RECENSIONE:
KNIGHTS OF THE ZODIAC
I
Cavalieri dello Zodiaco Netflix version sono stati pensati per coinvolgere
nuovi telespettatori, ma tradiscono la “vecchia guardia”
Knights of the Zodiac è il remake dell’ anime I Cavalieri
dello Zodiaco, realizzato in 3D e ideato per conquistare nuovi telespettatori.
È
un prodotto che ai giovani d’oggi piacerà, ma ai fans di vecchia data no.
E
non hanno tutti i torti.
Quali
sono i maggiori motivi di critica di
Knights of the Zodiac?
Sicuramente
l’aver reso il cavaliere di Andromeda donna.
Andromeda
nella versione classica è un cavaliere particolare, non ama combattere ed è
gentile e delicato. Rappresenta un tipo di uomo differente rispetto ai classici
machi, però sa lottare al pari degli
altri: un personaggio unico e a suo modo rivoluzionario, differente, e questo
messaggio si è perso col cambio di sesso.
Senz’altro
Shaun, Andromeda girl version, è un personaggio che va
incontro ai gusti attuali, che giustamente prevedono almeno una donna in
squadra; inoltre Shun ,il cavaliere di Andromeda originale, è
sempre stato il cavaliere di bronzo meno
amato dagli spettatori anni ’90, che forse non lo hanno capito a fondo e non
si identificavano in lui.
Altro
punto critico è la presenza di un nemico nuovo che ostacola il gruppo con il
suo armamentario di elicotteroni e tecnologia, ma a me non ha dato fastidio.
Tra l’altro il loro capo appare anche nei fumetti, è il tipo che sta con Alman di Thule quando trova la piccola Athena
tra le braccia di Micene di Sagittario,
morente.
Quello
che proprio non mi è piaciuto è il 3D. i personaggi sembrano videogiochi, non
sono fluidi, sono gommosi: potevano fare di meglio. Sfondi, colpi e armature
invece sono bellissimi.
Tutto
il pathos, il mistero dietro a personaggi e situazioni, al Cosmo, è sparito.
Dovendo sintetizzare una cinquantina di puntate in sei episodi, hanno spiegato
tutto subito, rendendo la storia molto meno accattivante.
Il concetto fondamentale dell'amicizia almeno è rimasto.
L’edizione
italiana è stata ben realizzata: hanno mantenuto i nomi della versione italiana
e aggiunto quelli originali, come ad esempio Seiya , mai stato chiamato per nome nella serie originale. L’idea
di chiamare i doppiatori storici per Pegasus e Dragone , Ivo de Palma e Marco
Balzarotti, la approvo, ma avrebbero dovuto ringiovanire un po’ le voci: quei toni adulti
su personaggi adolescenti stonano parecchio.
Quante
sono le puntate dei Cavalieri dello
zodiaco nuovi?
Sono
sei, ma ne sono state prodotte dodici; riassumono la prima parte dell’anime
classico, la conquista delle armature e la guerra galattica.
Le
puntate durano 24 minuti l’una e s’intitolano:
- Seiya
- Brucia il tuo cosmo
- Arriva il dragone
- La catena di Andromeda
- I cavalieri neri
- Phoenix rinasce
In
conclusione, è una serie adatta per agganciare nuovi telespettatori, un
prodotto ideato per diffondere il brand, e come tale va considerato.
Bell'articolo!
RispondiEliminaGrazie! :)
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