lunedì 12 agosto 2019



RECENSIONE: KNIGHTS OF THE ZODIAC

I Cavalieri dello Zodiaco Netflix version sono stati pensati per coinvolgere nuovi telespettatori, ma tradiscono la “vecchia guardia”




Knights of the Zodiac è il remake dell’ anime I Cavalieri dello Zodiaco, realizzato in 3D e ideato per conquistare nuovi telespettatori.
È un prodotto che ai giovani d’oggi piacerà, ma ai fans di vecchia data no.
E non hanno tutti i torti.

Quali sono i maggiori motivi di critica di Knights of the Zodiac?

Sicuramente l’aver reso il cavaliere di Andromeda donna.
Andromeda nella versione classica è un cavaliere particolare, non ama combattere ed è gentile e delicato. Rappresenta un tipo di uomo differente rispetto ai classici machi,  però sa lottare al pari degli altri: un personaggio unico e a suo modo rivoluzionario, differente, e questo messaggio si è perso col cambio di sesso.

Senz’altro Shaun, Andromeda girl version, è un personaggio che va incontro ai gusti attuali, che giustamente prevedono almeno una donna in squadra; inoltre Shun ,il cavaliere di Andromeda originale, è sempre stato il cavaliere di bronzo meno amato dagli spettatori anni ’90, che forse non lo hanno capito a fondo e non si identificavano in lui.





Altro punto critico è la presenza di un nemico nuovo che ostacola il gruppo con il suo armamentario di elicotteroni e tecnologia, ma a me non ha dato fastidio. Tra l’altro il loro capo appare anche nei fumetti, è il tipo che sta con Alman di Thule quando trova la piccola Athena tra le braccia di Micene di Sagittario, morente.

Quello che proprio non mi è piaciuto è il 3D. i personaggi sembrano videogiochi, non sono fluidi, sono gommosi: potevano fare di meglio. Sfondi, colpi e armature invece sono bellissimi. 





 Quello che manca davvero è il pathos che contraddistingueva I Cavalieri dello Zodiaco originali.

Tutto il pathos, il mistero dietro a personaggi e situazioni, al Cosmo, è sparito. Dovendo sintetizzare una cinquantina di puntate in sei episodi, hanno spiegato tutto subito, rendendo la storia molto meno accattivante. 
Il concetto fondamentale dell'amicizia almeno è rimasto.

L’edizione italiana è stata ben realizzata: hanno mantenuto i nomi della versione italiana e aggiunto quelli originali, come ad esempio Seiya , mai stato chiamato per nome nella serie originale. L’idea di chiamare i doppiatori storici per Pegasus e Dragone , Ivo de Palma e Marco Balzarotti, la approvo, ma avrebbero dovuto  ringiovanire un po’ le voci: quei toni adulti su personaggi adolescenti stonano parecchio.



Quante sono le puntate dei Cavalieri dello zodiaco nuovi?

Sono sei, ma ne sono state prodotte dodici; riassumono la prima parte dell’anime classico, la conquista delle armature e la guerra galattica.
Le puntate durano 24 minuti l’una e s’intitolano:

  • Seiya 
  • Brucia il tuo cosmo 
  • Arriva il dragone 
  • La catena di Andromeda 
  • I cavalieri neri 
  • Phoenix rinasce




In conclusione, è una serie adatta per agganciare nuovi telespettatori, un prodotto ideato per diffondere il brand, e come tale va considerato.



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