mercoledì 25 settembre 2019



RECENSIONE: SCRITTURE ALIENE –ALIEN PLATINUM



 L’antologia di racconti italiani di fantascienza di qualità colpisce nel segno e ci offre dodici storie su cui riflettere






Il corposo libro di fantascienza Scritture aliene- Alien Platinum  di cui vi avevamo parlato di recente mantiene le sue promesse e rispetta le aspettative.
Vito Introna, curatore dell'antologia targata GDS edizioni, ha selezionato dieci autori tra le più innovative penne italiane, che hanno saputo spaziare tra tanti universi e offrirci storie tanto diverse tra loro per stile, contenuti e significato.

  • Il primo racconto, “Un po’ di tempo” di Friedrich L. Friede, potrebbe anche essere ambientato quasi ai giorni nostri, la fantascienza è limitata alla tecnologia e alle “pillole del tempo”. Chi è che non vorrebbe giornate di 36 ore? Ma non solo: chi vorrebbe queste ore in più per fuggire alla monotonia e allo stress della vita quotidiana? Il racconto è così una perfetta metafora sul tema del tempo e di cosa potremmo o vorremmo farne, addentrandosi anche nei meandri più reconditi della psiche del protagonista. Lo stile è scorrevole, telegrafico per quanto riguarda i raccordi tra una scena e l’altra, più sostanzioso nelle scene principali e nei dialoghi. Ambientazione italiana. Un racconto molto interessante.


  • Oracolocrazia” di Lorenzo Davia è ambientato in un habitat nello spazio, dove la società Delfi è in grado di prevedere ogni cosa grazie agli algoritmi. La protagonista Nhara è incinta ma le impongono di abortire; lei però sente di non doverlo fare e va alla ricerca di qualcuno che la possa aiutare col suo piano, qualcuno che non si è rassegnato a vivere controllato sempre e ovunque, addirittura nelle scelte future. Un racconto coinvolgente, sia come trama che come stile, con un colpo di scena finale. Il nostro futuro è già scritto, quindi è tutto prevedibile? Un tema a me caro, come sa chi ha letto il mio Oracoli.


  • “Gli Scomparsi” di Alessandra Leonardi- cioè io me medesima!- è un thriller fantascientifico ambientato tra Roma e Ginevra in un futuro non troppo lontano. La protagonista è l’ispettrice Francesca Rinaldi, che deve vedersela con due misteriosi ritrovamenti di cadaveri nella vecchia discarica di Malagrotta, con la morte inaspettata del compagno del suo collega- amico Mimmo e con una serie di intrighi e misteri che si perdono tra i meandri del Cern di Ginevra e complotti governativi un po’ in stile X-files. È il primo racconto thriller fantascientifico che scrivo: ho ideato una storia intricata in cui i tasselli sembrano non avere attinenza tra loro, invece ce l’hanno, anche i più piccoli dettagli fanno parte di un unico affresco; ho anche usato per la prima volta la narrazione in prima persona tempo presente. I colpi di scena non mancano neppure qui!


  • “L’anticristo” di Nicola Pera è un racconto di risvolti filosofici che inizia in un laboratorio, con la discussione tra due scienziati su una creaturina basic creata in laboratorio da uno di loro. Il racconto indaga sulla questione “cosa si può definire vivo e cosa no”, con tutti i risvolti etici da una parte e il progresso scientifico dall’altro. Molto interessante.


  • Segue il racconto della poliedrica Loriana Lucciarini, “La speranza di un mondo antico porta il nome di Gaia”: maestra nel suscitare emozioni, l’autrice colpisce nel segno anche con questo breve racconto in cui gli uomini e le donne sull’aeronave N.AGE arrivano su un pianeta detto mondo antico e decidono di terraformarlo per abitarci. Un racconto di speranza e di vita, dove Gaia è anche il nome antico della Terra (Gea).


  • Nel titolo del bellissimo racconto di Monica Serra, “Quando meno te l’aspetti” è racchiuso il significato del racconto stesso, che coniuga avventura e riflessione con lo stile ricco tipico dell’autrice.  Due Viandanti,Jorgho e Yamila, due avventurieri, sono in viaggio tra i pianeti alla ricerca di qualcosa di molto importante; lo troveranno nel modo più impensato.


  • “Sul carro” di Flavio Fimo è un post apocalittico dai risvolti horror. Un manipolo di militari occidentali, nei pressi di Lahore, continua a combattere contro i “solitari”, gente sopravvissuta allo sterminio totale, in mezzo al crollo delle civiltà. Gli istinti primari e la necessità di sopravvivere fanno sì che questi uomini compiano azioni assai infime e spietate. Coinvolgente, chiaro, sociologicamente interessante: si inserisce nel filone delle opere che indagano su cosa farebbero gli uomini in determinate circostanze estreme.


  •  In “Primo contatto” di Marco Alfaroli, un gruppo di alieni scruta le galassie lontane cercando altri pianeti e altre forme di vita; finalmente arriva un messaggio, con grande gioia degli scienziati, che cercheranno di contattare questo popolo. Colpo di scena finale: le cose non sono come sembrano. Mi è piaciuto.


  • “Pelle” di Roberta Mab De Tomi è un racconto narrato in prima persona al tempo presente, ambientato in un futuro non troppo lontano a Parigi. Il racconto rientra nel filone sci-fi su cosa può definirsi umano e cosa no, sulla vita artificiale. Coinvolgente, scorrevole, colpo di scena doppio. Anche questo racconto mi è piaciuto.


  • Francesca Panzacchi & Frank Detari ci rivelano subito quando è ambientato il loro racconto, “La Fuga”: 2945, precisamente nel Regno delle due Sicilie. I due protagonisti compiono un lungo viaggio verso nord, cercando di che vivere e sfamarsi. Una chiara metafora della situazione migratoria contemporanea. Bel racconto.


  • “Il sogno di Adam Ewers" di Luca Mazza è un racconto onirico, con uno stile di scrittura particolare, a tratti poetico. Tempo, realtà, qui tutto è confuso e non è chiaro dove inizi il sogno e dove la vita reale. Racconto particolare.


  • “Perceptron” di Ugo Spezza è un racconto pieno di azione e colpi di scena. Un uomo si risveglia in un’astronave aliena; pian piano ricorda cos’è successo e capisce in che situazione si trova. Il coraggio, il sacrificio sono i temi di questa storia. Anche questo racconto mi è piaciuto molto.


In complesso, per varietà di temi e stili, l’antologia è notevole e di buon livello. Consigliata vivamente agli amanti della fantascienza.

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7 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. ormai c'è l'inflazione della fantascienza...parliamo invece di chi scrisse di fantascienza come G.Verne che predisse molte scoperte che sappiamo,oppure delle scrittore e dei sceneggiatori di Star Trek che descrissero del pianeta Vulcano circa trenta anni la sua posizione nel cormo recentemente confermata dagli astronomi senza contare delle tecnologie usate nei film impensabili in quegli anni...Anchio ho scritto di fantascienza almeno lo credevo fino a quando ho scoerto di aver descritto con molti articolari costellazioni e pianeti lontani nel cosmo scoperti dagli astronomi anni dopo la pubblicazione dei miei romanzi.Addirittura chi avesse una certa infarinatura in astronomia e fisica potrebbe verificare leggendo che sonio resenti altre anomalie che corrispondono a ci che esiste nel sistema solare e anche oltre...Non sono all'altezza di G.Verne ne dei sceneggiatori di Star Trek ma quello che ho scritto in tre volumi qualcuno me lo avrà ispirato:??!! Si trovano su Amazon..NILO CIARI

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  3. C'è l'inflazione della fantascienza e poi spamma le sue opere di fantascienza su Amazon ispirate forse dagli alieni :-/

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  4. er inflazione intendo che a parte poche opere la moltitudine è pura fantasia inflazionata dalla scemenza.POI in quanto all'ispirazione aliena, una stupidità che appartiene a coloro che sono ancora strumentalizzati dalle falsità della storia antica e dalle religioni.Auguri er i tuoi libri.

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  5. Altrettanto, sia per quanto riguarda i tuoi libri che per il commento cancellato (mi è arrivato tramite notifica).

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