle quali guardarsi; ovviamente per
Roma non poteva che essere la Lupa capitolina. Le protagoniste sono Lorenza e
Fausta, gemelle figlie di Ersilia, l’anziana e moribonda Lupa, che se la devono
vedere con il Fauno, qui in veste del dio Pan in persona e con numerose altre
creature, tra le quali le bestie descritte da Plinio nella sua Naturalis
Historia vol. IX: il bonaso, la laucocrota e molte altre, davvero affascinanti.
I
nomi delle protagoniste non sono a caso, ma rimandano alla leggenda della fondazione
di Roma: Lorenza da Acca Larentia, la donna che accoglie i gemelli Romolo e
Remo, Fausta da Faustolo, il pastore marito di Laurentia che trova i due
piccoli, ed Ersilia , la moglie di Romolo.
Ovviamente
anche il mio racconto ha una doppia chiave di lettura, oltre al gran ritmo e a
molta azione c’è un senso più profondo che lascio scoprire al lettore.
Daniela
Tresconi, per “Il mistero di Atlanta”, si è ispirata durante una gita al museo
navale di La Spezia: la polena Atlanta è una creatura terribile, che causa
tomenti indicibili e la morte di tutti gli uomini che la guardano. Un excursus dal passato ai giorni nostri
abilmente narrato e anche con spunti horror. Un ottimo racconto.
Chiude
l’antologia “La Mala grotta” di Monica Serra, narratrice di mondi appassionata
di draghi che è riuscita a scovarne uno anche nel Lazio, grazie a un autore ottocentesco, Augusto Sindici. La Malagrotta è una nota
discarica vicino Roma, ma pare che anche prima un certo tanfo misterioso
provenisse dal sottosuolo… Intanto una giornalista curiosa va ad indagare nel
pericoloso sito…
Scritto
benissimo, mi è piaciuto molto.
L’edizione
è curatissima, bellissima la cover di Marco Pennacchietti, ci sono anche sue
illustrazioni in b/n all’interno dell’antologia, riferite ai racconti.
Davvero
un’antologia originale , da non perdere!
Monica Serra, Alessandra Leonardi e Giuseppe Chiodi alla presentazione di Bestie D'Italia a Ostia, presso la Lipu (aprile 2019) |
La locandina dell'evento, organizzato da Japanimation |
Grazie mille per l'ospitalità! :)
RispondiEliminaDe nada! ;)
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