Kon’nichi wa, cari amanti del lontano
Oriente. Un’antologia di fantascienza con un
titolo e una copertina simili non potevo lasciarmela sfuggire, e non dovreste
neppure voi. I racconti ispirati, ambientati, o con un richiamo alle terre dell’Est sono stati raccolti e curati da
Gian Filippo Pizzo, una garanzia; sono di vario genere e stile, mai banali.
Il
primo racconto, Stelle d’inverno di Monica Serra, e’ il mio preferito, la narratrice di
mondi stavolta ha superato se’ stessa nell’offrirci questa storia dal duplice
punto di vista, quello di una creatura che cresce in un uovo e apprende le
nozioni riguardanti il mondo e la storia e quello di Sakura, una donna
giapponese del periodo medievale, che fuggendo da guerre e stragi si rifugia in
un santuario in montagna. Qui nel torii appare in una luce l’uovo, che si sta frantumando.
Pazientemente, la donna lo ripara con tecnica e maestria, e cosi’ facendo ripara anche le proprie
ferite. L’autrice richiama la tecnica del
kintsugi, ovvero riparare con oro le cose rotte per dar loro una seconda vita,
ancora piu’ preziosa (ovviamente Sakura non
usa l’oro!). Questa metafora si adatta
perfettamente al prosieguo della storia, dallo stile immersivo. Bellissimo,
anzi, bellerrimo!
Col
secondo racconto cambiamo completamente genere e stile. Gli alieni dell’Oriente tenebroso di Danilo Arona e’ un racconto divertente che
ironizza sulle mode alimentari importate dall’oriente, di ambientazione italiana, molto scorrevole
e leggero. Un gruppo di personaggi misteriosi si recano al negozio del
protagonista facendo man bassa di alimenti macrobiotici. Chi saranno? Diversi i
richiami alla cultura pop. Molto carino.
Galattica
di Antonino Fazio e’ un racconto dallo stile molto
cinematografico, in cui il protagonista, un illustratore, e la bella vicina Wu
Wei si ritrovano coinvolti in una spericolata missione. Il richiamo all’Oriente qui e’ determinato dal Tao, complessa filosofia
che nella storia ricopre una certa rilevanza, non solo teorica. Molto dinamico
e coinvolgente.
Segue Interferenze di Lukha B. Kremo, un singolare racconto che si svolge su due piani. In uno, l’hacker Tatsuya cerca di eliminare un virus- demone dalla Rete, utilizzando la meditazione; nell’altro assistiamo alla storia d’amore tra un principe persiano e una donna. L’autore col suo linguaggio rende quasi poetici i passi avventuroso-tecnologici in cui il protagonista cerca e combatte il demone, in un parallelismo tra la sua location, la Norvegia, e il cyber-spazio.
Purtroppo del resto della storia non ci ho capito molto e non
posso dire di piu’.
Il
racconto successivo s’intitola Nel nome della Regina
scritto da Irene Drago, ed e’ un altro dei miei preferiti. L’autrice trasporta il lettore in un’avventura dai toni steampunk
ambientata in India, ove un gruppo di persone si sta recando in una citta’ per compiere un’importantissima missione, ma
qualcuno vuole impedirglielo. Con la sua prosa, Irene Drago prende il lettore
per mano e gli mostra , svelandogli pian piano, tutte le particolarita’ di questo mondo, dei personaggi e
della missione stessa. Grande fantasia e abilita’ nel descrivere il luogo di destinazione, sembra
davvero di vederlo. Un racconto eccellente.
Con la storia successiva ci troviamo nella Cina del III sec a.C., Un racconto di
pioggia e luna di Franco Ricciardiello. Di questo bellissimo racconto ho
apprezzato molto la presenza di un personaggio storico, l’Imperatore Shin Huang Ti, e la
rielaborazione in chiave fantastica delle sue imprese e delle sue volonta’. Un altro dei miei racconti
preferiti, bello stile, belle descrizioni, molto avvincente.
Disponendo
il controllo dell’Impero a Oriente di Sandro Battisti
e’ un racconto filosofico- metafisico,
in cui Florian e la sua compagna Kate si trovano in un luogo non meglio
specificato, mentre all’esterno l’Impero connettivo va in
disfacimento. Florian cerca risposte sul futuro tramite la meditazione e gli antichi oracoli cinesi, l’I-Ching. Un racconto complesso e particolare, ricco di richiami alla caduta dell’Impero romano.
Chiude
la raccolta Noraebang di Serena M. Barbacetto, un bel racconto ambientato su un’astronave scientifica in missione,
la Chrysalis, in cui l’IA della nave placa gli animi
tramite la musica, tra cui canzoni coreane. Un racconto molto ben scritto.
L’editing e’ perfetto; la cover meravigliosa
nella sua semplicita’, una delle migliori che mi sia capitato di vedere ultimamente.
Consiglio
vivamente quest’eccellente antologia a tutti gli amanti della fantascienza e non solo!
Recap
- Titolo- Rizomi del sole nascente
- Autore- AA.VV.
- Curatore- Gian Filippo Pizzo
- Genere- fantascienza
- Editore- Kipple officina libraria
- N. di pagine- 152
- Prezzo cartaceo- € 15
- Prezzo ebook- € 3,99
- Link - Amazon
Molte grazie per questa splendida e puntualissima recensione!
RispondiEliminaGian Filippo Pizzo
E' stato un piacere leggere questa bellissima e ben curata antologia
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