mercoledì 2 dicembre 2020

RECENSIONE: STANZA 218 DI GIACOMO FERRAIUOLO


Un romanzo horror molto forte, sequel di “Nora”

 


 Cari horror-maniaci,

avete presente il terrore provato guardando L’esorcista, il raccapriccio durante Suspiria o Phenomena, il panico ansiogeno con Ring? Bene, al confronto di questo romanzo sono opere Disney.

Stanza 218 di Giacomo Ferraiuolo non dà un attimo di respiro, dalla prima all’ultima pagina non c’è tregua: l’orrore trasuda da ogni pagina, le scene sono molto, molto splatter, alcune davvero toste anche per chi ha lo stomaco forte.

 

Leggiamo la trama:

 Doveva essere una vacanza spensierata per Antonio e sua madre, da trascorrere a casa di zia Adele. Si ritroveranno invece prigionieri di una follia che dilagherà priva di freni, facendoli sprofondare in un labirinto senza fine di rancore e vendetta. In questo humus di malvagità, e tormentato dal suo passato, Antonio scoprirà che i suoi incubi sono reali e che non c'è via di scampo quando il male è accanto. Dall'autore di Nora, un prequel che riprende le stesse atmosfere claustrofobiche, tramutando le paure più agghiaccianti in terribili realtà.

Gli argomenti della stregoneria e del patto con diavolo, trattato come  detto con scene molto forti, sono ideali per la tematica del romanzo,  quella del desiderio umano che può spingere le persone a fare di tutto per ottenere ciò che bramano; e il male è lì, dietro l’angolo, a blandire dove trova terreno fertile. Le ombre che inseguono i protagonisti a ogni passo sono metafora delle ombre interiori che si annidano in tutti gli individui, e se prendono il sopravvento possono condurre alla follia.

 

Come accennato nel titolino, “Stanza 218” è un sequel/prequel di “Nora”, qui recensito, grande successo dell’autore, Giacomo Ferraiuolo. Per tre quarti del romanzo non sembra però esserci attinenza, viene tutto svelato alla fine. E che finale!

In “Nora” c’era una voluta mancanza, quella della storia del dottor Marconi, inquietante e ambigua figura che aveva in cura la protagonista. Questa storia colma quella mancanza.

 

 

L’edizione Dark Zone è come sempre curatissima, perfetta la cover di Livia De Simone rappresentante la famigerata stanza ospedaliera.

 

Intervistiamo l’autore, Giacomo Ferraiuolo


 

1)  Ciao Giacomo, bentornato su IUF. Sei d’accordo con questa mia recensione, vuoi aggiungere qualcosa?

Ciao Alessandra, per prima cosa, grazie per lo spazio che mi hai dedicato. Grazie anche per questa splendida recensione, non mi sento di aggiungere altro, hai capito l’essenza del romanzo.

 

2)  Hai dichiarato nella postfazione che la prima stesura del romanzo era molto diversa. Il tema stregoneria ti è venuto in mente dopo o già c’era in quella stesura?

 

Sì, la prima stesura era molto diversa. Il tema della stregoneria c’era anche in quella versione, ma era trattato in maniera molto diversa rispetto alla versione finale. Posso dire che impregnava di meno le pagine, e diventava un ingrediente pericoloso solo alla fine della storia.

 

 3)  Dove ti sei documentato riguardo diavoli e streghe? Le scene che descrivi sono molto forti, ti se ispirato a qualche romanzo o film?

Grazie per il complimento! Sono sempre stato molto interessato all’occulto. Stregoneria e diavoli sono spesso trattati nelle storie dell’orrore. Nei momenti di pausa dal lavoro mi capita di aprire siti web o vagare per Youtube alla ricerca di documentari o testimonianze sugli argomenti più disparati, tra cui anche stregoneria e riti. La scena del coniglio, per esempio, l’ho letta in un articolo e mi è talmente rimasta impressa che ho voluto utilizzarla. Non mi sono ispirato a una storia in particolare, ma se posso consigliare un film sulle streghe che mi ha molto colpito è: ‘Le Streghe di Salem’ di Rob Zombie.

 

4)  La prima stesura mi incuriosisce. L’hai proprio cancellata o c’è la possibilità di leggerla un giorno, magari su qualche blog o in self?

Mmh, ce l’ho ancora. Chissà, forse potrò utilizzarla in un futuro per una storia completamente nuova. Posso dirti che solo due scene erano ambientate post Nora, la prima e l’ultima. Tutto il resto del romanzo era ambientato nel 1975 e Adele era un personaggio di contorno. I protagonisti erano Antonio e il Custode. La vicenda si incentrava su loro e su una strega che era morta nel 1800. Però mancava di qualcosa, era come se la vera storia doveva ancora maturare.

 

5)  La vicenda Nora è conclusa o pensi di riservarci altre sorprese?

Nora avrà per sempre un posto speciale nel mio cuore. Vorrei un giorno riprendere in mano la storia e continuare, in qualche modo, da dove tutto termina in Stanza 218. Al momento sono però preso da altre storie. Ho un romanzo in uscita nel 2021 e sono nel pieno della stesura di un nuovo progetto. Ci vorrà del tempo, ma la cosa meravigliosa dei libri, e dell’arte in generale, è che non hanno una data di scadenza.

 

6)  Chi non ha letto Nora può leggere Stanza 218?

Sì, la vicenda di Nora non è importante per comprendere la storia raccontata in Stanza 218. Ovviamente ci si troverà davanti a qualche spoiler, ma sono due storie che possono essere lette in maniera indipendente.


7)  Progetti futuri?

Tante storie che mi frullano nella testa e che spero di poter scrivere presto! Sì, ci sono diversi progetti all’orizzonte e non vedo l’ora di vederli realizzati in carta e inchiostro. Anche questo è uno dei motivi per i quali non vedo l’ora finisca questo 2020 ;) 


Grazie di essere stato con noi, alla prossima!

 

Grazie a te!

 

Consiglio Stanza 218 a chi ha lo stomaco mooolto forte. Horror duro e puro, ragazzi!


Recap


Titolo: Stanza 218

Autore: Giacomo Ferraiuolo

Editore: Dark Zone

N. di pagine: 250

Prezzo: € 14,90

ebook: € 2,99

Link: Amazon 


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